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Autore: Winona    28/12/2009    0 recensioni
C’era una volta, tanto tempo fa, un prestante, virile, belloeimpossibile Lord chiamato Spencer James Smith V. Egli aveva vinto il cuore di una giovane donna una sera d’estate, suonandole una dolce serenata con una batteria di pentole Mondialcasa, e si diede subito da fare con lei sul divano-letto zebrato nel soggiorno del suo grande castello, mettendola irrimediabilmente incinta. Ebbene sì, è una parodia di Cenerentola ._.'
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Fall Out Boy, Panic at the Disco
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No, non mi appartiene nessuna delle persone/cani/vegetali lì sotto elencati. So benissimo che la maggior parte dei personaggi di questa storia hanno dovuto cambiare sesso per poter recitare il ruolo a loro assegnato, ma state pur certi che non è avvenuto niente di tutto ciò nella realtà, o almeno non ancora. I fatti narrati in questa storia prendono spunto dalla fiaba o favola o quel che è di Cenerentola, che immagino tutti conoscano e che, per la cronaca, era la mia preferita quand'ero piccola :D Inizialmente avevo pensato a questa FF come una one-shot, il problema è che diventava troppo lunga per quelli che sono i miei gusti personali, ergo qui c'è solo la prima parte. Sì, l'ho indicata come slash sebbene non c'è e non ci sarà mai nessuna relazione esplicita tra i bei maschioni ghei qui citati, ma un eventuale matrimonio, seppur eterossessuale all'interno della storia, a ben vedere potrebbe essere considerata una vera e propria relazione omosessuale; in poche parole, non sapevo che cavolo cliccare e ho messo la prima cosa che potesse vagamente far riferimento alla storia stessa. Sì, lo so, sono pessima .___.' E scommetto che non avete capito niente di quello che ho scritto adesso, e ad essere sincera non l'ho capito neanche io. Enighei, ho terminato la pappardella. Bai bai :3

La somma autrice di questa storia.

Patriziencola

 

 

I cui personaggi sono, in ordine di apparizione:

Lord Spencer James Smith V, interpretato da Spencer James Smith V per ovvi motivi legati al nome.

Lady Brendana Uretra, interpretata da Brendon Boyd Urie.

Patriziencola, interpretata da Patrick Martin Vaughn Stump o comunque si faccia chiamare.

Andystasia, interpretata da Andrew John Hurley.

Josepheffa, interpretata da Joseph Mark Trohman.

Hemingway, interpretato da Hemingway.

La Fata Zucchina, interpretata da Unazucchinavestita Di Azzurro.

Il Principe Pietro Luisa, interpretato da Peter Ecceteraeccetera Wentz.

La Principessa Ashella, interpretata da Ashlee Simpson.

 

 

 

C’era una volta, tanto tempo fa, un prestante, virile, belloeimpossibile Lord chiamato Spencer James Smith V. Egli aveva vinto il cuore di una giovane donna una sera d’estate, suonandole una dolce serenata con una batteria di pentole Mondialcasa, e si diede subito da fare con lei sul divano-letto zebrato nel soggiorno del suo grande castello, mettendola irrimediabilmente incinta. Poche lune dopo fu celebrato il matrimonio in stile rapper, affinché la gravidanza della donna fosse nascosta dalle larghe magliette offertole in dono da 50 Cent. Nessuno si accorse infatti delle forme della sposa, e così tutti gli invitati si diedero alla pazza gioia bevendo sciampagn e mangiando escargò. Ma questa felicità incontenibile era destinata ad una fine prematura, tanto quanto fu prematura la nascita della piccola Patrizia; la sposa stava, appunto, mangiando un’escargò quando quest’ultima le andò di traverso, e, mentre tutti ridevano e scherzavano, la donna iniziava a soffocare e a diventare violacea. Tuttavia il marito se ne accorse in tempo e la salvò dalla morte, per poi vederla comunque perdere la vita nemmeno dieci minuti dopo quando diede alla luce, lì, sul tavolo, tra le bottiglie mezze vuote di sciampagn e le escargò quasi assassine, la piccola Patrizia, la quale, seppur di soli cinque mesi, era già grande come un cinghialotto OGM – fu, per l'appunto, un parto miracoloso. Seguirono a questo avvenimento il funerale della madre, il battesimo in contemporanea della figlia e l’arresto cardiaco di almeno tre dei presenti alla nascita improvvisa quanto imprevista.

In ogni caso Patrizia ebbe un’infanzia felice ed era amata e riverita da tutti. Un brutto giorno, però, Lord Spencer James Smith V, per gli amici Spency, venne chiamato a recitare il ruolo del Sergente Garcia nel remake de La Maschera Di Zorro e così, dovendosi allontanare dal castello e dalla figlia per le riprese, partecipò come tronista ad un’edizione lampo di Uomini&Donne portandosi a casa una nuova fidanzata, Lady Brendana Uretra. Sistemata la faccenda donnaincasa, se ne partì per Los Angeles a fare il suo benedetto film.

Lady Brendana, però, si rivelò ben presto molto diversa dalla donna che era sembrata nelle esterne; innanzitutto, c’è da dire che aveva due figlie bruttine, basse, ricciolute e pure con la barba, Andystasia e Josepheffa. Poi aveva come hobby il giardinaggio, qui inteso come coltivazione di marijuana. Infine, aveva strani orientamenti sessuali che la spingevano a prediligere soprattutto i cetrioli, i cani da tartufo e le cassette della posta rosse.

La matrigna e le figlie manifestarono subito un odio profondo, radicato e ingiustificato nei confronti della povera Patrizia, che venne presto rinominata Patriziencola durante qualche delirio post-sbornia. La suddetta malcapitata era inoltre costretta a svolgere le faccende di casa, preparare colazioni, spuntini di metà mattina, pranzi, merende, cene e spuntini di mezzanotte, lavare le mutande e i calzini, depilare un cactus col Silk Epil, pulire la lettiera del gatto e cantare Dance, Dance alle feste. Ma Patrizia non poteva e non sapeva ribellarsi, e così svolgeva tutti i compiti a lei affibbiati, anche se ogni tanto le scappava qualche bestemmia.

Una mattina di un qualche mese, la nostra Patriziencola stava cucinando la sabbietta della lettiera e pulendo le uova alla coque – poveretta, era un po’ esaurita – quando sentì qualcosa raspare alla porta, e, buttando tutto all’aria, si precipitò ad aprire. Fu così che si trovo davanti il paggetto di corte, Hemingway, un piccolo cane dal cuore e dallo stomaco grande che recapitava inviti in cambio di bistecche.

« Oh, Hemmy! Ma ciao bello, ciao, ciao! » disse Patriziencola.

« Woof. » disse Hemingway.

« Che cos’hai qua? Oh, è per me! No, scherzo. E’ per la famiglia. » riprese la ragazza.

« Woof. » disse Hemingway.

« Eh ma che due palle, cane! Sto qua da mattina a sera a sgobbare come un’idiota e non mi caga nessuno. » si lamentò la poverella.

« Woof. » disse Hemingway.

Patriziencola lo squadrò, ricordandosi di star parlando ad un essere a quattro zampe che non faceva altro che fissarla a sua volta in modo molto vacuo e inespressivo. E fu così che il riporto le coprì mezza faccia e divenne emo. Fortunatamente un soffio di vento divino non meglio identificato le spostò nuovamente la folta chioma - beh, forse non proprio folta - e la nostra cara Patriziencola si rinsavì un poco. Ritornata in se, fece ciao ciao a Hemmy e chiuse con mala grazia la porta.

Nel frattempo Lady Brendana e figlie si erano svegliate, stiracchiate, vestite e si apprestavano a scendere le scale. Ora, c’è da dire che questo “scendere le scale” preannuncia un evento abbastanza spiacevole, che purtroppo ricapiterà più avanti in questa storia, nonostante Lady Brendana sia stata invitata più volte ad utilizzare codelli apparecchi chiamati occhiali per vedere meglio dove metteva i piedi e con chi o cosa cercava di copulare. Ebbene, mentre quest’ultima appunto iniziava la sua lenta e regale discesa al piano inferiore, Hemingway, fuori dal castello, iniziò nuovamente a raspare alla porta perché non aveva ricevuto la bistecca che gli spettava per aver recapitato al giusto destinatario la lettera. Questo continuo e insistente raspare fu udito da ben quattro persone, una delle quali si trovava in cucina a soffriggere la sabbietta del gatto, cioè Patriziencola, un’altra che sentì risvegliarsi dentro di lei istinti primordiali dovuti alla presenza di un presunto cane da tartufo, e questa è Lady Brendana, e altre due, Andystasia e Josepheffa, che, appena si accorsero dell’espressione allupata della madre, tentarono invano di fermarla. Successe così che la matrigna si precipitò come un fulmine giù dalle scale, aprì la porta e con gran foga afferrò Hemingway e tentò in qualche modo che è meglio non descrivere di possederlo lì, sulla ghiaietta del vialetto d’ingresso, con gran disappunto del cane stesso che non era abituato a questo tipo di prestazioni sessuali.

Sentendo le grida di terrore delle sorellastre e i guaiti sconvolti del povero paggetto di corte, Patriziencola accorse nel salone d’ingresso e poi subito fuori dal portone, dove riuscì - grazie al cielo – a separare molestatrice e molestato. Il cane fuggì di gran carriera verso qualsiasi posto lontano da lì mentre Lady Brendana si ricompose e assunse un’espressione regale alla “Non c’è più niente da vedere”; dopodichè rientrò in casa come se nulla fosse mai accaduto, seguita dalla docile figliastra.

Appena si furono tutte accomodate nella sala da colazione e furono servite da Patriziencola, la matrigna, Andystasia e Josepheffa iniziarono a scartavetrare come sempre i maroni.

« Patriziencola, mi hai lavato le mutande, quelle con su Hello Kitty? » chiese tra una cucchiata e l’altra di sabbietta Josepheffa.

« Patriziencola, non sono sicura che io possa mangiare questa cosa. Lo sai benissimo che sono streit-èdg e vegana e animalista e anarchica e… » e qui tutti lasciarono perdere le elucubrazioni di Andystasia.

« Patriziencola, ma cosa ci faceva qua il paggetto di corte? Insomma, sai com’è, non me l’aspettavo a quest’ora del mattino… avrei potuto prepararmi, se solo mi avesse avvisato… mi ha colto così impreparata, avevo anche il rossetto sbavato, che vergogna! Piuttosto, sai per caso se ritornerà? » si informò Lady Brendana con fare disinteressato come se non avesse appena cercato di sverginare il cane del Principe.

« No, matrigna mia, non credo ritornerà più dopo quello che è successo oggi. » disse grave Patriziencola, mentre Lady Brendana mormorava un Lo sapevo, è tutta colpa del rossetto. « In ogni caso, ha portato una lettera per la famiglia, cioè noi. »

« Da’ qua! >> urlarono le due sorellastre.

« Ragazze, siate composte e serie come solo due principesse del vostro rango potrebbero essere! » le rimproverò la madre. « Piuttosto, da’ la lettera a me. » e così facendo strappò il pezzo di carta dalle mani della povera Patriziencola, che la guardò male.

«La famiglia Smith-Uretra è stata cortesemente invitata al ballo che si terrà al castello del Re il giorno 15 corrente mese e corrente anno in onore del Principe e della sua futura sposa, che verrà appunto scelta tra le partecipanti all’evento. Saremmo molto onorati dalla Vostra presenza, Vi preghiamo di non mancare. Distinti saluti, Vossignoria il Re. » lesse Lady Brendana.

« Dio santissimo! Un ballo! Il Principe! Potremmo sposarlo! » urlò nel corso di una crisi di isteria adolescenziale stile fan dei Toghio Tè che deve andare al loro concerto Josepheffa, mentre la sorella Andystasia si mise ad urlare producendo più che altro ultrasuoni non udibili al genere umano, tant’è che sembro solamente una tizia con la bocca spalancata dallo stupore.

« Su, su, calme, ragazze. » le ammonì bonariamente la loro madre.

L’unica che non partecipava alla letizia e all’ilarità generale scatenata dal contenuto della lettera era Patriziencola, la quale, ricaduta nuovamente nel suo stato emo, se ne stava in un angolino sola soletta a rimuginare su quanto le sarebbe piaciuto conquistare il Principe Pietro Luisa e abitare con lui nel palazzo reale dove altre servette avrebbero sgobbato al suo posto. Ovviamente nessuno si curò di lei, né quel giorno né tantomeno il giorno seguente, il giorno dopo ancora e via dicendo fino al giorno del ballo, salvo per chiederle di cucire questo o quello, lavare il tal vestito, lucidare le scarpe belle e aggiustare le giarrettiere.

 

  
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