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Autore: AliceVolevaMorire    28/12/2009    7 recensioni
Allora il regalo ho pensato, avrebbe potuto piacere a qualcun altro, e c'era un colore nella mia scatola di pastelli, no? Un colore che io avevo sempre creduto fosse un color ocra spento, sai di quelli che non servono mai a nessuno, no, di quelli che ai bambini non piacciono mica e allora li perdono subito
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho ancora un regalo da scartare, l'avevo comprato per qualcun altro. Glielo volevo regalare, sì , perchè sapevo che amava i racconti del mare e c'era la carta...la carta spessa, calda, solida come tutto il mondo intorno che non si sposta, anche quando cadi a faccia in giù nel freddo. E questo regalo l'avevo fatto incartare con cura, dopo una lunga fila..ma poi...ma poi non ho potuto più darglielo, perchè lui aveva tutta questa bellezza intorno, e io
ad un certo punto non sono più stata abbastanza.
Allora il regalo ho pensato, avrebbe potuto piacere a qualcun altro, e c'era un colore nella mia scatola di pastelli, no? Un colore che io avevo sempre creduto fosse un color ocra spento, sai di quelli che non servono mai a nessuno, no, di quelli che ai bambini non piacciono mica e allora li perdono subito. E insomma io questo color ocra l'avevo raccolto tanti anni prima e lo conservavo con cura e dedizione pensando che, povero ocra, io l'avrei sempre salvato quando gli altri colori lo avrebbero deriso e umiliato. E allora pensavo che io e ocra avremmo sempre potuto sostenerci a vicenda, come due poveri colori reietti, e forse quel libro al mio pastello sarebbe piaciuto
soltanto che un giorno
mi accorsi che il color ocra era sempre e solo stato nero
Il nero piace a tutti, è inflazionato, è il colore più venerato della scatola dei pastelli. Il nero se la cava benissimo da solo, no? E siccome era proprio nero nerissimo mi aveva solo presa in giro, e a lungo, e tutti i pastelli lo sapevano, che non era ocra, e come se la ridevano alle mie spalle nei sabati in cui non si colorava..
Allora pensai di regalarlo a una ragazza che aveva sempre le labbra secche, e diceva che quando ero triste avrei dovuto chiamarla ma di fatto non veniva mai, solo che quella sera ero più triste del solito e lei aveva detto che mi avrebbe accompagnata in uno di quei posti dove tutti cantano spalla a spalla, e mi era sembrato bello, proprio il sodalizio fra sconosciuti, e mi ero truccata e vestita bene e avevo portato con me il pacchetto per donarlo a quella ragazza con le labbra secche secche solo che arrivata lì non c'era nessuno proprio nessuno, solo un uomo che mi raccontò di quant'era allucinante il medioevo, e la ragazza con le labbra secche non arrivava, così io e il regalo ce ne tornammo a casa.
Ad un certo punto mancavano pochi giorni prima che io partissi, andassi lontano, proprio tanto, al freddo per schiarirmi le idee, ma non per qualche giorno no, proprio per tanto tempo, così insomma avrei dovuto fare un ricevimento per salutare tutti com'era giusto, perchè nessuno voleva che partissi e quindi volevo consolarli.
E avevo imbandito la tavola e preparato il tè e messo il regalo tutto stropicciato sul tavolo, che lo avrei dato a chi lo avrebbe voluto.
Solo che non venne nessuno a salutarmi, e io e il pacchetto rimanemmo da soli a guardarci piangere.

   
 
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