V° classificata al Contest Natalizio indetto da Pazza_io
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A Ludo, la mia triumvira sadica.
A Matt, il mio
Cicerone personale.
Ad Andre, l'amico
che fa si che non voli giù dalle scale quando unisco i tacchi a spillo a una
dose massiccia di alcool.
A Dami, la ragazza
stupenda che non sa di esserlo.
A Ele, la cui
risata mi sveglia ogni mattina.
All'altra Ele, che
sgranocchia bastonicini al miele davanti al camino con
me.
E poi a lei, Ely, l'amica senza la quale non posso
stare.
Lei che mi vuole bene e alla quale ne voglio anche
io;
che mi tiene compagnia mentre odio, con ardore,
Manzoni;
a lei che sa come prendermi, anche quando ucciderei volentieri il
ragazzo del banco dietro, perchè mi fa innervosire.
Questa è per voi,
perchè mi amate.
E perchè anche io vi amo, a mio
modo.
Grazie, di esistere.
Buon Natale
in ritardo.
Buon anno nuovo, in
anticipo.
Sotto quella neve bianco latte [E davanti a quella bancarella]
Il cielo plumbeo si stende sopra la città come una coperta
costellata di nuvole di un grigio pallido e lattiginoso.
L'atmosfera è carica di
eccitazione, gremita di fermento e di sorrisi. Il Natale si avvicina e a Tokyo
la gente corre alla ricerca del regalo perfetto. L'aria sembra vibrare e
palpitare, se ci si sofferma con attenzione per percepire il suo fremere
leggero.
Si corre, si spendono soldi; le persone sembrano essere più irritabili
del solito. Ma, in realtà, l'avvicinarsi di questa festività rende tutti più felici.
Più buoni. In un certo senso migliori.
E lo si sente
nell'aria.
Lo si percepisce da come le luci brillano, da come le voci si accavallano
per le strade, unendosi alle canzoni cantante in chissà quale angolo della
via.
Un piccolo sbuffo di aria gelida esce fuori dalla labbra rosse di
Hinata.
La giovane sorride, osservando un bambino prendere per mano l'amichetta.
Un delizioso calore la pervade, correndo lungo la spina dorsale e sfociando in
un sorriso.
“Il tuo
daifuku*”
Si volta.
Sasuke le tende il suo
dolce, la solita aria impassibile, come se a lui il Natale non facesse il minimo
effetto.
Come se quello fosse un periodo come tanti.
“Grazie” si stringe
nel cappotto, sorridendogli con calore e timidezza al tempo
stesso.
Si incamminano in silenzio, osservando tutto ciò che li
circonda.
Senza farsi notare, Sasuke guarda Hinata con la coda dell'occhio.
La
trova adorabile, così stretta nel suo cappotto rosso mentre mangia il suo
dolcetto preferito con aria pensierosa.
D'improvviso, la giovane
alza gli occhi verso il cielo e lui la imita, curioso.
Il sorriso sulle labbra
della Hyuuga si ampia ancora di più e la vede correre in avanti, i capelli
corvini che si muovono sotto il cappello bianco.
“Guarda, Sasuke,
nevica!”
E, senza aspettare una risposta, comincia a girare su sé
stessa e a ridere con quella sua risata limpida e sincera un po' da
bambina.
I capelli le volteggiano intorno al viso con grazia mentre spalanca
le braccia, come ad accogliervi tutto il mondo.
L'Uchiha avverte qualcosa
di gelido sfiorargli la guancia e lo identifica come un fiocco di neve, ma non
vi presta molta attenzione, troppo concentrato ad ammirare la giovane compagna
piroettare sotto il manto di luci natalizie.
Così sorridente, così
felice...sembra ancora più bella.
Per la prima volta nella
sua vita sente nascere dentro di sé la voglia di gridare quanto è bello averla
vicina, quanto lo renda felice ogni momento che gli è
accanto.
Semplicemente, quanto la ama.
Nessuno ha mai capito
come loro potessero essersi innamorati: loro così diversi, così
irrimediabilmente opposti. Nemmeno lui sa come sia
possibile, ma la ama: per sbaglio, per caso, sa solo che è la cosa più giusta
che possa fare.
A volte si sente ridicolo, senza maschere che lo celino dai
suoi occhi così puri e innocenti che riescono a svelarlo
completamente.
Vorrebbe dirle quello che sente lì, sotto quella neve
bianco latte, davanti a quella bancarella di daifuku, mentre volteggia,
leggiadra come una farfalla. Le si fa incontro e la prende per mano. In silenzio, la
accompagna nella sua danza, lasciando che l'unico suono tra loro sia l'eco della
risata di Hinata.
E mentre lei lo guarda con quei suoi occhi di perla, lui
sorride.
Non il solito ghigno bastardo, pura eredità Uchiha. No, quello è un
sorriso genuino, puro come la neve che sta lentamente aderendo al
suolo.
Hinata ne rimane incantata.
Sasuke le si avvicina e,
prima che lei possa fare alcunché, la bacia. Le labbra del giovane
Uchiha sfiorano appena quelle della Hyuuga in un labile, fuggevole istante ma,
nascosto sotto la superficie, è celato tutto il suo amore per lei.
In quel
breve assaggio di un bacio sono racchiuse centinaia di parole non dette, inutili
tra di loro.
Lentamente, le loro labbra si
separano.
“Ti amo” Sasuke lo sussurra appena,
flebile voce dispersa nell'aria gelida e profumata, prima di
allontanarsi.
Hinata rimane immobile per un istante prima di scattare a
sua volta, sorridendo come mai prima di allora. E, mano nella mano, si
allontanano per la strada gremita di gente e del vociare confuso della
folla.
Fine
Note dell’autore: Allora, non
penso che ci sia molto da dire su questa piccola storia.
Forse Hinata
potrebbe apparire un po' OOC, ma in questo contesto penso che potrebbe
comportarsi come descritto nella storia, soprattutto se innamorata.
Ero stanca delle solite fic triste e quindi ho preferito dedicarmi a
qualcosa che recasse un piccolo Happy Ending.
In fondo, siamo a
Natale no?! E penso che tutto meriti un po' di allegra e, perchè no, di
dolcezza.
Mi sono ispirata alla canzone “A Natale puoi” di
Alicia; la stessa dello spot della Bauli, per intenderci. La frase che ha fatto
scattare la mia ispirazione e fatto nascere, di conseguenza, la mia storia è la
seguente:
“A Natale
puoi
dire ciò che non riesci a dire mai:
che bello è stare insieme,
che sembra di volare”[...]