Auguri
Kaname!
Yuuki sorrise soddisfatta e
continuò a mescolare la crema al cioccolato che stava
preparando. La mise a
raffreddare e in seguito la versò sulla torta che aveva
finito di preparare
poche ore prima.
Osservò soddisfatta il suo lavoro
e si sentì felice per quell’opera di pasticceria.
Era sempre stata una frana in
cucina, ma da quando era andata a vivere con Kaname, nella villa di
montagna,
aveva avuto modo di sperimentare varie ricette e con il tempo era
migliorata.
Quella torta al cioccolato era il
primo dolce che le era riuscito tanto bene. Aveva cucinato tutta la
mattina, ma
né era valsa la pena. Avrebbe fatto una bellissima sorpresa
a Kaname
presentandosi davanti a lui con quella torta.
Quel giorno era il compleanno di
Kaname e anche se sapeva che lui non desiderava festeggiarlo, lei aveva
ugualmente preparato quella torta.
Ormai il sole stava tramontando
oltre le cime delle montagne innevate e Yuuki sospirò
amareggiata. Kaname le
aveva detto che c’era la possibilità che quel
giorno non tornasse a casa, per
via d’impegni lavorativi, ma lei sperava tanto il contrario.
‹‹ Tutto questo lavoro…
››
mormorò dirigendosi verso la grande biblioteca della villa
con in mano la
torta.
Appoggiò il dolce sul tavolo in
legno pregiato e vagò tra gli scaffali alla ricerca di un
libro da leggere.
Credeva di conoscere quel luogo
piuttosto bene, ma si sbagliava. Mentre osservava i titoli dei grossi
volumi
impolverati, si ritrovò tra le mani un libro che prima non
aveva mai notato.
Non era molto vecchio ed era
rilegato in pelle con incinsi alcuni disegni molto elaborati. Al centro
della
copertina c’era scritto: famiglia Kuran.
Incuriosita lo prese con sé ed
andò a sedersi, cominciando a sfogliare alcune pagine. Fu
allora che scoprì
meravigliata che si trattava di un album di famiglia. La maggior parte
delle
persone ritratte nelle foto non le conosceva, per questo si
concentrò su quelle
dei suoi genitori, di Kaname e quelle raffiguranti lei da piccola.
Alcune lacrime le scesero dagli
occhi osservando una foto che ritraeva suo padre con la mano posata sul
ventre
di sua madre e al loro fianco un Kaname sorridente.
Notò che era una delle poche foto
in cui era presente. Le altre erano scattate subito dopo la sua nascita
ed una
quando aveva l’età di tre anni e Kaname la teneva
tra le sue ginocchia.
Il primo pensiero che le venne in
mente era che a quell’album non erano state più
aggiunte altre foto.
Corse nella sua stanza a prendere
la macchina fotografica e scattò una foto alla torta. Decise
che né avrebbe
fatta una a Kaname e l’avrebbe affiancata al dolce per
ricordare il giorno di
quel compleanno.
Erano quasi le nove di sera e
Kaname non era ancora arrivato. Il cielo era pieno di piccole stelle
luminose e
Yuuki si chiese se fosse ancora il caso d’aspettare il suo
amato.
‹‹ Arriverà! ››
esclamò fiduciosa.
Si diresse in salotto e si sdraiò sul divano. Era
stanchissima e gli occhi
minacciavano di chiudersi da un momento all’altro.
Non si spostò di un millimetro
quando credette d’aver sentito la porta aprirsi. Era talmente
esausta che si
convinse d’avere solo immaginato il lieve rumore
all’entrata della villa.
Kaname entrò nella villa
poggiando il cappotto all’ingresso e si diresse verso la
camera da letto. Passò
davanti al soggiorno e si bloccò di colpo vedendo Yuuki
sdraiata sul divano.
La ragazza socchiuse gli occhi
convinta che stesse sognando. Kaname non poteva essere
lì…
‹‹ Yuuki! ›› la voce
preoccupata
del vampiro ebbe il potere di farla tornare in sé e le diede
la forza di
sedersi sul divano.
‹‹ K-Kaname… ››
balbettò Yuuki
sorpresa di vederlo. Non sperava più che lui tornasse a
casa, quella sera.
‹‹ Yuuki! ››
ripeté il vampiro
andandole a fianco. ‹‹ Ti senti male?
›› chiese.
‹‹ N-no, è solo che ho cucinato
tutto il giorno. ›› spiegò Yuuki
leggermente imbarazzata.
Kaname chinò la testa di lato e
vide la torta appoggiata ad un piccolo tavolino di cristallo.
La ragazza gli andò incontro
sbadigliando, prendendo il suo volto tra le mani. Bastò un
sorriso e una parola
per far dimenticare a Yuuki la stanchezza di quel giorno.
‹‹ Auguri Kaname! ›› mormorò prima
che le sue labbra furono
catturate da quelle di lui.
Grazie a chi legge e continua a seguirmi!!! Dedico il capitolo a Ifrittuccia che commenta sempre! Ci sentiamo!
Ciaoooooo!!!!