TITOLO: love
game
Capitoli: 1/?
Pairing: Morgan/Reid
*O*
Beta: autobetato - purtroppo-
Desclamier: Questa
storia non è scritta a scopo si lucro e ne Morgan ne Reid non
appartengono a me ( purtroppo aggiungerei) ...ecce ecc ecc
Spazzietto
dell'autrice: è da tanto che voglio scrivere una ficcina su
questa coppia ma non ho mai trovato lo spunto adatto.. questo
fino ad oggi. Mi stavo riguardando l'episodio 4x09 (Dio benedica lo
streaming) dove Morgan dà una piccola lezione di "rimorchio"
a Reid e così ho deciso di far continuare questa ardua impresa a
Garcia (io AMO quella donna, è meravigliosa)!
ps. Lasciate
un commentino?
CAPITOLO 1 - INTRO
nota: riveduto e corretto
- Tutto quello che
dobbiamo fare è insegnarti a flirtare - sentenziò Garcia con fare
convinto
- Flirtare? -
- Si. Flirtare Spency.. Hai presente
gioco di sguardi, ..-
- Sò cosa vuol dire flirtare Garcia...
secondo i più comuni vocabolari flirtare: " (aus.
avere) [sec. XX; da flirt]. Amoreggiare per passatempo, senza
impegnarsi affettivamente" . Quindi a meno che non tu
consideri flirtare nel senso lato del termine non è propriamente quello che... - venne zittito dalla
tecnica che gli appoggiò un improbabile matita piumata sulle
labbra.
- Hai capito cosa intendo dolcezza! Ora visto che la
qui presente Dea Onnisciente sa quanto tu possa essere
impacciato...
- Tutto questo è assurdo! -la interruppe il giovane agente
passandosi nervosamente una mano tra i capelli percorrendo a grandi
passi il piccolo ufficio della donna
- Assolutamente no! E
non provare a controbattere ragazzo! Abbiamo già affrontato questo
discorso mi pare!-affermò risoluta agitandogli la matita sotto il naso con fare minaccioso (e si una matita con un enorme piuma rosa può risultare moolto minacciosa nelle mani giuste) - Dicevo? Ah si... ti ho preparato una lista! - e incurante dello sguardo curioso, oserei dire preoccupato, che si dipinse sul volto del collega prese un anonimo block note e lesse con tono solenne -
Punto primo: Sorridergli -
Spencer Reid non aveva la
minima idea di come si fosse cacciato in questo guaio.
flashback
La squadra era tornata quel
pomeriggio da una settimana molto difficile in Ontario e quando Hotch
aveva proposto di uscire a festeggiare la chiusura del caso tutti ne erano stati più che entusiasti (sopratutto perchè la cena sarebbe stata inserita nel rimborso spese del BAU) e
dopo la cena, per terminare la serata, avevano deciso di andare a bere qualcosa.
Reid
odiava i club. Gli aveva sempre odiati e, ne era certo, avrebbe
continuato ad odiarli. Non riusciva proprio a capire come la gente
potesse trovarli divertenti: il locale era caldo e sovraffollato e
questo, sommato alle luci stroboscopiche e alla musica a tutto volume,
creava un mix claustrofobico.
Mentre i suoi colleghi si erano subito lanciati in pista abbondando ogni apparente preoccupazione, lui era restato, come suo solito, seduto sui comodi divanetti scandagliando la folla: mentre appoggiata al bancone JJ rideva probabilmente ad una battuta fatta da Hotch Prentiss ballava tra una scatenata Garcia e un inaspettato Rossi. Poco distante da quest'ultimi ,circondato da 4 ragazze decisamente poco vestite, Morgan agitava i fianchi in modo indecente seguento in modo sensuale il ritmo martellante della canzone...la t-shirt nera che adervia alla perfezione i muscoli del torace, un sorriso da mozzare il fiato e...
I wanna kiss you
but if
I do I might miss you babde
it's complicated and stupid
Basta Spencer... si
ammonì mentalmente distogliendo lo sguardo dal corpo del collega
e bevendo un lungo sorso di Margarita. Appena però i suoi occhi si
rialzarono dal tavolo, come attratti da una calamita, si riposarono
immediatamente sul corpo dell'uomo.
Hold me and love me
Just
want touch you for a minute
Maybe three seconds is enough for my
heart to quit it
STOP! Spencer devi
assolutamente farti passare questa...questa...cosa... subito!
- Cosa ti preoccupa dolcezza?-
Penelope lo strappò hai suoi miseri pensieri buttandosi sul
divanetto accanto a lui.
- N-Niente -
- Spency Spency Spency
lo sai che non si può mentire a Colei-che-tutto-sà! - rise lei
avvicinandosi con fare cospiratorio - Guarda che è da un pò che ti
osservo -
- Eh.. -
- E, caro il mio genio, sò quando c'è
qualcosa che turba uno dei miei uomini preferiti. - disse facendosi seria
- Non ho
nulla.. - rispose scuotendo il capo per dar maggior enfasi all'affermazione e versandosi un altro bicchiere.
- Lo sai che continuando a negare non fai altro che costringermi ad indovinare
vero? - affermò sollevandogli il mento e guardandolo
negli occhi.
Spencer lanciò un involontaria occhiata alla pista da
ballo e si chiese se fosse peggio dir lei la verità o lasciare
che provasse ad indovinare, anche se ,probabilmente, la verità si sarebbe rivelata diametralmente opposta a qualsiasi ipotesi..e decisamente più terrificante.
- Ti piace Morgan! - chiocciò la
donna.
Tuttosommato Garcia si era sempre rivelata una donna dannatamente pespicace!
Il viso del ragazzo venne inondato da mille espressioni
diverse,dallo stupito passò allo shockatto, all'umiliato, finendo per assestarsi su un decisamente-imbarazzato mentre la bionda di fronte a lui continuava a emettere gridolini euforici e battendo le
mani! - Oddio è vero! Ti sei preso una cotta per Morgan!! Sei
pazzamente innamorato del mio Muffin al cioccolato! -
-
Shhhh Garcia per favore !! - disse agitando le mani
nervosamente. L'ultima cosa che voleva era che qualcun altro
assistesse a quella conversazione che stava degenerando. - E
comunque non è affatto vero! - aggiunse con poca convinzione
svuotando in un sorso il bicchiere.
- Potrei crederci se tu non
fossi rosso come un peperone, Cucciolo!-
- Garcia penso tu abbia
frainteso... io ..cioè..non è che... il fatto di arrossire è un
fenomeno fisico assolutamente naturale è dovuto alla dilatazione delle
vene che fanno affluire più sangue alle guance da qui la
colorazione rossa della pelle. Lo sapevi che la tendenza ad arrossire
è ereditaria ed è ereditario perfino il modo di arrossire : solo
sulle guance, su tutto il viso,...- come ogni volta che si
sentiva in imbarazzo snocciolare nozioni e dati era rassicurante.
-
Reid rilassati! Per me è OK -
- Che io arrossisca? - un occhiata
esasperata gli fece intuire che no, non si
riferiva a quello.
- Perchè
non ce lo hai mai detto? - gli chiese facendosi più vicina ed osservandolo con gli occhi colmi di dispiacere.
Passarono un intero minuto in silenzio. Una piccola pausa nella quale la donna aspettò pazientemente che l'altro si venisse a patti con se stesso e decidesse come comportarsi.
- E' semplice da intuire credo...so che per tutti voi è
già abbastanza difficile rapportarsi con me.. mi trattate nella migliore delle ipotesi come un bambino da protegere..se poi vi avessi anche detto che ho da poco
scoperto di essere anche gay bhe...E poi
cerco di tenere la mia vita privata..bhe..privata appunto. - concluse
mesto cercando di inghiottire l'enorme groppo che gli si era formato
in gola e fissando il tovagliolino di carta oramai ridotto in brandelli nelle sue mani
Era la prima volta che parlava di quest'argomento con qualcuno e, se doveva essere sincero fino in fondo, ne era spaventato. Aveva sempre temuto il giudizio degli altri e se ora Penelope lo avesse deriso o rifiutato il dolore che avrebbe provato sarebbe stato inimmaginabile. - Non lo dirai a nessuno vero? - chiese tremante e venendo
quasi immediatamente avvolto in un abbraccio un pò troppo stretto.
-
Certo che no Spencer...Io ti voglio bene indipendentemete da tutto! Questo non cambierà certamente i miei sentimenti! Anzi,la zia Penelope ti aiuterà! -
- Mi
aiuterai? - domandò con fare perplesso allontanadola dolcemente e fissando la donna di fronte a lui che , ora come ora,
gli appariva più spaventosa di un S.I armato. Gli occhi le
brillavano in modo preoccupante e poteva chiaramente vedere le
metaforiche rotelle nella testa dell'amica girare a velocità
preoccupante, ma la cosa che più lo inquietava era il sorriso.
-
Ti aiuterò a conquistare quel bel pezzo di agente dell'FBI che sta
ballando in pista, mi sembra logico! -
- Cosa???? No..no.. è una
cosa insensata...impossibile..- iniziò a blaterare
- Reid...-
-...cioè lui è così...ed io invece..anche soprassedendo sul fatto che lui sia etero è statisticamente imp...-
- REID !!! -
Penelope sfoderò un sorriso degno del gatto del Chesire* ed emesse un urletto decisamente poco maturo tornando a stringerlo! - Che bello tra poco non dovrò più ricorrere a photoshop! - rise
fine flashback
Spencer Reid non aveva la minima
idea di come si fosse cacciato in questo guaio. O meglio, sapeva alla
perfezione come era potuto accadere ma stentava ancora a
crederci.
Dopotutto lui era sempre stato un tipo razionale e
pragmatico e non si sarebbe mai e poi MAI fatto coinvolgere in un
disastro preannunciato come questo.
Purtroppo Garcia non la vedeva
in quel modo e, come ben sapete, è impossibile fermarla quando si
metteva in testa qualcosa
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Ed eccoci alla fine di questo primo capitolo, scritto e postato in un lampo...
Se vi và lasciate un segno del vostro passaggio, mi renderebbe incredibilemnte felice!
A presto
NOTE
* gatto del cheshire = è il nome dello Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie nella versione inglese di Caroll