Chi sono se non una angelo costretto a vivere un corpo di demone?
E queste mie mani, che hanno il diritto di purficare il male lo fanno con la consapevolezza di Dio, ma con le mosse di un diavolo.
Chi sono dunque? forse solo un tramite tra l'inferno e il paradiso o la vittima di una disastrosa incidenza di entità?.
Il dolore pervade la mente e non svanisce senza una risposta, ma quest'astratta soluzione è nascosta al di là di un muro che separa i vivi dai morti: solo quando vedrò tutto questo, dall'aldilà, risponderò e saprò urlare al nulla chi fui.
Il pagliaccio di Dio volge gli occhi al cielo e i polsi al terreno: il suo esilarante sangue avvolge le ombre.