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Autore: _kid    13/01/2010    3 recensioni
Ma la sera prima non era poi così ubriaco, al punto che ricordava piuttosto tranquillamente, saltando qualche passaggio, tutto quello che era successo.
E per quanto si sforzasse non riusciva a dispiacersi dell’accaduto..
[JephxFrank]
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: My Chemical Romance, The Used
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il concerto era andato alla grande, e dopo lo show tutti si stavano rilassando sul bus dei My Chemical Romance. L’alcool scorreva a fiumi e completamente sobrio non ci era rimasto praticamente nessuno; Gerard era completamente partito, per non parlare di Bert; Quinn conduceva una conversazione assolutamente senza senso su qualcosa vagamente riguardante i Muppets; Jeph e Mikey sarebbero anche potuti sembrare sobri, escludendo le risatine immotivate e parzialmente isteriche di entrambi. I restanti membri delle due band erano tutti fuori dal bus, chi in compagnia e chi da solo, come per esempio Frank, che sedeva sul gradino del marciapiede con una birra in mano e un pacchetto di sigarette in tasca.
Pensieri sconosciuti persino a lui gli affollavano la mente rendendolo inquieto.
Improvvisamente sentì dei risolini provenire da un punto indefinito alle sue spalle; voltò la testa e si trovò davanti la scena di Jeph che correva nudo per il parcheggio. Oddio, in effetti non è che fosse proprio nudo.. aveva un ananas a coprirlo.. beh, avete capito dove, no?
Frank si alzò e si diresse dal gruppetto degli altri che guardavano la scena ridendo per chiedergli qualche spiegazione. Mentre camminava si rese conto che la testa gli girava; probabilmente aveva bevuto più di quel che credeva.

Non riusciva a capire come ci fossero arrivati, però le labbra di Jeph che si muovevano sulle sue non gli dispiacevano, come anche non gli dispiacevano le mani che lentamente stavano iniziando ad intrufolarsi sotto la sua maglietta..

La mattina dopo, quando Jeph si svegliò, trovò Frank accucciato al suo petto.. Sembrava così piccolo..
Un sorriso gli nacque spontaneo sulle labbra, Rimase così ad osservarlo in silenzio, fino a quando il minore non iniziò a muoversi.
E mentre quello si stiracchiava Jeph ebbe paura, paura di come avrebbe potuto reagire scoprendo quello che era successo durante la notte, allora chiuse gli occhi, fingendo di dormire. Riusciva a sentire Frank muoversi, riusciva a sentire il suo sguardo addosso, e riuscì anche a sentire quando quelli si rivestì e andò via.
Riaprì gli occhi e si alzò guardandosi intorno per il bus e rendendosi così conto che Frank se ne era davvero andato.
Sentì una morsa stringersi intorno al suo stomaco; gli veniva da vomitare.

Frank tornò al bus della sua band; dopo la sera precedente la situazione era disastrosa: gente che dormiva ovunque e bottiglie vuote in ogni angolo. Velocemente si fece una doccia per lavarsi via dalla pelle l’odore di Jeph, prese qualche vestito pulito e uscì per le strade: come compagno il suo fidato pacchetto di sigarette.
Non riusciva a credere a ciò che aveva fatto; certo, Jeph era un bel ragazzo, ma cazzo, lui era fidanzato, FIDANZATO, da oltre cinque anni con una ragazza che amava.. no?
L’alcool, tutta colpa dell’alcool, certo..
Ma la sera prima non era poi così ubriaco, al punto che ricordava piuttosto tranquillamente, saltando qualche passaggio, tutto quello che era successo.
E per quanto si sforzasse non riusciva a dispiacersi dell’accaduto, era solo per Jamia che gli dispiaceva, solo per la sua piccola Jamia..

Jeph da parte sua era rimasto seduto sul divanetto del bus, sorseggiando the, aspettando che le due aspirine che aveva preso facessero effetto sul suo dopo-sbornia, e, soprattutto, cercando di ricordare qualcosa – qualsiasi cosa – della sera precedente.
Ma vuoto, niente, zero assoluto.. Se non la vaga sensazione della pelle di Frank contro la sua.
Ed il bassista aveva paura di essersi fatto sfuggire qualcosa di troppo. Non gli aveva sputtanato la sua cotta, vero?

Era passato qualche giorno da quella notte, e Frank continuava a comportarsi come se nulla fosse successo sperando così di non attirare l’attenzione di nessuno. Si sentì sollevato accorgendosi che anche il comportamento di Jeph era rimasto invariato: credeva –ed era davvero convinto- che l’altro non ricordasse nulla. Dopotutto la sera era ubriaco e la mattina lo aveva lasciato che ancora dormiva..
Ma si dovette ricredere quando Jeph venne da lui chiedendogli di chiarire l’accaduto. Il minore si dileguò con una scusa, e da quel momento iniziò a fare il possibile per evitare l’altro.
E Jeph era stufo della situazione: voleva solo chiarire, chiudere il capitolo e mettersi l’anima in pace; ma la situazione lasciata così in sospeso gli imponeva di pensare e ripensare a quei pochi dettagli che riusciva a ricordare.
Voleva sapere; ne aveva bisogno.

Era seduto allo Starbucks della cittadina quando vide Bert sedersi accanto a lui.
-Hey Jeph!- lo salutò allegramente quello.
Jeph rispose il saluto continuando a tenere lo sguardo inchiodato al bicchiere di the tra le sue mani.
Bert iniziò ad esporre al suo bassista l’ultima idea che aveva avuto per fare una sorpresa a Quinn, ma quello non lo ascoltava.
-Tutto bene?- domandò allora il cantante, interrompendosi dal descrivere la cenetta che aveva programmato per il suo ragazzo.
-Uhm..? Ah.. Io.. Non lo so..- mormorò allora il bassista in risposta, ancora senza staccare gli occhi dalla bibita tra le sue mani.
Non poteva più farcela, aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno; e così vuotò il sacco.
Rimasero lì per un tempo non ben definito, a discutere delle situazione.
Alla fine Jeph si sentì un po’ meglio, e giunsero alla stessa conclusione a cui era arrivato il bassista da solo: doveva parlare con Frank.

Il giorno dopo, non appena vide Frank, Jeph, lo prese da parte e mise subito in chiaro che, a costo di legarlo, non lo avrebbe lasciato andare fino a che non avessero parlato dell’accaduto. Neanche Frank ricordava come fossero arrivati a baciarsi nel bus dei The Used, ricordava però tutto il resto. La cosa che ricordava meglio era che aveva adorato ogni singolo secondo di quella notte, ma questo a Jeph non lo disse.
il maggiore per l’ennesima volta provò a ricordare qualcosa: corrugò la fronte e mise su una sorta di broncetto.
A Frank parve adorabile; si sporse verso di lui e lo baciò.
Si stesero l’uno accanto all’altro, sudati e soddisfatti.
Erano stretti dentro la cuccetta di un tourbus, di nuovo.
Erano stati insieme, ancora.
Erano sobri, stavolta.
E di nuovo Frank non riuscì neanche a sfiorare il pentimento.

Intrecciarono questa sorta di relazione fatta di sguardi e baci rubati. Tutto sembraca tranquillo per loro; almeno fino a che Jamia non venne a trovare il suo ragazzo.
Jeph li vide baciarsi teneramente in mezzo al parcheggiò, e lì sentì crollare tutto.
Perché non sapeva che Frank avesse una ragazza.
Perché era stato l’amante.
Perché con lei Frank sarebbe potuto stare senza il timore dei giornalisti.
Corse via allora, per non vedere le loro labbra toccarsi e le loro mani intrecciate.

Quando, la mattina dopo, la ragazza fu partita Frank andò a bussare al bus dei The Used cercando Jeph, che scese poco dopo. Si scusò subito per non avergli detto nulla, ma Jeph, accecato da ciò che aveva provato vedendoli insieme, iniziò ad urlagli contro, dicendogli che non voleva essere l’amante, né, tantomeno, la scopata di turno. In sua difesa anche Frank alzò la voce.
Nessuno voleva cedere; entrambi convinti di aver ragione.
Quando finalmente riuscirono a calmarsi il più piccolo si strinse al bassista, promettendogli che, alla fine del tour, avrebbe lasciato Jamia.
E a Jeph, per il momento, poteva bastare. Strinse le braccia intorno al corpo del più basso e lo baciò teneramente.

Le cose andavano bene, il tour stava finendo.
Jeph era in fibrillazione, non poteva più aspettare, Voleva Frank solo suo.
Ed a questo pensava mentre accordava il suo basso seduto su un amplificatore: Frank venne da lui con espressione grave.
-Tra me e te è tutto finito- disse il più piccolo.
Jeph sentì una voragine aprirsi sotto ai suoi piedi.

6 Mesi Dopo..

Jeph rientrò a casa e controllò la segreteria dove lampeggiava un messaggio, Si mise ad ascoltarlo mentre si levava il cappotto.
“Hey Jeph, sono Gerard. Probabilmente non dovrei essere io a dirtelo ma.. Frank e Jamia hanno avuto un bambino, è nato qualche giorno fa. Mi sembrava solo giusto che lo sapessi. Buona fortuna per tutto.. ciao”.

*
Ma buonasera! Innanzitutto, al solito balle, balle e solo balle! i personaggi non mi appartengono, non li conoscono e vivono di vita propria! Oggi non ho molto da chiacchierare, quindi vi lascio solo la shot, sperando che vi piaccia XD
kid.
  
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