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Autore: Castiel    13/01/2010    4 recensioni
Fic a più capitoli con tema principale la gelosia. Eh si, perchè cosa accadrebbe se il nostro dongiovanni preferito trovasse un rivale insidioso? E per di più, puntasse proprio lei? Il classico tema del "lui, lei e l'altro" con un po' di comicità e voglia di far sorridere ^^
"Prima o poi sarai mia, mia cara Riza...nessuno resiste al mio fascino!" si disse con un sorriso arrogante e battendosi la mano sulla spalla. Riza, che aveva assistito alla scena, non diede molto peso alla cosa: ormai non faceva più caso alle stranezze di Mustang.
Dedicata alla mia gemella, AliceCullen92 ^^
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fece le scale il più velocemente possibile e presto si ritrovò nel cortile del Quartier Generale.
Gli ci volle qualche secondo per realizzare che era cominciato a piovere a dirotto e che lui non aveva con sé l'ombrello e neppure la macchina.
Sbuffò, coprendosi la testa con il cappotto e oltrepassando il cancello dell'edificio. Quello non era il momento per lamentarsi, doveva raggiungere al più presto Riza e chiederle scusa.
La pioggia gelida gli rigava il viso e grosse gocce gli entravano nel colletto della giacca e gli scivolavano lungo la schiena, provocandogli piccoli brividi e un gran freddo.
La strada sembrava allungarsi invece di diminuire, e la casa del suo Tenente non gli era mai parsa tanto lontana.
Il sogno di quel pomeriggio era vivido nella sua mente, gli sembrava di riviverlo in ogni suo doloroso istante.
Alzò gli occhi verso l'appartamento della ragazza: le luci erano spente e le tende alla finestra tirate, segno che in casa probabilmente non c'era nessuno.
"Non mi do per vinto" si disse Roy stringendo i pugni. Fece un lungo respiro e entrò nel portone.

- Dite che quei due ce la faranno stavolta? – chiese Fuery osservando la sagoma di Mustang che si allontanava veloce nella pioggia.
– Lo spero – rispose in tono serio Havoc. – Sarebbe un peccato se finisse tutto - .
– Io dico che questa è la volta buona! – intervenne Falman energico. – Avete notato gli occhi di Mustang? Sarebbe sciocco dire che vi era dentro il fuoco, ma poco vi mancava. Stavolta è deciso a giocarsi il tutto per tutto - .
Gli altri annuirono e rimasero in silenzio.
– Ragazzi, è inutile rimanere qui: andiamo a controllare che vada tutto bene! – propose Breda alzandosi dalla sedia.
Non ci fu bisogno di ripeterlo una seconda volta: i tre compagni accettarono al volo e presero i cappotti prima di chiudere a chiave l'ufficio e dirigersi verso la macchina.

Riza si chiuse la porta alle spalle cercando di riprendere la calma.
Era ancora agitata per la lite di poco prima, e la sua mano tremava mentre rivolgeva un piccolo saluto a Black Hayate.
Le parole di Roy le rimbombavano in mente come un'ossessione e non poteva fare a meno di vergognarsi della sua ingenuità.
Aveva davvero creduto che tra lei e lui sarebbe potuto nascere una storia? Si chiese da dove potesse esserle uscita un'idea tanto stupida.
Ripensò alla dichiarazione nascosta che aveva rivolto al suo superiore poco prima.
Aveva capito che quella frase era riferita a lui?
Certo lei non avrebbe voluto dirla, ma aveva perso per un attimo il suo famoso autocontrollo e le parole erano uscite istintivamente. Ormai il danno era fatto, e non si poteva tornare indietro.
Avrebbe mantenuto la promessa fatta al Colonnello però, ovvero sarebbe uscita con Andrew quella sera. Dopotutto, non era quello che voleva lui?
Si fece una rapida doccia, s'infilo un paio di jeans e una maglietta non troppo appariscente e sciolse i capelli, buttando il fermaglio sul divano.
Mise le scarpe e osservò il suo appartamento un attimo, prima di uscire e chiudere dentro Black Hayate e –pensava- le sue preoccupazioni.

Andrew, appena uscito dalla doccia, sentì il campanello suonare improvvisamente.
"Ma chi diavolo è a quest'ora?" si chiese maledicendo l'ospite inatteso. "Almeno fosse Riza...".
Aprì e rimase sbalordito quando sulla porta di casa vide proprio la ragazza.
– Ehm..Ciao – cominciò lei imbarazzata. – So che sono venuta all'improvviso, ma mi chiedevo...è ancora valido quell'invito a cena? – chiese, sorridendo timidamente.
Andrew pensò a uno scherzo e si guardò attorno spaesato. Era veramente Riza quella che gli stava parlando?
– Beh, non ti aspettavo di certo, però...- rispose lui, accorgendosi solo in quel momento del suo "abbigliamento". – Scusa – si interruppe – vado a mettermi qualcosa di più comodo. Tu intanto accomodati pure, fai come se fossi a casa tua – disse, lasciandola passare e chiudendo la porta.
Riza entrò nell'appartamento e si sedette sul divano, aspettando il ritorno di Andrew.
Perché si trovava lì? Il suo posto non era lì, e in ogni caso non con quell'uomo, e lei lo sapeva bene.
Ma ora, seduta nel soggiorno di Andrew, non riusciva a muoversi, a reagire.
Lei, sempre riflessiva e pronta a muoversi per adempiere alla promessa di tanti anni prima, si sentiva svuotata, come se le avessero tolto una parte importante della sua vita.
Era ancora presa dai suoi pensieri quando un leggero rumore le annunciò che Andrew aveva fatto il suo ingresso nella stanza.
Un profumo di colonia invase l'aria e Riza si costrinse a far finta di nulla e voltarsi.
La visione fu una specie di shock: Andrew indossava una camicia bianca, slacciata sul collo per far risaltare i pettorali e un paio di jeans stretti che seguivano il suo fisico quasi fossero dipinti sul suo corpo.
I capelli, tirati indietro con un'abbondante quantità di gel, lasciavano scoperta la fronte abbastanza alta dell'uomo, e facevano risaltare i suoi occhi anche nella penombra.
Si sedette sul divano accanto a lei prendendo due bicchieri di vino da dietro la schiena.
Riza prese il suo titubante, incerta se rimanere ancora oppure andarsene con una scusa e apparire maleducata. D'altronde si era presentata lei, senza preavviso, a casa di Andrew e ora non poteva sottrarsi a quella specie di appuntamento.
In ogni caso si sentiva molto insicura, l'atmosfera intorno a lei era stranamente soffocante, e gli sguardi del biondo non la rassicuravano affatto.
La compagnia era indubbiamente piacevole, la conversazione procedeva tranquilla e il vino era ottimo, ma non poteva fare a meno di pensare a Roy.
Non aveva avuto rispetto e aveva urlato contro il suo superiore e, benché lui se lo fosse ampiamente meritato, Riza non se lo poteva proprio perdonare.
Guardò l'orologio appeso alla parete e con tristezza scoprì che era passata poco più di un'ora dalla litigata in ufficio.
Abbassò lo sguardo e lo rialzò un secondo dopo, decisa a chiudere in un cassetto della sua mente le sue pene d'amore.

Roy si fermò a riprendere fiato in cima alle scale e si avviò velocemente all'appartamento del suo Tenente.
Quando si trovò davanti alla porta blu appoggiò il dito sul campanello, senza tuttavia premerlo.
E se l'avesse respinto? E se si fosse davvero stancata di aspettarlo? Lui avrebbe retto il colpo?
Fece scivolare il dito lungo il muro, indeciso se suonare sul serio.
"Sei arrivato fin qui...forza, provaci!" si disse mentalmente.
Fece nuovamente un respiro profondo e suonò.
Si passò nervosamente le mani dei capelli in attesa di vedere la porta spalancarsi, o almeno la voce di Riza dall'interno chiedere qualcosa.
Non avvenne nessuna delle due cose e questo gli fece ricordare le luci spente e le tende tirate.
Riza era davvero andata a cena con Andrew?
Si accasciò al suolo e appoggiò la testa sulle ginocchia.
L'avrebbe aspettata per un altro po', dopo di che si sarebbe arreso all'evidenza di aver perso la battaglia più importante della sua vita.

 

Angolo commenti autrice^^
Mi scuso immensamente per l'attesa, ma i compiti mi stanno uccidendo T_T
Allora, eccoci qui: Roy accasciato sulla porta di Riza e Riza poco distante, nell'appartamento accanto. Si incontreranno e chiariranno finalmente?
Lo scopriremo nel prossimo (e molto probabilmente ultimo) capitolo ^^
Ringrazio tutte le persone che hanno messo la storia tra le preferite/seguite, e in particolare oggi il mio ringraziamento va a EleFMAlkemist, sia per questa fic che per il commento alla fic "Questioni di cuore" ^^
Per quanto riguarda le recensioni:
Superkirby: Sono contenta che tu abbia apprezzato Breda ^^ Poverino, io lo prendo in giro e lo faccio mangiare continuamente, però in realtà lo stimo XD
Nel prossimo capitolo si tirano le conclusioni, Roy entrerà in azione oppure si tirerà indietro? Chi lo sa eheh ^^
AliceCullen92: Ormai tu non fai più testo, ho acquisito il potere di gelatinizzarti e ricomporti a mio pacimento XD
Povero Roy che sclera XD
A volte ho paura di cadere nell'OOC, ma dato che finora ne nel manga ne nell'anime si è vista una scena del genere ho dato la mia interpretazione...poi non ho fatto fare loro niente di pazzesco, quindi spero di essermi salvata XD
Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo :)

  
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