07 Ghost, 'Signor burattinaio, mi dica...' di Rota su EFP Fanfiction

AyaHyuuga Una flash veloce veloce, su di un pair che amo davvero tantissimo :)
Spero possa piacervi ^^
Buona lettura **

(*)Diary of Jane, Breaking Benjamin

Signor burattinaio, mi dica...

If I had to
I would put myself right beside you
So let me ask
Would you like that?
Would you like that?(*)

Coinvolti in una reciproca dipendenza, burattino e burattinaio ballano assieme una danza che non finisce mai.
Si tendono le mani a vicenda, a creare un legame indissolubile.
L’uno per merito dell’anima che è stata risvegliata, l’altro per merito di un corpo che è stato creato.
Ma è quando la risoluzione vacilla che ci si protrae con più forza, afferrando la mano con una presa che sa di invocazione dolorosa.

-Aya- tan…-
Lo sguardo chiaro del Capo di Stato Maggiore, distaccandosi dal vuoto nel quale era immerso da infiniti attimi, si alza appena in alto, laddove può incontrare sul tragitto un viso sorridente e fin troppo conosciuto.
Hyuuga alza la mano con lentezza, andando a sistemarsi gli occhiali scuri sul naso – e finalmente rivela per quale oscura ragione gli era stato indispensabile richiamare l’attenzione dell’uomo.
-A cosa stai pensando, Aya- tan?-
Non smette di piegare le labbra, quel sorriso, neppure quando gli occhi di Ayanami tornano nel vuoto. E’ desideroso, il Maggiore, di sapere cosa coinvolge a quel modo la mente del proprio superiore – forse credendo di dare un motivo valido con la sua curiosità a tutta quella magnifica aura di mistero con cui Ayanami ama circondarsi.
Così almeno aveva un certo senso.
Sotto il cappello scuro e rigido scorge solo capelli bianchi e immobilità assoluta, fino a che un sorriso – più affilato del suo ma ugualmente ipocrita, ugualmente malizioso – non curva finemente i bordi della bocca pallida dell’uomo.
Allora si sogghigna, pregustando già la prossima mossa che quella ferrea volontà ha determinato.
-Ah, ci sarà da divertirsi…-

********

Silenzio, attorno. Pare che ogni cosa sia stata risucchiata dalla notte sotto quel velo dannatamente scuro col quale tutto è coperto.
In compenso, lo scintillio del riflesso lunare sopra due lenti abbaglia per un attimo soltanto, divenendo poi parte del tutto ancora una volta.
-Oh, Aya- tan…-
Un gemito sale nella gola mentre delle mani decise si stringono attorno alla carne rosa.
Teso, il corpo eccitato si allunga, e due sguardi collidono in un sol punto – ritrovandosi troppo vicini.
Hyuuga sorride, nonostante assieme alle parole fuoriescano biascichi di piacere non represso.
-A cosa stai pensando, Aya- tan?-
Gli occhi freddi del superiore sono fissi, anche nel momento in cui le braccia si stringono forte – anche quando una bocca si posa sulla sua, nel tentativo di scaldarla.
Non cede verità facili, non concede minimamente di più di quanto non crede sia opportuno.
Basta però una frase di circostanza a mettere ogni cosa al suo posto, a lasciare che le cose scorrano senza intoppi e le anime non vacillino più del necessario.
-A nulla…-

Signor burattinaio, mi dica…
Il posto che ha scelto per me la compiace? Sto svolgendo bene il mio lavoro?
Signor burattinaio, mi dica…
Continuando a ballare come un topo in gabbia, potrò mai arrivare a pretendere un sorriso da lei?
No, forse la risposta sta proprio in questo.
Non mi interessa più di tanto. Purché lei continui a essere il mio burattinaio…