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Please, Talk To Me
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E' terribile, sul serio. E' terribile e spossante pensarti continuamente ed averti sempre nella mia testa. Infondo sei solo il mio fratellino - per l'appunto.
Ma non è semplicemente questo che mi distrae. C'è altro, molto altro; sei il mio fratellino, ma anche il mio mondo, e il mio mondo è appeso al tuo. E io gravito sul tuo corpo, Al.

Emozioni di gioia e euforia mi consumano, mi devastano; ed è bello. C'è solo una nota stonata che rovina il mio paradiso; una frivola e insignificante paura, che tutto ciò possa finire; come il corso di ogni cosa. Ogni elemento organico nasce, si sviluppa e muore.
Il nostro amore è organico, fratellino?

... Domanda del cazzo, vero?

"Fratellone,"   - una pausa che accennava preoccupazione - "a cosa pensi?"  .
La tua voce era così dolce a contatto con la mia pelle, che mi fece provare piacevoli brividi. "Bah, niente" - Impossibile per te berla; o ero io incapace di mentire? Il tuo silenzio confermò comunque una delle due - "Niente di importante o logico, almeno". Risi sommessamente. Cercavo di essere divertente?
Una pausa.
"Lo sappiamo entrambi che non pensi alcunché di logico da qualcosa tipo la tua età," - sorridesti sulla mia schiena - "ma questo non toglie il fatto che adoro sentirti parlare e quando mi racconti di tutti i tuoi assurdi problemi! - Seghe mentali comprese"  . Enfatizzò le ultime parole con una nota dolce e scherzosa. "Assolutamente adorabile", avrebbe detto qualcuno.

"..Quindi, ti prego, parlami"  .

Oh, dio. Al, mi stavi supplicando? Il mio viso divenne prontamente di un rosso acceso. Sapevi che non potevo resistere in quel modo. Le tue braccia si strinsero sulla mia vita più forte, come ad enfatizzare il momento. E un'altra ondata di gioia mi riempì il cuore. Come si poteva pensare a qualcosa di triste come la "perdita" o la "separazione" in un'occasione del genere? Tutto ciò che la mente umana ti ordina in opportunità come queste, è godere pienamente e completamente del'attimo.
Voglio solo viverti in un momento così.
Voglio solo averti.
"Sei mio, Al?"  .
Sentii un delicato respiro sulla mia schiena. "Solo tuo"  .
Mi rigirai nel letto, scostando involontariamente le lenzuola, - Le ignorai quando rimanemmo scoperti dalla vita in su; era una notte fredda d'inverno, ma il calore che derivava dai nostri corpi in contatto ci faceva sudare - per avere i tuoi occhi di miele fissi sui miei. Eri felice. Lo avrebbe visto anche un cieco. I tuoi occhi dorati, il tuo sorriso - così vero, la tua pelle, ogni centimetro di te sprizzava felicità e cuoricini.
"Solo tuo...", ripetesti - facendo cadere l'occhio birichino sulle mie labbra.
Non potei non sorridere, lusingato - ... e non ricambiare lo sguardo. Che belle labbra hai, Al; così piacevoli alla vista e morbide al tatto.
Si fecero ancora più vicine di quanto non lo fossero già. Socchiusi piano le labbra, ma qualcosa di inaspettato mi stupì. Ti fermasti. "E tu - sei mio, Ed?", mormorasti sulle mie labbra. "Per sempre", sospirai, mentre - incapace di trattenermi un attimo di più - cancellai la poca distanza che ci divideva.
E tutto accade da sé.