BeyBlade, 'Moments' di BenHuznestova (Cap 1) su EFP Fanfiction

Accendo l'I-pod,imposto la riproduzione casuale.E, nella durata di ogni singola canzone, provo a scrivere qualcosa. Qualcosa per farmi perdonare della mia lunghissima assenza, della mia presenza negata e di tutte le stupende storie lette di sfuggita che non sono riuscita a degnare di una recensione soddisfacente.. sono brevi capitoli, dei momenti presi nel loro piccolo, nel loro essere insignificanti e inconcludenti.. sono momenti che in qualche modo rimangono indelebili, per la loro bellezza, per la loro amarezza, per la loro totale assenza di senso.. sono momenti, perchè in questo lungo periodo ho avuto anch'io tanti momenti, e forse non mi è ancora passata.Un bacio e scusatemi ancora.

Dedicata a tutte voi, meravigliose, alle vostre storie a ai vostri "momenti".

Ben Huznestova..*

Pink Floyd "Money"

Assaporò compiaciuto il tintinnio delle monete sull'elegante tavolino d'ebano; il riflesso lucido di quest'ultimo gli rimandò l'immagine di un volto affilato e brunito, seminascosto dal prezioso metallo sparso sulla superficie scura; risollevò lo sguardo scontrandosi con l'originale, una graziosa maschera pallida ed efebica che poco pareva avere in comune con quell'abbozzo scuro e annebbiato. Lo osservò nella sua interezza,dalla postura improvvisamente rigida alla vista di quell'inaspettata cascata luccicante,fino alla mascella elegante e sottile, contratta in una morsa orgogliosa e ostinata. Sorrise,accomodandosi sullo schienale imbottito.
-Questi possono andare bene?-
Il ragazzo davanti a sé lo scrutò diffidente, un lampo ostile nel baratro dei suoi occhi di ghiaccio.
-Cosa vuoi dimostrare?-domandò con finto disinteresse, accavallando pigramente le gambe. L’altro gli rivolse un ennesimo sorriso deliziato, soffermandosi sul contorno d'avorio delle labbra dell'altro.
-Solo che non c'è niente ch'io non possa comprare. Niente che non possa ottenere. E che il vil denaro forse non farà la felicità, ma non c'è dubbio che faccia sempre comodo.. -L’altro inarcò un sopracciglio carminio, concedendosi un ghigno indecifrabile.
-Vero- sospirò alzandosi e spazzando via i soldi dal ripiano. Kai lo osservò scavalcarlo con estrema eleganza, per poi portarsi a cavalcioni sulle sue gambe e prendergli il viso tra le mani gelide -gelide come monete di ghiaccio- -ma per me dovrai sborsare più che qualche moneta, Hiwatari..-
Questi rise,facendo fremere col suo respiro le seriche ciocche sul volto dell'altro.

..continua.