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Autore: Andry Black    26/01/2010    6 recensioni
Il primissimo incontro tra Paul e Linda, nel '67, durante un servizio fotografico. [Dal 5° capitolo: "Era quasi assurdo questo attaccamento: non era un desiderio, ma un bisogno; era come se lei e Paul fossero stati innamorati da sempre, pur non essendosi mai visti, ed ora che finalmente si erano incontrati, non potevano fare a meno di restare uniti. 'Sarà questo quello che le persone intendono dire, quando parlano di anime gemelle?', si chiese."]
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un piccolo problema chiamato Jane.


1967 , Ultimo dell’anno, New York


[La vigilia di Natale del 1967 Jane Asher e Paul McCartney annunciarono pubblicamente il loro fidanzamento]
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«Mi sento bene.
Sto bene e non mi importa di…lui.»

Linda aveva ripetuto quella frase così tante volte negli ultimi giorni, che quasi aveva iniziato a crederci.
E’ solo l’ennesima celebrità che si è fidanzata. E allora?
E’ vero, ci sono andata a letto, ma è finita lì.

Quello stupido le aveva appena rivolto parola alla festa per il lancio di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” (Fortuna che l’aveva invitata lui!), preso com’era dalla sua bella dai capelli rossi, che non lo lasciava in pace neanche un secondo.
Che cosa ci trovasse, poi, in lei…!
“No. Non sono gelosa.”, Continuava a ripetersi, mentre a quella stupida festa a cui Grace l’aveva trascinata tutti erano pronti a brindare il nuovo anno.
Che le importava di quel tipo vanitoso e presuntuoso che non è altro?
Non era l’unico uomo sulla faccia della terra, e neppure l’unico musicista, a dirla tutta!
Ok, lei aveva una passione ossessiva per i musicisti.
Tanto che qualche giornale le aveva pure affibbiato il titolo di “Groupie”, dopo che avevano scoperto della sua “storia” con Mike Jagger. Storia, poi, che era durata il tempo di una notte, ma che era bastata per farle aggiudicare quello stupido epiteto.
Come lo odiava!
E alla televisione non facevano che mostrare immagini di Jane e Paul…
La bella Jane che da cinque lunghissimi anni teneva stretto tra le sue dita il cuore del “beatle bello”.
Linda augurava loro di strozzarsi con la torta nuziale!
E, comunque, non era gelosa !!!!
La gelosia non c’entrava niente. La faceva solo innervosire il fatto di notare con quale ragazzina scema si era andato a fidanzare Paul McCartney.
Ma infondo, infondo a lei non importava neppure di quello.
Paul era una persona famosa qualunque, una celebrità con cui Linda aveva avuto dei contatti (più o meno approfonditi, non importa!), perché lei come tutti gli esseri umani aveva delle necessità da soddisfare, ma non gli importava niente di lui.

…E il conto alla rovescia per il 1968 era iniziato.

-5

Come minimo il matrimonio di Jane Asher e Paul McCartney sarebbe durato ancor meno del suo con John, sapendo come sono volubili le rock star…!

-4
E poi Linda compativa la povera Jane: lei non avrebbe voluto, per niente al mondo, legarsi ad un uomo che sicuramente l’avrebbe tradita con più della metà della popolazione femminile terrestre.

-3
Linda poteva avere tutti gli uomini che voleva, anche famosi e ricchi quanto Paul, anche migliori di lui. Perché avrebbe dovuto soffrire per un odioso, presuntuoso….?

-2
Non era mai stata innamorata di lui, neppure prima di conoscerlo. Perché avrebbe dovuto volerlo adesso? Lei era una donna adulta e madre di una bellissima e vivacissima bimba di 5 anni. Decisamente era troppo cresciuta per farsi venire una cotta adolescenziale per un tipo come Paul.

-1
Già prima di andarci a letto aveva messo in conto che lui aveva un’altra donna: sapeva che sarebbe andata così fin dall’inizio, ma ci era andata a letto perché….perchè lei desiderava andarci a letto, per soddisfare i propri impulsi naturali. Niente di più.

1968

In uno scoppio di voci e di fuochi artificiali coloratissimi, quel 1968 era iniziato.
Tutti, lì intorno, si scambiavano baci appassionati di buon augurio per l’anno nuovo.
Non è assurdo il fatto che più si è soli, più intorno a noi è pieno di coppiette felici?
Sospirando, Linda tornò a guardare i fuochi artificiali nel cielo, pensando che nonostante tutto, nonostante tutti i suoi sforzi, l’unica bocca che davvero avrebbe voluto baciare non era lì in quel momento, e con tutta probabilità stava baciando la bocca di un’altra donna.
“La realtà è che sono stanca di fingermi più forte di quello che sono”, mormorò alle stelle, in un tono di voce tanto basso da non poter essere udito da nessuno, “Vi prego, fate che questo anno sia migliore…almeno un pochino!”


-------

1968 , Maggio , New York City

Le pratiche per la creazione della Apple, gli annunci stampa, le interviste sostenute e le continue fughe dalle fans impazzite avevano sfinito Paul più di quanto avrebbe mai potuto immaginare.
Avrebbe tanto voluto tornare a Londra, ma se pensava che là lo attendeva Jane, anche l’idea del ritorno perdeva tutto il suo fascino.
Decisamente, da quando erano tornati dall’India loro due erano in crisi, e i continui sbalzi d’umore di lei non aiutavano affatto.
Odiava litigare con Jane.
Odiava litigare, come regola generale, ma se si trattava di Jane anche di più, perché odiava sentirsi rinfacciare tutti i tradimenti e le accuse ingiuste…
E che cavolo, mica erano sposati!
E poi, anche Jane era sempre in giro per lavoro…chissà quante volte lo aveva tradito!
Ma lei no! Lei mai era andata con altri uomini!
Certo, certo….come se Paul le credesse! Solo perché lei era più furba e non si era fatta scoprire da lui…
Ma poi Jane era libera di fare le sue esperienze, proprio come lo era lui, no?
Anche George e Pattie avevano frequentato altre persone, eppure nessuno dei due ne aveva mai fatto un dramma!
(o meglio…George non si faceva problemi!)
Paul sospirò, pensando a Jane.
Solo lui doveva avere una fidanzata che faceva una tragedia greca solo per averlo trovato a letto con un’altra…
Una ragazza, poi, di cui non ricordava neppure il nome!
(Tentò di metterne a fuoco almeno i lineamenti del volto, ma ben presto rinunciò…)
Paul, suo malgrado, si ritrovò a sghignazzare immaginando la reazione che avrebbe avuto Jane se anche lui (come John aveva fatto con Cyn) le avesse detto che era andato con ogni “Groupie”, amica, e con almeno un migliaio di ragazze provenienti da tutto il mondo.
Probabilmente lo avrebbe ammazzato! altro che accettare il consiglio di farsi un viaggio in Grecia, come Cynthia!
Povera Cyn, però…a Paul dispiaceva per lei, perché infondo la conosceva da così tanti anni che le si era affezionato!
E poi la nuova “fiamma” di John era così antipatica!
Paul sperava vivamente che a John quell’infatuazione passasse presto, perché non sarebbe riuscito a sopportare quella Kyoko Uno (o come diavolo si chiamava) per molto tempo ancora.
Aveva conosciuto (se così si puo’ dire) Yoko Ono a Londra, qualche giorno prima. L’aveva incontrata a casa di John a Kenwood, mentre Cynthia non c’era perché lei e John avevano litigato per via del “Mi sono fatto tutte le amiche, le groupie e milioni di ragazze in giro per il mondo”, quindi Cyn per “protesta” si era trasferita per qualche giorno da sua madre. John non pareva molto dispiaciuto per il suo litigio con la moglie, comunque, a giudicare dal sorriso smagliante che sfoggiava in presenza di quella specie di fantasma nero che gli stava silenzioso alle spalle (tipo avvoltoio sulla spalliera del letto).
Ma Paul era sicuro che a John sarebbe passata presto: infondo lui era sempre stato incline a “innamorarsi” facilmente.
Sicuramente gli era già passata.
Guardò John al suo fianco chiedendosi se anche lui fosse stanco la metà di quanto lo era Paul (e se gli fosse passata la fissa per la giapponesina) ; l’uomo ricambiò lo sguardo, probabilmente fraintendendo l’espressione interrogativa sul volto dell’amico.
«Io stasera vado da Yoko, tu cosa fai?»
Appunto. Se l’era proprio dimenticata, eh?
Paul sbuffò.
«Ti ha seguito fin qui?»
John fece spallucce, sfoggiando il suo sorriso più angelico e sereno.
Paul sbuffò di nuovo.
«Sembri una ciminiera, stasera, Paul!», lo canzonò John, facendogli notare quante volte aveva sbuffato nel giro di pochi secondi.
Paul buttò lì una scusa qualunque su quanto si sentisse stanco, poi chiamò un taxi per farsi portare in albergo.
Uscire in qualche pub era fuori discussione, visto e considerato che sarebbe sicuramente stato assalito da un’orda di ragazzine petulanti (con le quali, tra l’altro, non avrebbe potuto fare niente di divertente senza rischiare la denuncia da parte dei genitori furiosi), quindi appena entrò in camera prese il telefono e compose il numero di casa di Jane.
«Pronto?», chiese la voce assonnata della ragazza.
Maledizione!si era scordato che a Londra erano appena le 4 di mattina!
«Amore..», disse dolcemente, «Scusa se mi faccio vivo solo ora, ma è stata una giornata impegnativa!»
Jane mugolò qualcosa di incomprensibile, quindi Paul disse:
«Ma se hai troppo sonno possiamo risentirci più tardi…»
«No, sono sveglia, ormai», borbottò Jane, «Come va?»
«Tutto bene, John è uscito e io sono da solo in albergo…»
«Non sei potuto uscire in cerca di ragazze, eh?», chiese lei acida, «ecco perché hai chiamato me!me lo stavo giusto chiedendo…»
«Jane..», disse Paul, in un tono che stava a metà tra l’avvertimento e la supplica, ma Jane lo interruppe.
«No, non mi importa, davvero…», disse in un tono che contraddiceva quanto appena affermato, «Allora com’è andata la presentazione della Apple?»
«Giuro che se mi ritroverò a ripetere ancora una volta che "la Apple si propone di fare da mecenate ai nuovi talenti musicali, anche in ambito sperimentale”, uccido qualcosa…», rispose Paul, sollevato dal cambio di argomento.
Jane rise.
«Non “uccidere” il telefono o non potremo più parlarci!»
«Tu cosa hai fatto oggi?»
«Niente, non ho molto da fare ultimamente », rispose, «ma mi tengo occupata. Sono andata in giro a fare un po’ di shopping!»
«mmmh…chissà come ti sarai fatta bella!», esclamò Paul.
«Così dicono…», rispose Jane , «Ma tanto a te cosa importa?ne hai a miliardi di ragazze bellissime…»
«Jane, adesso basta!», urlò Paul, di colpo innervosito. Con Jane era sempre così: un minuto prima parlavano serenamente e ridevano e il minuto dopo stavano già litigando. «Ti ho detto che sono solo, e poi non siamo ancora sposati, accidenti!»
«Perché per il fatto che non siamo ancora sposati tu puoi fare tutto quello che vuoi, vero?», iniziò a strillare lei, «Non sono un’illusa, Paul: se non riesci ad essermi fedele ora figuriamoci dopo il matrimonio!»
«Ma è diverso!», protestò Paul: dopo il matrimonio sarebbe tradimento a tutti gli effetti, mentre ora…
«Diverso un corno!!», replicò Jane, «Vuoi, forse, che inizi anche io a fare come Pattie? Vuoi che vada con il primo che mi capita a tiro? perché non mi faccio problemi, sai?»
«E fallo, Jane!», rispose Paul che iniziava a dare in escandescenza, «Chi te lo impedisce?»
«Me lo impedisce il fatto che io ti amo e non sarei mai riuscita a ferirti come tu…»
«Ma fammi il favore, Jane!», esclamò Paul esasperato, «Non ricordo neppure come si chiamasse o che faccia avesse!»
«Beh, ma me lo ricordo io», rispose lei, «E anche molto bene!»
«Ma…», cercò di protestare Paul, ma Jane gli sbatté il telefono in faccia.
Furioso Paul cominciò subito a ricomporre il numero di Jane, ma a metà della sequenza emise uno sbuffo che assomigliava di più a un ringhio e buttò giù il telefono. Un’ istante dopo riprese la cornetta, e ricominciò a selezionare qualche numero, poi cambiò per l’ennesima volta idea e, con un’espressione più tranquilla, iniziò a frugare in valigia in cerca di una piccola rubrica telefonica nera che portava sempre con se e la aprì alla lettera “L”.

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Ciao a tutte, nuovo capitolo e salto temporale…
Ovunque c’è scritto che il primo incontro tra Paul e Linda è avvenuto a maggio del 1967 e nel natale dello stesso anno Paul e Jane hanno annunciato il loro fidanzamento, quindi ho provato a immaginare cosa possa aver provato Linda quando lo è venuto a sapere…Temo di non essere stata molto gentile con Jane (:)), ma d’altra parte io faccio il tifo per Linda xD
Zazar90: Ciao viareggina! Grazie mille, sono felice che ti sia piaciuta :)…riguardo a Heather, mi piace troppo l’immagine di Paul con i bambini quindi ogni tanto spunta fuori lei, anche involontariamente (è inevitabile!)XD…grazie del commento!:)
TheThief_: Ciao! Secondo me, non è affatto una cattiva abitudine ascoltare i capitoli in cui si fa riferimento a una canzone ascoltando quella canzone: infondo la musica crea atmosfera,no?…lo faccio sempre anche io! Comunque sono felice che ti sia piaciuto il capitolo!grazie per il commento :)
Marty_youchy : Sì, sì…esiste! L’ho trovato poco tempo fa alla feltrinelli e me ne sono impossessata (molto in stile gollum con l’unico anello xD)…è bello perché così ho capito che Paul disegna nelle cartoline(i cuoricini sono quasi immancabili), George ha una bella scrittura, mentre John scriveva (spesso) delle cartoline che erano dei papiri incomprensibili (con le lettere minuscole, per rimediare al poco spazio della cartolina )…comunque grazie del commento!:)
Laban: xD Già, anche io mi ci immedesimo parecchio in Grace XD (penso che se mi trovassi davanti un beatle sverrei….)…grazie del commento !:)
Clafi: riguardo a Jane, sono d’accordo con te: molto meglio Linda….spero che questo capitolo non ti abbia “costretto” a distruggere davvero il pc (xD),comunque ti capisco: a me fa un effetto simile Yoko….anzi no, forse peggio(xD)! Comunque grazie del commento! :)

Un grazie anche a chi ha solo letto.

A presto!
   
 
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