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Autore: domaris    28/01/2010    3 recensioni
"Seta liscia e fresca contro la pelle surriscaldata..."
Coda dell'episodio 3x06 - Cena di compleanno (The Voyeur's Web)
Breve one-shot decisamente particolare dal momento che parla di "crossdressing".
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Note iniziali: l'inizio è un po' brusco perché in origine avrebbe dovuto essere la parte finale di una storia più lunga che avrebbe ripercorso alcuni punti dell'episodio a cui si riferisce. Ma questa era la sola parte "interessante" e non avevo molta voglia di riscrivere scene già viste. Spero che l'argomento specifico non vi disturbi troppo e che perdonerete questo mio primo (e unico almeno per un po') tentativo di scrivere qualcosa con un rating più elevato del solito.

Risponderò alle eventuali recensioni in coda alla storia.

Seta

- Fin dove ti spingerai, DiNozzo? - chiese Gibbs, il tono sarcastico, mentre continuava a levigare la barca.
- Non è colpa mia se sei andato via con il direttore, - protestò il giovane, scendendo le scale e sedendosi sugli ultimi scalini.
- Mi sono liberato di Jenny in dieci minuti, sei tu ad essere andato a cena con Ziva, - replicò l'ex marine a denti stretti.
L'evidente gelosia del suo compagno lo fece sorridere.
- Sei stato tu a ordinarmi di aiutarla ad ambientarsi, - rispose alzandosi in fretta e appoggiandosi al muro. Quando gli occhi di Jethro brillavano in quel modo era meglio mettersi sulla difensiva.
Gibbs lasciò andare il blocco di carta vetrata e si avvicinò, un sorriso a metà strada tra il minaccioso e il famelico. Tony deglutì, imprigionato da quello sguardo, i jeans improvvisamente troppo stretti.
Lo squadrò dall'alto in basso, soddisfatto di quello che vedeva. Questa volta non ci sarebbero state proteste su abiti sgualciti. Intelligentemente il giovane si era sbarazzato del completo che aveva indossato in ufficio. Alzò le braccia fino a posare le mani attorno al suo viso e fece un ultimo passo avanti, azzerando le distanze tra loro e facendo gemere il giovane quando il rigonfiamento nei suoi pantaloni venne in contatto con quello di Tony.
- Allora, che ne hai fatto di quello straccetto di seta e pizzo? - chiese con noncuranza, la bocca che gli sfiorava l'orecchio.
- E' un négligé, Jethro. E domani lo riporto al negozio, - rispose a fatica il giovane.
- Peccato che il colore non ti si addica, - replicò Gibbs, scendendo a baciargli il collo.
- Gibbs! - protestò Tony, sentendosi il volto in fiamme.
L'ex marine continuò a baciargli il collo e a strofinarsi contro di lui, rendendolo creta nelle sue mani.
- Mi meraviglio di te. Non pensi all'effetto che faresti con indosso soltanto uno di quei cosi? - gli chiese interrompendo solo per un attimo l'assalto al suo collo.
Tony aveva la mente annebbiata dall'eccitazione e riuscì soltanto a pronunciare con voce spezzata il nome del suo amante.
Gibbs rise. Era così facile metterlo in imbarazzo. Nonostante tutti i suoi discorsi Tony era molto più innocente di quanto non volesse far credere. Ma lui sapeva esattamente quali bottoni premere per convincerlo.
Staccò le mani dal muro e, dopo avergli aperto i jeans, le insinuò sotto la maglietta, facendolo rabbrividire.
- Mi stai uccidendo, - dichiarò il giovane cercando di ricambiare il favore, armeggiando con i pantaloni di Gibbs.
- Devo smettere? - chiese l'ex marine, fermando ogni movimento, una nota divertita nella voce nonostante la voglia di spogliarlo, voltarlo e soddisfare il bisogno di entrambi lì, contro al muro.
Un tremito percorse il corpo del giovane che in tutta risposta raggiunse il suo obiettivo e lo strinse nella mano, facendo gemere il compagno. Le bocche si unirono in un bacio appassionato e intenso che li lasciò tesi e ansimanti.
Gibbs riprese ad esplorare la pelle calda del giovane, mentre con voce roca gli parlava all'orecchio.
- Seta liscia e fresca contro la pelle surriscaldata, della tonalità verde azzurra dei tuoi occhi mentre facciamo l'amore, il pizzo candido a solleticarti i capezzoli, lungo a malapena a coprirti ma così impalpabile da non lasciare nulla all'immaginazione...
Un suono strozzato uscì dalla gola di Tony, facendolo sorridere. Fece un passo indietro e lo osservò avidamente. I capelli arruffati, le labbra gonfie, i jeans aperti che non nascondevano quanto ormai fosse prossimo ad esplodere.
Il giovane riaprì gli occhi, indignato.
- Non mi vestirò da donna per farti contento, Jethro!
Gibbs scosse la testa divertito.
- Continuiamo a discuterne di sopra, non voglio doverti togliere qualche scheggia di legno dal sedere come l'ultima volta, - decretò avviandosi verso la scala.
A metà strada si volse, spazientito. Ancora di più accorgendosi che Tony era ancora nello stesso posto, appoggiato al muro con le braccia incrociate sul petto.
- Bastardo, lo fai apposta vero? - lo accusò il giovane.
- Ogni volta che vuoi ottenere qualcosa mi porti al limite e ti ritrai costringendomi alla resa. Beh, non funzionerà questa volta, - disse scostandosi dal muro. Raggiunse Gibbs a metà scala e gli rivolse un sorriso ironico, risistemandosi i jeans e chiudendo la cerniera.
L'ex marine lo seguì in cucina, contrariato e al tempo stesso divertito. Tony prese dal frigo una bottiglietta d'acqua e reclinò la testa, bevendo avidamente.
Jethro non poté fare a meno di allungare la mano e accarezzargli con il polpastrello il punto in cui aveva lasciato il segno.
- Domani al lavoro dovrai indossare un maglione a collo alto.
- Oppure potrei dire che me lo ha fatto la mia nuova ragazza, - rispose sicuro che sarebbe arrivato uno scappellotto.
Invece la mano dal collo si spostò sulla spalla, facendolo voltare.
- Hey, - fu tutto quello che disse Gibbs, l'intensità dello sguardo che parlava per lui.
Tony rise, nuovamente rilassato.
- Lo sai, Jethro, un giorno potrei anche arrabbiarmi sul serio, - il tono leggero mentre gli prendeva la mano e lo tirava verso le scale.
L'ex marine ringraziò il cielo per la facilità con cui il giovane cambiava umore e una volta in camera da letto cominciò a spogliarlo.
Molto più tardi Tony si stirò soddisfatto e si volse verso il suo amante, un sorriso malizioso sul volto.
- Ci ho ripensato, - annunciò.
- Bene, - rispose Gibbs, quasi addormentato.
- Ma solo a patto che sia tu in persona a comprarlo, senza barare mandandoci Abby o facendoti aiutare da McGee ad acquistarlo online.
L'ex marine riaprì gli occhi e cercò di fulminarlo con lo sguardo. Scosse la testa e richiuse gli occhi.
- Bene, - fu tutto quello che disse. Mille modi per vendicarsi che già gli affollavano la mente.

 

Fine

26 gennaio 2010

Risposte ai commenti

Jaspe: anch'io sto seguendo le repliche su Sky e l'immagine di Tony con il négligé appoggiato al petto e Gibbs che arrivando commenta il colore mi è rimasta nella testa fino a quando non ne è uscita fuori questa scena. (ho anche creato una pessima manipolazione grafica a riguardo per la storia sul mio livejournal). Sto divagando, scusa! Sono davvero contenta che ti sia piaciuta, temevo che l'argomento particolare potesse far storcere qualche naso. A presto!

Lights: sono contenta che tu mi legga ugualmente anche se sapevo che questa storia non ti sarebbe piaciuta. E come tu non capisci questa versione io non riesco nemmeno lontanamente ad immaginarne una tiva/zibbs... In effetti non vedo nemmeno come tu possa giudicare Tony sottomesso... ma potremmo discuterne all'infinito senza mai concordare...

   
 
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