Non è tempo
per noi
Before the storm
Quella
notte non ci sono altro che le labbra rosse e piene di Karin contro le sue,
così diversamente sottili che sembrano quasi invisibili.
Suigetsu
freme sotto la pressione del corpo che lo sovrasta, mentre chiude gli occhi e
le afferra i fianchi in una morsa ferrea.
I
gemiti di Karin nelle orecchie, per la prima volta la sua voce che sembra
addirittura piacevole.
Ride
divertito, per poi zittirsi alla vista del sopracciglio rosso inarcato.
«Che
hai, idiota?»
Il
suo labbro – che per Karin non era invisibile – si piega verso l’alto, un
sorriso divertito che la fa innervosire – come sempre.
Suigetsu
si piega e raggiunge la sua bocca, il respiro freddo contro la mandibola e poi
la lingua tra i denti della kunoichi, che mangia le
imprecazioni e gli insulti in un sol boccone.
«Stavo
solo pensando che finalmente sei utile a qualcosa, racchia»
L’avrebbe
colpito con violenza, se non fosse stato per il suo morso sul collo ed un
piacere improvviso che aveva scollegato il suo cervello dal resto nel corpo.
Breakin’
Suigetsu
solleva lo sguardo, gli occhi che cercano qualcosa oltre il corpo martoriato di
Sasuke – gli occhi che la cercano,
scavalcando un compagno.
«Dov’è?»
Il nome rimane sulle sue labbra sottili, la voce che sembra il rantolo di un
animale sofferente ed in punto di morte.
Forse,
è proprio per questo che Sasuke si blocca e lo guarda per la prima volta con
qualcosa negli occhi – qualcosa che,
però, Suigetsu non può definire. Qualcosa che non dovrebbe esserci.
«Andiamo»
Un ordine detto a mezza voce; lo fa rabbrividire prima che abbia il coraggio di
alzarsi da terra e prendere il braccio nudo di Sasuke e stringerlo in una mossa
ferrea.
«Dov’è
Karin?» Quel Karin, tante volte
pronunciato con disprezzo e voce irrisoria, ora è accentuato da una nota di
preoccupazione – nota che Suigetsu non
avrebbe mai voluto usare, parlando di lei. Un po’ per orgoglio, un po’ per
qualcosa di assurdo.
Sasuke
lo osserva e quasi l’altro può anche leggergli nella mente: che te ne importa
di dov’è lei, stupido pesce? Ora starai più tranquillo senza più litigare
ventiquattro ore al giorno con l’arpia.
«Si
è sacrificata per la nostra missione»
In
un altro momento, probabilmente Suigetsu avrebbe stretto il suo collo magro tra
le mani e gli avrebbe ricordato che quella missione suicida era stata una sua
idea – che lui (e Karin) aveva(no)
accettato.
Però,
mentre Sasuke si liberava della sua mano, Suigetsu non ebbe la forza di fare
nulla. Guardò a terra, i propri piedi sporchi dal sangue nemico – la speranza di sentire una maledetta voce
irritante a dargli per l’ennesima volta dell’idiota.
Invece,
il nulla. Persino il battito del suo cuore sembrava essersi bloccato.
N/a
In tutta sincerità non
pensavo di scrivere una SuiKa in queste circostanze. Non so che dirvi, non ho
altre parole da aggiungere.
Karin mi piace un sacco.
Ovviamente, speravo non andasse così.
Non è tempo per noi ©
Ligabue
Before the storm © Jonas Brothers
Breakin’ © The All –
American Reject
Cà.