A salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
bacia il colpevole
se dice la verità
Incrociò sulla panchina le esili gambe,il vento fra i
capelli e gli occhi chiusi,mentre le voci sussurravano nella sua mente e i
demoni continuavano ad urlarle nelle orecchie,riversando nel suo spirito
sterile l’angoscia e la paura,e l’insano amore nei confronti dell’odio e del
dolore. Totalmente dimentica del quaderno dalle pagine sature di disegni da
bambina che stringeva fra le mani,accese una sigaretta e,mentre stava per chiudere
la dorata borsa a tracolla di piccole dimensioni,notò un portapillole colorato
sul fondo. –Oh,wow.- Stringendo la sigaretta fra le labbra ne trasse fuori il
contenuto,pasticche rotonde di un bianco quasi brillante,puro,in netto
contrasto con le sfumature arcobaleno della scatolina che le
conteneva.-Meriteresti un bacio,Cassie- biascicò, portando alla bocca,con la
mano libera, le caramelle della felicità,mentre il tempo ed il cielo,fusi in un
solo grigiore plumbeo,dissolvevano rimorsi e sensi di colpa.
Stringimi madre
ho molto peccato
ma la vita è un suicidio
l'amore un rogo
e voglio un pensiero superficiale
che renda la pelle splendida…
Avanzando lentamente,il solo fruscio dell’abito color
albicocca lungo sino a toccare il pavimento che spezzava quel silenzio,scivolò
in casa. Riavviò dietro l’orecchio destro i lunghi capelli biondi con una
mano,mentre con l’altra seguitava a poggiarsi al muro,lo sguardo colmo di
stupore e stanchezza. Il suo piede incontrò un sonaglino,e la sua vista fu
completamente invasa dal salone color crema,rosso carminio e fantasia
floreale,dove,vicino al divano,su di un seggiolino,occupava un posto quasi da
sovrano un bambino dalla ricciuta chioma dorata. –Oh,Reuben.- Lo sollevò fra le
braccia,sussurrando -Ma come sei pesante,un vero porcellino!- Gli concesse un
solo bacio,sulla fronte, e,poggiandolo nuovamente sul seggiolino,carezzò la
morbida pelle chiara del fratello minore. Dalla stanza adiacente si udirono
provenire dei gemiti,sospiri pesanti e mugolii che indicavano la presenza dei
genitori di Cassie in casa,ma la ragazza non vi prestò attenzione e si accasciò con grazia sul
divano,seguitando poi a pizzicare le guance di Reuben e lasciando correre lo
sguardo sulle pareti della stanza, dipinte da suo padre,raffiguranti la moglie
partoriente e i due stessi coniugi durante un romantico e passionale amplesso.
Con totale indifferenza Cassie sbatté più volte le palpebre, ignorando le
immagini realistiche che,dai muri,percorrevano il sentiero della propria felicità,ignari della sua
presenza. Improvvisamente l’adolescente prese tra le braccia il
fratellino,alzandosi di scatto e dirigendosi verso la propria camera da
letto,lacrime silenziose e fluttuanti che le imperlavano il volto.-Guanciotte
di miele-mormorò-sei contento?Ma quanto sei bello,tutti ti amiamo tanto…- ,la testa
che vorticava furiosamente nel perfetto ordine di confezioni di
cioccolata,morbidi peluches e disegni astratti.
Senza un finale che
faccia male
coi cuori sporchi
e le mani lavate…
vieni a salvarmi
salvami
bacia il colpevole
se dice la verità…
-Sid,aspetta.
-Uhm?Dimmi Cassie.
-Ecco,wow,mi domandavo dove stessi andando,perché se ne
hai voglia,beh,potrei accompagnarti..
-Vado a lezione di scienze,Cassie.E’ mattina,siamo a
scuola,anche se mi piacerebbe far sega,ma mio padre mi ucciderebbe.
-Giusto,wow..Violento tuo padre?
-Eh..?
-Sid,sbrigati,ho bisogno di te!- una voce si frappose alla
pacata replica di Cassie.-Io e te,un affare importante-annunciò Tony-Mi annoio
parecchio,e poiché ho qui tutte le risposte al test di matematica,credo proprio
che dovremmo sbrigarci a sistemare vecchie faccende!
-Ma di che diavolo stai parlando?
-Coraggio,amico,quella festa aspetta solo di venire
organizzata,e io conosco un posto fantastico dove passare tutta la notte!Ci stai
o no?
Tony,ho lezione di scienze,devo recuperare il prima
possibile..
-Va bene,verginello,ti racconterò domani pomeriggio
l’esito della nottata. Ah,dammi dodici dollari,e quell’oncia di fumo che ti
avevo regalato,grazie.
-Aspetta..andiamo..
E i passi echeggiarono nel corridoio ormai vuoto,mentre
le orecchie della ragazza ronzavano di urla assordanti e le braccia si
posizionavano,inerti,lungo in fianchi,preda di un formicolio
agghiacciante,mentre il cuore soffocava in lenta agonia.
-Ciao,Sid,è stato piacevole trascorrere questo tempo con
te,ci vedremo presto,non preoccuparti!E grazie dell’invito!..
Passo le notti
nero e cristallo
a sceglier le carte
che giocherei
a maledire certe domande
che forse era meglio
non farsi mai…
-
indubbiamente
ti starai divertendo un mondo, Sid. La tua puttanella ti starà facendo qualche
piacevole lavoretto, e hai dimenticato la mattinata..
Il sangue scorreva copioso sullo scarno braccio di
Cassie,il profondo,ultimo taglio saettava nel buio,e lo specchio rotto
rifletteva solamente spicchi di realtà,presentava una fanciulla troppo pallida
ed emaciata,in lotta con le lacrime.-Non mi hai dato ascolto Sid..perchè non mi
ami?Mi sono solamente illusa di poterti piacere!- la solitudine la
osservava,riversa sul freddo pavimento della sua camera,circondata da panini e
piatti di verdure spezzettati minuziosamente;tremante,madida di sangue e
sudore,Cassie tentò di asciugare le lacrime con il dorso della mano,ma proruppe
in un pianto sommesso,sconvolta dai demoni che tentavano,non invano, di violare
continuamente la sua mistica realtà.Fogli sparsi culminarono in
cenere,assassinati dall’accendino e dalle forbici che non riuscivano a placarle
l’anima,voluttuose immagini le annebbiarono la vista,offrendola ad un sonno
torbido e gocciolante di sangue.
...e voglio un
pensiero superficiale
che renda la pelle splendida
a salvarmi
vieni a salvarmi
salvami
bacia il colpevole
se dice la verità
mercy
Osservando le vetrine dei negozi,avvertì nelle narici
l’insistente profumo di pietanze appena cotte.
-Andiamo via,Michelle.
-Assolutamente no,dobbiamo fare shopping,ho bisogno di
quel vestito! Che ti prende?
Cassie si voltò,proseguendo con passo ondeggiante ed
aspetto trasognato,finendo per dedicare all’amica un sorriso assente,e
seguendola mestamente nella boutique.
-Prova questo,assolutamente! Ti starà d’incanto!
-Ma,Michelle..è troppo stretto..
-E quindi?Metteremo un po’ di cotone nel reggiseno,non
sembrerai affatto piatta!
-Non può entrarmi,quel vestito,Michelle…
-Almeno fammi la cortesia di provarlo!
Le scorreva lungo i fianchi,come acqua e fanghiglia in un
canale di scolo,e le conferiva una parvenza,non effimera,d’abbandono e
trascuratezza. Le ginocchia visibili attraverso l’orlo di pizzo erano sottili
come le braccia goffamente incrociate sul petto;la scollatura cascante non
avrebbe offerto alcuna piacevole visuale al popolo maschile,la schiena
perfettamente visibile era dipinta di piccoli solchi,mentre le vertebre
prorompevano come macigni,e i graffi sulla pelle urlavano,prepotentemente.
- esci dal camerino,Cassie!Dimmi almeno cosa ne pensi
dell’abito!
-Credo mi serva una taglia più
grande,sembra..opprimermi..
-Fatti vedere,allora!Intanto osserva me,questo capo mi
sta benissimo,non trovi?Dobbiamo fare in fretta,ci attendono l’estetista e la parrucchiera!
E scomparve,alla vista di quelle forme così ostentate e
di conseguenza ammirate ed invidiate.
-Sei splendida..-sussurrò Cassie.
Voglio un pensiero
superficiale che renda la pelle splendida
A salvarmi,vieni a
salvarmi..
-Allontanatevi,fuggite da
qui.Vorrei essere cieca per non poter più scoprire o piangere,lasciarmi
inebriare solamente dagli altri sensi e percepire l’essenza reale della
vita.Non mi noterà mai,più scomparirò per apparire,meno spazio occuperò,e più a
nessuno interesserà di me.Per quale motivo?Forse non riflettere mi
salverebbe..Del resto,anelo solo un po’ di felicità…