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Autore: eiden    03/02/2010    12 recensioni
-Ho da farti alcune domande. In cosa consiste un regalo di San Valentino?-
Kurz fece tanto d'occhi, fissando il suo compagno d'arme come se fosse un alieno. Anzi, no. Un alieno lo era di solito, ora stava tentando di comportarsi da persona normale. Quando si accorse che stava davvero aspettando una risposta seria, ci pensò due secondi prima di rispondere, meditabondo.
[St. Valentine Meme - Choco #3]
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sousuke Sagara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qua la terza fanfiction dedicata al meme di san Valentino, con tema Dannati Regali. Fandom che non ho mai trattato ma un meme è sempre una buona scusa per cominciare *O*

Enjoy!^^


-Allora, confermate la missione, sergente maggiore?-

-Sì, sergente, la missione è confermata. Dato che è ad alto rischio, le sarà proibito l'uso di qualunque arma o l'uso dell'Arbalest. Confido nella sua astuzia e sagacia.-

-Signorsì, sergente maggiore. Coordinate e informazioni dell'oggetto?

-Sconosciute, sergente. Dovrà affidarsi solo al suo buonsenso.-

 

Era un'anima in pena quella che si aggirava per i corridoi del Danaan. Con passo marziale e composto si rivolgeva a chiunque sembrasse avere pena del suo essere miserabile.

Dopotutto, prima di una missione, si cercano sempre informazioni utili al completamento della missione rimanendo illesi. Il sapere a cosa si stava andando incontro era prioritario, soprattutto quando era una cosa ad alto rischio. Quando vide comparire dietro l'angolo il sergente Kurz Weber, decise che lui sarebbe stato il suo primo informatore.

-Ehilà, Sosuke. Come va la missione che ti ha affidato Melissa?-

Il ragazzo si limitò a uno sguardo imperscrutabile, come al solito, dopotutto.

-Ho da farti alcune domande. In cosa consiste un regalo di San Valentino?-

Kurz fece tanto d'occhi, fissando il suo compagno d'arme come se fosse un alieno. Anzi, no. Un alieno lo era di solito, ora stava tentando di comportarsi da persona normale. Quando si accorse che stava davvero aspettando una risposta seria, ci pensò due secondi prima di rispondere, meditabondo.

-Beh, dovresti regalarle qualcosa che le faccia capire che tieni a lei...

Sosuke annuì leggermente col capo e continuò nella sua ricerca di informazione, ringraziando il cielo che il Danaan fosse in manutenzione e quindi moltissime persone avevano il giorno libero. Il sergente Weber lo seguì con gli occhi finché l'ultimo lembo della divisa non scomparve oltre l'angolo; poi corse come se non avesse un domani verso la cabina di Melissa. Aveva il netto presentimento che Sosuke avrebbe fatto qualche altro danno dei suoi.

Nel frattempo la ricerca di Sosuke procedeva a rilento. Molti soldati avevano preferito passare il proprio giorno libero fuori, all'aperto e il sottomarino era praticamente vuoto. Con un sospirò varcò l'ingresso dell'hangar degli M9 e vide il maggiore Kalinin intento a fissare l'Arbalest con aria assorta.

-Maggiore! Chiedo il permesso di farle una domanda!-

L'uomo si voltò con sguardo interrogativo, chiedendosi se avrebbe mai imparato, almeno nei suoi giorni liberi, a non essere così formale.

-Sergente Sagara. Cosa vuole sapere?-

-In cosa consiste un regalo di San Valentino?-

Il maggiore sembrò pensare seriamente alla domanda. Una ruga molto profonda gli si formò sulla fronte, dritta come una spaccatura nella roccia, e il suo sguardo sembrò perdersi nel vuoto, probabilmente perso verso chissà quale ricordo di gioventù.

-Non sono molto pratico di queste cose, ma credo che alle donne piaccia ricevere qualcosa che le stupisca. Qualcosa che le colpisca dritte al cuore.

Sosuke sembrò appuntarsi la cosa da qualche parte nella sua mente contorta, poi fece il saluto militare e se ne andò, cercando almeno un'altra opinione.

Aveva ancora troppe poche informazioni per sentirsi sicuro al 100% dell'andamento futuro della missione.

Mentre si stava dirigendo verso la cabina di Melissa, che probabilmente era sbragata su un divano a bere birra, qualcuno gli venne addosso, provocando una pioggia di fogli e un lamento trattenuto.

-Colonnello!-

La ragazza si strofinò distrattamente il fondoschiena, raccogliendo tutti i vari documenti che le erano caduti.

-Sergente Sagara, è colpa mia, non l'ho vista!-

-Colonnello, posso farle una domanda?

Lei alzò lo sguardo, alzandosi poi lentamente e fissandolo con un'occhiata interrogativa.

-In cosa consiste un regalo di San Valentino?

Non fece a tempo a terminare la domanda che era già arrossita da far invidia a un pomodoro maturo.

-Beh... Ecco... Possiamo dire che... Di sicuro una ragazza apprezza sempre di più un regalo che viene dal cuore. Sono sicura che il resto non conta tanto come un regalo fatto col cuore.-

Il sergente se ne andò, quasi dimenticandosi di salutare il colonnello, rimuginando sulle informazioni che aveva raccolto. Gli bastavano sicuramente per portare a termine la missione.

 

Stringendo forte quello che aveva in mano, deglutì e suonò il campanello.

Dopo un attimo, si sentì uno scalpiccio di passi dall'altro lato e la porta venne aperta, anzi, quasi spalancata.

Il silenzio si protrasse per più di un minuto, mentre Sosuke non sapeva come iniziare il discorso e Chidori era troppo sconvolta per pensare anche solo di dire una parola.

Sosuke Sagara, il sergente Sosuke Sagara, si era presentato a casa sua il giorno di San Valentino con un mazzo di rose, una scatola bassa e piatta che potevano essere cioccolatini e una un pochino più voluminosa che poteva essere... beh, qualunque cosa.

-Bu-buon san Valentino, Chidori!- quasi lo urlò, inchinandosi per porgerle ciò che aveva in mano.

Chidori prese tutto come se fossero fatti di cristallo.

-Melissa mi ha affidato la missione di farti un regalo di san Valentino! Essendo io ignorante in materia di regali, ho chiesto a un mio commilitone e a due miei superiori un aiuto! I loro consigli sono stati preziosi! Il sergente Kurz Weber mi ha consigliato di prendere qualcosa che dimostri che tengo a te! Nel pacco c'è una Beretta calibro 6,35, semiautomatica, di facile utilizzo e veloce da usare! Il maggiore Kalinin mi ha consigliato di prendere qualcosa che colpisca dritto al cuore! In quella scatola ci sono dei cioccolatini ripieni di un bloccante neuro-muscolare che ferma il cuore in 30,6 secondi! Il colonnello Testarossa mi ha suggerito un regalo fatto col cuore! Nel mazzo di rose è infilato un coltello da caccia! Era il mio quando ero guerrigliero in Helmajistan!

Sosuke sembrava aver finito il fiato; Chidori lo fissava come si può fissare solo un alieno, con uno sguardo stralunato e assente.

Il ragazzo non vide neanche il colpo arrivare. Finì disteso a terra in 2,7 secondi netti, sentendo poi la porta sbattere violentemente.

-E ringrazia il cielo che non ti faccia ingoiare uno di questi!-

Lo spigolo della scatola di cioccolatini lo prese in piena fronte, lasciando un vistoso segno rossastro.

Sosuke si chiese cosa avessero i suoi regali che non andasse.

Dopotutto aveva seguito i consigli di tutti alla lettera...

  
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