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Autore: giaggia    05/02/2010    3 recensioni
Immaginatevi i nostri eroi preferiti alle prese con un gruppo di adolescenti, bloccati in una scuola, con il povero Fullmetal Alchemist alle prese con i suoi coetanei che lo sfottono per l'altezza?! Ma i problemi non sono mica finiti: perchè è in arrivo un piccolo terremoto a complicare loro la vita!
E' la mia prima fic, spero vi piaccia. Ho messo il rating giallo per via dello shonen-ai e anche per il linguaggio di certi personaggi, che potrebbe dar fastidio a qualcuno.
Buona lettura!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphons Heiderich, Edward Elric, Nuovo personaggio, Roy Mustang
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Salve a tutti! Questa è la mia prima fan fiction, per cui se dovete tirarmi i pomodori andateci piano.

Bhe, non c’è molto da dire, per cui vi lascio alla lettura della fic.

La storia non è a scopo di lucro (anche perché non guadagnerei nulla!ç__ç) e tutti i personaggi di Fullmetal Alchemist non mi appartengono, mentre tutto il resto è farina del mio sacco!^^



Military school

Cap.1:
Era una splendida giornata di sole, dal cielo limpido e blu in cui le nuvole scorrevano pigre, guidate dal venticello primaverile.

La città di East City era splendida quel giorno: dopo il freddo dell’inverno la gente poteva finalmente uscire a godersi il profumo dei fiori primaverili e il calore del sole.
Le famiglie ne approfittavano per passare una piacevole giornata nei vari parchetti sparsi per la città o nella campagna vicina, allestendo deliziosi pic-nic o facendo passeggiate per le vie del centro guardando le vetrine o chiacchierando seduti ai tavolini dei caffè intanto che si sorseggiava una bibita.

In tutta questa atmosfera di beatitudine e tranquillità un gruppo di persone risaltavano per la loro compostezza e le divise blu, simbolo della loro appartenenza all’esercito.
Sorgeva spontaneo chiedersi il motivo della presenza dell’esercito per le strade della città, non che la cosa fosse una novità: il quartier generale dell’est si trovava proprio nelle vicinanze del centro della città percui non era raro vedere alcune pattuglie fare il giro di ronda della città per controllarne la sicurezza. Però le pattuglie erano formate appena da 2 massimo 3 persone di solito, non da 9!!!!!!! Cane compreso.

“Taisa si può sapere dove diavolo stiamo andando?” a parlare era stato un ragazzino dai capelli biondi legati in una bassa treccia, gli abiti neri come gli anfibi ai piedi e una mantella rossa che gli arrivava fin quasi ai piedi.
Costui è Edward Elric, il famoso ‘Alchimista d’Acciaio’, conosciuto in tutta Amestris per il suo coraggio e la sua bravura nell’alchimia.

Nonostante avesse già 16 anni, a guardarlo non gliene si darebbe più di……ehm……12?! (AUTRICEEEEEE!!!!!!!!!è____é ndEd)(sì Ed???? cosa c’è??? ^____^’’’’’’’’’ ndA)(non  credo di aver ben capito quanti anni mi hai dato!?!? ^_____^****ndEd-che-mi-minaccia-con-una-mazza-chiodata)(16!!! Perché??? ndA-con-faccina-innocente)(lasciamo perdere! -____- ndEd).

Il motivo era la sua bassa statura (grr!!! ndEd)(shhhh!!!!! Sto scrivendo!!! ndA).

“Acciaio, quando ho spiegato la missione tu eri nel mondo dei sogni?! Cos’è, sognavi di essere alto????” un uomo sulla trentina (29!!! IO HO SOLO 29 ANNI!!!!! è___é ndRoy)(e bhè….sono quasi 30!!!U.U ndA)(-___-‘’’’’ ndRoy), capelli e occhi neri, pelle chiarissima e un sorriso carismatico, che aveva sedotto quasi tutta Amestris! (non c’è che dire sono il più figo!!!! ndRoy)(non ti montare la testa! Tanto il numero delle mie amiche non te lo do’!!!U.U E scendi dalla mia scrivania, che non ti regge!!!!>.<’’’’’’’’ndA-che-tenta-di-sostenere-un-tavolino-sbilenco).

Costui non è altri che Roy Mustang, il famoso ‘Alchimista di Fuoco’, conosciuto soprattutto per le sue conquiste amorose e il vizio di fregare la ragazza altrui!

Ora, è risaputo che questi due non possono rimanere nella stessa stanza senza punzecchiarsi almeno un po’, l’unico inconveniente era che in quel momento tutte le persone per strada stavano guardando lo spettacolo (=litigio) che stavano dando.

Ad un certo punto l’unica donna del gruppo decise che era arrivato il momento di terminare quell’inutile discussione, che stava sfociando in una bella scazzottata, con i propri metodi persuasi.

Estraendo le sue fidate pistole dalle fondine, si girò verso i due litiganti e sparò un proiettile a testa ai loro piedi, zittendoli all’istante. “Vi pregherei di smetterla, state dando spettacolo. Inoltre, colonello, alla sua età dovrebbe comportarsi in modo più maturo, non crede?”.

Riza Hawkeye era l’unica donna del ‘mustang team’ ma questo di sicuro non la intimidiva.
Matura e ligia al lavoro era colei che, in pratica, mandava avanti l’intero ufficio (ci credo, lì dentro lavora solo lei!!! ndA). La sua arma era senza ombra di dubbio la sua fidatissima pistola, dalla quale non si separava mai.


Dopo circa un quarto d’ora che camminavano (ma non potevamo prendere la macchina? ndTutti)(il mio bugget non me lo permette!-___- ndA), arrivarono davanti ad un grande edificio bianco, con un grande cortile ad anticipare l’entrata (tipo le scuole giapponesi che si vedono negli anime/manga!^^ ndA).

Un grande cancello in ferro battuto riproduceva il simbolo dell’esercito di Amestris, e ai due lati di esso due ragazzi intorno ai 17/18 anni, facevano la guardia all’entrata. Le loro divise erano identiche a quelle dei militari tranne che per i colori che erano invertiti; infatti il bianco era il colore che prevaleva mentre i finimenti erano blu.

Nonostante il leggero turbamento per quella strana situazione il gruppo si avvicinò al cancello e dopo aver riferito la propria identità furono condotti per un corridoio laterale all’interno dell’edificio, fino ad una porta di legno scuro.

“Signor colonello, questo è l’ufficio del rettore. Ora la saluto, devo ritornare alla mia postazione.” Avuto il permesso si congedò con il saluto militare, per poi ritornare sui suoi passi.

Passati pochi secondi dal congedo del ragazzo, il colonello bussò all’uscio e dopo aver sentito una voce invitarlo ad entrare, rimase sorpreso di vedere il generale Grumman tranquillamente seduto dietro ad una massiccia scrivania di noce, che gli rivolgeva un cordiale sorriso.

“Colonello Mustang, che piacere rivederla! ha già visto la scuola? Che ne pensa?”

Lo stupore crebbe ancor di più nel sentir la parola scuola.  Che cosa stava succedendo? Ma soprattutto, dove diavolo erano finiti lui e i suoi sottoposti?

“Generale Grumman, sono lieto di rincontrarla. Ma, se mi posso permettere, come mai io e la mia squadra siamo stati inviati in questa ……… ha detto scuola?!” “ Sì, esatto. Il comandante supremo, dopo aver saputo con quanta dedizione e coscienziosità eseguite il vostro lavoro, ha deciso di affidarvi la supervisione della scuola. Prendetela come una vacanza” concluse con un caldo sorriso in volto.

“COSAAAAAAAA?????????? MA STIAMO SCHERZANDO?!?!?! IO NON HO TEMPO DA PERDERE, DEVO ASSOLUTAMENTE ANDARE ALLA RICERCA DELLA PIET- AHIO! MA SI è RINCOGLIONITO COLONELLO?!” l’urlo di Edward era stato prontamente bloccato da Mustang che, per evitare che dicesse qualche parola di troppo, gli aveva pestato con forza il piede umano.

“Oh, ma che giovanotto pieno di vita che abbiamo qui!” il generale aveva guardato l’intera scena con occhi divertiti. “Sono sicuro che qui ti troverai bene, tra i nostri allievi ci sono molti tuoi coetanei, sai?!”

Lo sguardo annoiato di Edward sembrava dire “e sai quanto me ne frega?!”

“Bene, per oggi non intendo trattenervi oltre. Avete l’intero pomeriggio a disposizione per orientarvi.” e spostandosi verso il telefono si mise a parlare con qualcuno “Mi mandi su Ka’an e Weeb. Ah, e dica a Ka’an che se prova di nuovo a svignarsela dalla finestra come la scorsa settimana, la spedisco a pulire i bagni questa volta.”

Chiusa la comunicazione si volse di nuovo verso i suoi ospiti “Tra pochi minuti conoscerete i vostri accompagnatori per il giro turistico della scuola”

“Col cavolo! Io non rimarrò qui un minuto di più! A differenza vostra io ho da fare! Andiamo Al!” dicendo questo si era voltato per andarsene, ma appena raggiunta la porta questa gli si aprì in faccia con forte colpo. Mandandolo a terra.

Con la testa dolorante riuscì a malapena ad aprire la bocca per far notare il suo disappunto “Porca miseria, che male!!! Ma chi diav……?””Allora generale dei miei stivali, si può sapere dove sono questi imbecilli che dobbiamo portare a spasso???”

Alla vista di chi aveva parlato l’intera stanza era caduta in un silenzio assoluto, mentre il generale scuoteva leggermente il capo con rassegnazione.

Quella ragazza non sarebbe mai cambiata.



Ed eccoci arrivati alla fine del primo capitolo!
Fatemi sapere cosa ne pensate e se devo andare avanti oppure no.
Alla prossima (si spera), bacioni.

  
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