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Autore: Dark Gaara    14/02/2010    2 recensioni
Perché ogni anno doveva finire così? Una figura giovane e magra era ferma al centro della stanza più importante del villaggio, sabbiosa e illuminata dal caldo sole di Suna. Ed ammirava sconsolata la pila di pacchetti dai mille colori riversati sulla sua ampia, ma ordinata scrivania. Possibile che le ragazze avevano superato le guardie del palazzo? Di nuovo?...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matsuri, Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                   Valentine’s   Day

 

 

Perché ogni anno doveva finire così?

Una figura giovane  e magra era ferma  al centro della stanza più importante del villaggio, sabbiosa e illuminata dal caldo sole di Suna. Ed ammirava sconsolata la pila di pacchetti dai mille colori riversati sulla sua ampia, ma ordinata scrivania. Ordinata almeno  fino a qualche giorno fa. Perché ora non si poteva definire “ordinato” quell’ammasso di regalini disposti appunto  alla meno peggio.

Possibile che le ragazze avevano superato le guardie del palazzo? Di nuovo?

Era arrivata l’ora di cambiarle forse quelle guardie…

Pensava a questo il giovane Kazekage di Suna, dai capelli color rame e dagli occhi chiari come le limpide acque di un ruscello, mentre tentava di spostare  , inutilmente, la massa di regali che aveva ricevuto.

Non che il cioccolato non gli piacesse, anzi, ma non era certo abituato a simili attenzioni… e poi le ragazze erano “insorte” soltanto dopo che lui era diventato kazekage.. mentre prima non  lo degnavano neanche di una sguardo.

“E’ del mio ruolo che sono innamorate, non certo di me..” pensò il giovane tra sé e sé, quando sentì qualcuno bussare alla grande porta del suo ufficio.

Riconobbe il chakra del suo fratellone, e con la sua solita voce calma e fredda  lo invitò ad entrare.

“Ehilà fratellino! Vedo che non ti hanno risparmiato anche quest’anno!”

“A quanto pare..”

Poco dopo l’entrata in scena di Kankuro, bussò alla porta la giovane kunoichi allieva di Gaara, Matsuri.

“Buongiorno Gaara-sama!” fece lei, ma  il  suo sorriso solare  mutò quando vide quei pacchetti colorati sulla scrivania del suo adorato maestro.

-“Allora..ci ha già pensato qualcun ‘altro prima di me…”-

“Buongiorno Matsuri..”

“Ehilà Matsuri, di buon’ora anche oggi eh?”

“Certo Kankuro! Non sono mica dormigliona come te!” fece con un ghigno lei.

“L’hai educata per bene questa qua, eh fratellino?”  disse Kankuro rivolto a suo fratello minore, assumendo un’espressione  tra il divertito e l’imbronciato.

Matsuri continuò a ridacchiare, mentre Gaara tentava di spostare, di nuovo, quella massa indesiderata sulla sua scrivania.

“Fratellino, se tu proprio non li vuoi tutti, ne prenderei “in prestito” qualcuno..”

“Prendili pure tutti “ fece il più giovane dei fratelli  Sabaku “ A me tanto non interessano..”

 

Matsuri rimase un po’ perplessa a quella affermazione.

La mattinata  trascorse  velocemente , e dopo che Matsuri aveva ordinato alcune pratiche per facilitare il lavoro al suo maestro, era uscita a fare la spesa per il pranzo, con la sua amica Sari. Le due passeggiavano tranquillamente per le affollate vie di Suna. La gente ormai non sembrava più far caso al caldo afoso di quel luogo, in mezzo al deserto.

“Così ha detto che i regali di San Valentino non gli interessavano? E’ possibile?” domandò incredula l’altra kunoichi.

“Già proprio così, Sari. Li ha “regalati” a suo fratello maggiore..”

“E, fammi indovinare, tu hai cambiato idea e non vuoi più dargli il cioccolato che hai preparato ieri sera, giusto?”

“Ormai sono un libro aperto per te vero?”

“Certo! E comunque penso che magari lui non è affatto interessato alle altre ragazze di Suna..”

“Già, e fra le 500 e passa ragazze di suna, single e non,belle e intelligenti, pensi che sia interessato a me?

“Esatto”

“….ho i miei dubbi..”

“Facciamo una prova , Matsuri. Mi hai detto che stamattina ha rifiutato i regali ricevuti dalle altre ragazze,e che li ha regalati a sua volta a Kankuro. Se invece accetterà e mangerà il tuo cioccolato, significherà che anche lui prova qualcosa per te no..?”

“Mi sembra una buona idea Sari, ma se invece lui…” Matsuri si interrupe , e i suoi occhi si fecero  cupi.

“Non essere così pessimista! Se non lo mangia lui puoi sempre pappartelo tu !” disse ridendo la sua amica.

“Meno male che ci sei tu,  Sariscema” disse Matsuri con un piccolo sorriso.

“Sempre  pronta ad aiutart…ehi come mi hai chiamata?!”

E le due ragazze iniziarono a rincorrersi per le vie di Suna, ridendo e investendo  qualche povero disgraziato che passava di lì.

 

 

 

Arrivò finalmente il pomeriggio, e Matsuri, raccogliendo tutto il coraggio che possedeva, decise di passare dall’ufficio del suo maestro. Il suo cuore iniziò a battere furiosamente , come al solito, ma decise comunque di bussare.

“Matsuri?”

Sorrise al fatto che lui l’aveva riconosciuta dal suo chakra e aprì la porta, nascondendo prima il pacchettino rosa che teneva in mano dietro la schiena.

Per sua sfortuna però, anche Kankuro era nella stanza…

“Ciao Matsuri..”

“Buon pomeriggio Matsu!”

La salutarono i due fratelli Sabaku.

“Buon pomeriggio Gaara- sama, ciao Kankuro” rispose lei al saluto.

Gaara aveva tolto finalmente la massa di regalini sulla sua scrivania, e Kankuro aveva l’aria di aver mangiato abbastanza cioccolato quel giorno, a giudicare dalla sua bocca ancora macchiata da quel la sostanza  tanto dolce..

“pulisciti la bocca Kankuro…” fece disgustato il giovane Kazekage.

“Ops scusate!” fece arrosendo il fratello mediano “ Ma non è colpa mia se mi hai rifilato tutto il cioccolato che hai ricevuto..” esclamò pulendosi ,con la manica della sua tuta nera ,la bocca.

Gaara pensava a come fosse possibile che avesse gli  stessi geni di quella “creatura” . La genetica era ancora un mistero per lui.

“Non che la cosa ti sia dispiaciuta a quanto vedo.” disse sarcasticamente il rosso.

Matsuri ridacchiò un poco, e sperava che il suo cioccolato non finisse pure dritto nello stomaco di Kankuro.

-“Forza Matsuri! O la va o la spacca!”-

“Ehi cos’hai dietro la schiena??” chiese curioso il moro.

-“Cavolo! Stai zitto!”-

“Ehm, ecco…è un regalino per il maestro Gaara, i-io..” balbettò la ragazza, venendo colta alla sprovvista, e tramutando la faccia nello stesso colore dei capelli del kazekage.

“Allora dallo a me, tanto lui non lo vuole!” ridacchiò Kankuro.

-“Accidenti, no no  no!”-

Ma all’improvviso una mano pallida si intromise fra loro e afferrò il pacchettino rosa ornato da un nastro rosso  che Matsuri teneva fra le mani.

-“Eh?!”-

“Se non sbaglio ha detto che voleva darlo a Me” disse il rosso guardando seccato Kankuro, e addentando il cioccolato.

“E chi ti capisce più?! Stamattina non li volevi!” protestò Kankuro, insieme al suo stomaco evidentemente ancora non pieno.

“Ecco, hai detto bene, stamattina..”  Disse il fratello più giovane, ancora mordendo quella sostanza dolce.

E Matsuri, finalmente felice, sorrise.

-“Avevi ragione , Sari”-

 

 

                                                                                           The End

  
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