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Autore: lames76    15/02/2010    0 recensioni
Le avventure della nave che da il nome alla serie sono ambientate durante la guerra contro il Dominio (quindi durante Deep Space Nine dalla quarta stagione in poi).
L'equipaggio è originale ma troverete diversi personaggi minori apparsi durante le serie, fare capolino.
Questo primo racconto, narra della prima missione della nave e del suo nuovo equipaggio, durante una delle battaglie più terribili della Federazione...
Genere: Azione, Science-fiction, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Star Trek Ardito'
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"La flotta nemica si sta ritirando", disse tossendo Sito.
"Sullo schermo", ordino' Nos cercando di diradare il fumo con ampi gesti.
Sul visore principale apparve l’immagine di varie navi del Dominio e cardassiane che si stavano allontanando velocemente.
"Quale e' la loro rotta?", chiese il capitano.
"012 punto 345", rispose il tenente O’Connor, "Tornano nello spazio cardassiano" Il comandante Terik aziono' i comandi del controllo ambientale ma il fumo non fu espulso.
"Deran a Haret", disse il capitano attivando l’interfono, "Cerchi di far sparire questo fumo"
"Signore", rispose la ragazza, "Con tutto il rispetto, il fumo e' la mia ultima preoccupazione", fini' velocemente.
"Vorra' dire che cercheremo di non andare a sbattere contro nessuno nonostante questa nebbia", disse sorridendo Erik.
"Signor Benson", lo corresse Terik, "Questa non e' nebbia ma fumo. C’e' una bella differenza"
"Ma io non intendevo...", cerco' di scusarsi il timoniere.
"Ho capito", lo interruppe il vulcaniano, "Cercavo solo di fare quello che chiamate ‘Umorismo’"
"Umorismo vulcaniano", mormoro' Sito scrollando il capo, "Sarebbe stato meglio continuare a combattere"
"Signor Benson", disse Nos trattenendo a stento un sorriso, "Tracci la rotta per DS9, massima curvatura possibile"

La flotta federale viaggiava insieme alla flotta klingon verso DS9.
Miracolosamente la Defiant aveva ‘respinto’ l’assalto dei rinforzi provenienti dal quadrante gamma .
Il Deran Nos era sceso in infermeria per vedere quante persone avevano perso la vita durante lo scontro, non voleva parlarne attraverso l’interfono.
"Dottor Blair", esordi' appena entro' nella stanza, "Come va?", chiese.
"Se si riferisce all’equipaggio piuttosto bene", rispose l’uomo, che pareva incredibilmente stanco, "Le strutture della nave hanno resistito molto bene, abbiamo perso solo sette persone"
“Altre sette famiglie da avvertire”, penso' amareggiato, “Comincio gia' a sentire il peso del comando”
"Lei come si sente?", chiese distogliendo l’attenzione da quei tristi pensieri. "Non sono mai stato cosi' stanco", rispose l’uomo appoggiandosi ad un lettino. "Forse dovrebbe sedersi e lasciare che la sua squadra si occupi dei feriti", propose Nos.
"Non e' possibile", obietto' Kennet, "Non c’e' nessun altro medico preparato come me su questa nave"
"Si che c’e'", lo interruppe Deran, "Computer attivare il programma Medico Olografico di Emergenza", disse a voce alta. Un uomo dalla divisa medica apparve nel centro dell’infermeria.
"Prego dichiarare la natura dell’emergenza", disse in tono formale.
"Non ho bisogno dell’aiuto di nessun ologramma...", protesto' il dottor Blair.
"Ed invece si", lo apostrofo' Nos, "Che le piaccia o non le ordino di riposarsi e di lasciare fare tutto al nostro programma MOE", fini' uscendo dalla stanza.
Kennet sorrise amaramente e si diresse verso il suo studio sedendosi stancamente sulla sua poltrona.
"Qualcuno si vuole disturbare a dirmi perche' sono stato attivato?", chiese frustrato l’ologramma medico rivolto a nessuno in particolare.

Il campanello della porta dello studio del capitano trillo'.
"Avanti", disse distrattamente Nos ancora intento a leggere i rapporti delle altre navi stellari.
“E’ stata la battaglia piu' dura che la Flotta Stellare abbia mai dovuto affrontare”, penso', “Ma almeno spero che la nostra alleanza con i klingon sia stata rafforzata ancora di piu'”
"Tenente Haret a rapporto capitano", disse la ragazza che si era posta in attenti di fronte alla scrivania del capitano.
"Si rilassi tenente", gli rispose lui, "Che cosa posso fare per lei?", chiese sornione.
"Signore, e' stato lei a dirmi di venire qui alla fine della battaglia", rispose Melixa sorridendo.
"Io non lo ricordo", continuo' a fare l’indiano Nos, "Che cosa le ho promesso?" "Mi aveva promesso una promozione e se posso essere sincera, me la sono proprio meritata", rispose la ragazza ora un po’ arrabbiata.
"Davvero?", chiese Deran, "Eppure mi sembra che non abbia eliminato il fumo quando gli e l’ho chiesto..."
"Non mi da la promozione per quel fumo?", chiese furiosa lei, "Sappia che, quando mi ha chiamato, stavo cercando di riallineare manualmente i cristalli di dilitio, per evitare l’esplosione del nucleo di curvatura che avrebbe..."
"Calma, calma", la fermo' Nos alzandosi, "Non ho detto che non la promuovero'"
La ragazza smise di parlare e guardo' incuriosita il suo capitano.
"Volevo solo dirle che avrei preferito sentirle dire che avrebbe eliminato il fumo piu' tardi", si spiego', "Dicendomi che non lo avrebbe fatto ha messo in discussione la mia autorita' ed e' una cosa che non transigo", fini' guardandola negli occhi.
"Mi scusi capitano ma questa e' la piu' grande stupidata che abbia mai sentito dire", rispose lei.
Nos scoppio' a ridere, "Ha perfettamente ragione", la rincuoro', "Stavo semplicemente prendendola in giro"
"Io l'ho chiamata stupido", mormoro' la ragazza arrossendo.
"Non si preoccupi, l'ho gia' dimenticato", gli disse, "Ed ora si metta l’uniforme migliore che ha e si prepari a diventare un Tenente Comandante"
"Vado di corsa a cambiarmi", disse lei uscendo velocemente.

Il comunicatore di Nos trillo'.
"Capitano c'e' una comunicazione per lei", disse Sito.
"Passamela qui", rispose lui.
Si trovava nel suo studio e stava preparando il discorso che avrebbe fatto alla cerimonia di promozione di Melixa Haret.
Sul suo computer spari' il simbolo della Federazione ed apparve il volto di un uomo.
"Capitano Texton, sta bene?", chiese felice.
"Ora sto meglio", rispose l'altro. Non indossava la divisa ma una specie di camice.
"Vedo che ha approfittato del mio piccolo malore per soffiarmi il comando", scherzo' l'uomo.
"Capitano sarei lieto di tornare al suo servizio se mi fosse chiesto", gli rispose Nos.
"Credo che sarebbe sciocco per due motivi", rispose Harrison, "Primo, perche' potro' tornare al comando di una nave solo tra piu' di cinque mesi, secondo, perche' si e' meritato la promozione in tutti gli anni che mi ha sopportato"
"Non e' stato difficile", rispose il bajoriano, "Ha letto la lista del mio nuovo equipaggio?"
"Si e penso che hai operato bene", rispose l'altro, "Forse io avrei lasciato sulla stazione il dottore", disse, "Ma lui certamente non te l'avrebbe permesso", fini' sorridendo.
"Ho deciso di promuovere il tenente Haret", spiego' Deran, "Ha lavorato magnificamente bene"
"Penso che l'avrei promossa anche io se ne avessi avuto la possibilita'", rispose Harrison.
"Signor Texton sa che le e' proibito alzarsi da letto", disse una voce alle spalle del capitano.
Lui si giro' a guardare e poi sorrise a Nos, "Le infermiere sono piu' attente di qualsiasi addetto alla sicurezza", spiego', "Credo che devo lasciarti", fini', "Hai fatto un buon lavoro, sono fiero di te"
"Ho avuto un buon maestro", rispose lui.
"Arrivederci", saluto' Texton.
"Che i profeti la guidino", rispose Nos chiudendo la comunicazione.
   
 
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