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Autore: lames76    15/02/2010    0 recensioni
Seconda storia di tre. Come se non bastassero i problemi, avviene un omicidio a bordo! Chi sara' il colpevole?
Genere: Drammatico, Thriller, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Star Trek Ardito'
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Renae, dopo giorni di tensione pura, aveva sul volto un sorriso. La bajoriana che la stava guardando sorrise a sua volta vedendola, sicuramente stava portandogli buone notizie.
"Questo potrebbe esserti d’aiuto", disse O’Connor a Sito.
"Che cos’e’?", chiese in riposta l’altra.
"La lista degli ultimi appuntamenti del consigliere", spiego’ la ragazza, "Sono finalmente riuscita a decancellarla"
"Bene ora forse abbiamo qualcosa su cui lavorare", sospiro’ la bajoriana.
Si diressero verso l’infermeria dove il dottor Relok stava finendo di medicare i romulani che erano stati feriti dalla rissa con i klingon. La bajoriana parlo’ con il vulcaniano e poi, insieme a Renae che li seguiva, entrarono nella saletta del dottore della nave.
"Ora confronteremo i rilevamenti effettuati nella stanza del consigliere e li confronteremo con la lista degli ultimi appuntamenti", spiego’ Relok.
"L’equipe del dottore ha scansionato tutta la stanza di Erika prima che entrassero le mie squadre, cosi’ abbiamo il DNA di tutte le persone che sono state nella sua stanza", Sito aveva una espressione sicura negli occhi, "Fino ad ora non sarebbe servita, chiunque avrebbe potuto difendersi dicendo che era passato da lei per un colloquio, ma ora...", sorridendo, batte’ alcuni colpetti sul DiPAD che gli aveva dato la ragazza.
"Ecco fatto", disse il dottore una volta finito di richiamare i dati che aveva raccolto, "Vi lascio al vostro lavoro"
Una volta che Relok fu uscito dalla stanza la bajoriana inseri’ i suoi dati e fece il confronto. Il computer impiego’ pochi secondi a dare il suo responso.
"Ecco qui il nostro uomo!", esulto’ Jaxa indicando con un dito il nominativo, "Centurione Manik"

La stiva di carico tre era stata riadattata a cella di detenzione per permettere l’arresto di tutti e dieci i klingon. Il capitano Deran ora si trovava di fronte al campo di forza che lo separava dal capitano della nave klingon.
"Ci faccia subito uscire di qui!", gli ruggi’ contro Kartok con rabbia.
"Ho salvato la vita a lei ed ai suoi uomini, le ho curato le ferite e lei, come ringraziamento, mi distrugge la sala ricreativa per una rissa... e ora mi dice che io dovrei lasciarla uscire?", il bajoriano lascio’ che dalla sua voce trasparisse tutta la rabbia repressa negli ultimi giorni.
"Capitano le posso parlare in privato?", il klingon sembrava piu’ calmo ora.
Nos fece un cenno ad un addetto alla sicurezza che spense il campo di prigionia per il tempo di poter lasciar uscire il klingon. Poi i due si avviarono per i corridoi della nave fino a ritrovarsi in uno spazio vuoto.
"Cosa voleva dirmi?", chiese non nascondendo la scocciataggine, il bajoriano.
"E’ una cosa strana...", mormoro’ Kartok, ogni sua parola gli costava tantissimo dirla, "...ma da quando siamo sulla sua nave i miei uomini si comportano in modo strano. Sono piu’ violenti del solito, mente io sono piu’ permissivo"
"Ammetto che, detto da un klingon, e’ veramente una cosa strana", il bajoriano non riusci’ a nascondere il sarcasmo.
"Non mi sono spiegato", si corresse il klingon, "Ora si comportano piu’ brutalmente e senza onore, ma le posso giurare che prima erano un ottimo equipaggio"
"E cosa mi consiglia di fare?", adesso Nos era piu’ interessato.
"Non lo so, ma sono sicuro che non e’ colpa nostra, forse e’ a causa della nostra impotenza qui o...", Kartok sembrava stranamente stanco.
"Ho capito capitano", rispose Deran, "Ma per ora e’ meglio che resti con i suoi uomini e li faccia calmare, cercheremo insieme una soluzione"
Detto questo riporto’ in cella il klingon e poi torno’ in plancia.

La porta dell’alloggio del centurione Manik si aprirono con un sibilo. Sito, seguito da tre addetti alla sicurezza fece irruzione nell’ambiente impugnando le armi. All’interno c’era il buio.
"Computer luci!", ordino’ la bajoriana.
Appena l’illuminazione si accese la ragazza pote’ vedere che le sue paure non avevano motivo di esistere. Manik non sarebbe fuggito, ora non poteva piu’ farlo.
Infatti, il romulano si era impiccato al centro del suo alloggio.

"Abbiamo trovato questo DiPAD sulla scrivania del romulano", continuo’ a spiegare Sito, "Contiene una confessione dell’omicidio del consigliere Zarton. Dice che l’ha uccisa in preda ad un raptus ed alla fine non e’ piu’ riuscito a vivere con quella colpa sulle spalle. Per questo si e’ ucciso"
Tutti gli ufficiali superiori erano riuniti nella sala riunioni della nave federale/romulana. A poco a poco che il racconto delle indagini del capo della sicurezza veniva spiegato, sul loro volto la tensione accumulata in quei giorni lasciava il posto alla tranquillita’.
"Allora possiamo archiviare il caso come risolto", ipotizzo’ il dottor Relok.
"Per quanto mi riguarda si", la bajoriana sorrise soddisfatta, poi lancio’ un’occhiata a Deran.
Il bajoriano sospiro’ e guardo’ negli occhi tutti i presenti, poi annui’ a sua volta.
"Il caso e’ chiuso", la sua voce riempi’ il silenzio che c’era nella stanza, "La riunione e’ tolta, potente andare"
Uno ad uno tutti abbandonarono la sala.

Renae si mise al fianco di Nos che, come al solito, stava osservando dal suo oblo’ il baluginio delle stelle. Quello che voleva dire al suo superiore era una cosa terribile e non sapeva come fare. Ma lui doveva saperlo, non solo perche’ era il capitano di quella nave, ma anche e soprattutto, perche’ lo amava.
Cosi’ si schiari’ la voce e parlo’.
"Nos io...", le parole gli morirono in gola ma lei si sforzo’ di continuare, "...devo dirti una cosa"
Lui, dopo un lunghissimo istante, si volto’ a guardarla negli occhi.
"Abbiamo passato tanto di quel tempo sul Ponte Ologrammi ad impersonare le avventure di Marlowe, che penso di aver sviluppato una specie di ‘istinto’ in faccende come questa", si fermo’ per prendere un grande respiro, la cosa che gli voleva dire veniva subito dopo, "Credo che ci siamo sbagliati. Credo che l’autore l’assassinio non sia il centurione Manik"
Ancora un lunghissimo istante passo’ tra i due, poi Deran rispose.
"Lo so", le sue parole rimasero come sospese tra di loro.
"Ma allora...", Renae balbetto’ la sua sorpresa.
"Tutte le prove portavano a Manik", rispose calmo il bajoriano continuando a guardare negli occhi la ragazza, "Ed il modo in cui Sito ha condotto le indagini e’ stato esemplare"
"Ma se anche tu credi che non sia lui dovevi fare qualcosa...", le sue obiezioni erano ostacolate dalla sorpresa.
"Qualcuno si e’ dato parecchio da fare per farlo incolpare", continuo’ a dire il capitano, "Qualcuno dannatamente in gamba e soprattutto senza scrupoli "
"Ma perche’ non l’hai detto?", non riusciva proprio a capire il ragionamento di Nos.
"Uno come quello non si sarebbe fatto scoprire", cerco’ di spiegargli lui, "Sarebbe riuscito a mescolare le carte tanto bene che non saremmo mai riusciti a scoprirlo", sospiro’ stringendo i pungi, "Ma ora si sente sicuro"
"E quindi non si preoccupera’ piu’ tanto e quindi potrebbe fare degli errori", finalmente il ragionamento del bajoriano non suonava piu’ cosi’ astruso, ma per lei c’era ancora qualcosa che non andava bene, "Ma cosi’ lo hai lascito libero di agire ancora!"
"E’ per questo che dovremo stare attenti", gli rispose lui cercando le sue mani, "Ma ti giuro che lo catturero’", le strinse con amore tra le sue, "Si, te lo giuro"
   
 
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