Title: Una seconda possibilità
Rientrò
all’Hyperion qualche ora prima dell’alba, aveva una ferita su una guancia da
cui gli usciva sangue, era stanco, e dolorante, aveva combattuto per tutta la
notte, ormai erano mesi che faceva questa vita, mangiava, dormiva, lottava e
poi ricominciava tutto da capo, ormai Spike non aveva più il tempo di andare
fuori a girovagare per divertimento a bere e giocare un po’ d’azzardo, come gli
era sempre piaciuto. Quanto gli mancavano quei tempi, quanto gli mancava
richiudersi nella sua cripta aspettando che lei arrivasse, anche solo per
litigare, in quel momento non gli importava, le mancava, gli mancavano i suoi
occhi, il modo in cui il sole si rifletteva su suoi capelli dorati, e le
mancavano quelle sere a parlare per ore con lei, di qualsiasi cosa, non aveva
più trovato nessuno come lei, era
davvero l’unica.
I suoi
pensieri vennero interrotti, quando fu attraversato da un brivido alla schiena,
sentiva che c’era qualcuno, sentiva la sua presenza, ma era impossibile, lei
era a miglia di distanza e certo non aveva nulla da fare a Los Angeles, fece un
paio di passi, e sul divanetto vide l’arma della sua Cacciatrice, allora non si
sbagliava, Buffy era lì, ma perché era a Los Angeles?
I suoi sensi di vampiro si attivarono e notò che sul manico c’era del sangue, il
sangue della sua Cacciatrice, che cosa stava succedendo? che cosa le era
successo? Si concentrò e segui la scia del suo profumo, era ancora nell’Hotel,
era salita ai piani superiori, con grandi passi, arrivò al primo piano, diede
ancora un occhiata in giro, e proseguì per il corridoio seguendo l’odore della
sua Buffy, poi vide uscire Lorne,
da una stanza, aveva una tovaglia macchiata di sangue, il sangue, della donna
che amava, si avvicinò preoccupato
“Cosa
succede?” chiese con apprensione, il demone verde capì subito che Spike sapeva,
leggeva nei suoi occhi la paura per qualcosa di doloroso
“Tranquillo,
sta riposando.” lo tranquillizzò, ma Spike era inquieto
“Cosa
l’è successo?” chiese ancora
“Illyria l’ha trovata, non so altro, è molto importante che
riposa.” disse Lorne, ma Spike non gli diede conto e
si avvicinò alla porta
“Non
la lascerò da sola, non più.” disse piano, quasi che non voleva farsi sentire, Lorne capì che Spike aveva bisogno di vederla, non
importava cosa sarebbe successo, ma doveva vederla, e decise di lasciarlo fare.
Il
biondo aprì piano la porta, sperando di non svegliarla, la chiuse alle sue
spalle, non riusciva a crederci, era proprio davanti a lui, dopo un anno che
non la vedeva, che non sentiva il suo dolce profumo, adesso era lì davanti a
lui. Si avvicinò con cautela senza fare rumore, si mise seduto sul letto e le
prese la mano, lei continuava a dormire profondamente, lui sorrise nel vederla
così serena, amava guardarla dormire, il viso dolce, i capelli dorati
scompigliati, la poca luce che c’era rendeva i lineamenti della ragazza ancora
più dolci e appariva ancora più bella di quanto Spike potesse ricordare
“Adesso
mi prenderò cura di te, piccola.” sussurrò il vampiro e le appoggiò un bacio
leggero sulla fronte.
I suoi
sensi di cacciatrice la svegliarono, non riusciva ancora ad aprire gli occhi,
non si trovava più nel vicolo, lo sentiva, sotto di lei c’era un materasso, era
su un letto con una coperta sul suo corpo, non riusciva a capire dove si
trovava, lentamente si svegliavano anche i dolori provocati dallo scontro con
il demone, ma come mai non era morta? dov’era finito quel demone? e adesso
dov’era? Poi attorno a sé sentì un odore particolare e sentiva che c’era
qualcun altro, una presenza non sconosciuta alla ragazza, non era la prima
volta che le capitava una cosa del genere, di solito durava tutto pochi minuti,
appena apriva gli occhi l’odore e la sua presenza scomparivano nel nulla, da circa un anno, tutte le volte che si
svegliava sentiva la presenza di Spike attorno a se, e ogni volta il cuore
veniva trafitto da una lama, quando si rendeva conto che era tutto frutto della
sua mente. Stavolta quell’odore era più intenso, più forte, sospirò e decise di
aprire gli occhi, si sorprese a sentiva ancora quell’odore e quella presenza,
ma che le prendeva, forse stava solo sognando, o stava diventando pazza. Cercò
di alzarsi, ma non aveva molta forza, la testa le girò e allora optò per
appoggiare le spalle al muro, era una camera da letto, molto spartana, una
debole luce che illuminava solo la zona letto, cercava di capire dove si
trovava, poi nell’ombra sentì un rumore, qualcuno si stava avvicinando,
riconobbe la sagoma che vedeva, non poteva essere vero, sicuramente stava
sognando, vide la sagoma esitare un attimo, poi fece ancora un altro passo e
finalmente lo vide, non poteva essere vero, non poteva essere lui, lo aveva
visto morire per salvare lei, per salvare il mondo, e adesso si trovava di
nuovo di fronte a lei, si alzò e si mise
di fronte a lui
“Non
puoi essere tu.” disse con la voce strozzata dalle lacrime che premevano per
uscire, no, sicuramente era il frutto della sua immaginazione
“Sono
io piccola.” disse con dolcezza, si avvicinò, ma Buffy
indietreggio
“Tu
non sei qui, non sei reale.” disse distogliendo lo sguardo, non poteva
guardarlo, rivedere quegli occhi che le avevano sempre trasmesso amore e forza,
rivedere il suo viso, rivedere quello sguardo così pieno di amore nei suoi
confronti e l’immancabile cicatrice sull’occhio, no, non poteva rivedere tutto
questo sapendo che non avrebbe potuto toccarlo, non avrebbe potuto farsi
stringere dalle sue braccia, non poteva, perché non era reale, lui era morto,
per lei.
“Buffy.” disse lui con dolcezza, una dolcezza che per Buffy fu un'altra fitta al cuore
“Non
sei qui.” continuava a ripetere senza guardarlo, lui si avvicinò ulteriormente,
mentre cercava di convincerla del contrario, lei non poteva più indietreggiare,
era con le spalle al muro, le lacrime che continuavano a premere per uscire, e
lei che cercava di non farsi illudere da quella visione, le era già capitato
diverse volte, quando proprio stava male, lo vedeva spuntare in camera sua
dall’oscurità, stavano a parlare per ore e poi quando lei, cercava di
abbracciarlo lui scompariva, lasciandole un vuoto ancora più grande e doloroso
dentro la sua anima, non lo avrebbe più permesso. Dolcemente lui le alzò il
viso e le sorrise, Buffy rivide quegli occhi azzurro
intenso, una scossa le attraversò la schiena, ebbe la prova che lui era reale e
che era lì con lei, ancora una volta, erano insieme
“Spike.”
sussurrò la ragazza
“Sorpresa.”
disse con ironia
“Ma
come…” cercò di chiedere, ma non sapeva che chiedere, lui sorrise ancora una
volta
“Un'altra
cosa che abbiamo in comune, vero Cacciatrice?” disse con ironia, lei non
smetteva di guardarlo, sembrava incantata dai suoi occhi e dal suo viso,
sorrideva, finalmente era felice, aveva di nuovo il suo Spike al suo fianco,
adesso sarebbe andato tutto a posto, cercò di abbracciarlo, ma era debole e cadde
tra le sue braccia
“Sei
ancora debole, non dovresti alzarti.” disse il vampiro aiutandola a tornare a
letto
“Sto
bene, tranquillo.” disse la ragazza sedendosi, e tornò a guardarlo, quanto gli
era mancato, gli strinse le mani nelle sue
“Quando
è successo?” chiese con dolcezza, a quel punto il vampiro distolse lo sguardo
da lei
“Da un
po’.” disse lui, Buffy non capiva, perché era così
vago su questo punto, sapeva che le stava nascondendo qualcosa
“Quanto
tempo?” chiese lei, facendo uscire la grinta che l’ha sempre distinta
“Un…un
anno.” disse vergognandosi, Buffy provò un'altra
fitta al cuore, per tutto quel tempo lei aveva sofferto in silenzio per lui,
mentre lui si divertiva a Los Angeles, perché non era andato da lei, perché non
l’aveva cercata. Un dubbio le balenò in testa e se lui non l’amava più, Buffy allontanò le sue mani, dal vampiro
“Un
anno?” chiese quasi senza rendersi conto, il dolore si stava trasformando in
rabbia, dannazione aveva sempre detto che era diverso da tutti gli altri, e che
non l’avrebbe lasciata e in vece si era dimostrato come tutti gli altri, aveva
preferito farla soffrire piuttosto che andare da lei, avvertirla che lui era
vivo, si sentiva così stanca, così frustrata, voleva ritornare a casa sua di
nuovo, avrebbe voluto cancellare quel momento, avrebbe tanto voluto non sapere
“E’
una lunga storia” inizio a dire il vampiro, ma fu interrotto
“Non
mi importa, dovevi avvertirmi.” disse la ragazza con la rabbia che le cresceva
dentro
“Per
quale motivo, tu avevi una nuova vita, un nuovo ragazzo, di certo non avevi
bisogno di me.” disse il vampiro facendo uscire tutto il dolore e la rabbia che
si è tenuto dentro per un anno
“Ma di
che diavolo parli?” chiese ancora più infuriata
“Del
tuo nuovo amico, l’Immortale.” rispose Spike, Buffy
era sconvolta, non riusciva a capire di cosa stesse parlando, poi si ricordò
che Andrew le aveva accennato qualcosa su quel tipo, l’Immortale, e adesso
forse iniziava a capire
“Spike,
io non sto con l’Immortale.” disse la ragazza con dolcezza, Spike rimase, non
si aspettava nulla di simile, forse si erano lasciati, non sapeva più che
pensare, stava per rispondergli, ma
Angel entrò come una furia in quella camera, diede uno spintone a Spike,
e si avvicinò a Buffy
“Buffy, stai bene?” chiese apprensivo il bruno, Buffy era confusa non sapeva che fare, era stata presa alla
sprovvista, di certo non si aspettava l’arrivo improvviso anche di Angel
“Si,
sto bene.” mentì la ragazza, vide Spike uscire dalla camera, mentre Angel
ancora le parlava, ma lei non stava ad ascoltarlo, dannazione perché era sempre
difficile per loro poter chiarire tutto, perché diamine non era rimasto, perché
se n’era andato, la voce di Angel la riportò alla realtà
“Buffy sicura di stare bene?” chiese ancora, Buffy si allontanò
“Perché
non mi è stato detto nulla di Spike?” disse
“Non
era compito mio avvertirti, doveva chiamarti lui, se voleva.” disse Angel
infastidito, “se voleva” si ripeté la ragazza in mente, già forse non voleva
più saperne di lei, forse si era stancato di aspettarla e voleva andare avanti,
no, non poteva essere così, doveva esserci altro e lo doveva sapere, aveva
bisogno di sapere se Spike ancora l’amava, ma prima era giusto parlare con
Angel e chiarire tutto. Si voltò all’improvviso, Angel aveva continuato a
parlare, ma lei non aveva ascoltato niente
“Credo
che noi dobbiamo parlare.” disse la ragazza, Angel si mise accanto. Si era
proprio sicura della sua decisione, avrebbe fatto la cosa giusta, per entrambi.
Dannazione perché quel pallone
gonfiato deve sempre rovinare tutto
Si
disse fra se Spike, mentre tirava pugni contro il sacco, nello scantinato dello
studio. Era sempre stato così, quando lui crede di poter avvicinarsi a
qualcuno, ecco che arriva Angel a rovinare tutto, lo aveva fatto in passato con
Drusilla e adesso stava succedendo con Buffy. Sapeva che con la Cacciatrice non aveva avuto mai
molte possibilità, ma dannazione il suo cuore un po’ ci sperava visto quello
che lei gli aveva detto prima di morire. Perché diamine ogni volta che la sente
vicina a lui, ecco che arriva qualcuno a rovinare tutto, quanto odiava Angel,
avrebbe dovuto ucciderlo quella volta nel deserto, lui al suo posto lo avrebbe
fatto
Tu sei inferiore a me, per
questo Buffy non ti ha mai amato
Questo
gli aveva urlato Angel quella volta, e lo aveva ferito, e vero che lui non
sapeva nulla della sua storia con la
Cacciatrice, ma di certo non poteva competere con il grande amore dei due, era
questo che lo faceva stare male.
I suoi
pensieri vennero interrotti nel vedere Illyria,
guardarlo con curiosità, anche se in realtà da quel demone non trascendeva
nessun sentimento umano
“Hai
molta rabbia, riesco a percepirla.” disse avvicinandosi
“Già,
vuoi divertirti un po’, nonnina?” rispose il biondo provocandola, in fondo far
a pugni con qualcuno non poteva che fargli bene, avrebbe scaricato la rabbia
che aveva
“Quella
ha molto potere riesco a percepirlo.” continuò a parlare avvicinandosi
“Quella
ha un nome, si chiama Buffy.” rispose lui, guardava Illyria con curiosità, per un attimo le sembrò preoccupata
“Non
dirmi che ne hai paura!” chiese con provocazione
“Stupidaggini,
potrei ucciderla, senza alcun sforzo.” rispose divertita, si avvicinò ancora di
più al biondo, allungò la mano sul suo petto
“Quello
che provi è molto forte, potente, mi disorienta, mi ricorda Wesley, e i
sentimenti che provava per Fred.” disse inclinando la testa di lato, Spike era
incuriosito, questa è la prima volta che vedeva Illyria
comportarsi così
“Noi
lo chiamiamo amore.” spiegò titubante Spike
“E’
così dirompente?” chiese girando attorno al vampiro, che si allontanò
“Dirompente,
accecante, doloroso, ti devasta fino a lasciarti completamente vuoto
all’interno.” sussurrò Spike
“Doloroso?
Perchè allora voi umani, vi aggrappate l’uno con
l’altro, solo per provare questo? Solo per sentire il dolore?” disse lei
guardandolo negli occhi
“Ne
abbiamo bisogno per vivere, per sentirci vivi, perché quando tocchi la persona
che ami, senti un brivido per tutta la schiena e la fiamma bruciarti dentro,
divorando ogni fibra del tuo essere, se non succede nulla di questo, allora
significa che sei morto, o che non ami quella persona.” continuò il vampiro con
provocazione
“Non ho
bisogno di questo per vivere” disse allontanandosi.
Spike
sorrise, si divertiva metterla in difficoltà, in quel periodo avevano legato
molto, anche se a Illyria non importava nulla di
legare con chi gli sta accanto, lei uccide e continua ad andare avanti cercando
di capire perché l’umanità è riuscita a conquistare il mondo, nonostante tutte
le sue debolezze. Spike rabbrividì quando si accorse che Buffy
era ai piedi della scala
“Buffy.” disse quasi intimorito, ma sorpreso di vederla lì, Illyria si voltò
“Spero
di non aver interrotto nulla.” disse con ironia
“No,
stava andando via.” disse il biondo senza staccare gli occhi da Buffy
“Mi
piacerebbe lottare contro di te, qualche volta.” disse sfidando Buffy, che sostenne il suo sguardo, si mise a braccia
conserte
“Non vedo
l’ora.” rispose alla sfida la bionda, Illyria andò
via, Spike le osservava incuriosito, non capiva se Buffy
si comportava così per gelosia o se era solo per affermare la sua forza di
Cacciatrice
“Simpatica
la tua nuova amichetta.” disse con ironia la bionda, Spike capì cosa intendeva Buffy con quell’espressione, e ne fu sorpreso, oltre che
divertito, questa era la prova che provava della gelosia nei suoi confronti
“Non è
la mia nuova “amichetta”.” disse inarcando il sopraciglio, poi prese una
sigaretta e l’accese
“Gelosa?”
chiese divertito il vampiro
“Per
niente.” mentì la ragazza, Spike se ne accorse, ma non disse nulla
“Cosa posso
fare per te Cacciatrice?” chiese, avvicinandosi alla ragazza
“Ti va
di venire a caccia con me?” chiese lei cambiando discorso, Spike sorrise
divertito all’idea di tornare a caccia con lei, come ai vecchi tempi
“Non
aspettavo altro.” gli rispose con un po’ di provocazione
I due
camminavano uno al fianco dell’altro, la ragazza gli stava spiegando perché era
arrivata a Los Angeles, e cosa stava cercando, ma entrambi evitavano il
difficile argomento della loro storia, soprattutto Spike, non si sentiva in
grado di poterle spiegare tutto
“Quindi,
questo essere vi sta creando non pochi problemi, e Giles ha pensato di mandare
a te, da sola.” disse Spike riassumendo tutto quello che Buffy
gli aveva spiegato
“Beh,
lui mi ha mandato qui, ma voleva che mi portassi le mie ragazze migliori.” rispose
la ragazza,
“Capito,
ti mancavano le tue missioni in solitaria.” disse con ironia il vampiro
guardandola negli occhi, come al solito ci aveva azzeccato, riusciva sempre a
capire cosa passasse per la testa della sua Cacciatrice, Buffy
sorrise, confermando il pensiero del vampiro, ma la sua curiosità andava oltre,
doveva capire, e voleva che fosse tutto chiaro
“Allora
chi o cosa è Illyria?” chiese senza mezze misure,
Spike sorrise
“Mi
chiedevo quando me lo avresti chiesto.” rispose il vampiro, Buffy
si fermò di colpo seguita dal vampiro
“Se pensi
che sono gelosa, ti sbagli.” disse la ragazza con severità cercando di
convincere più se stessa che Spike
“Io
non ho detto nulla.” si difese il vampiro con ironia
“Comunque,
Illyria è uno di quei antichi demoni che camminavano
sulla terra prima dell’uomo.” iniziò a
spiegare Spike continuando a camminare
“Come
è arrivata qui?” chiese ancora la ragazza raggiungendolo
“Un
complotto ha fatto arrivare il suo sarcofago a noi, e la nostra esperta di
scienze, Fred è stata infettata dalle spore contenute all’interno.” disse, poi
abbasso lo sguardo ricordando il dolore per la perdita di un amica come Fred, Buffy lo guardò incuriosita, sembrava che avesse preso
davvero a cuore tutto quello che stava raccontando
“Illyria, si insidiò in Fred come un virus, e la uccise
lentamente.” disse con dolore
“Deve
essere stato tremendo, mi dispiace.” rispose la ragazza, sinceramente colpita
dal racconto del vampiro
“Poi,
la nostra Shiva a cercato di distruggere il mondo, ma il suo potere è stato
dimezzato e ha accettato di combattere dalla nostra parte.” finì di raccontare,
cercando di non pensare alla morte di Fred. Buffy si
rese conto, che Spike era davvero legato a quella ragazza, forse era per lei
che non l’aveva cercata, forse si era innamorato di Fred e adesso si prendeva
cura di quell’essere.
“Ora
capisco perché non sei venuto da me.” disse abbassando lo sguardo, Spike la
guardò e si fermò di colpo, lei aveva capito, la guardò meglio e si rese conto che lei parlava di Fred
“Io
non stavo con Fred.” spiegò alla ragazza, lei alzò lo sguardo
“Ma,
allora?” cercò di chiedere, ma Spike le fece segno di non parlare, e si iniziò
a guardarsi intorno
“Non
dirmi di stare zitta.” disse lei offesa, ma i suoi sensi di attivarono. I due
si misero schiena contro schiena e diedero un occhiata in giro
“Vedi
niente?” chiese lei stringendo la sua arma
“Nulla,
ma credo che il rumore arrivasse da lì dentro” disse il vampiro indicando uno
stabilimento abbandonato.
Buffy e Spike entrarono lentamente
all’interno dello stabile, era un vecchio condominio abbandonato, sentirono
delle voci che arrivavano dai piani superiori, si guardarono e salirono le
scale, restando sempre vigili a quello che succedeva attorno a loro
“Pensi
a dei vampiri?” chiese la ragazza sottovoce
“Forse,
o forse è il demone che cerchi” rispose lui guardandosi intorno
Arrivarono
al terzo piano senza trovare niente, ma sentivano che le voci erano più forti,
Spike iniziò a sentire un forte odore di paura, sicuramente c’era qualche umano
prigioniero
“Credo
abbiamo dei prigionieri” disse avvicinandosi ad una porta
“Umani?”
chiese Buffy, Spike le rispose con un gesto, entrambi
sentivano molto forte la presenza di demoni al di là della porta, si guardarono
e dopo essersi scambiato uno sguardo di intesa buttarono giù la porta entrando
nella stanza. Davanti a loro, un ragazzo legato su un tavolo pronto per essere
sacrificato, e quattro demoni che, non appena videro i due li attaccarono.
Durante la lotta, Buffy riuscì a liberare il ragazzo
e fallo scappare, per poi tornare a lottare contro due demoni, nonostante i due
ferivano quei demoni, loro sembravano non farsi nulla, Spike si avvicinò a Buffy
“Hai
qualche idea?” chiese alla ragazza che continuava a colpire il demone
“No,
sono un po’ occupata.” disse lei cercando di non farsi ferire, Spike notò
qualcosa che poteva tornare utile
“Quando
dico di correre, corri.” disse il vampiro allontanandosi buttandosi su un
demone
“Hai
un piano?” chiese la ragazza senza ottenere risposta, il demone contro cui
lottava approfittò della distrazione della ragazza e la scaraventò al di fuori
della stanza
“Buffy” urlò il biondo vedendo la sua donna colpita, saltò i
due demoni contro cui lottava, prese una delle torce che c’era nella stanza e
la buttò a terra, dove c’erano raccolti dei vestiti vecchi che presero subito
fuoco. Buffy dopo il volo, si rialzò e cercò di colpire
il demone con la sua ascia, ributtandolo nella stanza, rientrando vide che
Spike aveva dato fuoco a una parte della stanza
“Presto
esci di qui.” urlò il vampiro, mentre teneva buoni due dei demoni
“Dannazione
corri.” gli urlò, poi venne colpito al ventre
“Spike!”
urlò Buffy, le fiamme stavano bruciando tutta la
stanza, Buffy si avvicinò a Spike
“Vai
fuori di qui dannazione.” disse il vampiro tenendosi la ferita, ma Buffy no mollava, non lo avrebbe fatto morire, non
stavolta, gli prese il braccio e lo mise attorno alle sue spalle per poi uscire
dalla stanza, mentre i demoni venivano divorati dal fuoco
“Dobbiamo
bloccare la stanza.” disse Spike
“Non
abbiamo tempo.” continuò la ragazza e i due corsero lontani, ma prima di
arrivare alle scale arrivarono altri demoni che li bloccarono
“Dannazione,
che facciamo adesso.” disse Spike vedendo altri demoni, Buffy
si guardò in giro, poi vide le porte dell’ascensore aperte e vuota, si guardò
con Spike
“Credi
farcela?” chiese la ragazza
“Si,
tranquilla.” rispose il vampiro, che con la ragazza si aggrappò al filo
dell’ascensore e si buttarono giù.
Arrivati
nell’atrio trovarono altri demoni
“Ma
non finiscono mai.” disse Buffy non sapendo più cosa
inventarsi
“Le
fogne, possiamo scendere lì.” disse Spike,
Buffy scese delle scale che erano vicino,
mentre Spike prese un pezzo di legno e gli diede fuoco buttandolo ai demoni,
raggiunse Buffy e con uno mobile bloccarono l’entrata
alle fogne.
I due
correvano più che potevano, altri demoni li avevano raggiunti, non potevano fermarsi
o sarebbero morti, erano troppi demoni. Correndo arrivarono all’appartamento di
Spike
“Stai
bene?” chiese lui
“Io…io
si, tu come stai?” chiese la ragazza avvicinandosi
“La
ferita si sta già richiudendo.” la tranquillizzò, Buffy
si avvicinò per controllare la ferita
“Tranquilla,
sto bene.” disse prendendogli le mani, a quel punto entrambi sentirono un
brivido lungo tutta la schiena, si guardarono, entrambi erano molto attratti
l’uno dall’altra, si desideravano ardentemente erano a pochi metri di distanza
l’uno dall’altra, i loro visi quasi si sfioravano, se Spike fosse stato vivo,
in quel momento il suo cuore sarebbe esploso, Buffy
era inebriata del suo odore, non riusciva a dimenticare le loro notti passate
insieme, sentiva che il desiderio per lui era più vivo di prima, e stavolta
avrebbe ceduto volentieri, se solo lui avrebbe voluto, Spike guardò di nuovo
gli occhi della sua Cacciatrice, e vide in lei qualcosa di nuovo e di
autentico, qualcosa che prima non aveva visto
“Dovremmo
avvertire gli altri.” disse Buffy non smettendo di
guardarlo
“Si,
credo sia una buona idea.” rispose lui, avvicinandosi di più a lei, le loro
labbra si sfioravano, Buffy, non smise di guardare i
suoi occhi, erano così belli, così sinceri, pieni di amore e desiderio, Spike,
quasi tremando le accarezzò il viso, le era mancata così tanto, le erano
mancate le sue labbra calde, adesso che la sentiva così vicina a lui, anche con
la sua anima non l’avrebbe fatta scappare, non più, si prese di coraggio e
appoggiò le sue labbra su quelle di lei,
piccoli e dolci baci, che lentamente lasciavano il posto a quelli
passionali e intensi, non riuscivano a fare a meno l’uno dell’altro, Buffy si staccò per un attimo e trascinò Spike sul letto,
per poi riprenderlo a baciarlo con più passione di prima, si spogliarono con il
desiderio di riscoprire i loro corpi e di potersi unire nuovamente, Spike
accarezzava delicatamente la pelle di lei, appoggiava dei piccoli e dolci baci
sul suo corpo, Buffy si accendeva ad ogni sua carezza
ad ogni suo bacio, questa volta sarebbe stato tutto diverso, questa volta tra
loro non c’erano distanze erano un'unica cosa, entrambi si guardarono
intensamente, vivendo quel momento come se fosse la prima volta.
Spike
si svegliò lentamente, il suo profumo lo inebriava, il contatto con il suo
corpo caldo lo faceva impazzire, non aveva sognato, era tutto reale, sentiva
che lei lo stava guardando, decise di assaporare ancora per un po’ quel
momento, era la prima volta che succedeva, di solito lei lo prendeva a pugni e
scappava via, ma adesso le cose erano diverse, loro erano cambiati, entrambi si
erano accettati, sentì le labbra di lei contro le sue e provò un brivido per
tutta la schiena, aprì leggermente gli occhi, trovandosi quelli verdi di lei
davanti
“Buongiorno!”
lo salutò dolcemente, lui sorrise, la vedeva raggiante, felice, e anche quello
era la prima volta, gli suonava tutto strano, le accarezzò il viso e poi i
capelli, gli sembrava ancora che stesse sognando, era troppo perfetto, e la
baciò dolcemente per rendersi conto che lei era lì con lui
“Pensi
sia stato solo un bello e intenso sogno?” disse scherzando, e lui sorrise
ancora
“Non
sono abituato a tutto questo.” confessò dolcemente, lei abbassò lo sguardo per
un attimo
“Avevo
dimenticato, quanto potesse essere bello stare insieme.” continuò lui, le alzò
il viso e la baciò di nuovo, stavolta con più passione di prima, non era mai
sazio di baciarla, non era mai sazio di lei
“Che
intenzioni hai?” chiese lei staccandosi un attimo da lui, che sorrise a quella
domanda
“Non
lo immagini?” chiese con malizia inarcando il sopraciglio, evidenziando di più
la cicatrice
“Non ti
stanchi mai.” rispose lei, e tornarono a baciarsi sempre con più passione.
Vennero interrotti dal telefono che iniziò a squillare, Spike trattenne una
delle sue imprecazioni
“Scusami
piccola.” disse alzandosi e rispondendo al telefono, si trattava di Lorne
“Spike
siamo nei guai, abbiamo bisogno di voi.” risuonò la voce di Lorne
spaventato
“Che
succede?” chiese con apprensione il vampiro, Buffy
preoccupata si alzò di colpo coprendosi con il lenzuolo
“Siamo
sotto attacco.” continuò Lorne sempre più spaventato
“Ok,
non preoccuparti, arriviamo.” disse per poi mettere giù, Buffy
aveva capito
“Mi
dispiace amore, ma il dovere ci chiama.” disse il vampiro iniziandosi a vestire,
seguito da Buffy
I due
corsero all’Hotel attraverso le fognature, dove trovarono l’intera gang lottare
contro i demoni che aveva attaccato la sera prima, senza perdere un attimo si
gettarono nella battaglia, Illyria sembrava non
faticarsi troppo nell’uccidere quegli esseri, ma erano troppi anche per lei,
Spike venne scaraventato nell’ex ufficio di Wesley da un demone, Buffy se ne accorse, ma non riuscii a raggiungerlo, un
demone l’attaccò alle spalle
“Ma
non muoiono mai.” urlò Connor, mentre non smetteva di
lottare
“Dobbiamo
ritirarci.” continuò Lorne che dava una mano, almeno
ci provava. Spike dopo esser stato sbalzato per l’ennesima volta contro il
muro, staccò la testa di quel demone con una spada e la trafisse uccidendolo
“Ma
certo la testa.” disse Spike, ma venne attaccato da un altro demone
Buffy venne atterrata perse la sua
scia e sollevata per il collo, in quel momento nell’hotel entrarono una ventina
di Cacciatrici, divise in due squadre capitanate da Xander
e Willow
“Ci
siamo noi.” urlò Xander, una delle ragazze raggiunse Buffy e uccise il demone
“Grazie.”
disse la bionda alla nuova Cacciatrice, in poco tempo, grazie anche alla magia
di Willow riuscirono a uccidere quegli esseri, a
battaglia finita le ragazze puntarono le loro armi contro Angel e i suoi
“Abbassate
le armi, sono con noi.” ordinò Xander con autorità,
le ragazze ubbidirono
“Che
diavolo ci fate qui?” chiese Buffy a Willow e Xander
“Sapevamo
che eri in pericolo.” si giustificò la rossa
“Come
stai?” chiese Xander, era sempre lo stesso non era
cambiato, protettivo nei confronti delle sue amiche, forse con la morte di Anya lo era diventato di più, Buffy
sorrise, si diede un occhiata in giro e non vedeva Spike
“Dov’è
Spike?” chiese e i suoi due amici la guardarono come una pazza
“Spike?”
chiese dubbiosa Willow
Una paura si fece strada in Buffy, corse verso l’ex ufficio di Wesley, e trovò un delle
sue Cacciatrici che stava per uccidere Spike
“Ferma.”
urlò la bionda corse verso Spike disteso a terra, Willow
e Xander li raggiunsero rimanendo sorpresi nel
rivedere il biondo
“Sei
con noi?” chiese la ragazza stringendo la mano di Spike, che sorrise traquillizandola
“Questa
è una delle tue?” chiese con ironia alzandosi, Buffy
sorrise, i due si guardarono negli occhi, per un attimo aveva avuto la paura di
perderlo di nuovo
“Che
sta succedendo qui?” chiese Xander, attirando
l’attenzione su di se
“Xan, Will, state bene?” salutò il biondo
“State
tutti bene?” chiese Angel raggiungendoli
“Buffy?” chiamo Willow che con Xander aspettava una spiegazione
“E’
una lunga storia.” rispose la ragazza imbarazzata
Lorne con l’aiuto di Willow si occupavano delle ferite, Buffy
seduta accanto a Xander;
“Allora?”
chiese il ragazzo
“Allora
cosa?” chiese la ragazza
“Non
pensi che devi spiegarci qualcosa?” chiese ancora il ragazzo, Buffy sbuffò
“So
solo ch’è vivo da circa un anno, non so altro.” disse la ragazza
“Verrà
con noi?” chiese il ragazzo
“Non
lo so.” rispose con sincerità e anche con paura che lui avrebbe scelto di
rimanere a lottare accanto a Angel
Spike
la guardava e non poteva non chiedersi se nella sua vita c’era ancora spazio
per lui. Si erano ritrovati, erano stati di nuovo a letto insieme, ma, una
parte di se sapeva bene che lei doveva occuparsi di qualcosa più grande della
loro relazione, e lui sarebbe stato solo d’intralcio, doveva lasciarla volare,
anche se questo avrebbe significato perderla di nuovo, Angel si mise seduto
accanto a lui
“Adesso
che farete?” chiese il vampiro bruno, Spike si sorprese di non sentire gelosia
in lui, lo guardò male
“Buffy mi ha detto già tutto.” spiegò Angel, il biondo lo
guardò, quindi lei aveva parlato di loro ad Angel, e alla fine aveva scelto di
stare con lui
“Non
ti dà fastidio?” chiese con dubbio
“Dovrò
farmene una ragione.” confessò il bruno, i due rimasero un altro po’ in
silenzio a guardare la loro Buffy
“Ti
darò un consiglio Spike. Se rinuncia a lei solo per inseguire una stupida
profezia, non ne vale la pena.” disse cogliendo di sorpresa Spike, era vero,
lui sperava di esser il vampiro con l’anima che avrebbe ricevuto in dono la
vita, solo così poteva donare a Buffy una vita
normale
“Lo
dico per esperienza, una volta umano non sarai più in grado di aiutarla nella
sua missione. Chiediti ne varrà la pena?” concluse il bruno
“Non
sarà che vuoi quella profezia tutta per te?” chiese il biondo
“Io ci
ho rinunciato, e poi adesso c’è Nina nella mia vita.” disse Angel per poi
alzarsi, Spike iniziò a riflettere su quelle parole, non aveva tutti i torti,
incontrò lo sguardo della ragazza, e provò un brivido per tutta la schiena, nel
suo sguardo vide la stessa incertezza e la stessa sua paura, la vide alzarsi e
andare nell’ex ufficio di Wesley, si prese di coraggio e la raggiunse, chiuse
la porta dietro di se, Buffy gli dava le spalle, non
sapeva cosa aspettarsi, per entrambi era il momento della verità
“Sarà
meglio chiarire il tutto adesso.” disse Spike spezzando il silenzio, Buffy sospirò e tornò a guardarlo negli occhi
“Perché
non sei venuto a cercarmi?” chiese la ragazza
“Avevo
una guerra da combattere.” si giustificò lui, abbassando lo sguardo, non poteva
rinfacciarle di essersi fatta una vita senza lui, non poteva certo incolparla
di avere un altro ragazzo
“Non
mentirmi ti prego.” gli disse avvicinandosi
“Beh,
non mi sembrava giusto, sapevo che eri felice e che avevi una vita normale, non
avevi certo bisogno di un vampiro che ti complicasse tutto.” spiegò Spike con
calma.
“Chi
ti ha parlato dell’Immortale.” chiese la ragazza
“Sono
venuto a Roma per lavoro con Angel, e lì abbiamo saputo che stavi con
quell’imbecille.” continuò a spiegare Spike, a quel punto Buffy
si fece una grossa risata, e il vampiro ne fu sorpreso e anche un po’ offeso,
lo stava prendendo in giro, e non lo sopportava
“Che
hai da ridere?” chiese infastidito il vampiro
“Scusami,
ma che ti ha detto che io stavo in Italia.”
continuò a chiedere
“Andrew.”
rispose il biondo abbassando lo sguardo
“Spike
non sto con nessuno, non so chi sia questo tizio, e non sto affatto a Roma.”
spiegò dolcemente la ragazza, Spike rialzò lo sguardo verso lei, e vide
qualcosa di diverso, vide la stessa luce di quando lui stava per morire, ma non
poteva essere, non poteva crederci
“Non
mi stai prendendo in giro, vero?” chiese dubbioso Spike, Buffy gli sorrise e
si avvicinò, prese la mano del vampiro e l’appoggiò sulla sua guancia, chiudendo
gli occhi e godendosi quel contatto, Spike tremò a quel contatto, cosa stava
succedendo? Era tutto un sogno? La vide riaprire gli occhi sorridendo e l’ennesima
scossa lo attraversò per tutto il corpo, le cose erano davvero cambiate, Buffy gli ripresa la mano destra e la mise palmo a palmo
con la sua, per poi intrecciare le dita, Spike sorrise ricordando il momento in
cui lo fece per la prima volta
“Spike,
io ti amo.” disse semplicemente la bionda, a quel punto a Spike sembrò che
tutto si fermasse, la sua anima sospirò di felicita. Per tanto, troppo, tempo
aveva sperato che quelle parole dette prima di morire, fossero vere. Adesso
aveva solo la paura che tutto quello fosse un sogno, per questo decise di
baciarla con tutto l’amore e la passione che provava per lei, realizzando che
non era un sogno, ma la dolce realtà. Buffy si staccò
dal sul bacio, lasciando a delle leggere lacrime di scenderle il viso
“Vieni
con me ti prego, ho bisogno di sentirti ancora al mio fianco.” disse la ragazza con il cuore colmo di gioia
e speranza, Spike la guardava estasiato, le asciugò le lacrime, avrebbe trovato
un altro modo per renderla felice
“Sarò
di nuovo al tuo fianco.” rispose il biondo sorridendo, e torno a baciarla
stringendola a se ancora di più. Angel aveva ragione, quella profezia non era
paragonabile alla felicità che stava provando nel tenere tra le sue braccia la
donna che ha sempre amato e per la quale sarebbe stato disposto a tutto, in
fondo lo aveva già dimostrato, più volte.
FINE