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Autore: KillerQueen86    23/02/2010    3 recensioni
Un possibile incontro tra Buffy e Spike a distanza di un anno dalla battaglia contro il Primo. Tutto appartiene a Joss Whedon, alla Mutant Enemy, alla Fox. Questa fan fiction non è al scopo di lucro.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Title: Una seconda possibilità       

Rientrò all’Hyperion qualche ora prima dell’alba, aveva una ferita su una guancia da cui gli usciva sangue, era stanco, e dolorante, aveva combattuto per tutta la notte, ormai erano mesi che faceva questa vita, mangiava, dormiva, lottava e poi ricominciava tutto da capo, ormai Spike non aveva più il tempo di andare fuori a girovagare per divertimento a bere e giocare un po’ d’azzardo, come gli era sempre piaciuto. Quanto gli mancavano quei tempi, quanto gli mancava richiudersi nella sua cripta aspettando che lei arrivasse, anche solo per litigare, in quel momento non gli importava, le mancava, gli mancavano i suoi occhi, il modo in cui il sole si rifletteva su suoi capelli dorati, e le mancavano quelle sere a parlare per ore con lei, di qualsiasi cosa, non aveva più trovato nessuno come  lei, era davvero l’unica.

I suoi pensieri vennero interrotti, quando fu attraversato da un brivido alla schiena, sentiva che c’era qualcuno, sentiva la sua presenza, ma era impossibile, lei era a miglia di distanza e certo non aveva nulla da fare a Los Angeles, fece un paio di passi, e sul divanetto vide l’arma della sua Cacciatrice, allora non si sbagliava, Buffy era lì, ma perché era a Los Angeles? I suoi sensi di vampiro si attivarono e notò che sul manico c’era del sangue, il sangue della sua Cacciatrice, che cosa stava succedendo? che cosa le era successo? Si concentrò e segui la scia del suo profumo, era ancora nell’Hotel, era salita ai piani superiori, con grandi passi, arrivò al primo piano, diede ancora un occhiata in giro, e proseguì per il corridoio seguendo l’odore della sua Buffy, poi vide uscire Lorne, da una stanza, aveva una tovaglia macchiata di sangue, il sangue, della donna che amava, si avvicinò preoccupato

“Cosa succede?” chiese con apprensione, il demone verde capì subito che Spike sapeva, leggeva nei suoi occhi la paura per qualcosa di doloroso

“Tranquillo, sta riposando.” lo tranquillizzò, ma Spike era inquieto

“Cosa l’è successo?” chiese ancora

Illyria l’ha trovata, non so altro, è molto importante che riposa.” disse Lorne, ma Spike non gli diede conto e si avvicinò alla porta

“Non la lascerò da sola, non più.” disse piano, quasi che non voleva farsi sentire, Lorne capì che Spike aveva bisogno di vederla, non importava cosa sarebbe successo, ma doveva vederla, e decise di lasciarlo fare.

Il biondo aprì piano la porta, sperando di non svegliarla, la chiuse alle sue spalle, non riusciva a crederci, era proprio davanti a lui, dopo un anno che non la vedeva, che non sentiva il suo dolce profumo, adesso era lì davanti a lui. Si avvicinò con cautela senza fare rumore, si mise seduto sul letto e le prese la mano, lei continuava a dormire profondamente, lui sorrise nel vederla così serena, amava guardarla dormire, il viso dolce, i capelli dorati scompigliati, la poca luce che c’era rendeva i lineamenti della ragazza ancora più dolci e appariva ancora più bella di quanto Spike potesse ricordare

“Adesso mi prenderò cura di te, piccola.” sussurrò il vampiro e le appoggiò un bacio leggero sulla fronte.

 

I suoi sensi di cacciatrice la svegliarono, non riusciva ancora ad aprire gli occhi, non si trovava più nel vicolo, lo sentiva, sotto di lei c’era un materasso, era su un letto con una coperta sul suo corpo, non riusciva a capire dove si trovava, lentamente si svegliavano anche i dolori provocati dallo scontro con il demone, ma come mai non era morta? dov’era finito quel demone? e adesso dov’era? Poi attorno a sé sentì un odore particolare e sentiva che c’era qualcun altro, una presenza non sconosciuta alla ragazza, non era la prima volta che le capitava una cosa del genere, di solito durava tutto pochi minuti, appena apriva gli occhi l’odore e la sua presenza scomparivano nel nulla,  da circa un anno, tutte le volte che si svegliava sentiva la presenza di Spike attorno a se, e ogni volta il cuore veniva trafitto da una lama, quando si rendeva conto che era tutto frutto della sua mente. Stavolta quell’odore era più intenso, più forte, sospirò e decise di aprire gli occhi, si sorprese a sentiva ancora quell’odore e quella presenza, ma che le prendeva, forse stava solo sognando, o stava diventando pazza. Cercò di alzarsi, ma non aveva molta forza, la testa le girò e allora optò per appoggiare le spalle al muro, era una camera da letto, molto spartana, una debole luce che illuminava solo la zona letto, cercava di capire dove si trovava, poi nell’ombra sentì un rumore, qualcuno si stava avvicinando, riconobbe la sagoma che vedeva, non poteva essere vero, sicuramente stava sognando, vide la sagoma esitare un attimo, poi fece ancora un altro passo e finalmente lo vide, non poteva essere vero, non poteva essere lui, lo aveva visto morire per salvare lei, per salvare il mondo, e adesso si trovava di nuovo di fronte a lei,  si alzò e si mise di fronte  a lui

“Non puoi essere tu.” disse con la voce strozzata dalle lacrime che premevano per uscire, no, sicuramente era il frutto della sua immaginazione

“Sono io piccola.” disse con dolcezza, si avvicinò, ma Buffy indietreggio

“Tu non sei qui, non sei reale.” disse distogliendo lo sguardo, non poteva guardarlo, rivedere quegli occhi che le avevano sempre trasmesso amore e forza, rivedere il suo viso, rivedere quello sguardo così pieno di amore nei suoi confronti e l’immancabile cicatrice sull’occhio, no, non poteva rivedere tutto questo sapendo che non avrebbe potuto toccarlo, non avrebbe potuto farsi stringere dalle sue braccia, non poteva, perché non era reale, lui era morto, per lei.

Buffy.” disse lui con dolcezza, una dolcezza che per Buffy fu un'altra fitta al cuore

“Non sei qui.” continuava a ripetere senza guardarlo, lui si avvicinò ulteriormente, mentre cercava di convincerla del contrario, lei non poteva più indietreggiare, era con le spalle al muro, le lacrime che continuavano a premere per uscire, e lei che cercava di non farsi illudere da quella visione, le era già capitato diverse volte, quando proprio stava male, lo vedeva spuntare in camera sua dall’oscurità, stavano a parlare per ore e poi quando lei, cercava di abbracciarlo lui scompariva, lasciandole un vuoto ancora più grande e doloroso dentro la sua anima, non lo avrebbe più permesso. Dolcemente lui le alzò il viso e le sorrise, Buffy rivide quegli occhi azzurro intenso, una scossa le attraversò la schiena, ebbe la prova che lui era reale e che era lì con lei, ancora una volta, erano insieme

“Spike.” sussurrò la ragazza

“Sorpresa.” disse con ironia

“Ma come…” cercò di chiedere, ma non sapeva che chiedere, lui sorrise ancora una volta

“Un'altra cosa che abbiamo in comune, vero Cacciatrice?” disse con ironia, lei non smetteva di guardarlo, sembrava incantata dai suoi occhi e dal suo viso, sorrideva, finalmente era felice, aveva di nuovo il suo Spike al suo fianco, adesso sarebbe andato tutto a posto, cercò di abbracciarlo, ma era debole e cadde tra le sue braccia

“Sei ancora debole, non dovresti alzarti.” disse il vampiro aiutandola a tornare a letto

“Sto bene, tranquillo.” disse la ragazza sedendosi, e tornò a guardarlo, quanto gli era mancato, gli strinse le mani nelle sue

“Quando è successo?” chiese con dolcezza, a quel punto il vampiro distolse lo sguardo da lei

“Da un po’.” disse lui, Buffy non capiva, perché era così vago su questo punto, sapeva che le stava nascondendo qualcosa

“Quanto tempo?” chiese lei, facendo uscire la grinta che l’ha sempre distinta

“Un…un anno.” disse vergognandosi, Buffy provò un'altra fitta al cuore, per tutto quel tempo lei aveva sofferto in silenzio per lui, mentre lui si divertiva a Los Angeles, perché non era andato da lei, perché non l’aveva cercata. Un dubbio le balenò in testa e se lui non l’amava più, Buffy allontanò le sue mani, dal vampiro

“Un anno?” chiese quasi senza rendersi conto, il dolore si stava trasformando in rabbia, dannazione aveva sempre detto che era diverso da tutti gli altri, e che non l’avrebbe lasciata e in vece si era dimostrato come tutti gli altri, aveva preferito farla soffrire piuttosto che andare da lei, avvertirla che lui era vivo, si sentiva così stanca, così frustrata, voleva ritornare a casa sua di nuovo, avrebbe voluto cancellare quel momento, avrebbe tanto voluto non sapere

“E’ una lunga storia” inizio a dire il vampiro, ma fu interrotto

“Non mi importa, dovevi avvertirmi.” disse la ragazza con la rabbia che le cresceva dentro

“Per quale motivo, tu avevi una nuova vita, un nuovo ragazzo, di certo non avevi bisogno di me.” disse il vampiro facendo uscire tutto il dolore e la rabbia che si è tenuto dentro per un anno

“Ma di che diavolo parli?” chiese ancora più infuriata

“Del tuo nuovo amico, l’Immortale.” rispose Spike, Buffy era sconvolta, non riusciva a capire di cosa stesse parlando, poi si ricordò che Andrew le aveva accennato qualcosa su quel tipo, l’Immortale, e adesso forse iniziava a capire

“Spike, io non sto con l’Immortale.” disse la ragazza con dolcezza, Spike rimase, non si aspettava nulla di simile, forse si erano lasciati, non sapeva più che pensare, stava per rispondergli, ma  Angel entrò come una furia in quella camera, diede uno spintone a Spike, e si avvicinò a Buffy

Buffy, stai bene?” chiese apprensivo il bruno, Buffy era confusa non sapeva che fare, era stata presa alla sprovvista, di certo non si aspettava l’arrivo improvviso anche di Angel

“Si, sto bene.” mentì la ragazza, vide Spike uscire dalla camera, mentre Angel ancora le parlava, ma lei non stava ad ascoltarlo, dannazione perché era sempre difficile per loro poter chiarire tutto, perché diamine non era rimasto, perché se n’era andato, la voce di Angel la riportò alla realtà

Buffy sicura di stare bene?” chiese ancora, Buffy si allontanò

“Perché non mi è stato detto nulla di Spike?” disse

“Non era compito mio avvertirti, doveva chiamarti lui, se voleva.” disse Angel infastidito, “se voleva” si ripeté la ragazza in mente, già forse non voleva più saperne di lei, forse si era stancato di aspettarla e voleva andare avanti, no, non poteva essere così, doveva esserci altro e lo doveva sapere, aveva bisogno di sapere se Spike ancora l’amava, ma prima era giusto parlare con Angel e chiarire tutto. Si voltò all’improvviso, Angel aveva continuato a parlare, ma lei non aveva ascoltato niente

“Credo che noi dobbiamo parlare.” disse la ragazza, Angel si mise accanto. Si era proprio sicura della sua decisione, avrebbe fatto la cosa giusta, per entrambi.

 

Dannazione perché quel pallone gonfiato deve sempre rovinare tutto

Si disse fra se Spike, mentre tirava pugni contro il sacco, nello scantinato dello studio. Era sempre stato così, quando lui crede di poter avvicinarsi a qualcuno, ecco che arriva Angel a rovinare tutto, lo aveva fatto in passato con Drusilla e adesso stava succedendo con Buffy. Sapeva che con la Cacciatrice non aveva avuto mai molte possibilità, ma dannazione il suo cuore un po’ ci sperava visto quello che lei gli aveva detto prima di morire. Perché diamine ogni volta che la sente vicina a lui, ecco che arriva qualcuno a rovinare tutto, quanto odiava Angel, avrebbe dovuto ucciderlo quella volta nel deserto, lui al suo posto lo avrebbe fatto

Tu sei inferiore a me, per questo Buffy non ti ha mai amato

Questo gli aveva urlato Angel quella volta, e lo aveva ferito, e vero che lui non sapeva nulla della sua storia con  la Cacciatrice, ma di certo non poteva competere con il grande amore dei due, era questo che lo faceva stare male.

I suoi pensieri vennero interrotti nel vedere Illyria, guardarlo con curiosità, anche se in realtà da quel demone non trascendeva nessun sentimento umano

“Hai molta rabbia, riesco a percepirla.” disse avvicinandosi

“Già, vuoi divertirti un po’, nonnina?” rispose il biondo provocandola, in fondo far a pugni con qualcuno non poteva che fargli bene, avrebbe scaricato la rabbia che aveva

“Quella ha molto potere riesco a percepirlo.” continuò a parlare avvicinandosi

“Quella ha un nome, si chiama Buffy.” rispose lui, guardava Illyria con curiosità, per un attimo le sembrò preoccupata

“Non dirmi che ne hai paura!” chiese con provocazione

“Stupidaggini, potrei ucciderla, senza alcun sforzo.” rispose divertita, si avvicinò ancora di più al biondo, allungò la mano sul suo petto

“Quello che provi è molto forte, potente, mi disorienta, mi ricorda Wesley, e i sentimenti che provava per Fred.” disse inclinando la testa di lato, Spike era incuriosito, questa è la prima volta che vedeva Illyria comportarsi così

“Noi lo chiamiamo amore.” spiegò titubante Spike

“E’ così dirompente?” chiese girando attorno al vampiro, che si allontanò

“Dirompente, accecante, doloroso, ti devasta fino a lasciarti completamente vuoto all’interno.” sussurrò Spike

“Doloroso? Perchè allora voi umani, vi aggrappate l’uno con l’altro, solo per provare questo? Solo per sentire il dolore?” disse lei guardandolo negli occhi

“Ne abbiamo bisogno per vivere, per sentirci vivi, perché quando tocchi la persona che ami, senti un brivido per tutta la schiena e la fiamma bruciarti dentro, divorando ogni fibra del tuo essere, se non succede nulla di questo, allora significa che sei morto, o che non ami quella persona.” continuò il vampiro con provocazione

“Non ho bisogno di questo per vivere” disse allontanandosi.

Spike sorrise, si divertiva metterla in difficoltà, in quel periodo avevano legato molto, anche se a Illyria non importava nulla di legare con chi gli sta accanto, lei uccide e continua ad andare avanti cercando di capire perché l’umanità è riuscita a conquistare il mondo, nonostante tutte le sue debolezze. Spike rabbrividì quando si accorse che Buffy era ai piedi della scala

Buffy.” disse quasi intimorito, ma sorpreso di vederla lì, Illyria si voltò

“Spero di non aver interrotto nulla.” disse con ironia

“No, stava andando via.” disse il biondo senza staccare gli occhi da Buffy

“Mi piacerebbe lottare contro di te, qualche volta.” disse sfidando Buffy, che sostenne il suo sguardo, si mise a braccia conserte

“Non vedo l’ora.” rispose alla sfida la bionda, Illyria andò via, Spike le osservava incuriosito, non capiva se Buffy si comportava così per gelosia o se era solo per affermare la sua forza di Cacciatrice

“Simpatica la tua nuova amichetta.” disse con ironia la bionda, Spike capì cosa intendeva Buffy con quell’espressione, e ne fu sorpreso, oltre che divertito, questa era la prova che provava della gelosia nei suoi confronti

“Non è la mia nuova “amichetta”.” disse inarcando il sopraciglio, poi prese una sigaretta e l’accese

“Gelosa?” chiese divertito il vampiro

“Per niente.” mentì la ragazza, Spike se ne accorse, ma non disse nulla

“Cosa posso fare per te Cacciatrice?” chiese, avvicinandosi alla ragazza

“Ti va di venire a caccia con me?” chiese lei cambiando discorso, Spike sorrise divertito all’idea di tornare a caccia con lei, come ai vecchi tempi

“Non aspettavo altro.” gli rispose con un po’ di provocazione

 

I due camminavano uno al fianco dell’altro, la ragazza gli stava spiegando perché era arrivata a Los Angeles, e cosa stava cercando, ma entrambi evitavano il difficile argomento della loro storia, soprattutto Spike, non si sentiva in grado di poterle spiegare tutto

“Quindi, questo essere vi sta creando non pochi problemi, e Giles ha pensato di mandare a te, da sola.” disse Spike riassumendo tutto quello che Buffy gli aveva spiegato

“Beh, lui mi ha mandato qui, ma voleva che mi portassi le mie ragazze migliori.” rispose la ragazza,

“Capito, ti mancavano le tue missioni in solitaria.” disse con ironia il vampiro guardandola negli occhi, come al solito ci aveva azzeccato, riusciva sempre a capire cosa passasse per la testa della sua Cacciatrice, Buffy sorrise, confermando il pensiero del vampiro, ma la sua curiosità andava oltre, doveva capire, e voleva che fosse tutto chiaro

“Allora chi o cosa è Illyria?” chiese senza mezze misure, Spike sorrise

“Mi chiedevo quando me lo avresti chiesto.” rispose il vampiro, Buffy si fermò di colpo seguita dal vampiro

“Se pensi che sono gelosa, ti sbagli.” disse la ragazza con severità cercando di convincere più se stessa che Spike

“Io non ho detto nulla.” si difese il vampiro con ironia

“Comunque, Illyria è uno di quei antichi demoni che camminavano sulla terra prima dell’uomo.”  iniziò a spiegare Spike continuando a camminare

“Come è arrivata qui?” chiese ancora la ragazza raggiungendolo

“Un complotto ha fatto arrivare il suo sarcofago a noi, e la nostra esperta di scienze, Fred è stata infettata dalle spore contenute all’interno.” disse, poi abbasso lo sguardo ricordando il dolore per la perdita di un amica come Fred, Buffy lo guardò incuriosita, sembrava che avesse preso davvero a cuore tutto quello che stava raccontando

Illyria, si insidiò in Fred come un virus, e la uccise lentamente.” disse con dolore

“Deve essere stato tremendo, mi dispiace.” rispose la ragazza, sinceramente colpita dal racconto del vampiro

“Poi, la nostra Shiva a cercato di distruggere il mondo, ma il suo potere è stato dimezzato e ha accettato di combattere dalla nostra parte.” finì di raccontare, cercando di non pensare alla morte di Fred. Buffy si rese conto, che Spike era davvero legato a quella ragazza, forse era per lei che non l’aveva cercata, forse si era innamorato di Fred e adesso si prendeva cura di quell’essere.

“Ora capisco perché non sei venuto da me.” disse abbassando lo sguardo, Spike la guardò e si fermò di colpo, lei aveva capito, la guardò meglio e  si rese conto che lei parlava di Fred

“Io non stavo con Fred.” spiegò alla ragazza, lei alzò lo sguardo

“Ma, allora?” cercò di chiedere, ma Spike le fece segno di non parlare, e si iniziò a guardarsi intorno

“Non dirmi di stare zitta.” disse lei offesa, ma i suoi sensi di attivarono. I due si misero schiena contro schiena e diedero un occhiata in giro

“Vedi niente?” chiese lei stringendo la sua arma

“Nulla, ma credo che il rumore arrivasse da lì dentro” disse il vampiro indicando uno stabilimento abbandonato.

Buffy e Spike entrarono lentamente all’interno dello stabile, era un vecchio condominio abbandonato, sentirono delle voci che arrivavano dai piani superiori, si guardarono e salirono le scale, restando sempre vigili a quello che succedeva attorno a loro

“Pensi a dei vampiri?” chiese la ragazza sottovoce

“Forse, o forse è il demone che cerchi” rispose lui guardandosi intorno

Arrivarono al terzo piano senza trovare niente, ma sentivano che le voci erano più forti, Spike iniziò a sentire un forte odore di paura, sicuramente c’era qualche umano prigioniero

“Credo abbiamo dei prigionieri” disse avvicinandosi ad una porta

“Umani?” chiese Buffy, Spike le rispose con un gesto, entrambi sentivano molto forte la presenza di demoni al di là della porta, si guardarono e dopo essersi scambiato uno sguardo di intesa buttarono giù la porta entrando nella stanza. Davanti a loro, un ragazzo legato su un tavolo pronto per essere sacrificato, e quattro demoni che, non appena videro i due li attaccarono. Durante la lotta, Buffy riuscì a liberare il ragazzo e fallo scappare, per poi tornare a lottare contro due demoni, nonostante i due ferivano quei demoni, loro sembravano non farsi nulla, Spike si avvicinò a Buffy

“Hai qualche idea?” chiese alla ragazza che continuava a colpire il demone

“No, sono un po’ occupata.” disse lei cercando di non farsi ferire, Spike notò qualcosa che poteva tornare utile

“Quando dico di correre, corri.” disse il vampiro allontanandosi buttandosi su un demone

“Hai un piano?” chiese la ragazza senza ottenere risposta, il demone contro cui lottava approfittò della distrazione della ragazza e la scaraventò al di fuori della stanza

Buffy” urlò il biondo vedendo la sua donna colpita, saltò i due demoni contro cui lottava, prese una delle torce che c’era nella stanza e la buttò a terra, dove c’erano raccolti dei vestiti vecchi che presero subito fuoco. Buffy dopo il volo, si rialzò e cercò di colpire il demone con la sua ascia, ributtandolo nella stanza, rientrando vide che Spike aveva dato fuoco a una parte della stanza

“Presto esci di qui.” urlò il vampiro, mentre teneva buoni  due dei demoni

“Dannazione corri.” gli urlò, poi venne colpito al ventre

“Spike!” urlò Buffy, le fiamme stavano bruciando tutta la stanza, Buffy si avvicinò a Spike

“Vai fuori di qui dannazione.” disse il vampiro tenendosi la ferita, ma Buffy no mollava, non lo avrebbe fatto morire, non stavolta, gli prese il braccio e lo mise attorno alle sue spalle per poi uscire dalla stanza, mentre i demoni venivano divorati dal fuoco

“Dobbiamo bloccare la stanza.” disse Spike

“Non abbiamo tempo.” continuò la ragazza e i due corsero lontani, ma prima di arrivare alle scale arrivarono altri demoni che li bloccarono

“Dannazione, che facciamo adesso.” disse Spike vedendo altri demoni, Buffy si guardò in giro, poi vide le porte dell’ascensore aperte e vuota, si guardò con Spike

“Credi farcela?” chiese la ragazza

“Si, tranquilla.” rispose il vampiro, che con la ragazza si aggrappò al filo dell’ascensore e si buttarono giù.

Arrivati nell’atrio trovarono altri demoni

“Ma non finiscono mai.” disse Buffy non sapendo più cosa inventarsi

“Le fogne, possiamo scendere lì.” disse Spike,  Buffy scese delle scale che erano vicino, mentre Spike prese un pezzo di legno e gli diede fuoco buttandolo ai demoni, raggiunse Buffy e con uno mobile bloccarono l’entrata alle fogne.

I due correvano più che potevano, altri demoni li avevano raggiunti, non potevano fermarsi o sarebbero morti, erano troppi demoni. Correndo arrivarono all’appartamento di Spike

“Stai bene?” chiese lui

“Io…io si, tu come stai?” chiese la ragazza avvicinandosi

“La ferita si sta già richiudendo.” la tranquillizzò, Buffy si avvicinò per controllare la ferita

“Tranquilla, sto bene.” disse prendendogli le mani, a quel punto entrambi sentirono un brivido lungo tutta la schiena, si guardarono, entrambi erano molto attratti l’uno dall’altra, si desideravano ardentemente erano a pochi metri di distanza l’uno dall’altra, i loro visi quasi si sfioravano, se Spike fosse stato vivo, in quel momento il suo cuore sarebbe esploso, Buffy era inebriata del suo odore, non riusciva a dimenticare le loro notti passate insieme, sentiva che il desiderio per lui era più vivo di prima, e stavolta avrebbe ceduto volentieri, se solo lui avrebbe voluto, Spike guardò di nuovo gli occhi della sua Cacciatrice, e vide in lei qualcosa di nuovo e di autentico, qualcosa che prima non aveva visto

“Dovremmo avvertire gli altri.” disse Buffy non smettendo di guardarlo

“Si, credo sia una buona idea.” rispose lui, avvicinandosi di più a lei, le loro labbra si sfioravano, Buffy, non smise di guardare i suoi occhi, erano così belli, così sinceri, pieni di amore e desiderio, Spike, quasi tremando le accarezzò il viso, le era mancata così tanto, le erano mancate le sue labbra calde, adesso che la sentiva così vicina a lui, anche con la sua anima non l’avrebbe fatta scappare, non più, si prese di coraggio e appoggiò le sue labbra su quelle di lei,  piccoli e dolci baci, che lentamente lasciavano il posto a quelli passionali e intensi, non riuscivano a fare a meno l’uno dell’altro, Buffy si staccò per un attimo e trascinò Spike sul letto, per poi riprenderlo a baciarlo con più passione di prima, si spogliarono con il desiderio di riscoprire i loro corpi e di potersi unire nuovamente, Spike accarezzava delicatamente la pelle di lei, appoggiava dei piccoli e dolci baci sul suo corpo, Buffy si accendeva ad ogni sua carezza ad ogni suo bacio, questa volta sarebbe stato tutto diverso, questa volta tra loro non c’erano distanze erano un'unica cosa, entrambi si guardarono intensamente, vivendo quel momento come se fosse la prima volta.

Spike si svegliò lentamente, il suo profumo lo inebriava, il contatto con il suo corpo caldo lo faceva impazzire, non aveva sognato, era tutto reale, sentiva che lei lo stava guardando, decise di assaporare ancora per un po’ quel momento, era la prima volta che succedeva, di solito lei lo prendeva a pugni e scappava via, ma adesso le cose erano diverse, loro erano cambiati, entrambi si erano accettati, sentì le labbra di lei contro le sue e provò un brivido per tutta la schiena, aprì leggermente gli occhi, trovandosi quelli verdi di lei davanti

“Buongiorno!” lo salutò dolcemente, lui sorrise, la vedeva raggiante, felice, e anche quello era la prima volta, gli suonava tutto strano, le accarezzò il viso e poi i capelli, gli sembrava ancora che stesse sognando, era troppo perfetto, e la baciò dolcemente per rendersi conto che lei era lì con lui

“Pensi sia stato solo un bello e intenso sogno?” disse scherzando, e lui sorrise ancora

“Non sono abituato a tutto questo.” confessò dolcemente, lei abbassò lo sguardo per un attimo

“Avevo dimenticato, quanto potesse essere bello stare insieme.” continuò lui, le alzò il viso e la baciò di nuovo, stavolta con più passione di prima, non era mai sazio di baciarla, non era mai sazio di lei

“Che intenzioni hai?” chiese lei staccandosi un attimo da lui, che sorrise a quella domanda

“Non lo immagini?” chiese con malizia inarcando il sopraciglio, evidenziando di più la cicatrice

“Non ti stanchi mai.” rispose lei, e tornarono a baciarsi sempre con più passione. Vennero interrotti dal telefono che iniziò a squillare, Spike trattenne una delle sue imprecazioni

“Scusami piccola.” disse alzandosi e rispondendo al telefono, si trattava di Lorne

“Spike siamo nei guai, abbiamo bisogno di voi.” risuonò la voce di Lorne spaventato

“Che succede?” chiese con apprensione il vampiro, Buffy preoccupata si alzò di colpo coprendosi con il lenzuolo

“Siamo sotto attacco.” continuò Lorne sempre più spaventato

“Ok, non preoccuparti, arriviamo.” disse per poi mettere giù, Buffy aveva capito

“Mi dispiace amore, ma il dovere ci chiama.” disse il vampiro iniziandosi a vestire, seguito da Buffy

I due corsero all’Hotel attraverso le fognature, dove trovarono l’intera gang lottare contro i demoni che aveva attaccato la sera prima, senza perdere un attimo si gettarono nella battaglia, Illyria sembrava non faticarsi troppo nell’uccidere quegli esseri, ma erano troppi anche per lei, Spike venne scaraventato nell’ex ufficio di Wesley da un demone, Buffy se ne accorse, ma non riuscii a raggiungerlo, un demone l’attaccò alle spalle

“Ma non muoiono mai.” urlò Connor, mentre non smetteva di lottare

“Dobbiamo ritirarci.” continuò Lorne che dava una mano, almeno ci provava. Spike dopo esser stato sbalzato per l’ennesima volta contro il muro, staccò la testa di quel demone con una spada e la trafisse uccidendolo

“Ma certo la testa.” disse Spike, ma venne attaccato da un altro demone

Buffy venne atterrata perse la sua scia e sollevata per il collo, in quel momento nell’hotel entrarono una ventina di Cacciatrici, divise in due squadre capitanate da Xander e Willow

“Ci siamo noi.” urlò Xander, una delle ragazze raggiunse Buffy e uccise il demone

“Grazie.” disse la bionda alla nuova Cacciatrice, in poco tempo, grazie anche alla magia di Willow riuscirono a uccidere quegli esseri, a battaglia finita le ragazze puntarono le loro armi contro Angel e i suoi

“Abbassate le armi, sono con noi.” ordinò Xander con autorità, le ragazze ubbidirono

“Che diavolo ci fate qui?” chiese Buffy a Willow e Xander

“Sapevamo che eri in pericolo.” si giustificò la rossa

“Come stai?” chiese Xander, era sempre lo stesso non era cambiato, protettivo nei confronti delle sue amiche, forse con la morte di Anya lo era diventato di più, Buffy sorrise, si diede un occhiata in giro e non vedeva Spike

“Dov’è Spike?” chiese e i suoi due amici la guardarono come una pazza

“Spike?” chiese dubbiosa Willow

 Una paura si fece strada in Buffy, corse verso l’ex ufficio di Wesley, e trovò un delle sue Cacciatrici che stava per uccidere Spike

“Ferma.” urlò la bionda corse verso Spike disteso a terra, Willow e Xander li raggiunsero rimanendo sorpresi nel rivedere il biondo

“Sei con noi?” chiese la ragazza stringendo la mano di Spike, che sorrise traquillizandola

“Questa è una delle tue?” chiese con ironia alzandosi, Buffy sorrise, i due si guardarono negli occhi, per un attimo aveva avuto la paura di perderlo di nuovo

“Che sta succedendo qui?” chiese Xander, attirando l’attenzione su di se

Xan, Will, state bene?” salutò il biondo

“State tutti bene?” chiese Angel raggiungendoli

Buffy?” chiamo Willow che con Xander aspettava una spiegazione

“E’ una lunga storia.” rispose la ragazza imbarazzata

Lorne con l’aiuto di Willow si occupavano delle ferite, Buffy seduta accanto a Xander;

“Allora?” chiese il ragazzo

“Allora cosa?” chiese la ragazza

“Non pensi che devi spiegarci qualcosa?” chiese ancora il ragazzo, Buffy sbuffò

“So solo ch’è vivo da circa un anno, non so altro.” disse la ragazza

“Verrà con noi?” chiese il ragazzo

“Non lo so.” rispose con sincerità e anche con paura che lui avrebbe scelto di rimanere a lottare accanto a Angel

Spike la guardava e non poteva non chiedersi se nella sua vita c’era ancora spazio per lui. Si erano ritrovati, erano stati di nuovo a letto insieme, ma, una parte di se sapeva bene che lei doveva occuparsi di qualcosa più grande della loro relazione, e lui sarebbe stato solo d’intralcio, doveva lasciarla volare, anche se questo avrebbe significato perderla di nuovo, Angel si mise seduto accanto a lui

“Adesso che farete?” chiese il vampiro bruno, Spike si sorprese di non sentire gelosia in lui,  lo guardò male

Buffy mi ha detto già tutto.” spiegò Angel, il biondo lo guardò, quindi lei aveva parlato di loro ad Angel, e alla fine aveva scelto di stare con lui

“Non ti dà  fastidio?” chiese con dubbio

“Dovrò farmene una ragione.” confessò il bruno, i due rimasero un altro po’ in silenzio a guardare la loro Buffy

“Ti darò un consiglio Spike. Se rinuncia a lei solo per inseguire una stupida profezia, non ne vale la pena.” disse cogliendo di sorpresa Spike, era vero, lui sperava di esser il vampiro con l’anima che avrebbe ricevuto in dono la vita, solo così poteva donare a Buffy una vita normale

“Lo dico per esperienza, una volta umano non sarai più in grado di aiutarla nella sua missione. Chiediti ne varrà la pena?” concluse il bruno

“Non sarà che vuoi quella profezia tutta per te?” chiese il biondo

“Io ci ho rinunciato, e poi adesso c’è Nina nella mia vita.” disse Angel per poi alzarsi, Spike iniziò a riflettere su quelle parole, non aveva tutti i torti, incontrò lo sguardo della ragazza, e provò un brivido per tutta la schiena, nel suo sguardo vide la stessa incertezza e la stessa sua paura, la vide alzarsi e andare nell’ex ufficio di Wesley, si prese di coraggio e la raggiunse, chiuse la porta dietro di se, Buffy gli dava le spalle, non sapeva cosa aspettarsi, per entrambi era il momento della verità

“Sarà meglio chiarire il tutto adesso.” disse Spike spezzando il silenzio, Buffy sospirò e tornò a guardarlo negli occhi

“Perché non sei venuto a cercarmi?” chiese la ragazza

“Avevo una guerra da combattere.” si giustificò lui, abbassando lo sguardo, non poteva rinfacciarle di essersi fatta una vita senza lui, non poteva certo incolparla di avere un altro ragazzo

“Non mentirmi ti prego.” gli disse avvicinandosi

“Beh, non mi sembrava giusto, sapevo che eri felice e che avevi una vita normale, non avevi certo bisogno di un vampiro che ti complicasse tutto.” spiegò Spike con calma.

“Chi ti ha parlato dell’Immortale.” chiese la ragazza

“Sono venuto a Roma per lavoro con Angel, e lì abbiamo saputo che stavi con quell’imbecille.” continuò a spiegare Spike, a quel punto Buffy si fece una grossa risata, e il vampiro ne fu sorpreso e anche un po’ offeso, lo stava prendendo in giro, e non lo sopportava

“Che hai da ridere?” chiese infastidito il vampiro

“Scusami, ma che ti ha detto che io stavo in Italia.”  continuò a chiedere

“Andrew.” rispose il biondo abbassando lo sguardo

“Spike non sto con nessuno, non so chi sia questo tizio, e non sto affatto a Roma.” spiegò dolcemente la ragazza, Spike rialzò lo sguardo verso lei, e vide qualcosa di diverso, vide la stessa luce di quando lui stava per morire, ma non poteva essere, non poteva crederci

“Non mi stai prendendo in giro, vero?” chiese dubbioso Spike,  Buffy gli sorrise e si avvicinò, prese la mano del vampiro e l’appoggiò sulla sua guancia, chiudendo gli occhi e godendosi quel contatto, Spike tremò a quel contatto, cosa stava succedendo? Era tutto un sogno? La vide riaprire gli occhi sorridendo e l’ennesima scossa lo attraversò per tutto il corpo, le cose erano davvero cambiate, Buffy gli ripresa la mano destra e la mise palmo a palmo con la sua, per poi intrecciare le dita, Spike sorrise ricordando il momento in cui lo fece per la prima volta

“Spike, io ti amo.” disse semplicemente la bionda, a quel punto a Spike sembrò che tutto si fermasse, la sua anima sospirò di felicita. Per tanto, troppo, tempo aveva sperato che quelle parole dette prima di morire, fossero vere. Adesso aveva solo la paura che tutto quello fosse un sogno, per questo decise di baciarla con tutto l’amore e la passione che provava per lei, realizzando che non era un sogno, ma la dolce realtà. Buffy si staccò dal sul bacio, lasciando a delle leggere lacrime di scenderle il viso

“Vieni con me ti prego, ho bisogno di sentirti ancora al mio fianco.”  disse la ragazza con il cuore colmo di gioia e speranza, Spike la guardava estasiato, le asciugò le lacrime, avrebbe trovato un altro modo per renderla felice

“Sarò di nuovo al tuo fianco.” rispose il biondo sorridendo, e torno a baciarla stringendola a se ancora di più. Angel aveva ragione, quella profezia non era paragonabile alla felicità che stava provando nel tenere tra le sue braccia la donna che ha sempre amato e per la quale sarebbe stato disposto a tutto, in fondo lo aveva già dimostrato, più volte.

FINE

 

 

   
 
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