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Autore: MisjudgeDeathRattle    24/02/2010    1 recensioni
Lei non era normale.
Lei voleva quello che era successo. L’aveva desiderato fin dall’inizio.
La loro morte. Il loro massacro.
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hidan, Sakura Haruno
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sweet Dreams
Di Luckystar487
 
 
Lo vide portarsi la spada alla bocca e leccare via il sangue.
Lo guardava con ammirazione e con paura, la stessa che si rivolge ad un lupo in una notte di luna piena.
-Il gatto ti ha tagliato la lingua, Cherry?- lasciò cadere la spada e tirando su dal pavimento il lungo giubbotto di pelle nera, infilandolo tranquillamente senza far caso alle macchie di sangue.
-Allora Cherry?-
Non riusciva a rispondere, la gola secca e la testa che girava non le avevano permesso di assimilare tutta la scena.
Avrebbe tanto voluto aver paura, urlare e scappare come una persona normale, ma in quel momento nulla era normale.
-Vuoi venire si o no?- richiese nuovamente.
Lei non era normale.
Lei voleva quello che era successo. L’aveva desiderato fin dall’inizio.
La loro morte.
Il loro massacro.
Domani cosa ci sarebbe stato scritto sui giornali? “Massacro in casa Uchiha scomparsa la figlia adottiva Sakura Uchiha” e poi … l’avrebbero accusata? Sarebbe stata portata via dalla casa con il suo vestito bianco sporco di sangue? Mentre i giornalisti accaniti la fotografavano e lei che si copriva invano il viso con il giornale?
-Allora? Lo sai che sono poco paziente- se lo ritrovò a pochi centimetri di distanza -che te ne importa ormai, se lo meritavano no?- il ragazzo alzò gli occhi al cielo, invocando chissà quale divinità a cui aveva sacrificato quelli che sarebbero dovuti essere i suoi familiari.
-Dai Cherry, andiamocene prima che arrivino i piedi piatti- alzò lo sguardo sul ragazzo.  
-Te ne prego, andiamocene- sussurrò
Uscirono in silenzio dalla porta posteriore della villa, senza farsi notare, salirono sulla macchina del ragazzo e partirono.
 
03:57 a.m.
Sentì la macchina rallentare e poi fermarsi, svegliandosi del tutto dal suo dormiveglia.
-Che succede?- disse.
-Sono stanco- buttò la testa all’indietro e sospirò.
-Vuoi riposarti, Hidan?-
-No- voltò lo sguardo verso di lei -voglio il pagamento-
Sakura si irrigidì.
-Allora?-
-Non ora-
-Come non ora?-
-Non me la sento-
-Non te la senti? Te la sei sentita a uccidere prima e ora?-
-Non è stata una mia scelta, capisci la gravità di quello che mi hanno fatto? È stato tutto…-
-Quello che ho fatto io? Noi?-
Non seppe rispondere. Le lacrime sgorgarono improvvisamente dagli occhi, portandola a singhiozzare violentemente.
-Smettila di piangere, oh Jashin- sbuffò sonoramente, si aggiustò meglio sul sedile e le cinse le spalle con il braccio -non ci sentirà nessuno-
Si spostò ed accese la radio. Qualunque cosa in quel momento andava bene.
-Hidan…-
-Shhh- le appoggiò un dito sulla bocca -rompi le palle più tardi-
Con un movimento brusco la fece mettere a cavalcioni su di lui, cercando la sua bocca.
In quei moment Sakura ripensò a quelle volte che,quando andava a scuola, avrebbe pagato per una scena da film del genere.
Lui, lei, in  una macchina con il volume della radio a palla. Ma ora? Si sarebbe sentita più felice durante una scarica di botte di Fugaku Uchiha.
Si sentiva sporca, aveva ucciso delle persone e ora stava scopando con l’assassino in mezzo a una strada poco trafficata.
Però tutte quelle sensazioni che si accavallavano: l’adrenalina, il piacere, la paura, le sbattevano il cervello da una parte all’altra, non facendole capire più niente.
Tutto il senso di colpa scivolò via, come se non fosse mai esistito.
 
04:15 a.m.
Quando tutto finì e ti ritrovò con la testa appoggiata sui capelli di Hidan si risvegliò da quello stato di trans, ritrovandosi sudaticcia e stanca.
-Bene- disse Hidan sorridendo -ora scendi dall’auto-
Come una secchiata d’acqua fredda.
-Cosa?-
-Non hai capito? Scendi dalla macchina, ho altro da fare-
Cercò di alzarsi ma il tettuccio della macchina la bloccava.
-Muoviti! Non ho tempo da perdere-
Hidan aprì la portiera facendola scendere con uno spintone.
-Mi spieghi dove vado? Non ho nessuno!-
-Ti avevo detto che dovevi rompere le palle più tardi!-
Chiuse la portiera con violenza e, facendo retromarcia, partì lasciando dietro di sé una scia di polverone.
Sakura rimase sul ciglio della strada guardando il sole che pigramente iniziava a mostrare alcuni dei suoi raggi.
Il vestito sporco di sangue e lo sguardo vacuo.
E ora?

 

Sweet dreams are made of these.
Who am I to disagree?
Travel the world and the seven seas.
Everybody's looking for something.
Some of them want to use you.
Some of them want to get used by you.
Some of them want to abuse you.
Some of them want to be abused

 

*note autrice*
Va bene il no comment?
La canzone è Sweet Dreams di Marilyn Manson e l’ho usata, più o meno, per la creazione della storia, perciò ho ritenuto opportuno mettercene un pezzetto.
Ringrazio Linali san e  Hanil per le recensioni di Beyond here lies nothing. 

GRAZIE PER AVER LETTO

 

Luckystar487

  
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