Ora finalmente era riuscito a
raggiungere l’obbiettivo…era lì, lo vedeva davanti a se!
Quasi piangeva tanta era la
soddisfazione ma dai suoi occhi induriti le lacrime non potevano trovare spazio
per scendere!
Mancavano 2 incontri, la semifinale e
la finale!
Era già tra i primi
Entrò in palestra e si rese conto che
era gremita! Beh, d’altronde quel giorno si disputavano le 2 semifinali del
torneo. Si sarebbe deciso che dei 4 più bravi contendenti nipponici avrebbe
ottenuto l’accesso alla finalissima avrebbe potuto vantarsi di essere arrivato
fino in fondo, di essere arrivato a giocarsi il titolo di campione del
Giappone!
Dagli spalti gridavano a gran voce i
supporters…incitavano i contendenti che in quel momento erano tutti
contemporaneamente nella palestra per il riscaldamento:
“FORZA TOTAMIIIII”
“VAI MATSUMARA”
“VIVA KOBAKIII”
Gli atleti rispondevano alle urla con
dei cenni con le mani, alzando le braccia…tutti tranne uno che non ne aveva
ricevuti: Akito Hayama.
Il biondino continuava ad allenarsi
come se nulla fosse…scaldava i muscoli, ma il suo sguardo era glaciale, non un
sentimento, non un emozione…ne gioia ne nient’altro!
Per questo durante tutto il torneo
nonostante la sua grande bravura non aveva mai trovato i favori del pubblico.
Già perché il pubblico oltre alla bravura vuole i sentimenti, vuole le emozioni
umane…lo spettacolo!
Akito di tutto questo non concedeva
assolutamente niente. Metteva a terra i suoi avversari con grande rapidità, non
faceva nulla dopo la vittoria, mai un gesto, mai un urlo, mai una
manifestazione di umanità. Questo al pubblico non piaceva affatto ed era
proprio per questo che Akito si sentiva sempre più solo. Ma non lo era del
tutto! Già perché una ragazza sedeva sempre sulla sua sedia giù, direttamente
in palestra, vicino al tappeto dove si svolgevano i combattimenti…dal primo
giorno del torneo quella ragazza era sempre stata lì!
Era l’unica che tifava per Akito ed era
l’unica a cui Akito dopo ogni vittoria dedicava un po’ di calore umano! Non
certo un sorriso e nemmeno un gesto plateale, cosa a lui impossibile, ma quando
la guardava, vedeva il suo sorriso, il suo sguardo asettico si colorava di
rosso, i suoi occhi perdevano quella connotazione di durezza e cattiveria che
li caratterizzavano e diventavano gentili…
“Forza Hayama” uscì dalla sua voce ed
il biondino, fermatosi un attimo la guardò e disse facendo cenno con la teste:
“Uhm!”
I ragazzi finirono il riscaldamento e
si misero a sedere ai quattro bordi del quadrato. Le TV si erano collegate e
stavano per dare, in visione nazionale, gli incontri della giornata.
KTV emittente nazionale di prim’ordine:
“Benvenuti, sportive e sportivi, anche
quest’oggi a questo evento nazionale di grandissima portata che sono i
campionati nazionali di Karatè! Abbiamo l’onore di poter seguire in diretta le
semifinali del torneo, di seguire le gesta di 4 atleti di prim'ordine che si
contenderanno il successo finale…tra questi 4 c’è il vincitore!
Però oggi da 4 devono diventare 2
quindi mentre in due oggi gioiranno altri due saranno senza dubbio delusi ed il
loro sogno si fermerà qui!
E’ una lotta con un solo risultato:
VINCERE!
Di certo il nostro Karatè è il migliore
al mondo quindi possiamo anche affermare che questi 4 sono i migliori al mondo!
Pensate che oggi potremo vedere il campione nazionale attuale che si sfiderà
con il suo avversario di sempre, quello che anche l’anno scorso ha provato a
fermarlo senza riuscirci! Sembra proprio di rivedere il film dell’anno scorso!
Che incontro sarà cari amici!
Nell’altro combattimento di oggi invece
potremo vedere la sfida tra il campione olimpico, forse il vero numero 1
nazionale e il campione Juniores che viene dalle eliminatorie definito “Cuore
di ferro” visto che non mostra mai il benché minimo sentimento umano!
I bookmakers si stanno dando da
fare….ma il favorito strano a dirsi è proprio questo biondino che viene da
Tokio…è come non potrebbe essere così d'altro campo?
Ha sempre vinto con una tale
naturalezza che la vittoria sembrava la naturale conseguenza di ogni suo
incontro!”
Akito Hayama però non sembrava felice,
anzi il sentimento di tristezza, che emergeva dal suo cuore era talmente
evidente da contagiare chi gli stava intorno ed addirittura il pubblico non
riusciva a gioire per le imprese che questo ragazzo continuava a compiere!
Comincia il primo combattimento della
giornata che vede impegnati il campione nazionale Totami e il secondo arrivato
l’anno precedente Kobaki!
Akito era seduto vicino al bordo del
tappeto concentrato sull’incontro e sulla sfida che di lì a poco lo avrebbe
visto impegnato!
Doveva sbarazzarsi dell’ennesimo nemico
che si poneva tra lui e la sua consacrazione a miglior Karateka del Giappone, e
perché no, del mondo intero! Per lui gli avversari erano l’unico pensiero,
l’unico fastidio, l’unico ostacolo tra lui e la vittoria finale, nella sua
mente c’era il Karatè e nient’altro.
Aveva svuotato la mente da tutto, nel
suo mondo esistevano solo i calci, le prese e la difesa! Niente di più. Ogni
traccia del passato era stata seppellita nel più profondo della sua oscurità!
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