Titolo: La verità alla fine del tempo
Fandom: Final Fantasy VIII
Rating: Giallo (14+)
Genere: romantico, introspettivo
Avvertimenti: nessuno
Prompt: SLEEPING SUN - NIGHTWISH 4:04, "Il tempo scorre sempre" di renki_chan e "Colomba" per il Carnevale@FanWorld
Conteggio parole: 404 (contatore)
Riassunto: una colomba muore, Artemisia nasce.
Disclaimer: Squall, Rinoa e tutti i personaggi di Final Fantasy VIII non mi appartengono. La Square Enix, invece, potrà maltrattarli ad oltranza.
Il titolo e la citazione iniziale sono tratte da "Sleeping sun" dei Nightwish.
Link alla tabella: qui

[…] Sorrow has a human heart
From my god it will depart
I'd sail before a thousand moons
Never finding where to go […]

I passi risuonavano veloci nei corridoi del castello, sempre più vicini alla sala centrale. Nemmeno Omega Weapon, la sua ultima creatura, era riuscita a fermare i Seed.

Rinoa si lasciò cadere a terra. Non sarebbe dovuta andare così, i bracciali avrebbero dovuto salvarla da quella condanna.

“Presto saranno qui.” mormorò, fissando l'uomo accanto al portone.

Non avrebbe dovuto trascinarlo qui, avrebbe dovuto impedirgli di lasciare il Garden di Balamb. Lo aveva condannato alla corte marziale, comandante o meno.

Squall non la guardò nemmeno, ma lei capì ugualmente: sarebbe rimasto con lei, fino alla fine, qualunque fosse stata.

Rinoa sorrise. In fondo il silenzio di quell'uomo era una delle cose più rassicuranti in quel momento.

La ferita sulla fronte si era riaperta e il sangue di numerose altre gli lordava volto e gli abiti: non sarebbe sopravvissuto ad un altro attacco, non contro una squadra dei migliori soldati da lui stesso addestrati.

Un groppo le salì alla gola e la ragazza guardò verso il cielo. Il sole ormai era quasi tramontato e le colombe già volavano ai nidi, riempiendo l'aria del loro tubare. Non avrebbe mai immaginato che quelle rovine fossero un rifugio per quelle bestie, ma le sarebbero mancate.

Dei colpi risuonarono gravi nel salone, ormai stavano abbattendo il portone. Rinoa si strinse le ginocchia al petto; avrebbe dovuto lasciarsi imprigionare come Adele, se lo avesse fatto ora non sarebbero braccati come animali.

Squall sguainò il gunblade, pronto a dare battaglia e lei chiuse gli occhi per non vedere. Chiunque fosse uscito vincitore da quella battaglia, lei avrebbe miseramente perso la guerra.

Chiuse gli occhi, ma il clangore delle lame e il rimbombo degli spari la raggiunsero ugualmente. Spari, pugni e il rumore di un corpo che si accasciava al suolo.

E dopo fu buio, un buio in cui la sua coscienza si lasciò penetrare e annullare.

Non sapeva come fosse successo, ma si ritrovò in ginocchio, il capo di Squall sul grembo, a fronteggiare un intero plotone dei migliori soldati del Garden.

Rinoa strinse nel pugno alcune ciocche del ragazzo che teneva fra le braccia. Avrebbero pagato per quella pazzia, per la morte del suo cavaliere.

“Ricordate, Seed.” mormorò, lasciando andare il corpo. Quello che un tempo era stato il suo cavaliere giacque a terra, il gunblade lontano da lui. “Il tempo scorre sempre, non sarete per sempre i vincitori.”