…E’ solo un mazzo di mimose…
[Seifer X Olette]
E’ da
dieci interminabili minuti, che vado su e giu. Su e giu, su e giu, e non mi fermo.
E lui è lì, adagiato sul tavolo, che mi
fissa. Mi fissa.
Non so da
quando i mazzi di mimose fissano la gente, sta di fatto che mi sta fissando. E mi prende per i fondelli, come se non bastasse!
Ah! Pensa
di potermi prendere in giro solo perché lui ha i fiori gialli ed è tutto bello
incartato! Ma no, non mi frega. Io non cedo: è vero,
l’ho comprato. Senza motivo. Non l’ho
comprato per regalarlo ad una ragazza in particolare, che ne so, tipo Olette. No.
L’ho
comprato per sfizio. Per dire in giro che io mi sono ricordato della festa
della Donna.
Ecco, lo
regalerò a mia madre.
Si,
lo regalerò a lei.
-Seifer!?- e questa ora chi…Oh cazzo.
E’ Olette. Chi mi spiega quando cavolo sono uscito di
casa, eh? Quando? E perché ho
il mazzo di mimose in mano!? Bastardo! Lo ha fatto apposta!!
-Olette.-
inclino il capo. Lei sorride divertita.
-Ehm, e
quello…- adocchia i fiori che ho in mano. Impreco contro di loro. Devo
sbarazzarmene, o diventerò pazzo. Si, diventerò pazzo.
-Senti, pigliatelo e non fare storie. Ci vediamo, eh- gli lancio il mazzo e
lo prende al volo.
Ah, che liberazione. Ora quel mazzo
di mimose non mi guarderà più con sufficienza.
Rientro a
casa e mi richiudo la porta alle spalle, per poi
andare a sdraiarmi sul letto.
Ad un
certo punto spalanco gli occhi.
Un
momento…Io ho dato il mazzo di fiori ad
Olette.
Il mazzo
di mimose mi ha fregato.
…Il mazzo di mimose mi ha fregato!!
…
Cazzo!
*
[Larxene X Marluxia]
L’unica.
Sono
l’unica.
L’unica
donna qui dentro, e l’unica senza un cavolo di mazzo di mimose in mano!
Quegli
idioti…Ce ne fosse uno che mi facesse ricordare di essere
donna, qualche volta! Eh no, loro hanno le loro missioni. Loro devono giocare a
freccette, suonare la chitarra, badare all’orto, fissare la luna come (e con) i
gatti, incendiare qualche albero in giro.
“Ecco,
no, dato che devi andare in città, ricordati di
prendere della mimosa a Larxene, che oggi è la festa della Donna.”
E certo
che no.
Sono
l’unica deficiente che se ne sta con le mani in mano.
Ma
per chi mi hanno preso? Ho delle necessità, io! Certo, non sarò il massimo
della femminilità, ma non mi sembra di assomigliare così tanto ad un uomo!
Oh, ecco
Marluxia. Un altro idiota.
Perché
cazzo sta sorridendo?
-Ehi,
Larx!- non mi chiamare Larx, stupido giardiniere con i capelli tinti di rosa!
–Auguri!-
…
Quello è un mazzo di mimose.
Si,
lo è, sennò ci vedrei male.
Credo di
essere arrossita. L’ho simulato, vero? Io non posso. E
non voglio, ci mancherebbe altro!
Ok. In
fondo è stato gentile. Quindi una smorfia, o meglio, quello che generalmente viene definito sorriso, se lo merita.
E va bene.
Lo
faccio.
…
-Laxeeeene! Perdono!-
-Non ho
bisogno delle mimose, io! Regalale a Vexen, le mimose!- forse è meglio che però
non mi mostri troppo contenta. Gli darebbe alla testa –Non ho
bisogno di vederlo dimostrato! Lo so, sono donna! E
sono fiera di esserlo, capito!?- lo sto inseguendo per i corridoi del castello, mentre
lui urla spaventato.
Ah, che bella visione.
-Io non
te le regalo più, allora, le mimose!- minaccia sparendo in un varco oscuro.
Mi fermo,
e sorrido di nuovo.
Oh, tanto
lo so che lo farà.
Lo fa
tutti gli anni.
Ah, non
ve l’avevo detto…!?
*
[Leon X Yuffie]
…Mimose?
Non ne ho
particolarmente bisogno.
Aerith
non fa che parlarne da una settimana, di questa festa della Donna.
Non mi importa, se me le regalano o meno. Insomma…E’ uguale, non cambia nulla.
E poi,
non mi sembra il caso di pensare a queste cose mentre fuori è pieno di
Heartless e Nessuno che minacciano tutta Hollow
Bastion.
-Alla tua
destra!- urlo a Leon, che prontamente balza in aria ed elimina la creatura
d’oscurità che lo aveva attaccato per poi slanciarsi in avanti per farne fuori
un’altra, più grande.
-Perfetto!- grido entusiasta, muovendomi velocemente in mezzo a quelle
ombre, e attaccando un trio di Heartless particolarmente insistenti.
-Ahn,
Yuffie, sei migliorata parecchio- sorride sghembo lui, ruotando su sé stesso e
facendo sparire un paio di nessuno.
-Nemmeno
tu, sei male- ridacchio io copiandolo.
Abbiamo
eliminato il gruppo, ed ora se ne sta facendo avanti un altro.
Leon
respira affannosamente, e si porta una mano ad asciugarsi il volto sudato, poi
con una capriola all’indietro mi raggiunge, schiena contro schiena –Forse non è
il momento adatto…- gli Heartless si fanno più vicini, mentre mi vedo
sventolare davanti al viso una piantina dai tondi e soffici fiori gialli –Ma,
buona festa della Donna.- mi fa l’occhiolino, e poi torna ad avventarsi contro
i nostri nemici.
Arrossisco
impercettibilmente, e mi infilo rapidamente la
piantina tra i capelli, ripartendo all’attacco, dando man forte al mio
compagno.
Lo
ammetto, si…Avevo sperato, che lo facesse...
Me per
pochissimo, lo giuro!
*
[Luxord X Regina di Cuori]
Sono
sempre stato un tipo richiesto, dalle ragazze e dalle donne.
Non ci ho
mai dato troppo peso, dato che il mio unico amore è
sempre stata la Regina di Cuori. La carta, della Regina di Cuori.
Ho sempre pensato fosse una bella donna, dai lineamenti aggraziati.
Mi sono
sempre divertito, a tradirla con le altre carte, a farmi sedurre dall’asso e dal jolly. Ma alla fine tornavo
sempre da lei, anche se le altre regine smaniavano per avermi tutto per loro.
La carta
della Regina di Cuori mi ha sempre celato dei segreti. Non le bastava essere la
mia carta vincente, essere la protagonista.
Lei è
sempre stata superiore, altezzosa, irraggiungibile, in quella posa maestosa e
così tremendamente perfetta.
Il sapore
del destino che gioca contro di me è sempre stato amaro e dolce insieme, quando
la sfoderavo, vincendo l’ennesima partita contro il mio avversario invisibile.
Avevo
occhi solo per lei, per la perfezione.
Raccolgo
un mazzo di fiori gialli, chiamati mimose.
Li devo
regalare a lei. A lei che si avvicina, sempre superiore,
sempre altezzosa, sempre irraggiungibile. Elegante nella sua goffaggine,
stupenda nel suo corpo non perfetto.
Mi guarda
con astio, avvicinandosi sempre di più, il volto concentrato a mantenere su una
maschera di falsa rabbia che non prova nei miei confronti, lo so.
Perché se prima non era attratta da me come tutte le altre, ora lo è,
sempre di più.
E mentre si avvicina ancora, vedo nei suoi occhi
l’impazienza di vedermi, di farsi conquistare per l’ennesima volta dal mio
sorriso.
E’ a
pochi centimetri dal mio volto, ora. Divido in due mazzetti la mimosa.
Alla sua
espressione allibita, mi scappa un risolino divertito, mentre le infilo
lentamente uno dei due piccoli mazzi tra i capelli e le porgo
l’altro.
-Per te,
mia Regina di Cuori.-
E
questa volta non è la carta. E’ quella vera.
*
Buon 8
Marzo a tutte le donne!!
Spero che queste quattro flashfic vi siano
piaciute….
Giulia__Chan,
ti ringrazio ancora tantissimo per il suggerimento! La Luxord X Regina di Cuori
mi ha preso troppo xDD!!
Spero che
vi abbiano regalato tante mimose!!
Ciao a
tutti*^*
Greta.