Ok, dopo questa fanfic ho avuto l’ulteriore e definitiva riprova che a me D.Gray-Man fa male… questo pezzo infatti, che oltre ad essere una poesia è pure una drabble di 100 parole esatte, l’ho scritto ieri notte sotto le coperte, sul cellulare e a mezzanotte passata, dopo aver riletto il volume 10 (quello dello scontro di Kanda con Skinn Boric).
Ora, a parte il fatto che quelle pagine sono piene zeppe di espressioni (verbali e facciali) di Kanda su cui si potrebbero scrivere bibbie intere tanto sono intense, c’è una frase in particolare che mi ha colpito: “Gli esseri umani muoiono finché rimangono tali” (Night 95). Già di per sé trovo che queste parole siano intensissime, ma soprattutto, rilette a posteriori alla luce delle rivelazioni sul passato di Kanda delle ultime Night, assumono tutto un altro significato…
Beh, la pianto qui sennò finisce che scrivo più commento (assolutamente inutile) che fanfic (spero un po’ meno inutile). Fatemi sapere cosa ne pensate!
NOTA: Il titolo è vagamente ispirato a quello di una canzone dei Monjes Budistas, “Lotus Sunset”… non credo sia difficile capire perché mi abbia influenzato XD
Never Coming Sunset
Cadono i petali del fiore...
Si staccano, cadono e appassiscono,
si fanno polvere i tuoi giorni venturi.
La vita che mai vivrai scivola via per mai più ritornare,
come sabbia nella clessidra,
succhiata dalla spada con cui ti difendi,
come acqua nel terreno carsico.
Ma nei tuoi occhi c'è sempre la stessa espressione.
Non temi la morte: l'hai già incontrata una volta.
Non temi l'oblio: te l'hanno già imposto una volta.
“Gli esseri umani muoiono finché rimangono tali”
Ma tu umano non lo sei mai stato.
E il tatuaggio si spande sul tuo petto come veleno
e i tuoi petali cadono nel silenzio.