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Autore: crazyfv    18/03/2010    1 recensioni
Ciao a tutti questa ff mi è venuta in mente per caso,pensando a dove poter collocare per un altra storia i nostri personaggi e mi è venuto in mente questo inizio molto comico fra Alice&jasper mi raccomando asptto i vostri pareri. ho rimaneggiato la storia rendendola più uniforme ad un unico stile!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mi alzai dalla sedia e proseguii fuori dalla caffetteria come un automa,fino a quel momento la rabbia verso quell’arpia mi aveva sostenuta dandomi la forza di combattere e prendere delle decisioni,ma improvvisamente mi sentivo come svuotata senza una meta,avrei solo avuto voglia di stendermi sotto le coperte e non alzarmi più.

Aprii la portiera dell’auto e  mi accomodai sul sedile del guidatore fissando con sguardo trasognato il biglietto per parigi e la chiave del fantomatico appartamento,una nuova vita lontano da tutto ciò che avevo imparato ad amare,anche se non ero cresciuta a Rino mi era innamorata di quella città caotica non appena vi avevo messo piede e adesso … ma volevo veramente andare via? Non ero mai stata il tipo che indulgeva troppo sulle proprie disgrazie ,era Venerdì mattina decisi che sarei andata via per un week end, quello che ci voleva erano due amiche … due sorelle piuttosto, divise per motivi di lavoro ma unite anche a kilometri di distanza,non avevo accennato a Rose e Bella  della mia relazione con Jasper aspettavo la nostra solita rimpatriata trimestrale per poterne parlare di presenza,ma adesso c’era altro di cui discutere. Presi il cellulare dalla borsa e composi il numero di Bella,a quest’ora pensai guardando l’orologio sulla plancia dell’auto doveva essere in pausa pranzo.

“ Pronto Alice cara! Come stai!? “

“ Bella … senti,io ho bisogno di te e Rose … “

La voce assunse immediatamente un tono meno gioviale sentendomi così giù,sicuramente avrebbe voluto tuffarsi dentro la cornetta per venire a vedere di presenza come stavo,sorrisi mestamente.

“ cosa succede Alice,stai bene?qualcosa che non và con James forse “

“ Ehm è una storia lunga per questo ho bisogno di parlarvi,saresti libera questo week end? “

“ certamente tesoro,sono liberissima,parto stasera ci vediamo alla baita … Ah Alice,non preoccuparti per Rose la informo io ti aspettiamo d’accordo?tieni duro tra poco saremo insieme e risolveremo tutto come abbiamo sempre fatto “

“ grazie Bella, sentirselo dire mi rasserena un po,’ a più tardi “

Interruppi la comunicazione prima di scoppiare in lacrime al telefono e accesi la macchina per ritornare a casa,avrei preparato un borsone velocemente e mi sarei diretta in aeroporto per prenotare un volo per il Montana,lì io Bella e Rose avevamo comperato una baita,era il nostro rifugio segreto un posto dove ritirarci a leccare le ferite nei momenti bui e in questo momento mi trovavo proprio in un abisso di oscurità.

Erano passate tre ore da quando Alice aveva risposto al telefono,adesso lei non c’era più … le parole che mi aveva detto per telefono riecheggiavano nella mia mente agitandosi come api impazzite nella mia testa e pungevano tanto forte da avere voglia di piangere mi sforzai di dargli un senso “ non cercarmi,non chiamarmi “ “ se non torno fra una settimana non tornerò affatto … “ non sembrava nemmeno la mia lingua,io non volevo capire quelle parole perché farlo mi avrebbe annientato. Mi alzai dalla poltrona e affondando le mani nelle tasche dei pantaloni mi diressi alla finestra,tutto quello che aveva fatto mia madre aveva l’unico scopo di separarci,sicuramente Sarah non sapeva di prendere parte a quella messa in scena orchestrata ad arte. Scoppiai in una risata sarcastica,pensare che ero convinto che si fosse davvero pentita,che sarebbe arrivata addirittura a scusarsi,dei colpi alla porta mi fecero voltare.

<< Avanti >>

<< Jasper ? >> la rossa testa di Sarah fece capolino attraverso la porta

<< Sarah accomodati >> tornai alla scrivania indicandole una delle sedie di fronte

<< Sei riuscito a metterti in contatto con Alice? >>

<< no … ha detto che ha bisogno di un po’ di tempo per riflettere >>

<< mi dispiace … io non sapevo niente di tutta questa storia! >>

<< chi te ne ha parlato? >>

<< quando sei scappato per inseguire Alice,tuo padre e tua madre hanno cominciato a litigare allora victoria mi ha portata a prendere un caffè e mi ha raccontato tutto,senti devi credermi,non era nelle mie intenzioni farti rompere con la tua ragazza,volevo solo passare a salutarti >>

<< lo so Sarah,non importa,sono convinto che troverò una soluzione >>

<< te lo auguro … adesso devo andare, ho il turno in ospedale >>

Uscì dalla stanza,fissai la porta chiusa sentendo montare dentro una rabbia profonda,stare con Alice era stato diverso da qualsiasi altra relazione avessi mai avuto,ero certo che lei fosse “quella giusta” e non l’avrei lasciata fuggire così facilmente,avrei lottato,lottato per vincere,afferrai la giacca e mi precipitai verso l’uscita.

 

Si avvisano i signori passeggeri che il volo 30148B in partenza per Devenport è stato spostato al gate numero 2”

La folla che riempiva l’aereo stazione sfrecciava attorno a me, mentre mi facevo strada verso il banco prenotazioni.

<< Buongiorno posso avere un biglietto andata e ritorno per Missoula,montana >>

La signorina alla reception annui e prontamente controllò i database per verificare i voli disponibili << il prossimo è in partenza fra trenta minuti va bene? >>

<< si grazie >> Attesi che espletasse tutte le procedure e con i miei due biglietti mi diressi al gate dell’imbarco.

Il viaggio fu veloce e rilassante,riuscii a dormire e riprendere un po’ di lucidità,alle otto di venerdì sera posteggiai la mia auto presa a noleggio davanti al cottage illuminato sulle Rocky mountains,scesi dalla macchina ,presi il mio borsone e nemmeno due passi dopo mi ritrovai circondata da Rose e Bella,avevo trattenuto il dolore fino a quel momento e come una diga che cede all’improvviso mi ritrovai in ginocchio piangendo disperatamente come non avevo mai fatto prima.

<< Alice,su dai vieni dentro,Bella puoi preparare del caffè … temo che c’è ne servirà parecchio >>

Il piccolo salotto rustico era riscaldato dalle alte fiamme che ruggivano nel caminetto,mi sedetti sul divano e mi raggomitolai stringendo le ginocchia al petto,pochi minuti dopo Bella ritorno con delle tazze di caffè fumante per tutte e tre.

<< Bene >> disse mettendomi la mia tazza fra le mani << adesso è il momento di dirci tutto,fino all’ultimo. >>

Presi un profondo sospiro,asciugai le lacrime e raccontai le ultime due settimane,le più belle e le più dolorose della mia esistenza.

Quando terminai il mio racconto fissai lo sguardo in quello delle mie amiche e le vidi tranquille,la cosa mi lasciò interdetta.

<< cosa dovrei fare ? >> chiesi << io non vorrei affatto lasciare Rino è la mia città,mi piace vivere lì >>

<< Alice cara? >> Rose si sporse dalla poltrona in cui era seduta per prendere una delle mie mani fra le sue << io e Bella siamo giunte alla stessa conclusione ascoltando il tuo racconto,secondo noi Jasper non voleva assolutamente farti soffrire,lui ti ama sciocchina,coma ti ha detto al telefono la vostra storia era ancora troppo giovane per aver avuto il tempo di raccontarvi del passato >>

<< Si Alice è così >> affermò Bella << devi dargli un'altra possibilità … però se tu hai bisogno di riprenderti potresti andare a Parigi per pensare, ma poi dovrai tornare,non devi permettere alla vecchia megera di mettersi tra voi due >>

<< si probabilmente sono stata troppo dura e precipitosa,d’altronde ho davvero bisogno di riflettere. Domattina prenderò l’aereo per Parigi voglio essere sicura delle mie scelte prima di ritornare >>

<< fai bene! >> Rose alzò la testa verso l’orologio da parete appeso sul camino ed esclamò << è tardissimo,dovrai riposare un po’ se non vuoi addormentarti in auto >>

<< mi dispiace di avervi fatte scappare così per mezza serata >>

<< non  lo devi dire nemmeno,adesso va a dormire ci vediamo domattina >>

L’appartamento di Alice era vuoto,avevo provato a bussare parecchie volte ma le luci erano spente,la quindicesima volta che mi ero attaccato al campanello la signora Thomson della porta accanto aveva spalancato la porta con il suo volpino in braccio.

<< Giovanotto!! Sono le undici passate avete intenzione di far baccano tutta la notte!! >>

<< mi perdoni signora non era mia intenzione disturbarla … sapete dirmi dove si trova miss Alice >>

<< Alice e andata via dalle sue amiche credo,lo fanno sempre ogni tre mesi … anche se stavolta è partita un po’ prima >>

<< posso sapere dove di preciso? >>

<< non so se posso dirglielo … ma lei chi è? >>

<< sono il suo datore di lavoro,ho urgente bisogno di mettermi in contatto con lei >> dissi assumendo l’aria più professionale che potevo,la donna mi guardò come se fossi uscito matto sicuramente stava pensando a quale datore di lavoro sano di mente si comporterebbe come me,certo non era un comportamento usuale.

<< è andata alla baita sulle Rocky mountain,non so dirle altro >>

<< la ringrazio infinitamente >> dissi correndo verso le scale << e mi scusi ancora per il disturbo >>

<< fiori giovanotto!! Le porti dei fiori!  >>

Sorrisi sapendo che la mia storia del boss alla ricerca della sua assistente perduta non aveva fatto abboccare all’amo l’anziana vecchietta,salii sulla mia Aston e in breve ero in aereoporto,chiamai al telefono Alfred uno dei miei collaboratori,la società poteva disporre di un aereo da affittare secondo le necessità,non potevo aspettare i voli normali dovevo raggiungere Alice immediatamente.

<< pronto … >>

<< Alfred sono Jasper,ascolta mi servi urgentemente >>

<< Jasper? … ma ti rendi conto che sono le quattro del mattino >>

<< ascolta non me ne importa ti pagherò il triplo del solito se porti le tue chiappe pelose qui in cinque minuti >>

<< volo! >> la comunicazione si interruppe e presi a camminare avanti e indietro per il terminal,ero in agitazione e provai a calmarmi cercando di trovare le parole giuste da dire a Alice … le avrei dovuto chiedere scusa e dirle che lei era tutta la mia via e che anche se avesse avuto bisogno di pensare l’avrei aspettata in eterno si … questo sicuramente poteva convincerla,sentivo il cuore battere a mille,quando mi sentii sfiorare la spalla.

<< allora capo … qual è l’urgenza >>

<< montana! Devi portarmi subito al primo aereoporto che ti dà la conferma per l’atterraggio >>

<< benissimo! >>

Ci avviammo spediti verso le uscite per il personale autorizzato,l’hangar era affollato di aereo mobili e personale nonostante l’ora antelucana,l’aereo privato con tutti i comfort prese il volo scavalcando tutti gli altri,mi sentivo un po’ in colpa ma era per una buona causa,non riuscivo a restare fermo,a parte il decollo in cui dovetti allacciare le cinture adesso me ne stavo a camminare lungo il corridoio affondando passi pesanti sulla moquette cercando di calmare la respirazione,non sarei riuscito a sopravvivere ad una vita senza Alice …

<<  Bene,ho preso tutto,che dire ragazze … vi porterò un souvenir da Parigi … magari qualche borsa favolosa firmata >>

<< ecco la Alice che conosco! >> esclamò Rose << comunque una bella borsa non è una cattiva idea >> mi abbracciarono e mi accompagnarono alla macchina,mi sentivo più leggera e con una nuova speranza nel cuore. Il viaggio in compagnia delle mie due migliore amiche trascorse più sereno di quello di andata,avevano deciso di accompagnarmi in aereo porto,al banco del check in la ragazza aveva finito di controllare i dati,presi il passaporto e il biglietto e mi girai verso Bella e Rosalie in attesa dietro di me per salutarle,ma la voce mi si fermò in gola.

A meno di venti metri da me c’era Jasper,in un completo grigio chiaro tutto sgualcito,la cravatta allentata i capelli scarmigliati,sembrava avesse attraversato un tornado,passai accanto a Bella e Rose,leggermente interdette per il mio comportamento.

<< Jasper co … cosa ci fai qui? >> domandai cercando di buttare giù il nodo che mi sentivo in gola e che minacciava di farmi scoppiare in lacrime in mezzo all’aereoporto.

<< sono venuto a dirti che ti amo … che mi dispiace e che ti chiedo scusa per tutto,sono disposto ad aspettare tutto il tempo di cui hai bisogno per pensare a patto che tu torni da me,noi siamo fatti per stare insieme,da quando sei andata via e sono passate meno di quarantotto ore non riesco nemmeno a respirare bene e come se non funzionassi senza di te … >>

Si inginocchio in mezzo alla gente che correva frenetica,fuori dal tempo e dallo spazio  << non puoi essere così crudele da condannarmi ad un esistenza senza di te,ti prego dammi una possibilità di fare ammenda prometto che non ci saranno più segreti fra noi >>

<< Jasper >> sussurrai,perché non avevo la forza di dire altro,mi insinuai fra le sue braccia appoggiando la testa sul suo petto e aspirando la sua fragranza che mi avvolgeva e mi cullava facendomi sentire finalmente  a casa e al sicuro.

<< posso ritenermi perdonato? >> chiese con un mezzo sorriso sulle belle labbra piene quando smettemmo di baciarci.

<< si per sempre e solo se parti con me adesso per Parigi,abbiamo molto di cui parlare >>

Mi guardai indietro,sorridendo a Bella e Rose che ridevano sommessamente di quella scena romantica e le salutai con nello sguardo la promessa che al prossimo incontro non ci sarebbero state lacrime ma tante risate.

Eccoci quasi alla fine,manca solo l’epilogo  e mi era venuto in mente di fare una serie,non so se vi ricordate che Jasper ha due amici che ha incontrato per caso una sola volta nel corso della storia Emmett e Edward ed Alice ha due amiche … bhè più scontato di così,solo che sono in cerca di un idea carina e divertente,perciò dovrò pensarci un po’ e nel frattempo finirò di scrivere l’altra ff in corso na mallaigh dearg fuil

 

Tank to:

vannagio:spero che il finale ti sia piaciuto … fammi sapere cosa ne pensi  sai che mi fa piacere.A  presto ornella

per cussolettapink: ecco l’aggiornamento,spero ti sia piaciuto il finale a presto ornella

   
 
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