Questa breve “collezione” nasce da un meme pescato su Deviant Art. È solo una breve raccolta di momenti, di istantanee, con un unico tema : kiss. Semplicemente, un bacio.

Le prime quattro fanno parte del “Cute Kiss Meme”, le altre quattro del “Sexy Kiss Meme”.

http://churamai.deviantart.com/art/Cute-Kissx4-meme-blank-112595034

Hope you like it.

Kiss on the forehead

Latte e Miele

Romano è sempre restio a farsi baciare, soprattutto da Antonio. In particolar modo detesta quando Spagna lo bacia sulla fronte. Quel bastardo lo sa benissimo quanto gli dia fastidio, ma lo fa comunque. Si avvicina di soppiatto, gli sorride e gli sfiora con leggerezza la fronte perennemente corrucciata con le labbra. Il fatto che sia più alto di lui lo avvantaggia e non gli lascia possibilità di fuga.

Romano detesta davvero quando lo spagnolo lo bacia sulla fronte. Gli ricorda la propria infanzia, i caldi pomeriggi passati sotto il sole iberico.

Antonio lo baciava spesso sulla fronte, quando era piccolo. Lo faceva tutte le notti prima di dargli la buona notte e rimboccargli il lenzuolo fresco. Lo faceva al mattino, mentre gli versava distrattamente il latte nella tazza. Lo faceva mentre raccoglievano i pomodori maturi nella calura del primo pomeriggio.

Ogni volta che Antonio gli sfiora con le labbra sorridenti la fronte, Romano rivive tutto questo. Lo avverte chiaramente sulla pelle, lo vede e lo sente come se non fossero passati secoli, ma giorni.

È per questo che Romano odia Spagna e odia i suoi tenui baci. Lo fanno sentire un bambino indifeso, un peso per quella nazione già grande e potente. Lo fanno sentire piccolo, e lui odia sentirsi piccolo. Soprattutto davanti ad Antonio.

- Sei pensieroso oggi, Romano- sussurra Antonio circondandogli la vita con le braccia forti e avvicinandolo a se. Il ragazzo avverte il suo respiro torrido sulla tempia e stringe i pugni tanto da farsi male pur di non ricambiare quell’abbraccio così invitante. – Che cosa c’è?- domanda in un soffio il maggiore, con lo stesso tono maturo e dolce di quando lo consolava da bambino.

Perché ogni cosa che fa Antonio deve ricordargli in modo tanto intenso e vivido il loro passato?

Romano sbuffa piano – Niente-. Come da copione, la risposta è un banale “niente”. Spagna ridacchia e lo stringe più forte. Ora Romano si sente davvero piccolo.

- Va bene- sospira Spagna accondiscendente accarezzandogli i capelli con fare paterno. –Andiamo, ti preparo una tazza di latte col miele-. –Ma…- prova a ribattere il minore cercando di divincolarsi, ma nonostante le cicatrici Antonio rimane nettamente più forte di lui.

Ma più che le sue braccia, sono i suoi occhi verdi a tenerlo inchiodato lì, tra le sue braccia. –Mi occupo io di te, piccolo-. E lo bacia piano sulla fronte. Appena uno sfiorarsi di labbra e pelle. Ed è forse il contatto più intimo che Romano abbia mai provato.

Sentirsi piccolo e indifeso, alle volte, non è tanto male.