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Autore: KillerQueen86    01/04/2010    6 recensioni
Misteriosamente una donna vestita da sposa si meterializza sul Tardis, mentre è nello spazio profondo; il Dottore e Rose dovranno scoprire com'è successo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Doctor - 10, Donna Noble, Rose Tyler
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Terza Stagione con Rose'
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Note dell’autore: Questa è una mia personale versione dell’episodio 3X00 La sposa perfetta, con la presenza di Rose, e da un po’ che ho in mente di riscrivere la terza stagione con Rose, ma non so ancora se continuare … Comunque ho voluto cambiare il finale della seconda stagione, in modo che Rose, Mickey e Jackie non rimanessero bloccati nel “Mondo di Pete”. Ho riscritto alcune scene, le mie preferite, aggiungendo Rose. In più ho cambiato il finale. Spero vivamente che sia di vostro gradimento … non siate avari con le recensioni, mi piacerebbe sapere la vostra opinione.

Nulla è di mia proprietà …. Il mio è solo divertimento …..

 

La sposa perfetta

 

Capitolo 1

La donna misteriosa

 

“Rose!” chiamò a gran voce il Dottore dalla stanza della console, mente la ragazza era in camera sua a cambiarsi. Le aveva promesso qualcosa di speciale, unico, voleva sorprenderla ancora una volta.

La battaglia al Canary Warf, si era rivelata più difficile del previsto, Rose aveva preso la decisione di rinunciare alla sua famiglia, finalmente unita, per continuare a viaggiare con lui, sapendo fin troppo bene che quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe rivisto suo padre. Jackie e Mickey l’avevano seguita subito dopo, passando per la breccia per poi richiudersi nel Tardis per sicurezza.

La decisione di Rose, aveva colpito non poco il Dottore, sapeva fin troppo bene quanto lei aveva desiderato poter vedere la sua famiglia finalmente unita, poter riveder la madre insieme a quel padre che lei aveva conosciuto poco. Ma per stare con lui, ci aveva rinunciato, solo per potergli stare accanto, per non lasciarlo solo. Sorrise nel ricordare l’abbraccio di lei, subito dopo aver chiuso la breccia.

 

“Non lasciarmi più indietro!” lo aveva pregato singhiozzando contro il suo petto, e lui aveva potuto solo stringerla e cercare di tranquillizzarla, accarezzandole i capelli. 

 

La voce di Rose alle sue spalle lo riportò al presente.

“Allora cos’è quest’urgenza?” chiese la ragazza arrivandogli alle spalle, il Dottore le sorrise prendendole la mano.

“Voglio mostrarti una cosa” disse conducendola verso le porte del Tardis.

“Dove siamo?” chiese la ragazza eccitata.

“Guarda tu stessa!” disse aprendole le porte, si mise da parte per farla guardare. Si trovavano nello spazio cosmico, il Dottore era soddisfatto dell’espressione meravigliata di Rose.

“Che cos’è?” chiese la ragazza meravigliata. Il Dottore si mise alle sue spalle circondandole la vita con le braccia. Amava sentire il suo corpo così vicino a lui, ogni volta che la abbracciava, si sentiva completo, parte di qualcosa di speciale, unico.

“Questa davanti a te è una supernova.” Iniziò a spiegarle quasi in un sussurro.

“In questo preciso momento, cara Rose Tyler, stai assistendo ad un sole che brucia.“ continuò la sua spiegazione senza nascondere il suo tipico entusiasmo.

“Meraviglioso!” le sentì dire,  soprafatta dall’emozione. Il Dottore sorrise ancora una volta e la strinse di più sé.

 

“Perfetto”

Pensò Rose in quel momento. Era assolutamente “Perfetto”, lei stretta al suo Dottore a condividere con lui, qualcosa di unico e di così bello da non riuscire a trovare le parole per descriverlo. Sapeva bene che non si sarebbe mai pentita della sua decisione di seguirlo. Voleva stare con lui per sempre.

Sentirsi stretta a lui, la faceva sentire amata come mai nella sua vita. Non riusciva neanche a pensare di smettere di viaggiare con lui, di separarsi da lui. Ne avevano passate tante insieme, pure troppe. Sorrise nel ricordare il loro primo incontro in quel magazzino, quando per la prima volta strinse la sua mano.

Quel loro momento di pace, fu disturbato dal Tardis che iniziò a ronzare, preoccupato il Dottore chiuse le porte e si avvicinò alla console. Rose lo segui capendo che qualcosa non andava.

“Cosa succede?” chiese avvicinandosi.

“Non lo so! E’ come se mi stesse avvertendo di qualcosa.” Le rispose guardando nel monitor, Rose si mise proprio accanto, cercando di capire anche lei.

“Non capisco!” disse il Dottore.

Rose alzò la testa e rimase allibita nel trovarsi, davanti a sé la figura di una donna, dai capelli rossi, in abito da sposa.

“Cosa?” sentì chiedere al Dottore, sorpreso quanto lei di quella presenza.

“Voi due chi siete?” chiese la donna più confusa di loro.

“Dove sono?” chiese ancora e mentre Rose non riusciva a spiccicare una parola sensata, il Dottore continuava a ripetere: “Cosa?”

“Che diavolo è questo posto?” chiese ancora la rossa sempre più nervosa.

“Non è possibile … siamo in volo ... è fisicamente impossibile.” Disse il Dottore guardando tra la console e la sposa.

“Dimmi dove mi trovo.” Disse la rossa sempre più arrabbiata, Rose notò che il Dottore era più confuso che mai, e di solito in queste situazioni non era il massimo nel trattare con le persone.

“Io, pretendo di sapere dove mi trovo.” Insistette la misteriosa donna. Prima che il Dottore potesse rispondere, Rose gli prese il braccio e si avvicinò a lui.

“Lascia fare a me, ti prego.” Disse sottovoce sorridendo. Si avvicinò con calma alla donna, mentre il Dottore iniziò a controllare il Tardis.

“Stai tranquilla non vogliamo farti del male.” Disse con calma.

“Voglio sapere dove diavolo sono.” Continuò la donna facendo uscire tutta la sua grinta.

“Sei sul Tardis.” Rispose Rose timidamente, sapendo fin troppo bene che sarebbe stato difficile da capire.

“Il COSA?” chiese ancora, sempre più infuriata.

“Si chiama il Tardis.” Disse Rose indietreggiando.

“Questa non è neanche una parola vera.” Continuò la donna sempre più arrabbiata.

“Come sei arrivata fino a qui?” chiese il Dottore, avvicinandosi alle due.

“Ma è ovvio mi avete rapito.” Disse la donna.

“Ascolta, noi non ti abbiamo ….” Cercò di spiegare Rose con calma, ma la donna la bloccò, accusandoli di essere d’accordo con una certa Nerris.

Doveva ammettere però che le piaceva, sapeva il fatto suo, sembrava un treno in corsa impossibile da fermare, le ricordava qualcuno di molto famigliare.

“Scusa, aspetta un momento, perché sei vestita così?” chiese il Dottore, Rose non riuscì a crederci, com’era possibile che non riusciva a cogliere le cose più ovvie.

“Stavo andando a giocare a Bowling. Che razza di domanda da scemo.” Disse ancora più arrabbiata, a Rose scappò una risatina, oh si, questa donna cominciava a piacerle.

Era divertita a vedere quei due che si beccavano a vicenda da non rendersi conto che Donna aveva adocchiato le porte del Tardis, la vide correre verso di esse.

“No, ferma.” Urlò all’ unisco con il Dottore.

Rimase a osservare mentre il Dottore spiegava alla sposa dove erano, per la prima volta la vedeva in difficoltà.

Poi vide il Dottore correre verso la console, seguito dalla sposa, Donna, così aveva detto di chiamarsi. Vide il Dottore iniziare a parlare a raffica e analizzare la nuova arrivata con strani aggeggi, Rose si gustò la scena in attesa dell’inevitabile. Ed ecco che Donna reagisce, dandogli un sonoro ceffone, facendolo allontanare.

“Perché lo hai fatto?” chiese innocentemente.

“Portami in quella chiesa.” Gli ordinò.

“Bene! anche perché io non ti voglio qui.” Disse il Dottore avvicinandosi ai comandi del Tardis.

“Dove si trova?” chiese.

“A San Mary's. Ever Road. Londra. Inghilterra. Terra. Sistema solare.” Specificò, Rose ne approfittò per avvicinarsi a lei.

“Tranquilla, vedrai che arriverai in tempo.” Cercò di tranquillizzarla. Donna la esaminò con attenzione, poi si voltò verso il Dottore e ritornò a guardare Rose.

“Anche tu … sei un alieno?” chiese.

“No.” Scattò Rose divertita.

“Sono terreste. Londra. Inghilterra. Terra.” Disse specificando anche lei.

“Mi chiamo Rose.” Si presentò.

“Che ci fai allora qui? Non mi dirai che avete un tresca o cose del genere.” Disse con un tono disgustato.

Rose si sentì in forte disagio a quella domanda, il Dottore aveva alzato lo sguardo verso di lei, incuriosito a quanto pare dalla sua risposta.

“No … ecco ... noi siamo solo amici … che viaggiano insieme.” Rispose sempre più imbarazzata distogliendo lo sguardo dalla sposa. Sperava vivamente che il Dottore non avesse fatto caso al fatto che era diventata rossa.

“Bene, Chiswick! Disse il Dottore tirando la leva del Tardis, evitando così altre domande imbarazzanti.

 

Fine

Capitolo III

 

 

Correzione: In attesa della quarta stagione, ho deciso di dare una controllata e sistemata a questi capitoli, certo ci saranno ancora errori e roba del genere, ma spero tanto che abbiate la pazienza di continuare a seguirmi, per chi vuole, ecco la pagina Facebook: http://www.facebook.com/pages/KillerQueen86/161552900568131?sk=wall

   
 
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