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Autore: war    15/04/2010    4 recensioni
Una sola è la legge che permette l'esisistenza dell'Universo come lo conosciamo: l'equilibrio. Esiste una casta di guerrieri che su di esso vigila e si adopera affinche esso resti immutato nel corso degli eoni. Il compito affidato a Niane è semplice; normale routine di controllo per un post Hades. Ma qualcosa non va come dovrebbe andare e il Santuario sarà di nuovo teatro di scontri...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gemini Kanon, Gemini Saga, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non mia; ma entro lo spazio
riemersa, in me tremi,
fatta buio ed altezza.

- Salvatore Quasimodo –


Amo il venerdì.
Lo amo soprattutto dopo le sei; orario in cui smetto di lavorare e il week end ha ufficialmente inizio.
La metrò è affollata come ogni giorno all'orario di punta, sono pigiata nel vagone come una sardina sottosale e il tizio vicino a me ha l'ascella pezzata di sudore e non esattamente profumata.
La ragazza che invece mi sta davanti, seduta sulla scomodissima panchina in legno è concentrata nella lettura di non so che libro... Un adolescente con i pantaloni poggiati sulle anche ascolta della musica dall'i-pod a volume così alto che riesco a sentirla persino io.
Ma la ragione per cui amo il venerdì è anche che a partire dal calare del sole fino al suo sorgere ho il mio meritato, sudatissimo e agognato giorno di riposo, anche per quell'altro tipo di incarico.
Questo vuol dire che posso avere una vita sociale normale.


Quando esco dalla metrò sento il tipico segnale acustico del cellulare che ha ripreso a funzionare e che ha ricevuto un messaggio.
Sorrido iniziando a fischiettare mentre faccio già mente locale su cosa indossare quella sera per il dopocena.
Dato il posto scelto dalle altre immagino che la serata sarà di quelle alcoliche. Le mie papille gustative fremono all'idea del margaridas alla fragola. Lo adoro.
Però sarà meglio che prima mangi qualcosa di sostanzioso se non voglio ritrovarmi ubriaca prima della mezza.


Il complesso che suona dal vivo è decisamente bravo. Il cantante non solo ha una bella voce, ma ha studiato bene la sua parte e mentre esegue una serie di cover degli Aerosmith cambia anche il suo look, imitando parecchio il cantante originale, anche nelle movenze.
- Certo che questo è più carino di Tyler! - dice Lena
- E' anche più giovane... - fa notare Cass mentre gioca con la cannuccia e il ghiaccio nel suo bicchiere.
- Eppure a me non dispiace, anche se ha una bocca enorme... - mi intrometto riferita a Tyler.
- Tu non fai testo! Che hai il gusto dell'orrido è risaputo! - mi prende in giro Lena.
- Stronza! - ribatto facendole la linguaccia.
Il mio cellulare vibra, lo sento chiaramente dalla tasca dei pantaloni.
- Scusate... - dico premendo il tasto di risposta e alzandomi per trovare un posto dove possa, se non altro, sentire il mio interlocutore.



- Chiama qualcun altro! - sbraito poco dopo dentro il piccolo apparecchio.
- Non me ne frega un accidente di niente!!!! E' venerdì, hai presente? Giornata libera... - insisto.
Nathaniel non si fa smuovere. A volte è quadrato come tutti gli Svizzeri e altrettanto fiscale quando si tratta di puntualità e orari.
- Sono le undici e cinquanta!!!!- strillo a mia volta iniziando ad arrabbiarmi.
Non mi piace che mi vengano date missioni che prevedono io debba saltare il mio meritato riposo, soprattutto se mancano dieci schifosi minuti al momento in cui entro ufficialmente nella fase del fuori servizio. Mi faccio appunto mentale che il prossimo venerdì dopo le dieci lo spengo quel cavolo di cellulare.
- Cosa vuol dire che sono già a casa mia!?! Chi cazzo gli ha dato l'indirizzo!?! - strillo come un'aquila mentre un paio di ragazzi mi fissano e ridacchiano.
Disconnetto la chiamata.
Altro appunto mentale, cambiare la serratura di casa in modo che Nat non possa fare il cavolo che vuole nel mio appartamento.
Cerco di ricordare se ho qualcosa fuori posto, tipo mutandine sparse per casa, piatti da lavare, bagno sporco... Non mi sovviene nulla.
Il resto della casa è in ordine. Camera mia invece è un disastro, ma non importa. Non si ricevono gli ospiti in camera da letto... O sbaglio?



Non mi stupisce trovare la luce del soggiorno accesa e non mi prendo nemmeno la briga di bussare. Quella è casa mia, ci mancherebbe altro che mi debba annunciare per entrare!
Nat è seduto a gambe accavallate sulla mia poltrona preferita, nonchè unica poltrona e già questo mi fa incazzare. E' vestito di tutto punto, con la camicia bianca inamidata e la cravatta sobria ed elegante sul vestito blu. Non una piega, persino i capelli biondi, vergognosamente lunghi fin oltre le natiche sembrano appena passati sotto le mani capaci del parrucchiere.
- Carino il look - ammicca con aria di derisione.
Ho voglia di infilargli i dodici centimetri ti tacco rosso pompiere delle mie scarpe su per l'orifizio da cui il corpo elimina sostanze solide. Ma forse potrebbe piacergli, quindi meglio evitare.
Il ragazzo seduto di fianco a lui mi osserva inarcando... E' possibile inarcare due puntini rossi? I suoi occhi verdi si fissano un po' troppo sulle mie gambe, lasciate nude dei pantaloncini che sono più simili ad una mutanda ma che non mi mettono affatto a disagio. Per il locale che stavo frequentando era molto adatto, come pure il top rosso e il giubbettino senza maniche della stessa tinta del pantaloncino di jeans.
- Vedo che hai già fatto gli onori di casa, Nat... Con chi ho il piacere di incontrarmi? - chiedo osservando il ragazzo.
- Pensavo tu già lo sapessi. Di solito ti basta uno sguardo... - ghigna il mio coordinatore. Mi prendo un momento in più e lo osservo davvero.
- Aries Glod Saint - sbuffo alla fine sedendomi sul bracciolo del divano. Non me ne frega se si vedono le mutande bianche che indosso.
Il ragazzo arrossisce ma presto i suoi occhi tornano al tatuaggio che mi si vede sulla spalla. Lo so, che affascina. Perchè è cangiante e ha in se molte sfumature di colore, dal rosso al blu e pare essere qualcosa di vivo sotto la mia pelle. In un certo senso è così.
Quel tatuaggio si incide sui noi dell'Ordine quando diventiamo ufficialmente pronti alle missioni. I Saint di Athena e delle altre divinità si conquistano un'armatura, a noi appare questa cosa. E il potere attira sempre uno o più sguardi.
- Dai Nia non essere scortese; non è il caso di iniziare con il piede sbagliato, dal momento che sarai ospite del Santuario per i prossimi tempi... - mi annuncia il fariseo.
- Quantifica il temine prossimi tempi... - sibilo socchiudendo gli occhi.
Lui sorride e fa un cenno della mano, accavallando le gambe e mettendo in mostra le fibbie lucide delle scarpe di pelle da duecento euro.
-Fa parte del tuo lavoro di osservatrice. Non puoi rifiutare. Lui ha scelto te. - dice affabile.
-Lui o tu? - ho chiesto piegando la testa di lato. Nat sapeva benissimo che era un pessimo segno quando lo facevo.
- Su mio velato suggerimento, ma tu sei una dei migliori e ad Athena serve il meglio. -
- Il vecchio ci ha messo il becco? - ho chiesto di nuovo.
Nat ha sollevato gli occhi al Cielo.
- Zeus ci ha dato il suo beneplacito e anche l'altro non ha fatto troppe storie... E' tutto a posto. Appena recuperi la valigia Mu ti teletrasporterà al Santuario. -
- Che significa recuperare la valigia? - chiedo improvvisamente accarezzata in contropelo.
- Mi sono preso la briga di preparartela io, mentre aspettavamo il tuo arrivo... Carino il tucano, è lui il preferito del mese? Credo che Kiki ci stia ancora giocando... I bambini adorano la tua stanza, forse perchè è adatta a loro... - ghigna malefico lui.
Ho voglia di spedirlo all'Inferno, ma tanto ne uscirebbe subito, quindi non vale la pena di fare tutta quella fatica.
Però se questo bambino si è addormentato nel mio letto e ha sbavato il cuscino lo friggo senza troppe cerimonie.
- Lo sai che potrei denunciarti per violazione della Privacy? Un giorno o l'altro la cambio davvero la serratura! – ringhio andando a prendere la valigia mentre in testa ho già l'idea di rifarmi il guardaroba alle spese di Nat.
Questo si che gli avrebbe fatto davvero male, più di cento pugni!
Ghigno mefistofelicamente, badando bene di dare le spalle ai due e vado a prendere l'occorrente per il mio soggiorno in Grecia.



Sorrido dolcemente all'immagine che mi si para davanti una volta entrata nella mia stanza. Kiki ha le stesse sopracciglia di Mu, ma il volto è quello rotondo dei bambini. I capelli sono rossi come il fuoco e l'espressione che ha dipinta in viso è dolce ma sa anche di piccola peste. Non sono molto portata con i bambini ma con questo credo potrei andare d'accordo per due motivi: Si è tolto le scarpe prima di salire sul mio letto e non sta sbavando.
Gli tocco delicatamente la spalla e lui apre gli occhi assonnati. Sono liquidi e scuri, non ne colgo bene il colore: potrebbero essere blu o verde scuro...
- Ciao, io sono Niane, la proprietaria del letto. - gli dico sorridendo.
Lui arrossisce e si porta una mano chiusa a pungo a sfregarsi gli occhi.
- Scusa... - biascica intontito.
- E' ora di andare a casa - gli dico prendendolo in braccio.
Merda! Pesa un sacco! E mi accorgo anche che non è tanto piccolo!
Lui mi cinge il collo con le braccia e si accoccola meglio contro la mia spalla. Sarà meglio che faccia un discorsetto ad Athena su come si allevano i futuri Saint. Se fanno tutti così all'Oscurità non ci vorrà molto per eliminare i candidati implumi. E dire che il tentativo di Saga di ammazzare la neonata Athena avrebbe dovuto insegnare loro qualcosa... Mah...



- Perdonalo! - Mu si alza in piedi di scatto e allunga le mani per riprendersi il suo accompagnatore chiamando il piccolo.
- Lascia stare, posso portarlo io... A patto che tu mi porti la valigia. - dico rivolgendo a Nat uno sguardo colmo di astio.
- Così sembri davvero una creatura sputata fuori dagli inferi... - mi sussurra il coordinatore prima di andarsene, usando per una volta tanto la porta. Generalmente sparisce in una nube di fumo che ha la stessa puzza dei cerini.



Mu dell'Ariete è un gran bel ragazzo. Sarebbe perfetto se parlasse un pochino di più.. Mi chiedo chi oltre a lui è sopravvissuto alla guerra con Hades. Ho letto qualcosa nei rapporti degli equilibri, tuttavia l'ho fatto in modo molto distratto e svogliato... Mi pare che Shaka della Vergine sia l'altro Cavaliere che aveva raggiunto l'Ottavo senso prima di discendere in Ade e che quindi abbia potuto fare ritorno... E poi diceva qualcosa circa Kanon di Gemini che a quanto pare non è in Ade ma non ha nemmeno fatto ritorno al Santuario o da Poseidon... E poi il mio intuito mi dice che almeno altri due Gold non sono in Ade... Spero che il mio compito sia davvero quello di osservare e basta, non ho voglia di fare il segugio per la cocca di Zeus e meno ancora ho voglia di affrontare uno o più Saint decaduti e corrotti.
La risata di una donna, una dea, mi echeggia in testa.
° Almeno una si diverte ° penso riconoscendo subito quell'emanazione cosmica.
  
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