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Autore: DarkRose86    11/05/2010    5 recensioni
“ Sapete, dopo tanto pensare ho capito;
ho capito che la vita di noi tutti può essere comparata ad una bilancia ”
[Sam/Frodo.Missing Moment.Slash]
VII classificata allo Zodiac Contest, indetto da Redseapearl
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frodo, Sam
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La seguente fanfiction, la prima che ho scritto e che pubblico su questo fandom, si è classificata settima ( su quattordici partecipanti, indi posso gongolare un po' XD ) allo Zodiac Contest, indetto da Redseapearl sul Forum di EFP.
Non è niente di particolare, è una cosina romantica – forse anche troppo – e semplice, scritta in onore della mia coppia preferita in assoluto.
Buona lettura, e spero di ricevere qualche commento. Positivi o negativi non importa, mi basta conoscere la vostra opinione, visto che sono anche nuova su questi lidi. <3

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Di baci, stelle, ed amorevoli metafore

Sulla Contea regnava il silenzio, a quell'ora della sera.
L'arrivo della stagione calda aveva eliminato in un battibaleno anche il crepitio del fuoco nel caminetto, che soleva dar sollievo agli Hobbit quando il freddo dell'inverno si faceva sentire. Non v'era nulla che potesse disturbare la quiete di due creature dolcemente abbracciate, in piedi vicino alla porta. Quando Sam era entrato, dopo aver bussato due volte come sempre usava fare, Frodo gli era corso incontro, come se lo avesse visto per la prima volta dopo tanti anni; non gli aveva neppure dato il tempo di sedersi, di chiedergli come stava. Il bisogno impellente di stringerlo e ascoltare il battito del suo cuore aveva preso il sopravvento su di lui, come accadeva quasi ogni volta – invero, tutte le volte in cui si trovavano da soli, quando calava il buio, a casa Baggins.

Signor Frodo... ” sussurrò il giardiniere, ma l'altro lo zittì poggiandogli un dito sulle sue labbra, sorridendogli.
Sai che in questi momenti puoi chiamarmi solo Frodo, Sam. In verità puoi farlo sempre, ma tu sei così rispettoso nei miei confronti! Mi domando se mi merito tali gentilezze da parte tua ” disse, cingendogli il collo con le braccia esili.
Oh, molto più di quanto possiate immaginare ”
Gli prese il volto fra le mani, Sam, e carezzò la sua pelle, constatandone la morbidezza; considerava il suo padrone d'una bellezza rara, ma gli ci era voluto molto prima di trovare il coraggio di dirglielo. Il rendersi conto che anch'egli provava per lui un sentimento che andava ben oltre l'amicizia lo aveva sconvolto non poco; positivamente parlando, ovviamente.
Disegnò il contorno delle sue labbra con le dita segnate dai calli che il duro lavoro gli causava; quelle dita che però, nonostante le loro palesi imperfezioni, avevano il potere di far impazzire colui che le amava, che le desiderava su di sé ogni ora, ogni minuto, ogni secondo.
Sospirò quando Frodo chiuse gli occhi abbandonandosi a quei tocchi fugaci ma al tempo stesso intensi; quanto adorava vederlo così! Cielo, avrebbe pagato anche tutto l'oro del mondo, se lo avesse posseduto, per poterlo osservare sempre col volto leggermente arrossato, e con la bocca socchiusa in attesa d'un suo bacio.
Bacio che non tardò troppo ad arrivare – giusto qualche secondo, per poterlo ammirare ancora –, e fu caldo ed inizialmente casto come al solito, per poi trasformarsi e divenire frenetico, colmo d'urgenza nel suo semplice essere un dolce atto d'amore. Le mani di Sam vagarono fra i capelli riccioluti dell'altro, spettinandoli un poco, per poi spostarsi sul collo niveo, ricevendo in risposta un debole gemito soffocato. Era appagante sapere che poche, calcolate mosse possedevano tal potere.
Ma messer Gamgee, quella sera, non voleva far le cose di fretta. In verità aveva preparato qualcosa di estremamente romantico, forse addirittura troppo mieloso – se Merry e Pipino lo avessero saputo, certo lo avrebbero preso in giro per il resto dei suoi giorni –, ma era sicuro che Frodo avrebbe apprezzato. Si trattava alla fin fine d'una cosa semplice, ma in fondo era questo a cui gli Hobbit erano abituati: il complicato non li aveva mai attratti, in nessun contesto.
Così, interrompendo a malincuore quel momento d'idilliaco piacere, invitò il suo padrone a seguirlo fuori dall'abitazione. Egli lo guardò perplesso, quasi insoddisfatto, ma ciò nonostante accettò.
All'esterno l'aria era piacevole, e la brezza di primavera sfiorava i loro capelli; Sam, con un sorriso, fece cenno all'altro di sedersi accanto a lui sull'erba del verdeggiante giardino da egli stesso curato con dedizione.

Ecco, adesso guardate lassù ” indicò un punto lontano nel ciel sereno, e Frodo osservò attentamente; v'erano più stelle l'una accanto all'altra, e brillavano fiere e libere dalla morsa delle nubi. Erano diverse da tutte le altre, e ciò lo attrasse in maniera particolare. Si strinse al proprio compagno e le guardò per lunghi secondi, prima di proferire parola.
Sono splendide ” asserì, con sguardo sognante.
Quella è la costellazione della Bilancia, sig... Frodo. Mi fu detto da Gandalf il Grigio, l'ultima volta ch'egli mise piede qui nella Contea ” spiegò, “ A quanto pare, gli stregoni s'intendono anche di queste cose ai nostri occhi così misteriose, pare che tale scienza venga definita astrologia, o qualcosa del genere ”
E perché Gandalf ti ha parlato di una cosa così speciale? ” curiosò l'Hobbit, incollando letteralmente gli azzurri occhi al volto riflessivo di Sam.
Ricordo che, in quel periodo, quelle stelle si potevano ben osservare, esattamente come adesso. Quando mi capitò di vederle, per caso, la prima cosa che feci fu domandare ” rispose, stringendo la mano dell'altro, “ Non hanno un significato preciso, almeno non per noi e non per ora, ma ci tenevo a guardarle assieme a voi ”
La risposta alla sua stretta fu una presa altrettanto ferrea, seguita da una carezza e da un bacio sulla guancia paffuta. Come sospettava, il suo padrone era entusiasta della sua idea.
Infatti volse nuovamente lo sguardo al cielo e sorrise, lusingato dall'amore che egli provava nei suoi confronti, e da tutto quel che faceva per lui ogni giorno. Stargli accanto lo faceva sentire bene, e mai era riuscito a trovare le parole giuste per ringraziarlo. Eppure lui pareva far tutto con estrema semplicità, come se fosse nato per soddisfarlo, dalla cura del giardino ai baci che depositava su ogni centimetro di pelle chiara. Oramai ne era certo: non gli sarebbe stato possibile vivere senza il suo Sam.

Sapete, dopo tanto pensare ho capito; ho capito che la vita di noi tutti può essere comparata ad una bilancia ”
Frodo lo guardò stranito, senza capire cosa intendesse dire con quelle parole. Sapeva che la bilancia era uno strumento per pesare i raccolti che i generosi campi offrivano, che cosa c'entrava dunque con le stelle e, soprattutto, con la vita?

Se mettiamo sui piatti della bilancia due cose differenti, è ovvio che il suo ago verterà su di un'unica direzione. Guardiamo la nostra vita, ora. Come ben sappiamo, esistono bene e male a questo mondo. E c'è chi è malvagio, chi invece è benevolo; capite quel che voglio dire? ” chiese, senza staccare gli occhi dalla costellazione ben visibile quella sera.
Sì... adesso sì. Ma a che scopo mi rivolgi queste parole, Sam mio? C'è qualcosa che ti turba, forse? ” si preoccupò il più anziano.
Oh, no, tutt'altro ” rise, voltandosi verso Frodo, “ Sono tranquillissimo ” aggiunse poi, iniziando ad armeggiare coi bottoni della sua camicia.
Sam, no, non possiamo... qui fuori! ” esclamò arrossendo vistosamente, cercando di cacciarlo via; ma lui lo prese dolcemente in braccio, stupendolo non poco – certo erano forti le sue braccia, e il corpo del proprio padrone decisamente più leggero del suo, ma mai prima d'allora lo aveva sollevato con tanta facilità -, portandolo dentro casa. Camminò fino alla camera da letto, lasciandolo cadere delicatamente sulla coperta azzurra; teneva gli occhi fissi sui suoi, pregando di perdervisi dentro, tanto erano profondi ed espressivi e, in quel momento, sfumati di lussuria. Il suo volto tutto trasudava piacere nonostante nulla fosse ancora cominciato, ma il solo sentire il suo giardiniere così vicino lo faceva fremere, e desiderare disperatamente di poterlo sentire parte di sé. Mai aveva provato simili sensazioni, con nessuno prima d'allora.
Sam lo baciò sulla fronte, affondando le dita fra i capelli morbidi, per poi scendere sull'orecchio destro; a tal gesto, udì un gemito d'approvazione. Gli prese il volto fra le mani, godendo di quella paradisiaca visione – oh, qual fortuna! -, dopodiché poggiò le labbra calde sulle sue, leccandole ogni tanto, saggiandone il sapore. Quel sapore che rendeva il tutto ancora più speciale, e che nemmeno lui riusciva a ben definire; ma era il suo, e ciò bastava.
Non pago scese verso il collo, mentre velocemente e in verità un po' goffamente sbottonava la camicia dell'altro; Frodo rise notando la sua difficoltà, e non si curò del broncio ch'egli mostrò subito dopo, prendendosi lui l'onere di spogliarsi del proprio indumento. Alla vista del suo torace glabro, nudo di fronte a lui, il più giovane sussultò; non era certo la prima volta che lo vedeva, ma avvertiva sempre quella stessa sensazione. Era come cadere nel vuoto, eppure non provava paura; ed era come trovarsi di fronte ad una cosa talmente bella da parer sicuramente irraggiungibile, eppure non temeva di avvicinarsi di più. Perché era così fortunato a poterlo toccare, stringere ed amare.
Si tolse anch'egli la maglia e si stese su di lui, attento a non costringerlo in una posizione scomoda, e lo baciò ancora, con passione maggiore e sempre crescente. Frodo gemette, accarezzandogli la schiena. Quando si staccarono, ansimanti, Sam notò una smorfia di disappunto sul viso dell'altro; sorrise, ma lui non cambiò espressione. Piuttosto, parlò:

Insomma, non vuoi proprio finire il discorso che stavi facendo quand'eravamo fuori? ” domandò, tradendo la propria curiosità.
Oh, Frodo... proprio adesso? ”
Samvise Gamgee. Maledetto. Quanto si divertiva a punzecchiarlo, in quei momenti!

Sì, adesso ”
Irremovibile, se ne stava in attesa della risposta agognata. Dopo qualche minuto l'altro si rassegnò, sospirando, abbracciando il suo padrone.

La bilancia della mia vita è diversa da quella degli altri ” asserì, “ Su di un piatto v'è il mondo, sull'altro voi ”
A quelle parole, Frodo strabuzzò gli occhi. Non era certo d'aver ben capito, ma fu come se il suo cuore avesse perso un battito.

E sapete in che direzione verte il suo ago? ” chiese con un sussurro.
Voglio che sia tu a dirmelo, Sam ”
E come dire di no a tal gentile creatura?
Lo strinse spasmodicamente, affondando il volto nell'incavo della sua spalla.

Verso... di voi ”
Quelle parole, pronunciate volutamente a bassa voce, risuonarono nella testa di Frodo come una dolce nenia, e lo cullarono per lunghi secondi, fin quando non aprì bocca a sua volta, per esprimere un concetto che entrambi ben conoscevano:

Oh, Sam... mio Sam, ti amo ”
Ma quella volta fu diversa dalle altre.
Forse erano stati i baci più passionali del solito, o forse le stelle, o magari quella metafora così... semplicemente
splendida.
Vi amo anche io ”
E quel che successe dopo lo racconteranno un giorno le stelle, che birichine osservavano attraverso la finestra.

Fine ~

  
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