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Autore: Martychan Fantasy    11/05/2010    1 recensioni
Ma sapeva che doveva andare,e che lui non si sarebbe certo fermato per aspettare lei!.
Si asciugò con una manica del vestito,e poi decise di andar a fare due passi per riprendersi da tutte le emozioni che le vorticavano nel cuore e nella mente..
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Trigun Sound Life34
Trigun Sound Life



Capitolo 1. Guardando indietro


Agente operativo Strife – Resoconto finale della missione

Dopo circa un anno dall’inizio della missione per trovare il famigerato bandito Vash the Stampede,e cercare di fermare le continue catastrofi da lui sollevate,posso affermare che la missione sia conclusa.
Il soggetto soprannominato “tifone umanoide” dalla popolazione,altri non era che un giovane un po’ stravagante che la sfortuna si divertiva costantemente a tormentare. Egli però, non soltanto non si lasciava scoraggiare dalle svariate difficoltà in cui incappava regolarmente,ma trovava sempre il modo di uscirne, cosa assai sorprendente,senza mai uccidere nessuno.

Mi sono spesso chiesta durante l’arco della missione,soprattutto quando ho iniziato ad avere uno stretto rapporto di vigilanza sul soggetto,chi fosse in realtà, cosa stesse cercando, perché da lui sentivo emanare così tanta tristezza ed inquietudine,anche quando sembrava allegro e sorridente?.
Col susseguirsi del tempo e del viaggiare per i diversi paesi seguendo il soggetto,ho iniziato a capire, ho iniziato a capire chi davvero si nascondeva dietro Vash the Stampede.

Solo un ragazzo, un uomo, soltanto questo.
Un ragazzo di un pianeta lontano,remoto, che ha avuto la sventura di avere un fratello malvagio, vera causa delle catastrofi sempre a lui accollate!.
Un ragazzo che fu salvato dallo spazio quando i nostri coloni vennero dalla terra per trovare un nuovo pianeta da abitare sotto il progetto “SEEDS PLANT”.
So che può sembrare assurda,ma è la verità.
Il soggetto ha più di 130 anni di vita.

Eppure ha l’aspetto di un ventenne dall’aria un po’ idiota,che diventa matto per un piatto di ciambelle e corre dietro ogni sottana gli capiti a tiro e gli sia di gusto!.
Credo che., in questo modo cercasse solo di distrarsi per un po’ dai suoi dispiaceri. Cercava di dare una parvenza di vita normale ai suoi giorni, anche se dentro aveva un dolore tanto profondo,da non poter scorgere dove ne fosse la fine.
Era ferito nell’anima,e non soltanto nel corpo,che io stessa e la mia collega Thompson abbiamo constatato ricoperto da terribili squarci e cicatrici, segno che aveva sempre cercato di opporsi ai malvagi,anche a costo della sua stessa incolumità!.

Scoprii quando ormai era tardi, che suo fratello gemello, tale Knives Millions,aveva la malsana idea di sterminarci tutti assieme a questo pianeta,dove i nostri antenati trovarono asilo.
Per vendetta contro i maltrattamenti subiti da un membro del progetto “SEEDS PLANTS” da bambino, o per mera opera della sua mente chiaramente distorta e oscura sin dall’origine. Fatto stà che tormentò il soggetto sino al giorno in cui furono faccia a faccia.

Fu un giorno davvero terribile.

Sia il soggetto che il fratello per mezzo delle loro speciali pistole,potevano tramutare loro stessi in “Angel Arm”, armi letali che ricordo appartenute un tempo alla tecnologia perduta, che era stata propria anche del nostro pianeta Terra.
Ma il soggetto non voleva affatto utilizzare quel potere,perché sapeva benissimo che sarebbe stato causa della distruzione.
Il fratello lo obbligò comunque contro la sua volontà a tramutarsi nell’arma.
Il soggetto riuscì però a sottrarsi all’ultimo,e a spingere il colpo letale verso il cielo.
Il fratello allora tramutò entrambe le braccia in “Angel arm” per spazzare via sia il soggetto che la città a valle dove io e la mia collega ci trovavamo,ma con un fortunato colpo,il soggetto riuscì a strappare di mano la sua pistola al fratello che gliel’aveva precedentemente sottratta,e a farlo cedere.
Il soggetto anzi Vash, poteva benissimo uccidere la causa delle sue e delle nostre sofferenze, ma ricordando gli insegnamenti di chi l’aveva cresciuto,preferì salvare il fratello e riportarlo in città con sé.
In seguito Knives Millions ricostruita una navetta,lasciò il pianeta per mete ignote.

Ecco spiegata in verità la catastrofe di July City, e del perché Vash sia definito “tifone umanoide”.
Scoperto che in realtà non era Vash the Stampede la causa di tutto, ho ritenuto necessario chiudere il caso.
Così dopo il disastro della battaglia sopra  Terason City,ho avuto un ultimo contatto con lui.

Con la presente dichiaro,signor presidente, che il caso sul bandito Vash the Stampede,sia da ritenersi definitivamente chiuso.
Io e l’agente Thompson rientreremo quanto prima alla base!.

Cordiali saluti.

Agente Meryl Strife


Sospirò dopo aver letto per la decima volta il rapporto scritto velocemente a macchina quella mattina.
Restò a fissare la macchina da scrivere alcuni istanti con aria cupa. Lei in realtà non aveva mai saputo nulla, tutto quello che aveva appena scritto di lui,di suo fratello,da dove proveniva e molto altro,lei ne era sempre stata all’oscuro.
Non si sarebbe mai sognata di scoprire cose simili, e  non era certo stato lui a rivelargliele. Ma compiendo delle sue ricerche personali,ed incontrando persone che conoscevano bene Vash the Stampede ed il suo passato, ed in particolare, coloni scesi dopo anni a terra dai resti della nave madre Seeds,rimasta nascosta in cielo dallo stesso Vash, aveva appreso la vera verità su quello strano individuo dalla testa a punta.

“E’ un mostro” aveva pensato tra le lacrime la prima volta che apprese la verità.

Ma non mostro per l’assurda lunghezza della sua vita o la forza di cui disponeva. Lo riteneva un mostro,perché l’aveva sempre volutamente esclusa dalla sua esistenza personale.
Non c’era nulla di sbagliato in questo,in fondo lei che c’entrava? Non era altro che un semplice agente in missione per limitare i danni che causava in giro per le città,tutto qui.
Ma per lei no! Dopo un po’ di tempo non era tutto qui!!. Desiderava sinceramente poterlo conoscere ed aiutare, poterlo sostenere e confortare, dargli il suo sostegno, aiutarlo con la gente che ancora si rifiutava di scendere a terra ed iniziare a vivere per davvero. Aiutarlo a provare a pensare al suo futuro.
Ma tutto questo lui non gliel’aveva permesso, e lei ne aveva sofferto.
Quando era andato a combattere contro suo fratello, lei non sapeva ancora un granchè.
Lui aveva promesso che sarebbe ritornato per restare, ma..

-Ahhh! Non posso spedire al presidente un rapporto simili, accidenti!- si lagnò lasciando cadere il foglio sul tavolo

Andò a guardare il sole dell’ultimo pomeriggio che pigramente si dirigeva all’orizzonte,mentre il secondo lo seguiva lento.

-Ma che stò facendo- si disse amareggiata -…dovrei affrettarmi a tornare a casa, a tornare alla mia vita regolare di tutti i giorni..- e le vennero agli occhi della mente tutti i ricordi di ciò che di buffo,serio,tenero e drammatico aveva vissuto stando assiduamente accanto a Vash.

“E’ solo una missione” si ripeteva sempre

Lo ripeteva sempre a se stessa ed alla sua collega Milly,che invece nell’arco dell’ultimo periodo insisteva alludendo a ben altro!.

-Quell’idiota!- sibilò a denti stretti provando un improvviso moto di rabbia,che venne subito sostituito dalla tristezza.

Si, quell’idiota.

Quell’idiota dalla testa a punta che appariva tutto fuorché uno spietato demonio. E a lei dopo un po’, quell’idiota patentato aveva iniziato a piacere,a piacere davvero tanto, sempre di più!.

-Ma che sciocchezze! Ora basta!- scosse la testa e si allontanò dalla finestra

Andò all’armadio e gettò tutti i suoi vestiti sul letto,tirando fuori anche la sua valigia da viaggio. Aveva tutta l’intenzione di prepararsi e partire il prima possibile.
Le faceva troppo male restare in quel luogo, in quel luogo dove sapeva che c’era anche lui.
Non gli importava di lei, certo l’aveva trovata simpatica,ed amica degna di fiducia, ma era tutto lì.

-Perché gli idioti devono sempre figurare a tutti i costi come grandi eroi che alla fine delle avventure vissute se ne vanno solitari verso il tramonto?!!Dannato stupido,cretino!!!- gridò mentre cacciava sempre più freneticamente la roba in valigia.

Ma poi si fermò di scatto.

-Cosa stò facendo?- si domandò abbattuta sedendosi sul letto,gli occhi tremanti vicini al pianto che non tardò a rigarle il viso.

Si era semplicemente innamorata, tutto lì.

Ma sapeva che doveva andare, e che lui non si sarebbe certo fermato per aspettare lei!.
Si asciugò con una manica del vestito,e poi decise di andar a fare due passi per riprendersi da tutte le emozioni che le vorticavano nel cuore e nella mente.
Indossò un paio di jeans neri e i suoi soliti stivali bianchi con una maglietta a maniche lunghe bianca che le scopriva le spalle.
Si legò una cintura di pelle che le pendeva da un fianco alla quale attaccò due delle sue tante pistole che di solito teneva nascoste sotto il mantello.
Si guardò allo specchio.
I capelli le erano cresciuti un bel po’, e le arrivavano appena sulle spalle.
Li spazzolò velocemente e poi uscì dalla stanza e scese le scale della locanda dove si trovava.
Al bar d’ingresso,trovò Milly che beveva un’aranciata, mentre parlottava amabilmente coi bambini dell’oste.
Sorrise guardandola, era davvero una cara ragazza!.
Doveva aver sofferto molto la morte del reverendo Wolfwood. Tra i due stava nascendo qualcosa.

-Oh capo sei qui??^^- sorrise la ragazza agitando la mano

-Vado a fare due passi in paese..^^- cercò di sorridere meglio che poteva

Milly assunse subito un’espressione preoccupata:  –Stai poco bene capo?-

-Eh?-

-Forse..dovremmo aspettare ancora un po’ prima di comunicare alla centrale la fine della missione, e restare un po’ qui, no?-

-Basta così Milly! Sai che non possiamo! E’ tutto finito! Dobbiamo rientrare!- scosse il capo nervosa

-Ma capo..tu lo ami..- se ne uscì improvvisamente senza giri di parole.

Meryl divenne rossa come un pomodoro:  –NON DIRE CAVOLATE!!- gridò strizzando gli occhi e girando i tacchi diretta all’uscita –Ci vediamo a cena!!- sbraitò per poi andarsene.

-Mhh!- Milly aggrottò le sopracciglia per nulla contenta.

Odiava la testardaggine di Meryl,che spesso e volentieri non accettava le cose per come stavano davvero.

Si fece dare quindi la chiave della sua stanza e quando vi fu arrivata,si diresse a grandi passi al tavolo dove c’era la macchina da scrivere con tutta l’intenzione di comunicare lei stessa alla centrale, ma non quello che voleva Meryl.
Si sedette preparandosi a scrivere,ma notò un foglio scritto abbandonato lì vicino tra le altre scartoffie. Sgranò gli occhi e lo prese leggendolo velocemente.

-Oh, Meryl! - sospirò tristemente

Quello che lesse le fece cambiare idea.

Uscì dalla stanza di Meryl e ridiede la chiave all’oste,poi corse come un fulmine per strada tenendo il foglio stretto in una mano.
Aveva sentito il giorno prima da alcune persone,dire che un tizio biondo col cappotto rosso e la faccia da idiota aveva cacciato via due banditi da una fattoria.
Voleva trovarlo per farglielo leggere. Sperava che leggendolo, avrebbe almeno riflettuto un attimo prima di sparire per sempre come voleva fare.

**
Milly corse a destra e a sinistra,per tutte le locande o bar del paese,fino a trovarlo.
Era seduto al bancone,ubriaco,con una cravatta legata in testa che rideva come un deficiente stando a braccetto con alcuni uomini che ridevano assieme a lui. Gente buona insomma.

-Mister Vash!!- gridò

ma la musica alta e il volume delle risate sovrastavano la sua voce.

-Mister Vash!!- chiamò ancora

ma nessuno le badava..

Indispettita, abbandonò la soglia d’ingresso ed entrò dirigendosi verso il biondino con ampie falcate. Quando gli fu a pochi centimetri gli urlò con tutto il fiato che aveva in gola :

- INSOMMA MISTER VASH VOLETE ASCOLTARMIIIIII ?????!!!!!!!!!-

-AHHHH!!!!!- urlò lui con bocca larga e faccia idiota spaventato.

Quando la situazione si fu calmata, e Vash si riprese un po’ dalla sbronza,si sedettero ad un tavolo d’angolo.
Vash offrì a Milly una limonata,mentre lui si sorseggiava l’ennesimo bicchiere d’acqua fredda.

-Che sorpresa, Milly!! Non sapevo che anche voi foste finite in questa città!^^- cercò di fare l’allegro

Ma la ragazza non aveva nessuna voglia di scherzare:

-Mister Vash!! Avete davvero intenzione di ricostruire la vostra nave spaziale ed andarvene?!!- quasi urlò

-SSSTTT!!! Non gridare così forte, stupida!!- le mise una mano sulla bocca lui deformando la faccia

-Ehm..scusate..^//^-

-E poi si può sapere come fai a saperlo??-

-Lo so e basta! Voi avete un carattere peggiore di quello del capo, e se lei i problemi come questi li aggira, figuratevi voi cosa potete fare!. Per questo ho immaginato che volevate fuggire chissà dove nello spazio!-


-Eh eh eh…-gocciolina di Vash - Che fervida immaginazione che hai!^^. Comunque sì, conto di lasciare questo pianeta al più presto!- rispose facendosi serio d’un botto.

-Ma perché?! Adesso che è tutto finito e potreste vivere come una persona libera e normale, perché fuggire?!- si arrabbiò lei

-Non stò fuggendo, ma tutto quello che vedo mi evoca tristi ricordi, troppo dolore, non me la sento di continuare a stare qui!. E poi la gente ora sa bene o male chi sono, non credo mi accetterebbero, prova a capire..-

-NO!! Io non capisco!! Vedo solo un vigliacco che scappa!!- si alzò dalla sedia a pugni stretti

-Di che stai parlando?- Vash non si scompose

Milly tornò seduta.

-Mister Vash! Io posso capirvi, comprendo cosa è stata la vostra esistenza fino ad ora!. Ma adesso il passato è passato, non avete più bisogno di guardare indietro!. Potete cominciare a decidere voi stesso cosa fare della vostra vita!- le parole allettanti di Milly lo scossero un po’.

-Non posso..-

-Ma perché?!-

-Non posso farlo, perché lei..- si zittì guardando il vuoto

-Siete solo uno stupido egoista!!- e poggiò con energia il foglio aperto davanti a lui

-E questo cos’è?- si incuriosì prendendolo in mano

Gli occhi gli si illuminarono cominciando a tremare.
Lesse lentamente, assorto e concentrato su quelle parole, dove sapeva perfettamente che vi era nascosto ben più.
Milly lo fissò seria per tutto il tempo non abbassando mai lo sguardo.
Quand’ebbe finito di leggere,sospirò e si mise meglio a sedere rimettendo il foglio sul tavolo. Sorrise alla ragazza con tenerezza:

-Ti ringrazio, per avermelo mostrato..- disse

-Il capo, non lo spedirà alla base, ha deciso di lasciar perdere tutto,e di privarsi di meriti,onori o promozioni ottenute su di voi Mister Vash!-

-Dici davvero?- rise sommessamente lui

-SI! DICO DAVVERO!! Ed invece di stare qui a gozzovigliare, a fare l’idiota con le ballerine,e bere come una spugna, potreste invece avere la decenza di pensarci su due volte prima di lasciarla andare!!!- sbraitò scaldandosi

-Ehi!Ehi!Calmati ora!- gesticolò spaventato

Milly mandò giù d’un fiato ciò che restava della limonata.

-Ti manca Nicholas, eh?- gli scappò

Milly lo fulminò con lo sguardo facendolo pentire per ciò che aveva detto.

-Già! E proprio per non vedere la mia amica soffrire in modo peggiore sono venuta qui!!-

Ci fu silenzio per un po’.

-Ti ringrazio davvero Milly, ma adesso si stà facendo tardi, torna da lei..-

**
Meryl girovagò per il paese senza una meta precisa. Si lasciò guidare dalle sue gambe,mentre lo sguardo era perso sul terreno bruciato che in realtà nemmeno vedeva.
Fu presa di mezzo tra una rissa di due pistoleri,ma ne uscì sparando a destra e sinistra spaventandoli.
Quando i due soli furono tramontati entrambi era seduta sulla panchina di un parco dove giocavano dei bambini.
Alzò il capo al cielo dove si poteva vedere la prima stella della sera,mentre pian piano più la luce calava,più apparivano in cielo le tre lune.

“Ahhh! Ma cosa stò facendo! Mi comporto come una perfetta stupida! Cosa spero di ottenere continuando a rimuginare su ciò che è stato?” abbassò il capo al terreno “Non dovrei pretendere nulla, infondo, non è mai successo nulla tra noi, nulla di chè…” però le vennero alla mente i pochi teneri momenti e tremò.

-AHHH! AIUTO! VI PREGO AIUTATECI!!!- sentì gridare improvvisamente

L’urlo la fece scattare in piedi,e vide correre nella piazza una giovane e bella donna vestita lussuosamente da accompagnatrice che stringeva tra le braccia una graziosissima bimba di circa sei anni. Erano inseguite da un omaccione che pareva un gorilla,che brandiva una grossa pistola e sparava a vuoto per indurle a fermarsi.

“Possibile che non ci sia mai un attimo di pace?!” pensò Meryl

Si nascose alla vista del gorilla che ormai aveva raggiunto la donna che inciampata in un sasso era finita a terra.

-Ah!ah!ah! Finalmente ti ho raggiunta Hanna! Su, non fare tante storie e dammi la tua bambina!!-

-NOO!!! Non l’avrete mai!!!!-

-Avanti..NON FARE STORIE!!- l’uomo allungò una sudicia mano verso la bimba,ma la donna gli morse la mano.

-AHHHIO!! SHIFOSA PUTTANA!!!- 

>SKIAFF!!!

 L’omaccione schiaffeggiò la donna che cadde ancora più avanti stringendo sempre la figlia tra le braccia.

-Ed ora…- l’uomo stava per avventarsi ancora su di loro,ma Meryl uscita dal suo nascondiglio,puntò una delle sue pistole alla gola dell’uomo immobilizzandolo di sorpresa.

-E..e tu chi saresti??-

-Una che ti apre un buco in gola se non sparisci subito!!- gridò arrabbiatissima

-Eh…EH!EH!EH! Cosa pensi di fare con quella minuscola pistola?-

-Oh..basterà per farti saltare la lingua credimi!- gli occhi di Meryl non vacillavano e l’uomo iniziò a sudare freddo

-WAAAHH!!! MAMMA!!!!-

-NOO!!! LISA!!!!!-

-EH??- Meryl spostò l’attenzione dietro l’omaccione e vide che era sbucato dal nulla un suo complice che aveva preso la bambina e le puntava la pistola alla tempia,mentre la madre tremava di terrore in ginocchio.

-Getta la pistola, bambolina! Se non vuoi che faccia saltare il cervello alla piccola!- ridacchiò viscidamente il nuovo arrivato

-Sergh!! Era ora finalmente!!- lo salutò l’omaccione sentendosi salvo

-Wesley..si può sapere che stai combinando??Dovevi solo prendere la mocciosa alla madre!! Da dove sbuca quella donna adesso??- sbraitò

-Non lo so..si è messa improvvisamente di mezzo!!- borbottò Wesley

-Oh! Un’altra che vuole fare l’eroina della giustizia??AH!AH! Ormai sono rimasti in pochi quelli che si disturbano per le questioni della gente!- la canzonò Sergh

La mano di Meryl tremò di rabbia,ma rimase ferma,premendo di più la canna della pistola al collo di Wesley.

-Perché tormentate questa donna e sua figlia?!Che volete da loro??!!!-

-Oh, niente di così importante!. Ma sai..la cara Hanna qui, fa la ballerina nell’Hotel di lusso del nostro capo, e la notte intrattiene gli ospiti migliori. Solo che questa sgualdrina, teneva una figlia nascosta!! E alla prima occasione è fuggita per nascondersi in un altro paese,dimenticandosi di aver firmato un contratto col capo che la mette a suo pieno servizio!!Non è vero, cara Hanna?-

-QUEL CONTRATTO E’ FALSO!! MI AVETE COSTRETTA CON LA FORZA!!-

-STA’ ZITTA!!!- Sergh mollò un calcio in faccia alla donna stendendola a terra.

-Ora prenderemo questa mocciosa e ne faremo una perfetta accompagnatrice degna figlia di sua madre!. AH!AH!AH! A meno che Hanna ci ripensi e torni a lavorare dal capo! AH!AH!AH!AH!-

Meryl vide rosso per la rabbia che le cresceva, ed estrasse fulminea anche l’altra pistola premendole entrambe al collo di uno spaventato Wesley.

-A-aiuto Sergh, questa mi ammazza!-

-Lascia subito andare la bambina e sua madre!!Altrimenti, ammazzo il tuo amico senza complimenti!!-

-Uh!uh!uh! Non lo faresti davvero, non hai la faccia di una che ammazza, bambolina..-

-VOGLIAMO FARE UNA PROVA?!-

-ORA BASTA COI GIOCHETTI!!. Getta a terra le tue pistole..o ammazzo la mocciosa, NON SCHERZO!!!-

-Ugh..- le mani di Meryl tremavano di rabbia pura facendo emettere alle pistole che stringeva con tutta la sua forza un rumore metallico.

-Avanti bambolina, dammi retta!-

-Dannazione!!- balbettò Meryl lasciando cadere a terra le pistole

Appena libero,Wesley la catturò impossessandosi del suo cinturone e delle pistole.

-Molto bene, visto che hai voluto metterti di mezzo,verrai con noi dal capo bambolina!. ANDIAMO!!-

E con poca grazia,i due uomini portarono via anche Meryl.


Continua.
.



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Ciao a tutti!^_^

Ecco qui il primo capitolo aggiornato con la nuova grafica ed il nuovo carattere del testo!.
Per tutti quelli che iniziano ora a leggere questa ff, benvenuti amici! Che ne pensate di questa storia "alternativa" al finale originale dell'anime di TRIGUN?

Un abbraccio,

Martychan
   
 
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