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Autore: WishfulThinking    19/05/2010    7 recensioni
Galeotta fu un'immagine e chi la postò...Raccolta di flashfic ispirate a una fanart sbavosissima, for ShikaIno lovers all over the (efp) world! Ino Yamanaka bridal style presenta la nuova collezione sposa 2009!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Shikamaru sospirò, lasciandosi cadere a peso morto su quel letto d’hotel



Ebbene sì, sono ancora viva! E presento a tutti voi… la sposa numero 10:

 

 

Bride n° 10

*Lotte*

 

 

 

Shikamaru sospirò, lasciandosi cadere a peso morto su quel letto d’hotel. Non era casa sua, ma sarebbe andato comunque. L’energia che aveva speso in quella giornata, fisica e psichica, era più di quanto avesse preventivato per quell’anno intero. Quindi, ora, si godeva il suo maledetto riposo. Prese un sorso di sakè, l’ennesimo di quella giornata, e chiuse gli occhi.

 

“Ehm ehm”

 

Sfortunatamente, qualcuno la pensava diversamente.

Shikamaru frenò un ghigno, sistemandosi meglio le braccia dietro la nuca, piantandosi ancora più comodamente nel cuscino di piume d’oca.

 

“Ehm ehm”

 

“Lasciami in pace, Ino, voglio dormire” sbiascicò tirando le parole nel sorriso che voleva mozzare.

 

“Io non penso proprio, signor Nara!” gridò la ragazza stizzita, lasciando la sua posizione ad effetto, appoggiata al paravento, e lanciandosi a cavalcioni sull’uomo.

 

Sentendo quel peso improvviso su di sé, Shikamaru aprì gli occhi. Lei indossava ancora quel vestito candido, quell’abito da cerimonia che le avvolgeva i fianchi con una naturalezza inconcepibile. Non perse tempo a farglieli sentire sotto le dita, quei fianchi, prendendogli le mani e poggiandosele sulle anche con fare suggestivo.

Shikamaru alzò un sopracciglio.

 

La bionda si slacciò il fiocco candido che portava all’altezza del seno, alzando a sua volta un sopracciglio.

 

“Avevo altri piani per stasera” mormorò Shikamaru, mentre lei si avventava sul suo collo, con una scia di baci.

“E io avevo altri piani per la mia vita, ma a quanto pare tu non la pensavi allo stesso modo.”

“Nemmeno tu” sussurrò Shikamaru piano, facendo scorrere le mani dai fianchi della ragazza al suo viso, prendendolo dolcemente tra i palmi, guardandola intensamente negli occhi, che non erano del colore che si ricordava.

“Ma ora non mi puoi dire che non mi vuoi, Shikamaru!” protestò la ragazza.

“Ho già fatto abbastanza fatica per i prossimi due mesi, Ino” rispose lui focalizzandosi sulle labbra di lei, accarezzandole i fianchi attraverso quella seta preziosissima.

“Non mi puoi dire che non mi vuoi dopo che mi hai rapita dal mio matrimonio per portarmi via con te!” ribadì lei determinata, guidando le mani di lui sui suoi seni. Shikamaru le ritrasse.

“Ho dovuto minacciare tuo padre, Ino. Sai cosa vuol dire questo? E ho dovuto stendere Naruto, che voleva impedirmi di entrare. Ho bisogno di una sigaretta” sbottò nervoso il ragazzo, cercando di alzarsi. Rendendosi conto di non poterlo fare, con la ragazza sopra di lui. Imprecando contro le sigarette, che non si trovavano, e contro la bellezza di lei, che invece era più reale di qualsiasi cosa.

Un piccolo “oh” si disegnò sulle labbra carnose della ragazza.

“Di solito non picchio i miei amici” puntualizzò Shikamaru, togliendosela di dosso e voltando il capo di lato come se quello chiudesse la questione, come se fosse offeso. Come se avesse scoperto una parte di sé che avrebbe preferito dormisse.

“Mi dispiace” fece allora lei lasciando scorrere le mani sul suo petto, accovacciandosi al suo fianco come una bambina.

Shikamaru non rispose.

“Ho sbagliato, ho sbagliato tutto.” Sussurrò la ragazza, piano. “Sapevo che Ken non faceva per me, ma sono andata avanti lo stesso. Sapevo che non lo amavo, che amavo te, ma ero troppo orgogliosa per ammetterlo. Nemmeno mi ricordo quando è cominciata questa storia, tanto ce l’ho dentro… sono stata una stupida, cretina, superficiale, idiota. Ecco, contento adesso?” fece poi umiliata. Speranzosa.
Shikamaru non rispose, frenando l’istinto di abbracciarla e portandosi di nuovo le mani sotto la nuca, per metterle da qualche parte, qualsiasi parte che non fosse su di lei.

Ino non si diede per vinta: “Ti amo, Shikamaru. E voglio te, nessun altro. Hai niente da dire, adesso?” insistette vicina alle lacrime. Shikamaru non rispose.

“Te lo sto chiedendo, Shikamaru” insistette la ragazza domando un singhiozzo “Ti sto chiedendo di perdonarmi. Non posso prendermi indietro quello che ho fatto, ma posso cercare di rimediare ai miei errori… non c’è un modo? Dimmelo, chiedimi quello che vuoi e lo farò, ma dammi la possibilità di rimediare!”.

Allora, Shikamaru lasciò che la sua mano si levasse verso la guancia della ragazza: “Ssh” scosse il capo.

“Ssh” ripeté “Basta parlare”.

“Shikamaru…”

“Ino” cominciò “non voglio più vederti…” continuò con una lentezza esasperante, mentre le pupille della ragazza si dilatavano “… con quel vestito addosso”.

Ino lo guardò incredula, poi mettendo mano alla cerniera scoppiò a ridere: “A questo credo di poter rimediare”.

 

 

***

 

 

Il rumore dell’orologio a pendolo si era fatto insopportabile quando Shikamaru riprese i sensi, mugugnando deluso qualcosa sul posto vuoto di fianco a lui. Le coperte erano fredde, e Ino non c’era. Aprì gli occhi terrorizzato, il battito che gli andava a mille, guardando la stanza in preda al panico e realizzando quello che la sua mente temeva.

Lei non c’era.

C’era lui, in una stupida stanza d’albergo, addormentato mezzo nudo, solo e patetico.

Si maledisse, Shikamaru, si maledisse battendo un pugno contro la testiera del letto e chiudendo gli occhi di rabbia.

 

“Ehm ehm”

 

Sentì protestare davanti a sé.

Strinse gli occhi più forte, mentre il suono si faceva più insistente. Bevve un altro sorso di sakè, preso a tentoni dal comodino.

 

“Ehm ehm”

 

La voce non si dava per vinta, così maledettamente diversa da quella che si immaginava.

“Sono 300 ryo” mormorò stizzita quella, buttandogli in faccia il vestito candido che aveva indossato la notte prima.

“Il mio amico mi aveva detto che chiedevi di meno” protestò Shikamaru, scuotendo il capo. Due bottiglie in meno, se quella voleva quella cifra.

“Di solito non mi faccio chiamare ‘Ino’ e non faccio dichiarazioni d’amore improbabili prima di scopare con un uomo” rimbeccò la bionda, con un sorrisino sarcastico sul volto.

“Fottiti” sputò Shikamaru, allungandole i trecento ryo e ordinandole di scomparire.

“Di solito ci pensano gli altri” rise quella, con un colpetto sulle natiche del giovane. “Sei bello strano, ma mi piaci. Chiamami quando hai bisogno di Ino” sorrise in maniera provocante ancheggiando verso l’uscita.

Shikamaru le chiese di chiudere la porta, e tornò a buttarsi sul letto.

Strinse gli occhi forte, cercando di scacciare una fastidiosissima voglia di piangere che si insinuava prepotentemente tra le sue palpebre, e immaginò Ino, di fronte a lui in tutta la sua bellezza, vestita di bianco e appoggiata al paravento, che gli sorrideva in maniera semplice e provocante.

“Mi pareva di averti chiesto di non vedere più quel vestito” mormorò, poi prese una manciata di pillole che aveva lasciato sul comodino e le inghiottì insieme con il sakè rimasto.

 

Al piano di sotto, ancora impazzavano i festeggiamenti.

 

 

Ok, ora potete uccidermi. Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace: era cominciato tutto in maniera abbastanza tranquilla e spiritosa, ed è finito in un dramma. Sorry, sorry davvero. Mi rifarò alla prossima però!

Ah, sì, Lotte è la protagonista femminile de I dolori del giovane Werther di Goethe!

Grazie a chi segue questa raccolta, e in particolare:

 

Nejisfan94: Francy! Grazie della recensione, è come sempre magnifica, e mi fa quasi commuovere. Complimenti per l’allitterazione in S! Sembrava stupida, ma pare aver preso molti questa faccenda! XD Grazie, grazie, grazie, fa piacere avere lettori attenti come te, e non ti preoccupare del ritardo: quando arriva una recensione a posteriori è quasi più bello, perché è una sorpresa inaspettata! ShikaIno for ever!

 

Kikkyxx14: Eh sì, vi faccio sempre aspettare… sorry! Ma ogni tanto me ne torno fuori, vedi? Spero di non avervi intristito troppo con questa shot, ne arriveranno di più allegre!

 

Mimi: Verissimo, Shika è scemo, ma se non lo è non ci piace! :P Ecco, Mimi, sappi che questa l’ho scritta solo per te (che culo, eh?). Voleva essere una cosa leggera e carina, alla White Smile di Saretta, ma è venuto fuori un cocktail depressivo. Non so che farci. Giuro che mi orripilavo io mentre la mia mente dettava imperterrita alle mie mani parole senza appello. Così è la vita, che ti devo dire? Arriveranno tempi migliori… si spera! Ma hai letto in trasparenza il fatto che Barbie ha sposato Ken?! Era per te, topaH.

Ps lo so, lo so che vuoi la notte dopo, ma quella arriverà, promesso, come dulcis in fundo. Il problema: quand’è il fundo? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

Celiane4ever: Vale! Ti ringrazio per i complimenti, e anticipo invece gli insulti per questa, che per una come te che ama gli happy ending non è il massimo… a mia discolpa dico che era cominciata come una cosa carina e divertente, ed è finita nel lutto e nello sconforto, senza che nemmeno io ne capisca il perché, ma tant’è… l’unica cosa che riesco a dirti è: stay tuned! E BCH, BCH… hai ragione! Proverò un po’ a riprendere in mano la mia vita di ficwriter…

 

Sveva90: Ciao, sono contenta che ti paccia lo ShikaIno! E grazie mille per i complimenti, alla prossima!

 

Ryanforever: Ciao! Hai ragione: finissero tutti così i momenti imbarazzanti… beh, in questa shot però ho dimostrato che non ci sono sempre happy ending (purtroppo). Ma ci riprenderemo, ci riprenderemo! A presto e grazie ancora!

 

 

 

 

  
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