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Autore: Jen1    30/08/2005    13 recensioni
Lui sta aggirando la domanda. Di nuovo.
Traduzione. Potete leggere anche se non siete fan di CSI, ma non se non amate la coppia C/G
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avoiding the Question

Avoiding the Question

 

Author's note: Inizio col dire che questa è una traduzione. La mia prima traduzione, perciò non ho la più pallida idea di come possa essere venuta. La versione originale è sicuramente divertentissima, anche se probabilmente qualcosa si deve essere perso nel passaggio da inglese ad italiano. L'autrice si chiama Jen e potete trovare la fanfiction in originale su http://www.graveshiftcsi.com/fiction/jen/question.shtml
So che su questo sito ci sono pochi amanti della coppia Gil/Cath, e, di conseguenza, solo UNA ff parental. Per questo ho deciso di pubblicare questa, tanto per fare compagnia alla sua compagna solitaria nella lotta al "Parentalismo"...muahauhauhauahau *risata sadica* G/C Conquisterà il mondo!!!

Spoiler: Recipe for Murder. Si svolge subito dopo il finale, dove Gil chiede "Allora, andiamo a cena?"

 

 

“Certo”, disse

“Tu scegli il ristorante”

“Dopo stanotte non penso mi vorrò avvicinare ad alcun ristorante”

“Qualcosa da prendere e portar via?”

“Da te o da me?” chiese Cath

“Casa tua è più vicina” disse  Gil

“Sì, ma la tua è più vicina al ristorante cinese. Ed è probabilmente più ordinata”

“Lindsay non mette in ordine?” chiese

“…Sembra che sia scoppiata una bomba in casa”

Gil rise sommessamente, dopo di che tese un braccio “Dopo di te”

 

Lei guidò, lui pagò. Sembrava il migliore degli affari.

“Tu faresti quello che ha fatto quella ragazza?” chiese Cath, afferrando un involtino primavera

“Cosa? Uccidere qualcuno?”

“Per passione”

“Pensi che si trattasse di questo? Un crimine di passione?”

“Non stai rispondendo alla domanda”

“La domanda è stata mal formulata”

“Gil” il suo tono si fece severo “Tu ti rifiuti sempre di rispondere a queste domande. Eviti qualunque cosa che potrebbe farti sembrare più umano”

“Non è vero!” protestò “Quando l’avrei mai fatto?”

“Due anni fa” rispose “Quel tipo ucciso dalla mafia sull’aeroplano”

“Allora, a quale domanda vuoi che risponda? A quella di stasera? Oppure quella di due anni fa?”

“Quella di stasera. Se qualcuna con la quale sei coinvolto in, non so, una relazione superficiale…”

“Io non ho relazioni ‘superficiali’”

“Ok, qualcuno con cui hai una relazione ti tradisce. Li uccideresti?”

“Intendi se li becco?”

“Perché no” rispose, spostando il suo involtino primavera

“Cosa stai facendo?”

“Odio questa roba verde”, disse, togliendo quella che sembrava una foglia fuori dal piatto “Rispondi alla domanda”

“Mi piace pensare che qualcuna alla quale sono legato non mi tradirebbe”

“Questo è un mondo ipotetico, Gil. Allora?”

“E se tu trovassi Eddie con una delle sue ragazze?”

“Li avrei uccisi entrambi. Ora rispondi alla domanda”

“Di che utilità potrebbe essere la risposta?”

“Mi fornirebbe una maggiore conoscenza di te”

“Ci conosciamo bene già adesso, Catherine”

“Perché non rispondi alla domanda?”

“Perché vuoi che io risponda alla domanda?”

“Lo faresti, vero?” incalzò lei “E non lo vuoi ammettere a te stesso”

“Forse non voglio ammetterlo a te. Ci hai pensato?”

“Perché mai? Ci conosciamo da abbastanza tempo”

“Forse è questo il problema. Siamo buoni amici, perché fare qualcosa che comprometterebbe la nostra amicizia?”

“Hai paura di quello che penserò se me lo dici?”

“No…”

“Perché non mi importerebbe, qualunque cosa dicessi”

“Bene. Passami il riso”

“Voglio ancora una risposta”

“Hai appena detto che non t’importa!”

“Ti stai divertendo, vero?” chiese. Se l’intera situazione non fosse stata così spassosa gli avrebbe mollato un cazzotto.

“Non ho mai capito perché la gente voglia immedesimarsi in queste situazioni ipotetiche. Non sappiamo mai come reagiremo finchè non fronteggeremo il problema”

“Ottima risposta, Gil Grissom”

“Ti ringrazio”

“Ora rispondi alla domanda”

“Io…non lo so”

“Oh, dai!”

“Ci sono troppe incognite…quanto bene la conosco? Da quanto tempo stiamo insieme?”

“Ok…diciamo che siamo tu ed io”

“Tu ed io?”

“Solo per ipotesi”

“Perciò…siamo un coppia?”

“Certo. Perché no? Ipoteticamente parlando, ovviamente”

“Ipoteticamente”

“Bene. Quindi, siamo noi. Tu ed io. E stiamo insieme da…un po’”

“Mesi?”

“Stavo pensando anni”

“Ok”

“Poi tu torni a casa da lavoro e mi trovi con qualcun altro”

“Non succederebbe”

“Cosa? Non mi uccideresti?”

“Non mi tradiresti”

“Oh, e cosa ti fa pensare che saresti abbastanza per me, Gil Grissom?” lo provocò lei

“Dopo quello che ti ha fatto Eddie, non penso che faresti lo stesso a me”

“Beh, forse tu hai lavorato troppo ultimamente. Non sei stato molto in casa e Lindsay inizia a dimenticare come sei fatto”

“Io devo lavorare, Cath”

“Ma tutto il tempo? E non ci pensi a me? A noi? Abbiamo bisogno di passare del tempo insieme!”

“Lo faremo. Presto”

“Lo dici da anni”

“Tu lo sai cosa comporta il lavoro”

“Oh, non metterla su questo piano…facciamo lo stesso lavoro, eppure io passo lì metà del tempo che ci passi tu”

“Ma io sono il supervisore!”

“E allora delega! E’ per questo che hai un team!”

“Pensi davvero che se restassi a casa cambierebbe qualcosa?”

“Beh, se tu fossi a casa più spesso non dovrei cercare altrove per trovare…appagamento”

“Perciò si tratta di questo? Solo sesso?”

“Ho delle necessità, Gil”

“Ed io non sono abbastanza per te?”

“Non ho mai detto questo. Non è abbastanza”

“Quindi sei felice con me?”

“Quando sei a casa, sì”

“Suoni davvero superficiale”

“E’ quello che provo. Vorrei sentire di essere in una relazione con te”

“Andando a letto con qualcun altro?”

“Non sei mai qui. Non l’avresti saputo se non fossi rientrato”

“E chi è?”

“Chi?”

“Il tipo col quale stai andando a letto”

“Solo qualche tipo”

“Non significa niente per te?”

“Certamente no!”

“E allora perché lo fai?”

“Perché vorrei che lo facessi tu, ma non lo fai mai!” quasi lo urlò

“Se tu me ne dessi l’opportunità lo farei!”

“Non ho visto molta iniziativa da parte tua, recentemente”

“Ma l’hai vista da parte sua!”

“Cosa vorresti che facessi?”

“Voglio che tu smetta di vederlo”

“E se non smetto?”

“Allora io…”

Si fermò a metà della sentenza e si avvicinò a lei. Stavano praticamente urlandosi in faccia

“…mi uccideresti?”

“No”

“La stai aggirando di nuovo” sospirò, guardando nel cartone e chiedendosi cosa volesse davvero.

“Stavo per dire che avrei ucciso lui

“Lui?”

“Sono protettivo nei confronti di ciò che mio”

“Ed io sono tua?”

Gil sorrise, e le passò il cartone col riso

“Lo sono?” chiese nuovamente

“Sei cosa?”

“Tua”

“Tu appartieni solo a te stessa”

“Stai aggirando la domanda. Di nuovo”

“Sei alla ricerca di un’altra discussione?”

Catherine lo osservò, poi rise “Ti dirò. Me e te, non sarebbe poi così noioso”

“Probabilmente no”

“Ed avevi ragione”

“Ce l’ho spesso. Su cosa?”

“Non ti tradirei”

Lui colse lo sguardo di lei e le sorrise. Si sporse dall’altra parte del tavolo e raccolse la roba verde dal suo piatto.

*Finis*

 

Ed ora un po' di sana pubblicità: Se avete letto HP6 allora leggete la mia ultima fanfiction "Solo poche parole" ...

Serena^^

  
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