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Autore: FunnyPink    23/05/2010    5 recensioni
Il dolore di Edward, il rimpianto e un ricordo che non potrà mai cancellare.
"Io e l'immenso silenzio interrotto solamente dal suono cadenzato delle gocce che raggiungono la superficie delle foglie e della vegetazione intorno a me"
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io e questo squallido masso grigio fumo.

Io e il muschio verde che ricopre ogni superficie.

Io e l'immenso silenzio interrotto solamente dal suono cadenzato delle gocce che raggiungono la superficie delle foglie e della vegetazione intorno a me.

Volendo ascoltare meglio, potrei sentire anche battito di cuori, cuori nascosti tra le fronde a ripararsi della pioggia, e un altro piccolo cuore non lontano, dentro una tana calda e accogliente.

Ma niente di questo attira il mio olfatto o la mia attenzione.

La mia mente è lontana chilometri da qui.

In una sperduta cittadina coperta di nuvole.

La mia mente è tutta per lei...sarà impossibile dimenticarla.

Come puoi dimenticare, due labbra rosse leggermente asimmetriche, dei capelli castani fluenti e mossi come il mare, due splendenti occhi marroni, grandi e profondi come mai ne avevo visti, che solo a guardarli ti trasmettono un'intensità di emozioni da farti vibrare dentro.

E il suo profumo...

qualcosa di incredibilmente forte, di impregnate, di così intenso da lasciarmi stordito nonostante, ormai ne dovrei essere assuefatto. Non esistono parole per descriverlo.

Nei miei cento anni niente è stato come lei.

Lei con il suo fare orgoglioso, da tigre feroce,

lei invece così fragile, debole e goffa.

Lei con un cuore così grande da accettare tutte le stranezze del mio mondo, e da accettare la mia presenza di mostro come se fosse un premio, una fortuna.

Quando avrei dovuto essere io, quello fortunato, per aver avuto il piacere di una presenza tanto candida e bella, di un'anima forte e intensa come la sua.

Ho avuto questa possibilità ne devo essere felice.

Ma non ne devo rimpiangere, non poteva essere mia, è troppo bella per essere danneggiata da me, dalla mia presenza e dalla mia natura.

Manterrò il suo ricordo per sempre.

 

Ma stare qui a pensarci, non mi aiuta, non mi aiuta nel cercare di convincere il mio corpo a non partire e lasciare il Canada per tornare alla mia vecchia cittadina.

Per tornare da lei.

Ma io non devo!

Mi esclamo mentalmente, alzandomi improvvisamente dal masso.

Come se il mio corpo ne avesse avuto bisogno, ma è un gesto spontaneo.

Stringo i pugni, lungo il corpo, e esce da me un ringhio rabbioso.

Non posso restare qui, sono ancora troppo vicino, mi devo allontanare di più, da lei, dall'istinto.

In un attimo sto correndo, non ho meta, non mi curo di dove sto andando, non vedo neanche cosa c'è intorno a me, non ne ho bisogno, aggirerò gli ostacoli d'istinto.

Il mio corpo corre come il vento, vola sul suolo senza quasi toccarlo,ma accarezzando, i fili d'erba e le fronde che passano accanto a me come un niente.

Mi riperdo di nuovo nei miei pensieri, e le immagini di lei mi affollano ancora la mente.

Lei che mi guarda curiosa, al nostro primo incontro.

Lei che tocca il mio braccio quel pomeriggio nella radura.

Lei e quella voglia irresistibile di baciarci.

Chi sono io per volere la sua vita.

 

La mia famiglia non ha mai detto niente, loro volevano soltanto che fossi felice,

loro non mi hanno accusato, ma io sentivo comunque quelle dita puntate, sentivo il senso di colpa.

Dio!

Stavo trascinando nel baratro dei dannati anche l'essere più bello e puro che abbia mai conosciuto, la mia colomba bianca, la mia stella splendente.

Che essere sono per abbatterla, per spegnerla, non ne ho il diritto, voglio che viva.

Devo fuggire, devo scappare, devo andare lontano e ricominciare una vita.

Ma quale vita! Sono un corpo morto!

Senza di lei ancora più inutile, non sento neanche più quell'impressione di un battito nel petto.

 

Che destino crudele, le ha fatto incontrare la mia strada, me l'ha vedere quando sapeva benissimo che non potevo averla.

 

Fuga, l'unica parola che cerco di ripetermi, ma la mia mente, estremamente ampia non riesce a saturarsi. Cerco allora di prestare attenzione a ciò che ho intorno, niente più sassi con muschio, ne aceri e abeti ovunque. Quello che attraverso adesso è un semplice bosco, percepisco una temperatura molto più alta, non so per quanto ho corso, ma suppongo, di aver già attraversato un paio di stati.

Sento poi vibrare il cellulare

  • Alice!- rispondo

  • No Edward, non lo fare -piagnucola, con tono contrito, deve aver già visto la mia fuga.

  • Devo farlo Alice, non ho altra soluzione -

  • Si che puoi, puoi stare qui con noi, oppure verremo noi con te -continua a confabulare, piangerebbe se potesse.

  • Non riesco più a guardarvi, io, è difficile Alice, voi avete la vostra metà su cui contare, e io mi sentirei solo un peso...aspetta lo so che per voi non è così, ma questi sono i miei sentimenti, perfavore vorrei che li rispettaste, se mi volete bene -

  • Ma certo che te ne vogliamo, e te ne vorremo sempre figliolo – Carlisle aveva preso il telefono – Ma sei veramente sicuro, la tua mente non ti permetterà di dimenticare, magari l'appoggio nostro ti aiuterebbe -

  • No Carl-..no papà, grazie ma devo farlo, anche io vi voglio bene, ma adesso vi devo lasciare mi sto avvicinando a un centro abitato e devo attraversarlo per forza, vi richiamerò presto, promesso, saluta la mamma -

 

Senso di colpa, quante persone dovrò ferire nella mia vita?

Quante volte dovrò ancora Fuggire?

 

 

 

FunnyPink

Fuggire, povero Edward dover scappare dalla cosa più bella che si è trovato tra le mani per paura di distruggerla.

Fortuna che sappiamo tutti come è andata poi!

 

Se volete commentare ben venga, ne sarò felice, anche se son critiche...so di non esser un gran che ma mi piace, mi rilassa star qui nel silenzio della mia stanza, col sol rumore dei tasti, la mia luce sulla scrivania, mi da la tranquillità che certe volte ho bisogno.

 

Prendo lo spazio anche per ringraziare tutti coloro che hanno commentato le mie altre “composizioni”, e coloro che le hanno semplicemente lette;

Che siano fan di Twilight, di Harry Potter, o di Fantasy.

   
 
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