La pioggia. Le gocce
di pioggia che sferzano il vetro delle finestre. Il loro lento scorrere verso
il basso. Un’unica direzione, un’unica soluzione. Ma molte volte il percorso
cambia. Qualche gocciolina si isola e fa una strada diversa. Una strada in cui
non c’è nessuno, in cui è sola contro tutti e tutto. Come me. Avevo percorso
una strada diversa, irta di pericoli e pregiudizi. Ed ora mi trovavo qui, tra la barricata, tra l’odio e l’amore. Vicino
ai miei amici e ai miei compagni che credevano di conoscere la verità. Ma dov’è
la verità? E’ tra la nostra barricata? O tra quella contrapposta? E poi c’è
lei, ci sono i suoi occhi, verdi come la nostra Irlanda, profondi come il
nostro dolore, delusi come la nostra terra. Siamo qui, forti della nostra
convinzione,rivogliamo la nostra terra sconquassata dall’odio e dalla sofferenza.
Per un solo ideale: il potere. Lei mi chiama. Sono minuti, istanti in cui devo
prendere una decisione. Devo scegliere. L’amore, quello vero, quello che ti
lascia senza fiato o l’odio quello che ti uccide dentro. Scegliere. E’
imperativo. Scelgo.
Scelgo la vita. Scelgo
il mio amore. Attraverso la barricata che mi porterà da lei. Lei che grida di
fermarmi, lei che piange addolorata quando i proiettili carichi di odio
attraversano il mio corpo inerme a quelle scariche. Lei. La rivedo mentre si
commuove alle parole della canzone che le dedico:
Let me love you, let me rescue
you.
Let me bring you where two roads meet. Oh come
back above.
Where there is only love. Only love...
Let me love you true, let me rescue you.
Let me bring you to where two roads meet
(The ground beneath her feet- U2)
Dove le due strade s’incontrano.
Dove non c’è più l’odio ma solo l’amore. Per la mia terra, per la nostra terra.
Per lei.
Al mio amico Jerry
(1975- 2009)