Non vidi più niente.
Sentivo solo il calore del tramonto su di me
e vedevo il volo delicato di quella farfalla, bellissima.
Era vestita di tanti colori,
i capelli rossi danzavano con Lei e i suoi grandi occhi verdi risaltavano alla mia vista.
La danza da allegra si fece sinuosa, sensuale
mi si bloccò il respiro,
ma il suo sorriso era puro, gioioso, innocente e non malizioso.
Rimasi incantato per quella che a me sembrò un'eternità.
-Caro, che fai?-
-Oh... Sonia, guarda non è bravissima?-
Lo spettacolo terminò in quell'istante e iniziai ad applaudire senza guardare in faccia mia moglie, troppo preso da quell'essere fatato.
-Sai che detesto questa gente, sempre a chiedere soldi in giro- Riprese Sonia sprezzante.
La lascia parlare per un po' seguendo con lo sguardo la ragazza.
-Su andiamo, mi sono stancata, torniamo in hotel-
Di malavoglia acconsentii, ma la mia mente seguiva quella ragazza.
***
Erano passate meno di 24 ore
-Caro dove vai?-
-Sonia torno subito-
-Ma stiamo per andare all'aeroporto.-
-Faccio in fretta.-
Uscii velocemente per non sentire altro e corsi a perdifiato fino alla piazza.
Correvo e maledicevo me stesso perché era già tardi.
Eccola, stava salendo su un furgoncino stile Hippy con i suoi amici, mi azzardai a parlarle con il poco di spagnolo che conoscevo.
-Hey, scusa! Posso parlarti?-
Mi guardò con un sorriso che mi rubò l'anima.
-Scusa, devo andare a ballare a una festa, domani sono di nuovo qua, ora sono in ritardo! Torna qui domani!-
E si mise a ridere perché qualcuno le fece il solletico ai fianchi, chiuse la portiera e partirono.
-Ma io domani non ci sono- Sussurrai più a me stesso che ad altri.
-Eeeh si innamorano tutti di lei...- Mi disse un vecchio poggiandomi la mano sulla spalla.
-Io non la amo, sono sposato!- Ribattei scrollandomi la mano di dosso infastidito da quel contatto.
Presi la via per tornare a casa, con più calma.
Mi fermai a una bancarella piena di fiori e vidi un mazzo di tulipani,
tanti tulipani rossi.
Subito mi fecero pensare a lei, la ragazza sconosciuta.
Sapevo che doveva dirmi qualcosa,
che in qualche modo avrebbe cambiato le cose.
Avrebbe dato una scossa alle mie giornate, ma come?
Presi il mazzo intero e tornai a casa.
***
-Amore? Guarda cosa ti ho portato!-
Sonia spuntò dal salotto e guardò incuriosita i fiori.
-Hai visto che sono in perfetto orario? Volevo solo farti un regalo-
Mentii spudoratamente senza il minimo rimorso.
-Grazie. Ma come mai hai preso i tulipani? Non pensavo ti piacessero, mi hai sempre portato rose bianche-
-Beh, ma la Spagna è calda e allegra e questi fiori, beh sono stupendi. Non trovi?-
-Ah... Carini... Grazie-
Mi baciò leggermente sulle labbra.
-Allora partiamo? - Mi chiese mio fratello
-Si, è tutto pronto no? Andiamo-
***
Quel paese magnifico mi passava sotto gli occhi
e in silenzio dissi addio a quella ragazza.
Tutto mi aveva colpito di lei,
ma non capivo perché mi fosse rimasta tanto impressa.
-Devo parlarti.- Presi il mio gemello per un braccio e lo trascinai dalla parte opposta del nostro aereo privato.
-Che c'è?-
Ci sedemmo e lo guardai dritto in faccia.
-Ho visto una donna, stupenda bellissima. Mi ha colpito, non riesco a togliermela dalla testa.-
Mi guardò sconvolto, da quando si era sposato era un santarellino.
-Bill Kaulitz, hai 32 anni, sei sposato da ben 5 anni, hai una vita perfetta e mi vieni a parlare di una donna che hai visto? Ma che ti prende?-