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Autore: BreathE    06/06/2010    9 recensioni
Inuyasha ha scelto Kikyo, ma Kagome ha scelto di rimare con lui. Forse tutto si sarebbe svolto come nel manga, se...
"...Accadde tutto in pochi secondi. Spinsi lontano Rin, per metterla al sicuro, vedevo la sagoma di Naraku farsi sempre più vicina, poi, una pelliccia bianca mi oscurò la vista, mi sentii prendere per la vita con un braccio e poi, non percepii più il suolo sotto di me. Mi strinsi meccanicamente alla figura che mi aveva sottratto alla morte, inspirai percependo il profumo di bosco e rosa bagnata. Alzai il volto, e a poca distanza dal mio, vi era quello di Sesshomaru..."
[RIVISITI E CORRETTI I PRIMI CAPITOLI]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Kagome/Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"[…] Io lo so che sguardo naviga al largo di quegli occhi,
so che scioglierà come fumo l’incantesimo,
ma poi mi brucia dentro ,la tua sete il mio tormento.
Sei l’unica voglia che non vorrei; ti ho vista piangere su di me,
ma sono il tuo passato ormai …
So, la colpa che ti dai qui dietro la mia porta, quale scusa inventerai
[…]"

-Nek. La voglia che non vorrei-




-Mi dispiace Kagome. Ho scelto Kikyo.-
Quelle parole mi rimbombavano ancora in testa. E facevano male. Tanto. Ma avevo preso la mia scelta. Sarei rimasta al suo fianco comunque. Non ero riuscita a lasciare tutto alle spalle. Non ero riuscita a cancellare il mio amore per il mezzo-demone. E adesso,ne avrei pagato le conseguenze. Vedendoli assieme, tutte le volte che si ritrovavano.
Scossi la testa sospirando.
-Divina Kagome state bene?- domandò Miroku con aria preoccupata. Ovviamente no, non stavo bene e questo, lo sapeva anche lo strano bonzo.
-Sì Miroku tutto bene-mentii con leggerezza incrociando lo sguardo del piccolo Shippo che mi guardava con i suoi grandi occhi, sempre pronti ad inumidirsi e a lasciar uscire le lacrime.
-Sicura?- disse il cucciolo di volpe. Annuii facendogli un sorriso timido, si accontentò.
Scossi la testa, cercando di non pensarci. L’ultima cosa che volevo, era che la preoccupazione degli altri, attirasse lo sguardo di Inuyasha.
Ma il nostro cammino, fu prestamente interrotto da uno sciame di insetti, fin troppo conosciuti.
-Naraku!- Urlò subito Inuyasha.
Alzai lo sguardo verso il suo peggior nemico, era stranamente tranquillo, quasi fosse venuto con l’intenzione di prendere una tazza di tea e farsi una bella e tranquilla chiacchierata. Il demone si avvicinò al terreno, guidato dallo sciame, con grazia invidiabile. Quando i suoi piedi toccarono il suolo, nessun rumore ferì l’aria. O forse, era il mio udito umano a non permettermi di coglierlo.
-Inuyasha- disse con tono strascicato Naraku. Il nominato, strinse le mani attorno all’elsa della spada e digrignò i denti.
-Cosa vuoi Naraku? Fissare il giorno della tua morte?- domandò il mezzo-demome con sarcasmo.
Conoscevo le doti di Inuyasha, sapevo che era senza dubbio molto forte, quasi nessuno riusciva a batterlo quando iniziava fendere colpi di spada, o messo alle strette, di artiglio. Ma quel quasi era un regalo dato proprio dallo sfidate davanti a lui, e, da suo fratello. Il demone-cane, Sesshoumaru. Proprio come quel vecchio modo di dire che una persona orgogliosa come Inuyasha non avrebbe mai accettato. Ci sarà sempre qualcuno più bravo.
-Non sprecarti Inuyasha. Ci scontreremo, ma non oggi. Voglio solo rendere la mia caccia più interessante.-
-Di cosa stai parlando Naraku?- questa volta, era stato Miroku a parlare. La mano stretta attorno al bastone, contro il vecchio avversario, il vortice non gli era di alcun aiuto.
-Fare un gioco- un gioco? Calò il silenzio, mentre attendevamo tutti che il demone scoprisse le sue carte.
-Oltre alla sfera dei quattro spiriti Inuyasha. Abbiamo qualcos’altro in comune. Una donna- continuò infine, e occorse a tutti meno di un battito di ciglia per realizzare di chi stesse parlando.
-Dannato! Cosa vuoi fare a Kikyo?!!-urlò tronfio di rabbia Inuyasha, ma Naraku non rispose, si limitò ad un sorrisetto sarcastico, mentre si alzava nuovamente in cielo seguito dal suo sciame .
- Vediamo chi arriva prima Inuyasha. Il protettore … O l’assassino?- così dicendo, venne totalmente avvolto dagli insetti , e la nube si allontanò verso est.
-Sango! Miroku! Proteggete Kagome- ordinò Inuyasha, partendo immediatamente a corsa dietro l’acerrimo nemico.
Lo seguii con lo sguardo senza la minima sorpresa, sapevo lo avrebbe fatto.
Mai avrebbe permesso a Naraku di uccidere la donna che amava, non ora che era tornata in vita. In realtà, a lui poco importava che fossero gli spiriti dei morti a mantenerla sulla terra.
-Non farlo Inuyasha! Naraku ha sicuramente qualcosa in mente! Non è da lui agire in questo modo!- gli urlò dietro Miroku, cercando di far ragionare il mezzo demone.
“Effettivamente” pensai “il monaco ha ragione, perché avvertirlo? “.
-E cosa dovrei fare? Lasciare che la uccida? MAI!- si voltò, riprendendo la sua corsa -Proteggete Kagome- e lanciandomi uno sguardo pieno di dolore, saltò di ramo in ramo, velocissimo, come se la morte, stesse per raggiungere lui.


“Dovrei quasi sperare, che Inuyasha non arrivi in tempo” pensai mentre mi lasciavo cadere a terra seduta, nelle vicinanze dell’accampamento.
Miroku e Sango erano andati a fare un giro di ricognizione su Kirara, giusto per essere sicuri, che non vi fossero demoni nelle vicinanze. Ed io ero rimasta con il piccolo Shippo, che era qualche metro più in là, impegnato a prendere a calci un sasso dando dello stupido ad Inuyasha.
In realtà sapevo che in me non vi era alcun segno di quella speranza, avevo già salvato Kikyo una volta, e lo avrei fatto ancora. Non era nella mia indole sperare nella morte di qualcuno, e desideravo, che non vi fosse mai.
Sapevo che Naraku meritava la morte certo. Ma era un sollievo, vedere in quanti lo volessero morto, così, non sarei mai stata io a togliere una vita.
Naraku … anche lui, come Inuyasha, vedeva la sua vita girare intorno ad una donna, la stessa sacerdotessa per essere esatti. Ma mentre il mezzo-demone si era innamorato di Kikyo, Naraku, ne era rimasto ossessionato.
“Kikyo, Kikyo. Sempre lei!” sbuffai scontrosa girandomi su un lato cercando di evitare quei pensieri molesti.
Dopo qualche minuto, dei singhiozzi ruppero il filo dei miei pensieri. Mi voltai nella direzione del suono: sentivo il rumore di acqua corrente, Shippo qualche metro più in là ma … nient’altro. Che mi fossi sbagliata? Ma no, eccoli di nuovo, qualcuno stava piangendo.
Mi alzai cauta, avvicinandomi ai cespugli a cui prima davo le spalle, li scostai di lato, inoltrandomi leggermente nel piccolo bosco e proseguii per qualche metro permettendomi così di vendere un torrente, nella cui riva rocciosa, sostava una bambina con un kimono arancione e bianco, legato in vita da una fascia verde.
- Ehi piccola- mormorai piano, la bambina fece un salto di lato, spaventata.
-Non non preoccuparti! Non ti farò del male!- dissi subito per tranquillizzarla. Aveva dei tratti familiari, ma non riuscivo ad associare il volto. Chi era?
-Perché sei da sola nel bosco piccolina?- domandai sempre con tono dolce, avvicinandomi cautamente.
-Ho perso il mio signore- disse rompendo la frase con un singhiozzo, le guance bagnate e gli occhi arrossati.
Eppure non poteva essere lì da molto, se ne sarebbero accorti Sangu e Miroku quando avevano osservato il perimetro vicino l’accampamento, prima di partire.
-Il tuo signore?- mormorai incerta. Quindi quella bambina di massimo sette anni, era una serva?
La moretta annuì, sfregandosi il viso con le manine, e asciugando gli ultimi residui di lacrime. -Sai dov’è?- domandò con la sua vocina acuta.
-Mi dispiace. Non lo so- dissi scoraggiandola -ma, chi è il tuo signore? –
Magari un nome, mi avrebbe aiutato a ricordare, dove avessi già visto quella bambina. Stava per rispondermi quando una voce esterna irruppe nella conversazione.
-Rin- il tono piatto e freddo, fece spuntare un sorriso a trentadue denti sul volto della bimba.
-Signor Sesshomaru!!- esclamò illuminandosi, mentre io congelavo sul posto.
” No.No. No! Non può essere vero” pensai terrorizzata mentre mi voltavo spaventata, facendo sì che i miei occhi, incontrassero quelli glaciali e gialli del demone cane.
-Sesshomaru- mormorai a fior di labbra involontariamente.
Dove era Inuyasha? Da Kikyo. E Miroku e Sango, non avrebbero potuto far niente, anche se fossero tornati in tempo.
-Tu sei l’umana che và sempre a giro con mio fratello- sputò quest’ultimo senza sprecarsi a celare astio nell’ultima parola. La cosa non mi stupì, era tutto tranne che celato, l’odio che Sesshomaru provava per il fratello, e anche Inuyasha ricambiava con la stessa moneta.
Tutte le volte che si incontravano finivano per combattere, non proprio una normale riunione di famiglia.
-Dov’è?- aggiunse facendomi tornare alla realtà. Posai nuovamente il mio sguardo sulla figura davanti a me, non si era minimamente mosso, sarebbe potuta tranquillamente passare per una statua.
L’unica differenza rispetto a poco prima, era la bambina saldamente ancorata alla sua gamba, che lo guardava con occhi adoranti e un sorriso sornione. Perché un demone che odiava gli umani come lui, si portava dietro quella bambina? E lei sembrava sinceramente felice adesso, come se si sentisse protetta, finalmente al sicuro.
E questo era un pensiero a dir poco ridicolo, non vi era possibilità che qualcuno come Sesshomaru potesse far sentire al sicuro chicchessia.
-Non lo so. Stava seguendo Naraku- risposi cercando di mantenere il tono della voce più fermo possibile. “Non sono spaventata, non sono spaventata” continuai a ripetermi nella mia testa mentre il demone mi osservava imperscrutabile.
Presi tutto il mio coraggio e domandai: -Tu che ci fai qui?-
- Naraku-
-Bhe sei arrivato tardi, se ne è andato circa due ore fa- “assieme ad Inuyasha” aggiunsi dentro di me, rattristendomi.
-Ti sbagli-
-C-come?- chiesi confusa.
-Naraku è qui- e come se non avesse aspettato altro. Il protagonista della nostra conversazione apparve dinanzi a noi con un ghigno che gli deformava il volto.
-Sesshoumaru! Che piacer vederti – enunciò il padrone degli insetti mentre, per tutta risposta, il demone cane sguainava la spada e frapponeva un braccio tra Rin e Naraku, a protezione della prima.
Un momento. Da quando Sesshoumaru aveva di nuovo il suo braccio?
Perché quello era il suo, senza ombra di dubbio.
Osservai più attentamente, e mi diedi della stupida quando mi accorsi della presenza di un frammento della sfera impiantato nel braccio del demone. “Come cavolo ho fatto a non notarlo prima?” Mi domandai stranita.
-Sai- continuò il demone - è proprio una sorpresa vederti qui. Ma non hai motivo per intralciarmi. Voglio solo la ragazza- e con l’ultima parola, piantò il suo sguardo nel mio.
Io? Cosa c’entravo io? Non voleva Kikyo?
-Quello stupido di Inuyasha, ha capito quel che voleva capire, nient’altro.-
-L’arguzia non è nelle sue doti. Non che io creda che ne possieda alcuna-
-Lasciami prendere la donna- Naraku aveva abbandonato il ghigno sarcastico, lasciando il posto ad un’espressione seria. Veramente credeva che Sesshomaru fosse un pericolo?
-Fa pure- fece gelido -per me, questa donna non significa niente-
-C’è forse qualcuno che significa qualcosa per te gelido Sesshomaru?- Ma il demone si rispose da solo, quando notò a sua volta la mano di protettiva posta davanti alla piccola Rin.
-E così, sei caduto anche tu dinanzi al fascino degli umani- La bambina si fece piccola piccola, tremando visibilmente.
La furia più cieca passò in negli color oro di Sesshomaru e prima che potessi battere nuovamente ciglio, un fendente calò su Naraku, prendendolo alla sprovvista e facendogli perdere un braccio.
Mentre gli insetti lavoravano per ricomporre il braccio del proprio padrone, il duello iniziava.
La grazia e l’agilità di Sesshomaru attiravano tutta la mia attenzione. Non avevo idea di chi fosse in vantaggio, non sapevo neppure, se dovevo avere delle preferenze; ma il suo modo di lottare, era sempre aggraziato, aveva un passo veloce e delicato, ogni suo movimento leggero e devastante.
Naraku non era più debole no, ma appariva molto più rozzo. Ma quello che mi diede da pensare, era che sembrava che non si stesse realmente concentrando sul combattimento, quasi fosse intento a seguire due scene contemporaneamente.
Mi voltai appena in tempo, il braccio che era stato staccato dal corpo di Naraku, stava volando verso Rin, e la bimba, terrorizzata, era riuscita ad emettere solo un suono strozzato.
Non persi altro tempo, tolsi l’arco dalla faretra che portavo sulla spalla e incoccai una freccia.
-Colpisci!- Urlai mentre scoccavo il tiro. La freccia guidata dalla mia forza spiritica si scontrò contro la massa informe del braccio e lo colpì con violenza, squarciandolo e riducendolo in piccolissimi pezzi, per poi, senza più energia, andare a conficcarsi in un tronco d’albero poco distante.
Corsi immediatamente dalla piccola per vedere se stava bene. E quando giunsi lei si rifugiò tra le mie braccia, mormorando un dolce: - Grazie-.
-Aah!- l’urlo di Naraku attirò l’attenzione di Sesshomaru, che si voltò verso di noi, pochi secondi prima che il demone si scagliasse su di me.
Accadde tutto in pochi secondi.
Spinsi lontano Rin per metterla al sicuro, mentre la sagoma di Naraku si fece sempre più vicina.
E infine, una pelliccia bianca mi oscurò la vista, mi sentii prendere per la vita con un braccio e come per magia, non percepii più il suolo sotto di me. Mi strinsi meccanicamente alla figura che mi aveva sottratto alla morte, inspirai forte per la pura, percependo il profumo di bosco e rosa bagnata. Alzai il volto, e a poca distanza dal mio, vi era quello di Sesshomaru, che guardava in basso oltre le mie spalle.
Seguii il suo sguardo, e mi sentii gelare il sangue nelle vene quando notai che eravamo sospesi a circa quindici metri dal suolo. Sentivo la forte presa del braccio del demone, che mi schiacciava contro il suo corpo, e mi sarei sentita al sicuro,come la piccola Rin, se non avessi avuto il terrore che avrebbe potuto lasciarmi cadere da un momento all’altro.
-Questo è un affronto che pagherai caro!- urlò Naraku da dietro il suo sciame d’insetti. v-Segnati il tuo stesso avvertimento Naraku- replicò il demone-cane osservando l’avversario scomparire nella nube da lui provocata.
Alzai lo sguardo verso il volto di Sesshomaru, sempre inespressivo, non avevo idea se quel commento lo avesse toccato o meno. Non sapevo neppure se ora si sarebbe pentito del suo gesto… In quel momento realizzai : ”Sesshomaru mi ha appena salvato la vita” .
-G-Grazie- mormorai incerta quando i miei piedi toccarono il suolo e mi staccai da lui.
-Non ringraziarmi. Una vita per una vita, nient’altro- si avvicinò a Rin che gli si fiondò tra le braccia.
-Ho avuto t-tanta p-paura signor Sesshomaru!- il demone la prese in braccio, e la bambina dopo pochi secondi si accoccolò e chiuse gli occhi, troppo spossata per voler vedere altro di quella giornata.
-Perché ti vuole?- domandò piantando il suo sguardo su di me, e perforandomi da parte a parte.
-Probabilmente per i frammenti della sfera.. O per attirare Inuyasha. Non lo so, credevamo tutti che volesse Kikyo.-
-La sacerdotessa morta- disse piatto .Annuii tristemente.
-Solo quell’idiota di mio fratello poteva andare a salvare una morta invece di restare con la sua donna-
-Non sono la sua donna- dissi subito. Non volevo più che mi si associasse alla donna di Inuyasha, lui aveva scelto un’altra. -Lui ha scelto Kikyo- esalai in memoria mentre il mio cuore perse un battito come ogni volta che ci pensavo.
-Umana- disse Sesshomaru attirando la mia attenzione e portandosi a pochi passi dalla sottoscritta.
Deglutii rumorosamente, che voleva?
-Tu verrai con me-
“Cooosa?!” Ma era impazzito? Stava scherzando spero! Lui era il nemico assieme a Naraku. -Io non verrò mai con te!- replicai.
-Non era una richiesta. Naraku ti vuole, io voglio Naraku. Ergo, ti terrò con me-
-In poche parole sarei l’esca?- dissi con una punta di isteria. Iniziava a stufarmi come nessuno prendesse in considerazione il mio volere. Va via Kagome, vieni qui, nasconditi, fatti proteggere etc.
-Esattamente- una nube di acido in vapore uscì dal palmo del demone, facendomi svenire. Il suo volto sopra di me, fu l’ultima cosa che vidi, ma la mia mente visualizzò il volto del fratello e le mie labbra mormorarono un nome: -Inuyasha- .

Quando mi svegliai percepii le membra stanche, e i muscoli intorpiditi. Cercai di ricordare cosa avevo combinato il giorno prima per aver faticato tanto. E la realtà mi colpì violenta, aveva la voce di bimba:
-Signor Sesshomaru credo che la ragazza si sia svegliata! Le porto del cibo?- aprii di scatto gli occhi, inizialmente vidi sfuocato, poi quelle che prima erano solo ombre presero le dovute forme. Ero in un bosco, l’ennesimo, e davanti a me, Sesshomaro, seduto con la schiena poggiata ad un tronco e lo sguardo perso nel vuoto.
La bambina, Rin, stava riempiendo una scodella con del brodo, annusai l’aria. Coniglio. Bleah. Solo in quell’epoca potevano fare colazione con il coniglio!
-Sei realmente sveglia- disse una voce fredda, che avevo sentito fin troppo spesso in quell’ultimo periodo.
-Dove siamo?- domandai debolmente.
-Non credo ti debba interessare-
-Da quanto?- tentati ruotando i miei occhi seccata, e sperando di avere più fortuna.
-Tre giorni-
-Ah- dissi stanca. Poi strabuzzai li occhi. -Tre giorni?- urlai mettendomi in piedi e portando le mani nei capelli.
-Quindi oggi avrei avuto l’esame di matematica!!! Oddio è un disastro! Boccerò e dovrò rifare il liceo lo so!!!- mi lamentai tra me e me poggiando la fronte contro il tronco d’albero più vicino, sperando di sprofondare nel terreno così che non avrei mai dovuto subire l’umiliazione di essere una ripentente.
Il demone davanti a me mi guardò inarcando un sopracciglio. -Di cosa stai vaneggiando umana?-
Ah già. Lui non sapeva che venivo da un’altra epoca. Come non doveva sapere cosa fosse un liceo. Sbuffai, lasciandomi nuovamente scivolare per terra.
-Niente- mormorai triste.
Tre giorni. Gli altri erano probabilmente andati a cercare Inuyasha per avvisarlo della mia scomparsa. Chissà se era sulle mie tracce. Chissà se era preoccupato.
-Tieni- mi voltai verso la vocina gentile, e la bimba di poco prima mi stava porgendo la famosa ciotola, con dentro la zuppa. Mi scoprii realmente affamata, così la accolsi benevole, e senza troppe cerimonie iniziai a mangiare. La piccola stette a guardarmi sorridente. Non capivo, come un’anima così pura, potesse stare accanto ad una crudele come quella di Sesshomaru. Che tipo di legame era il loro? Perché il più crudele dei demoni, stava assieme ad una bambina umana?
-Come ti chiami?- domandò la piccola con allegria.
-Kagome- risposi con un lieve sorriso. D’altronde, non era certo colpa della piccola Rin se aveva il peggiore dei padroni.

*

-Rin- dissi attirando l’attenzione del cucciolo umano. Lei mi guardò confusa, ma con la solita luce di ammirazione e affetto, che provava nei miei confronti.
-Vai a prendere dell’acqua al fiume, devo parlare con al ragazza- la bambina annuì rivolgendomi il solito sorriso a trentadue denti. Raccolse il secchio, e prese a saltellare verso il fiume.
-A quanta distanza percepisci i frammenti?- domandai subito all’umana di Inuyasha.
-Dipende dalla quantità. Quelli di Naraku, anche a varie miglia, se è uno singolo, non più di un paio- rispose le continuando a mangiare la zuppa portatagli da Rin.
-Ma il mio non lo hai sentito- le ricordai ottenendo finalmente il suo sguardo, anche se per pochi secondi, prima che scrollasse le spalle.
-Devo concentrarmi, altrimenti me ne accorgo solo a qualche metro. Quando la presenza diventa fastidiosa-
-Da ora in avanti, stai all’erta, non mi interessano gli altri frammenti, solo quelli di Naraku. Quindi, concentrati solo su quelli-
-Perché dovrei aiutarti?- disse guardandomi negli occhi. L’umana aveva fegato, molti al suo posto, sarebbero tremanti e totalmente soggiogati dal mio potere. Era il loro istinto di conservazione a farglielo fare, allo stesso modo in cui i demoni più deboli fuggivano se percepivano la mia aura.
-Perché qui non arriverà il mio caro fratellino ad aiutarti. Quindi se vuoi rimanere in vita, dovrai sottostare ai miei comandi-
-Niente di più chiaro- borbottò lei palesemente contrariata. Ma a me, poco importava delle sue preferenze, era meno un oggetto.
Ma c’era una cosa che non capivo, nonostante mio fratello non fosse certo un genio, perfino uno stupido come lui avrebbe dovuto capire quale era la scelta migliore, eppure aveva scelto di andare dalla sacerdotessa morta?
Analizzai da capo a piedi l‘umana dinanzi a me, era senza dubbio identica all‘altra, ma questa era viva e giovane. E soprattutto,al contrario della morta, l’umana era come Rin, incredibilmente fedele.
-Cosa hai da fissare?- domandò la ragazza mentre si portava le ginocchia al mento, chiudendosi a guscio. Probabilmente cercando inconsciamente di coprirsi dal mio sguardo invadente, come se fosse nuda.
-Niente d’importante, solo un‘arma mal sfruttata-
-Come scusa?- ribatté subito lei con un tono irritato.
- A scelto lei a te-
- Questo lo so benissimo- i suoi occhi si velarono di un‘immensa tristezza. Come immaginavo fedele.
-Ma a mio parere,tu saresti stata la scelta più saggia-
-Spiegati- disse cercando di celare il suo interesse per il mio ragionamento.
-Tu sei come un nuovo modello di spada, uguale alla precedente, bellezza e forza identiche, ma hai delle doti in più, sei giovane, viva, e troppo infantile per mettere la ragione davanti ai sentimenti. Con l‘altra, la cui lama è smussata e consumata correrebbe costantemente il rischio di tagliarsi a tradimento, e mio fratello, è troppo sciocco per accorgersi di qualcuno che fa il doppio gioco-
-Sbaglio o mi hai appena paragonata ad un oggetto?- disse risentita.
La guardai con sufficienza, non poteva realmente aspettarsi che le avrei detto qualcosa di piacevole.
-Comunque se tu fossi stato al suo posto – continuò raddrizzando le spalle -Ti saresti davvero abbassato al livello di utilizzare un umana?-
-No. Non sono un essere umano, le emozioni dei demoni sono molto più forti, ma anche più ragionevoli noi possiamo plagiarli a nostro piacimento, racchiuderli in una piccola parte di noi stessi, pur di non sentirli-
-Quindi non vi lasciate mai guidare dai sentimenti?-
- Solo i demoni maggiori riescono ad estraniarsi del tutto, Naraku ad esempio non può, e non vi riuscirà mai. Neanche Inuyasha se mai riuscirà nel suo intento con la sfera, nonostante sia certo, sia la parte che più desidera dell’essere demone -
-Tu sì invece. Tu puoi estraniarti come se non facessi anche tu parte di questo mondo- disse lei con un tono … particolare, quasi fosse una frase studiata come un insulto. Ma non vi era niente di offensivo nelle sue parole dal mio punto di vista.
-Ovviamente- risposi comunque mentre lo scalpiccio veloce e ritmato di Rin mi fece voltare.
Con la coda dell‘occhio, vidi l‘umana far morire sulle labbra l’ennesimo parere.


EDIT 03/01/2016: Ho risistemato il capitolo, compreso l'html che ho notato doveva essere impazzito facendo scomparire alcuni dialoghi.
Dato che ho iniziato la FF anni fa ho pensato di dare una sistemata generale prima di postare il nuovo capitolo, quindi, consiglio di rileggere i primi tre capitoli per la scorrevolezza della lettura :)
Ma non è obbligatorio, ovviamente non ho fatto grandi cambiamenti quindi la storia non cambia di una virgola, giusto qualche frase dei personaggi e qualche adattamento.


* = Spero sia chiaro che la presenza dell'asterisco significa un cambio di punto di vista. Ovvero si passa da una personaggio all'altro.
I punti di vista saranno unicamente quelli di Kagome, Sesshomaru ed Inuyasha. Quest'ultimo avrà molto meno spazio rispetto ai primi due ovviamente non essendo il protagonista :P
FINE EDIT



Solo io potevo mettermi a scrivere un altra storia quando invece avrei 1000000 altre cose da fare. Comunque mi era venuta dell’ispirazione e dato che adoro Inuyasha, o pensato che era il caso di scriverla invece di lasciar scivolare il momento. Ho iniziato con questo capitolo, nella speranza che qualche buon anima mi dica cosa ne pensa e se sono in grado di continuare. Devo ammettere, che è stato piuttosto difficile, scrivere mi è piuttosto semplice, ma i personaggi erano particolari e i sinonimi pochi.
Spero di averli resi al meglio ^-^
Fatemi sapere con qualche recensione se vale la pena che continui, o se mi conviene abbandonare tutto e dedicarmi interamente all’altra FF xD Ciao!!!

   
 
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