#1. What about now?
[Kuchiki Rukia.]

Un cielo insolitamente terso, di un azzurro così limpido da far quasi male.
E dentro la stanza l’ennesima luce si spegne.
Le dita tremano, anche al buio è facile riconoscerle. Sembrano così piccole avvolte da tutte quelle bende.
Servono a nascondere un peccato, quelle.
La donna si prende la testa fra le mani. Le guarda per un lungo istante, ed è come se le vedesse per la prima volta.
Il cuore pompa all’impazzata, il sangue è di nuovo vivido. L’aria improvvisamente sa di rancido.
Abbandona le braccia mollemente lungo i fianchi e trema, Rukia.
- Cosa farò adesso? – si chiede l'assassina. L’elsa della spada scivola a terra, in un tonfo appena percettibile.
Rukia neanche si volta.
- Kaien-dono… cosa farò adesso? -
Ed il silenzio tace.


#2. Born in blood
[Zaraki Kenpachi plus Yachiru Kusajishi.]

Il bambino piange. Piange da una discreta manciata di minuti ormai.
Yachiru lo osserva con la coda dell’occhio, incuriosita.
E’ buffo così sporco di sangue, dalla testa fino alla punta dei piedi. Ricorda un pomodoro maturo.
La vagabonda gli sorride in quello che vuol essere un gesto rassicurante; è soltanto sangue, un po’ d’acqua ed andrà via.
Ma quello improvvisamente si volta e le grida contro. Le getta la terra addosso con la punta dei sandali e continua a stringersi al cadavere dell’uomo malamente abbandonato al suo fianco.
Yachiru ascolta tutto, in silenzio, e non capisce. Eppure, il vecchio era stato avvertito.
- Se le sciacqui forte forte le macchie dovrebbero andarsene. – dice, risoluta.
Kenpachi le passa di fianco e scuote il capo.
E’ ancora una mocciosa. Un giorno forse capirà.