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Autore: smartys ayane    21/06/2010    5 recensioni
E se Amhal uccidesse Adhara? E se solo dopo averla uccisa si rende conto di ciò che ha fatto e soprattutto che l'ha amata, sempre? Se se ne accorgesse troppo tardi?
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo era sempre più scuro, a causa delle nuvole che coprivano quella tonda luna d'autunno. Le prime gocce di pioggia iniziavano a scendere lentamente, coprendo il bosco che dall'alto sembrava un tappeto di foglie. Gli unici suoni che si udivano erano quello del vento e un battito. Un battito cardiaco. E per un attimo, Amhal aveva sperato che non fosse quello suo. Aveva sperato che, per un motivo o l'altro, il pugnalee che aveva trafitto il cuore di lei avesse in realtà ucciso lui. Ma a quel pensiero Amhal sorrise. Era un sorriso nervoso, isterico. In realtà anche lui era morto. Adesso che aveva finalmente capito era morto anche lui. Come aveva potuto? In che razza di mostro si era trasformato? Ripensò a tutte le sue punzioni, e gli scappò un altro sorriso. Quelle non erano niente in confronto al dolore che stava provando adesso. Chiuse gli occhi, e si lasciò accarezzare dal vento. Adesso la pioggia non era più solamente qualche goccia. Stava letteralmente diluviando.
Amhal abbassò il gionocchio destro fino a toccare terra, poi trovò il coraggio di aprire gli occhi e fissò Adhara. Com'era splendida!! Eppure sembrava semplicemente che stesse dormendo. Magari... magari fosse stato così.
Amhal allungò una mano lentamente verso i capelli di lei, e li accarezzò dolcemente. Quante volte lo aveva fatto, prima!! Quante volte, quando era solo Amhal, e non il Marvash.
Amhal fece cadere anche l'altro ginocchio, poi posò l'altra mano sulla spalla di Adhara. Intanto baciava dolcemente la sua fronte, mentre una lacrima gli rigava il viso, e sembrava bruciarlo. Amhal passò dalla fronte all'occhio sinistro, senza staccare un attimo le labbra dalla pelle di lei, poi a una guancia, a un orecchio e infine all'angolo sinistro della bocca. Lì si fermò. Cosa sarebbe accaduto una volta che le sue labbra si sarebbero unite con quelle di Adhara? La Furia lo avrebbe posseduto anche se lei adesso non era nient'altro che un cadavere? Amhal aveva paura di baciarla. Ma si sentiva strano, si sentiva diverso. Si sentiva Amhal. Allora chiuse gli occhi, e si avvicinò nuovamente al viso di lei. Infine la baciò. Non fu un bacio innocuo, ma nemmeno uno di quelli creati dalla Furia. Per niente. Fu un bacio dolce e passionevole allo stesso tempo, leggero ma sensuale. E fu un attimo. Amhal posò le sue labbra su quelle di lei, aprendole. La sua lingua sfiorò appena quella di Adhara, ma quel lieve contatto procurò al ragazzo un brivido che lo fece fremere da capo a piedi. Poi si staccò dolcemente dalle sue labbra, ma restò a fissarla. E allora quella singola lacrima che scivolò poco prima sul suo viso divenne un disperato pianto, e la pioggia cominciò ad essere accompagnata da tuoni e fulmini, che illuminavano quella notte buia e morta.
Amhal si staccò completamente da Adhara, alzandosi in piedi e senza smettere di piangere. Poi riprese il pugnale, lo stesso pugnale che aveva ucciso Adhara. Fissò in alto nel cielo: chiunque l'avesse visto l'avrebbe preso per pazzo. Ma lui non era pazzo... era solamente dannato. E ormai non aveva senzo vivere... Ormai aveva perso tutto.
Amhal alzò il pugnale in alto, ed era pronto ad affondarlo nel petto. Poi un lampo di gioia illuminò i suoi occhi, ricordando una delle cose che Sam gli aveva insegnato in quegli anni. Non ci potevano essere sia un Marvash che una Sheireen. E il mondo non poteva esistere senza nessuno dei due. Erano due cose completamente opposte: uno era il Bene, uno era il Male. Uno moriva, l'altro viveva.
Amhal sorrise. Poi chiuse gli occhi, e non pensò più a nulla. Si conficcò soltanto il pugnale nel petto, sempre più profondamente, mentre il sangue schizzava veloce e in grande quantità. Amhal morì prima ancora di toccare terra.
Ma proprio in quel momento, accanto a lui, qualcosa stava cambiando.
Il Marvash era morto. Il Male era svanito.
Il Bene era tornato. La Sheireen aprì gli occhi.
   
 
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