Titolo: Flying Writing board
Serie: L'attimo fuggente
Rating: PG-13
Genre: Angst
Character: Todd Anderson, Neil Perry (Nominato)
Pairing: NeilxTodd (non necessariamente slash)
Prompt: L'attimo fuggente, Neil Perry x Todd Anderson, Scrittoio
Volante
Conteggio Parole: 623
Disclaimers: I personaggi de L'attimo fuggente a chi di diritto.
La Flashfic è scritta per lo Sfiga!Fest@FW.it
.Flying writing board.
Una gelida serata d’inverno ed un anno in più
sulle giovani spalle.
Era il suo compleanno.
Il secondo passato alla prestigiosa accademia Welton.
Le mani passarono sulla carta da pacco che racchiudeva un regalo identico a
quello ricevuto l’anno prima e quello prima ancora.
Lo capì da… come l’aveva chiamata Neil?
«Aerodinamico…» bisbigliò tra sé, con un sorriso abbozzato sulle labbra.
Già, lo capì dall’aerodinamicità dell’oggetto.
Lo scartò senza particolare interesse, ritrovandosi tra le mani uno scrittoio.
Nulla di più e nulla di meno. Uno scrittoio ricoperto da un sottile involucro di
plastica trasparente, con le sue belle penne stilografiche da una parte, il
calamaio dall’altra e qualche pregiato foglio di pergamena o di una qualche
carta porosa e costosa per cui i suoi genitori dovevano aver speso una cifra
considerevole.
Non avevano considerato mai, neppure per un secondo, l’eventualità che non
potesse piacergli.
Lo osservò per qualche istante, alzando poi lo sguardo oltre alla finestra di
una stanza riempita solo da lui. Fuori la neve danzava nella notte, in spirali
che si allargavano e si restringevano senza una logica, depositandosi ovunque
sull’enorme giardino della Welton, sul bosco che la circondava e al di fuori dei
suoi cancelli, dove le strade avrebbero portato i ragazzi chissà dove una volta
adulti.
Aveva ricevuto da poco una lettera di Dalton. Nuwanda. Gli aveva fatto gli
auguri per il suo compleanno, gli aveva spiegato in poche righe come se la
spassava ed il resto di dieci righe in tutto –non era mai stato uno che amava
sprecare troppe parole sula carta- erano pensieri sul professor Keating e su
Neil.
Soprattutto su Neil.
Che era sempre ovunque, in qualunque discorso e soprattutto nei propri sogni,
dove il suo Puck continuava a saltellare allegro da un albero di
cartone all’altro, dove la sua risata gli rimbombava dolcemente nella
testa e le sue mani lo spingevano ad avanzare passo dopo passo nel
cammino che era la vita.
Neil era ovunque.
Ed era stato tutto.
Un estraneo che gli aveva dato il benvenuto in quella stessa stanza.
Un compagno di stanza insopportabilmente opposto a sé.
Un amico con cui confidarsi.
Un fratello da ammirare.
Un ragazzo da amare…
E poi, dolorosamente, mentre il suo corpo veniva seppellito in una bara, si era
ridotto ad essere un ricordo, maledettamente doloroso.
Fuori dalla porta della stanza, Pitts bussò, cercando di attirare l’attenzione
di chi la occupava.
«Ehi Todd, se non ti muovi arriverai tardi a cena!» gli sentì dire, mentre il
proprio sguardo si soffermava sulla superficie verticale di legno scuro, quasi
potesse guardarvi attraverso e ritrovare la figura del ragazzo.
Si morse le labbra.
«A-arrivo subito.» rispose, cercando di alzare quanto più poteva un bisbiglio
che faticò a giungere fino all’altro.
Quando i passi di Pitts si allontanarono dalla porta dopo avergli mugugnato
qualcosa di incomprensibile, tornò a guardare lo scrittoio, scivolando con le
dita sulla superficie ancora avvolta nella plastica.
Scattò si colpo in piedi, spalancando la finestra della stanza e rabbrividendo
per l’aria frizzante che gli sbatté in volto.
Prese un bel respiro, sollevando tra le mani il proprio regalo, puntando gli
occhi avanti, nella notte nera.
Capitava spesso che pensasse all’unico anno passato in compagnia di Neil Perry.
Un anno cominciato nel modo monotono di sempre, che pian piano si era
trasformato in una sorpresa dopo l’altra.
Ed alla fine si era ridotto tutto come quello scrittoio.
«Woooa!»
Volato via, per schiantarsi in mille pezzi.
Era stato assurdo, folle e quasi incomprensibile. Un regalo che all’inizio aveva
trovato irritante, ma che alla fine lo aveva portato a sorridere e ridere fino
alle lacrime.
Tutto quello che Neil aveva ed avrebbe rappresentato per lui.
Indimenticabile.
Come uno Scrittoio Volante in una notte nera, fatta di neve e di ghiaccio.
.THE END.