Infanzia perduta.

Giocava tranquillamente per strada, con altri bambini della sua età e più piccoli.

Aveva solo otto anni, si divertiva a giocare a calcio,con palloni fatti di fogli di giornali – nessuno si sarebbe messo a fabbricare giocattoli in quel periodo.

Le urla allegre dei bambini riecheggiavano mentre le bambine li guardavano ammirati.

Sembrava quasi fosse tornata la pace, almeno per loro.

Finché, improvvisamente, ogni rumore smise di riecheggiare e un silenzio tombale urlò al mondo la presenza dei due cyborg che ormai da otto anni tormentavano la Terra.

I bambini, spaventati, corsero via: Alcuni trascinando via le sorelline e i fratellini, altri semplicemente correndo.

Lui no.

Fermo, con le gambe leggermente divaricate, osservava i due cyborg che tendevano con lentezza esasperante la mano verso i “cuccioli di formica” e, con la stessa lentezza, sparavano le onde.

Il ragazzino non perse tempo.

Si mise immediatamente davanti ai bambini, cercando di proteggerli da quelle sfere.

“Trunks!Scappa, muoviti!”gli urlò uno dei suoi amici ma Trunks non lo ascoltò“Tranquillo e scappa!”ordinò, continuando a difenderli con le braccia a croce davanti al corpo.

I due cyborg guardarono divertiti il piccolo“Lo eliminiamo?”chiese la bionda, spostano una ciocca di capelli da davanti al viso“E concludere subito il gioco?Non sarebbe divertente”le disse il moro, ghignando“Uff,muoviti con il tuo gioco, devo comprarmi dei vestiti nuovi”sbottò la bionda, lanciando un’altra sfera ai bambini, prontamente difesi dal piccolo Trunks.

“Tranquilla sorellina. Ci metterò poco”detto ciò, C17 sparì, comparendo subito dopo davanti al Saiyan che sussultò.

“Muoviti”disse semplicemente C18, sedendosi.

“Corri, cucciolo di formica, corri”ordinò C17 ma il bambino, preso dal panico, non riusciva a muoversi“Allora?Non scappi,cucciolo di formica?Oh,ma così è noioso”ghignò C17 puntandogli una sfera d’energia contro“Ancora non scappi?O sei coraggioso o sei pazzo”proferì il cyborg.

Trunks non riusciva a muoversi, terrorizzato.

I bambini, curiosi, si erano fermati dietro un angolo, osservando il loro piccolo amico minacciato dai cyborg.

“TRUNKS!SCAPPA,SCAPPA!”urlavano i più temerari, cercando di smuovere il terrorizzato ragazzino.

“Zitti mocciosi”sbottò la bionda seduta e, a palmo aperto, lanciò una sfera d’energia a pochi centimetri dai ragazzini che, intimoriti, indietreggiarono.

“Conterò fino a tre, cucciolo, al tre sparo”proferì C17, ghignando.

Trunks deglutì.

“Uno”cominciò, potenziando la sfera.

Una gocciolina di sudore scese lungo la giovane fronte di Trunks.

“Due”continuò, puntando meglio la sfera.

Al ragazzo cominciarono a tremare le gambe.

“Tre”concluse il cyborg, la sfera partì.

Il giovane Saiyan chiuse gli occhi.

Quando li riaprì era sera ed era in un letto.

Gohan, con una cicatrice sulla guancia, era vicino a lui.

“Ti sei svegliato finalmente”disse, sospirando di sollievo.

“Cosa?Dove?”domandò il piccolo confuso, guardandosi attorno.

“Sei a casa mia. C17 stava per eliminarti. Ma come mai eri in strada?Cos’è successo?”Trunks non rispose e si girò dall’altra parte.

La notte, ormai, stava scendendo.

Ma il bambino sapeva che da allora fino alla fine di quell’incubo non avrebbe passato notti tranquille.

Questa, uh, cosa risale precisamente ad un anno, un mese e quaranta minuti fa. Visto che non pubblico da un bel po' ho pensato di ritirarla fuori. È semplicemente la mia interpretazione di uno squarcio di vita di Mirai Trunks, prima della morte di Mirai Gohan. Avrei voluto ritrarre il momento in cui questi si faceva la cicatrice al volto, ma pazienza, non ci sarei mai riuscita. Spero sia comunque di vostro gradimento ^^