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Autore: lames76    12/07/2010    1 recensioni
Un breve racconto introspettivo di Jamie Madrox, l'uomo multiplo. Ambientato la sera dopo che è arrivato nel futuro insieme a Layla Miller adulta. Introspezione proprio verso di lei.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: X-men
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questo racconto mi è venuto, quasi come uno spin-off del racconto di Wolverine.
Visto che quello mi aveva "preso" durante la sua scrittura e che non era stato affatto così difficile da scrivere mi son detto: "perchè non provare anche con Madrox che è, al momento, il mio personaggio preferito?"
Però cosa scrivere di lui?
E' un personaggio complicato, sfaccettato ed ha già passato un sacco di problemi (e son certo ne capiteranno altri mille).
Poi ho ricordato l'ultimo numero di X-Factor che ho letto, con lui giunto nel futuro che, per la prima volta bacia Layla.
E così mi è venuto d'istinto.
Non so categorizzarlo, così come non so categorizzare Madrox come personaggio.
Spero vi piaccia!



Il futuro fa schifo!
E' quello che ho pensato da quando sono stato trascinato qui.
Anzi, da quando sono stato trascinato sotto un gruppo di sentinelle che volevano farmi la pelle... a dirla tutta, i tre secondi prima quando sono riapparso sopra di te non mi era sembrato tanto male.

Comunque fa schifo!
Tutto devastato, niente cose spettacolari, tutto distrutto compreso Scott... e per colpa mia per giunta!
C'è solo una cosa che mi ha fatto decidere di venire qui... tu.
Quando mi hai fatto esplodere con quella granata, di fatto facendomi tornare indietro e facendoti abbandonare qui nel futuro, mi sono sentito morire.
Eravamo una squadra.
Certo, tu eri anche tremendamente irritante e saccente ma alla fin fine avevi sempre ragione ed io ti volevo bene.
Nonostante abbia provato, nonostante mi sia scontrato con tutto e tutti, non sono riuscito a venirti a prendere.
Certo, non ho mai perso la speranza ma...
Non so neppure io cosa dovevo pensare o fare.
Sono stato travolto dagli eventi.
Come sempre...
Poi, quando la mia vita non aveva più alcun senso, sei apparsa.
Adulta!
E mi hai salvato!
Beh, mi hai trascinato sotto le sopracitate sentinelle che potevano ucciderci.
Mi hai trascinato in un futuro che, non smetterò mai di dirlo, fa schifo!
Mi hai trascinato qui dove nessuno mi considera o mi vuole... a pensarci bene questo non è che sia molto differente dal solito.
Comunque mi hai trascinato in questo posto schifoso.
Nonostante tutto... mi hai salvato.

Rivederti adulta è stato scioccante, ma anche... non saprei... normale.
Ai miei occhi sei sempre stata adulta, anche se i miei occhi ti vedevano come una bambina.
E così eccomi qui a scriverti queste cose su di un pezzo di carta che... a giudicare dal simbolo, deve essere stato un depliant di una pizzeria...

Io non valgo molto, non sono mai valso molto.
Sono stato tante cose ma non ho mai vissuto veramente una vita che fosse mia.
Sono il tipo di persona che, alle feste, adocchia le ragazze più belle ma poi ci prova con la più bruttina perchè, almeno con lei forse ci riesco... ma poi torno a casa ancora più pesto perchè se mi rifiuta una brutta allora...
Sono il tipo d'uomo che ha fatto ed è stato (letteralmente!) tutto. Ma alla fin fine non ha vissuto veramente una vita sua.
La mia vita è quella degli altri, non solo dei miei doppi. Io vengo e verrò ricordato come "sai quel tipo che era con tizio" o come "quel ragazzo che era amico di caio"...

Eppure sono qui ora perchè tu hai voluto me.

Non Monet o Longshot o Rictor.
Non Guido.
Ma io.

Anche se continuo a chiedermi perchè proprio io... sono orgoglioso.
Anzi no, sono felice!
Dopo tanto tempo sono felice!

Ora mi chiedo, tu sai sempre tutto... quindi per me è inutile scriverti.
Se sai tutto sai quanto... quanto...
Ah maledizione!
Non so neanche io cosa!
Se ti scrivetti "ti amo" potrei spaventarti o, soprattutto, spaventerei me... visto che ogni volta che l'ho detto è finita male.
Se ti scrivessi "ti adoro" sarebbe e suonerebbe terribilmente idiota.
Se ti scrivesi "mi piaci" potresti pensare che io penso solo a quelle curve che ti ritrovi ora e non è vero. Cioè ci penso ma non penso solo a quello...
Come quando penso che sei carina... in effetti lo penso ma se te lo dicessi potresti dirmi "carina? Perchè non bella?". Ed io dovrei dirti che penso che dire bella di una persona sia banale e che per me carina è meglio perchè indica che sei bella ma hai anche quel qualcosa in più che ti distingue dalle altre...
Sono contorto lo so, ma non è colpa mia se nella mia mente ci sono mille e più altri me stesso!

Ecco, tutto quello che dovevo scriverti si sta rivolgendo contro di me.
Come al solito.
Ma tanto... credo che butterò via questo stupido foglietto... tanto sai tutto...

...

Mi sentirei un verme se lo buttassi ma non credo di potertelo dare. Che figura ci farei?
Certo, sono abituato alle brutte figure, d'altronde ho vomitato quasi sui tuoi piedi appena giunto qui, ma hai detto che non contava...
Mi sento stupido...
Forse sono stupido...
Ed il futuro fa schifo...

Ma...
forse...
Questo è il futuro dove siamo stati insieme.
Dove, insieme, siamo stati marchiati con questa M.
Dove, insieme, siamo scampati all'attacco delle sentinelle.
Dove, insieme, abbiamo corso mano nella mano.
Dove, insieme... ci siamo baciati per la prima volta.
Se penso a queste cose... beh... non fa più tanto schifo...
   
 
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