Buona seraaa a tuttiiiiiiii!
Inizierei con il dire che questa storia sarà scritta a quattro mani: Shasha5 (Sharon) e _Dreams_ (Elly)
Questa nuova storia è stata partorita dalle nostre menti malate e non abbiamo potuto non scriverla. Ma si sa, quando l'ispirazione arriva è impossibile fermarla.
E' da tempo che desideriamo scrivere qualcosa insieme e ora finalmente ci siamo riuscite, sperando che sia uscito qualcosa di buono ;)
Amiamo scrivere e avendo questa passione in comune - e molte altre - abbiamo voluto provare questo esperimento.

Ringraziamo anticipatamente chi leggerà questa storia e chi l'apprezzerà.
L'abbiamo scritta con il cuore e ci siamo anche divertite. Speriamo di riuscire a trasmettervi le giuste emozioni.

Ora la smettiamo di blaterare e vi lasciamo direttamente al prologo, sperando che vi piaccia. Buona lettura!



Prologo

Pov Bella

Vagavo per il cortile, attendendo che il suono della campanella annunciasse l’inizio delle lezioni e molto probabilmente l’inizio di un altro giorno infernale. Persa nei miei pensieri non mi accorsi che qualcuno mi chiamava, mi fermai immediatamente al suono di quelle voci, che avrei riconosciuto ovunque. Mi voltai – seppur con riluttanza – e mi trovai così di fronte loro, il gruppo più “in” della scuola, che da quando li avevo conosciuti non avevano fatto altro che rendere la mia vita ancora più difficile.

“Ehi Swan!” esordì Mike facendomi segno di andare verso di loro, titubante mi avvicinai.
“C...Ciao” balbettai insicura.
“Dove andavi?” mi domandò Lauren dondolando le gambe, era seduta accanto alle altre sue tre amiche... Rachel, Jessica e Leah.
“A lezione” dissi arrossendo, maledetta la timidezza!
“Mmm non hai due minuti per noi?” domandò Jessica sbattendo le folte ciglia.
“Oh... Certo! Certamente!” sorrisi, forse era una vana speranza la mia, ma volevo davvero far parte di quel gruppo. Erano così affiatati, così amici... Io avevo bisogno di amici, mi sentivo tremendamente sola.
“Beh, come stai?” mi chiese Erik, guardandomi dall’alto al basso. Mi strinsi nelle spalle, cercando di non far vedere quanto mi desse fastidio quel gesto.
“Bene, mai stata meglio” risposi alzando un sopracciglio, confusa. Continuavo a domandarmi il perché di questa improvvisa gentilezza, non che la cosa mi dispiacesse, anzi il contrario.
“Bene... Senti, noi sappiamo che vuoi entrare nel gruppo...” iniziò Lauren con fare teatrale, ravvivando i capelli biondi con una mano.
“Mi.. Si, mi piacerebbe” biascicai torturandomi il labbro con i denti.
“Allora puoi farne parte!” disse allegra.

Mi sorpresi un po’ vedendo questo improvviso avvicinamento da parte loro...

“Davvero?” chiesi, mentre dentro di me iniziavo a gioire, finalmente avrei potuto avere degli amici, non sarei più stata sola!
“Certo cara Isabella! Ma ad una condizione...” si interruppe puntando i suoi occhi azzurri nei miei.
“Quale condizione?” domandai curiosa.
“Una scommessa cara! C’è un ragazzo a scuola, dovresti conoscerlo... Si chiama Edward Cullen” disse portando la sua attenzione alle unghie perfette e laccate.
“Ne ho sentito parlare... Ma cosa devo fare?”
“Una cosa molto semplice tesoro, se vuoi entrare nel nostro gruppo ci basta che tu lo conquisti, che lo fai innamorare di te” disse solenne.
“Perché?” chiesi leggermente confusa.
“Semplice, lui crede che nessuno qui – e con un dito indicò la scuola – sia alla sua altezza, bè noi vogliamo fargli abbassare la cresta, così non avrà più la nomina di “ragazzo impossibile”! Vogliamo fargli vedere chi comanda! E se tu vuoi far parte del nostro gruppo vedi di vincere la scommessa” disse seria.

Sentii perfettamente le altre tre ragazze sghignazzare, borbottando qualcosa sul fatto che non ce l’avrei fatta, che ero troppo sfigata e timida e non avrei mai potuto far parte del loro gruppo. Bè, se credevano questo, si sbagliavano!! Presa da una forte scarica di coraggio, alzai la testa e fiera mi rivolsi a Lauren che mi guardava scettica.

“Accetto!” dissi porgendole una mano.
“Perfetto Isabella, hai due settimane” disse stringendomi la mano.

Ce l’avrei fatta, avrei fatto tutto ciò che era in mio potere, pur di avere degli amici.