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Autore: Lena Mason    19/07/2010    3 recensioni
una idol famosa in tutto il mondo cade in un pozzo un pò particolare..cosa succederà se incontrerà il Principe dei Demoni?E se qualcosa di arcano si risvegliasse in lei?
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAP 49 – EPILOGO.

 

 

 


Rossana ci mise un altro giorno per riprendere completamente le forze.Ci aveva messo molto, data la sua natura immortale, ma Sakura aveva spiegato che probabilmente la sua debolezza fosse dovuta sia alle ferite riportare da mortale, che le avevano causato un’enorme perdita di sangue, sia dal grande dispendio di aura celeste utilizzata durante il combattimento.

Dopo che si fu ripresa, giunse il momento di dire la verità ai suoi amici sulla sua immortalità. Chissà come l’avrebbe presa Kagome. Dopotutto non sarebbe più potuta tornare nel suo mondo, anche se non lo avrebbe fatto comunque. Lì si sentiva finalmente a casa e completa. E poi aveva Sesshomaru che in quei giorni era stato sorprendente. Era sempre presente al suo fianco e passava il tempo ad accarezzarle le mani, la testa e la schiena, a coccolarla insomma. Era così strano il suo comportamento che Rossana decise di chiedere il perché.

-Mi pare ovvio- rispose il demone- sei ferita, ma appena starai meglio credo che dovrai rendermi tutte queste attenzioni- le disse ridendo malizioso, provocando una trasformazione in pomodoro di Rossana, che per rimediare all’imbarazzo gli lanciò un cuscino, prontamente schivato.

La ragazza aveva deciso che nel pomeriggio avrebbe dato le spiegazioni richieste dai suoi amici. Ne avevano il diritto.

Si riunirono tutti in un giardino interno del palazzo che Rossana non aveva mai visto. Era coperto da un’enorme cupola di vetro e al suo interno vi era una quantità enorme di fiori e piante. Cespugli di rose adornavano il viale che portava alle panchine disposte a cerchio intorno alla fontana, rappresentante il passato re dell’Ovest, Inu No Tashio. Grandi querce circondavano le panchine così da rendere l’ambiente fresco anche durante l’estate. Rossana, trasportata in braccio da Sesshomaru nonostante le sue accorate proteste, stava aspettando l’arrivo di tutti. I primi ad arrivare furono Sango e Miroku. In quel periodo sembrava molto strani. Si erano ripresi entrambi dalle ferite e passavano tutta la giornata tra loro parlando in sussurri e ridacchiando per qualcosa che solo loro sapevano. Lentamente furono raggiunti anche dagli altri: Kagome, Inuyasha, Darius, Hitoshi, Sakura, Jaken, Rin, Shippo,Koga e persino la Madre si era degnata di presiedere.

Rossana mentre tutti ascoltavano attentamente spiegò cosa era successo dopo la sua, breve, dipartita dal mondo mortale. Gli raccontò del suo incontro con i genitori di Kuramo e Caishia e anche di suo padre.

-Se devo essere sincera non so bene perché io sia diventata immortale, ma so cosa comporta questa mia scelta- prese un bel respiro –comporta il totale abbandono della mia vita umana. Non potrò tornare nel mio tempo e vivrò per sempre-

Kagome spalancò la bocca e le chiese –Come farai con chi ti aspetta al di là del pozzo?-

-Al di là del pozzo io non ho nessuno-

-Non dire assurdità! I tuoi fans, mia mamma, il nonno e Souta non ti vedranno mai più!-

-Beh Kagome, anche se tu rimarrai qui, con Inuyasha, non ti vedranno più molto spesso no? Io sarei rimasta comunque, mortale o non-

-Tsk- il suono di stizza fece loro ricordare della sgradevole presenza della Madre – vuoi rimanere per mio figlio? E ti aspetti che io dia il trono dell’Ovest in mano a una nigen?-

Rossana si alzò e dirigendosi verso Yamia la guardò direttamente negli occhi color dell’oro:

-Non mi interessa il trono, io rimango per Sesshomaru. E comunque io di nigen non ho proprio più nulla-

-Dimostramelo-

-Mi dica come-

-Battimi-

-Con piacere-

Rossana senza sentire le proteste di Sesshomaru e Kagome, tese il braccio destro verso l’esterno e concentrando una quantità enorme di aura nella mano fece apparire la sua fedele spada dalla lunga lama. Yamia la guardò interdetta per un attimo, ma si riprese prontamente, scagliandosi all’attacco. Rossana parò il suo affondo di artigli senza sforzo, così come gli altri attacchi per poi scansare una mano della Regina con la spada e puntarle la lama direttamente alla gola.

-Ora mi credete?-

La regina, stizzita, allontanò la lama con un gesto secco, per poi alzarsi e voltare le spalle alla nigen.

-Sappi una cosa. Io non accetterò mai una nata nigen come Regina, ma se mio figlio ha così deciso io non mi opporrò più- si voltò guardandola negli occhi – e sappi anche che se vuoi puoi rinunciare alla tua immortalità quando ti pare- senza aggiungere altro se ne andò in un fruscio di vesti.

Rossana tornò a sedersi sulla panca sotto lo sguardo truce di Sesshomaru, arrabbiato per il rischio che aveva corso.

-Rossana, non hai altre informazioni sulla tua nuova situazione?-

-No purtroppo. La battaglia infuriava e non avevo il tempo per chiedere altro. Forse era già scritto che io morissi. Diciamoci la verità, se io non fossi diventata immortale, non avrei mai potuto combattere alla pari con lui- disse indicando Sesshomaru – se i miei poteri erano forse superiori ai suoi, il mio corpo era comunque quello di una nigen e come tale soggetto alla stanchezza e alle ferite molto di più rispetto a quello di un demone-

-Si questo lo pensavo anch’io- disse Miroku penserioso –ma quindi credete che fosse tutto scritto? Questa cosa è così strana e anche un po’ inquietante-

-Perché?- chiese Sango al suo compagno

-Perché se Rossana non fosse morta ora lo saremo tutti. E anche tutta la battaglia, le nostre ferite, l’arrivo di Koga nel momento giusto era tutto un disegno già fatto da qualcuno in passato…insomma, noi non avevamo scelta e questo per me è inquietante-

-Invece ti sbagli, Miroku- esordì Rossana –io potevo scegliere di tornare al mio tempo senza ascoltare ciò che la profezia diceva. Oppure Sesshomaru poteva decidere di non allenarmi o di non far combattere Inuyasha. E così via. Il destino esiste, ne sono certa, ma credo che qualcosa si può sempre cambiare, grazie alle nostre scelte e al libero arbitrio-.

I compagni parlarono per molto tempo di tutto. Poi Miroku, in accordo con Sango, si alzò in piedi e, schiarendosi la voce per attirare l’attenzione, disse:

-Ragazzi, io e la mia amata Sango abbiamo un annuncio molto importante da farvi-  si guardò intorno, per assicurarsi di avere l’attenzione e anche per creare un attimo di tensione – diventeremo genitori-. Tutti i presenti li guardavano a bocca aperta, poi assimilata la notizia, i ragazzi presero in braccio Miroku per farlo saltare in aria mentre le ragazze si congratulavano con Sango, leggermente arrossita sul viso raggiante. Rossana però aveva un’ombra sul bel viso tanto che Sesshomaru le chiese:

-Che ti prende?-

-Beh..io non so se potrò avere bambini dopo che sono morta e rinata..-

-Non c’è problema. Ci proveremo per vedere se puoi o no-

-E se non potessi? Tu non avresti eredi-

-Ci sarebbe sempre la progenie di Inuyasha-

Rossana lo guardò sbalordita. Aveva davvero, il sommo Sesshomaru, pronunciato quelle parole? Non ci poteva davvero credere, ma il suo nuovo udito da immortale non poteva sbagliare.

-Faresti bene a dirglielo, lo renderesti felice-

-Tsk. Prima vediamo se riusciamo ad avere un vero erede, poi glielo dico, altrimenti si monta la testa quadra che si ritrova-

Rossana rise divertita a quell’affermazione, priva di qualsiasi paura dopo il discorso di Sesshomaru.

 

Mentre tutti tornavano nei loro alloggi Sesshomaru e Rossana si diressero verso quello che era ormai diventato il loro giardino. Ma una volta arrivati lì, il demone non si fermò, per proseguire invece verso il limitare del grande parco che circondava il palazzo. Giunsero in un luogo che Rossana non aveva mai visto. Era una splendida conca di acqua calda, alimentata da una cascata, circondata da rocce, per nascondere i bagnanti dai curiosi, e da alberi e cespugli di fiori profumati, i cui petali cadevano sulla superficie dell’acqua colorandola e profumandola. Sesshomaru senza dire nulla alla sua compagna si spogliò completamente, facendo arrossire la povera Rossana che alle sue spalle aveva di fronte la schiena scolpita, ma soprattutto il sedere sodo, e s’immerse nell’acqua fino alla vita per poi fare segno alla ragazza di seguirlo.

La ex- nigen non se lo fece ripetere due volte e, tolto l’ingombrante kimono, si immerse nell’acqua tiepida e raggiunse Sesshomaru, al di là della cascata, nuotando.

Si ritrovarono, una di fronte all’altro, completamente nudi. Il demone prese la ragazza per la vita, attirandola a sé fino a far aderire i loro corpi riscaldati dall’acqua e dai loro sentimenti. Si baciarono per un tempo infinito, dimenticandosi tutto ciò che li circondava. Poi Sesshomaru la prese in braccio e allacciandosi le gambe della ragazza dietro la schiena, la appoggiò sulla parete di roccia alle loro spalle e, come altre volte, la fece sua. Questa volta però Rossana sentiva qualcosa di diverso.Sesshomaru era sempre molto dolce, ma questa volta lo era ancora di più. Mentre facevano l’amore, il demone, contrariamente alla sua fredda natura, le continuava a sussurrare ‘ti amo’ accompagnando le parole a un bacio su una parte del corpo di Rossana. Poi dopo aver raggiunto insieme il culmine lui le disse:

-Questo farà male, amore mio, ma solo così tutti sapranno chi sarà la futura regina dell’Ovest- prima che la ragazza, ancora ottenebrata dal piacere datole, potesse dire qualcosa, il demone affondò i suoi canini appuntiti nel collo della ragazza, quasi fosse un vampiro. Rossana urlò di dolore, ma appena si rese conto di cosa Sesshomaru avesse fatto, pianse. Pianse di gioia abbracciando e baciando ripetutamente il suo demone.

Mentre si rivestivano Rossana chiese una cosa, per lei molto importante, a Sesshomaru:

-Perché non mi hai marchiata da umana?-

-Mi sembra ovvio-

-Per me non lo è, spiegami-

-Se tu fossi rimasta umana io non avrei mai potuto marchiarti, anche avendone l’istinto-

-Perché?-

-Perché le mie zanne sono velenose e una nigen non avrebbe mai retto al veleno. Per Inuyasha e diverso. Lui non è velenoso-

-Quindi se io fossi la Rossana di prima, non sarei potuta rimanere?-

-Certo, ma non saresti mai stata Regina e i demoni conservatori non ti avrebbero mai riconosciuta come mia compagna-

-Oh beh sai che me ne importava. Se per te ero l’unica a me andava comunque bene-

-Tsk, ti sarebbe andato bene anche che mi avessero fatto trovare una Yasha diversa ogni notte nel letto, per spingermi ad avere un erede?- mentre la ragazza sbiancava a quella prospettiva, il demone la strinse a sé dicendole- non succederà mai. Sai credo che tutto questo fosse un disegno già prestabilito. Ovviamente anche grazie alle nostre scelte, ma penso che mio padre, i tuoi genitori e i Kami avessero in qualche modo pianificato tutto. Dalla tua venuta in questo tempo, fino a oggi-

-Beh se così fosse, dovremmo solo ringraziarli, no?-.

 

I due innamorati si diressero, abbracciati, verso le camere di Sesshomaru. Le camere dei futuri regnanti.

 

 

 

 

 

Eh si..ancora un capitolo e poi è finita.... ringrazio

Lithia del sud: no mi dispiace, ma non credo proprio farò un seguito...


Dragona: spero che l'epilogo sia soddisfacente...finalemente Sesshomaru l'ha marchiata, e ha anche spiegato perchè non lo faceva prima....


Elfosnape: beh..non è che si sia capito bene come mai sia immortale, vero? Più che altro non sapevo bene che dire e ho optato per un ' era destino'. Un po' striminzito, ma non tutto si puà sapere nella vita, no? E come hai visto in parte, la simpatica Madre, ha contribuito.

 


   
 
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