Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: xMoonyx    24/07/2010    5 recensioni
Kurogane, Fay, Shaoran, Sakura e Mokona, alla ricerca delle piume della principessa, si trasferiscono in un nuovo mondo apparentemente conosciuto, e popolato da persone che credono di conoscere, ma che insistono a ripetere di non averli mai visti. Una leggenda aleggia nel paese: Solo durante le ore solari in montagna appare un castello di ghiaccio popolato da uno spirito di donna che cerca vendetta. Eppure, più terribile di questo, è la confusione, causata da segreti inconfessabili e parole taciute. Possono, un cane e un gatto, abbandonare l'odio causato dal loro essere e provare ad andare d'accordo?
[Assolutamente una Kuro-Fay]
Dal capitolo 8:
«Smettila!»
Kurogane lo guardò, nervoso «Sei impazzito? Anzi no, sei ubriaco...»
«Smettila di preoccuparti, Kurogane!» urlò Fay, spingendolo «Non sono un bambino! Non sono un idiota! Anzi lo sono, ma non per questo!»
Il moro sussultò, scandalizzato, quello l'aveva chiamato col nome completo?
«Lo sei!» sbraitò Kurogane, avvicinandoglisi di nuovo e afferrandogli i polsi «Sei un grandissimo idiota, e anche ubriaco! Non ho mai conosciuto una persona tanto idiota come te!»
«Bene, allora!» Fay si scosse violentemente e si avvicinò di nuovo alla donna «Questo idiota leva il disturbo!»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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FF tsubasa 2 _
Capitolo 2
L'albergo



Kurogane sbuffò, stringendosi nel mantello, e sistemandosi meglio sulla spalla la sacca contenente la creatura. Pesava. Ma non era quello il problema. Miagolava.

Ecco, quello era il problema.
Era stato costretto a vagare, di notte, sotto la pioggia, a cercare un fantomatico negozio per il cibo del gattino. Era riuscito a trovarlo, ma adesso era completamente inzuppato.
Esatto, quella non si era curata nemmeno di nutrirlo, prima di affidarglielo.
Proprio una strega, in tutti i sensi...


«Oh non è un grande impegno. Occorrerà semplicemente dargli da mangiare tre volte al giorno, ma per te, abituato a combattere, cosa può mai essere? Fidati, farei a cambio con te...badare a Watanuki è molto più difficile!»
Kurogane aveva fatto finta di non sentire le urla del ragazzo nominato, dietro la porta.
Si limitò a sospirare guardando il micio «Per quanto dovrò tenerlo?»
«Mmmh, questo dipende da te, Kurogane...»
«Fantastico. Un impegno a tempo pieno, come se non avessi già altri problemi. Per esempio non ho trovato un negozio di abbigliamento e ho urgente bisogno di vestiti, se non voglio essere preso per pazzo vagando conciato così...»
La donna era scoppiata a ridere «Ma che speravi di trovare, a mezzanotte?»
A quel punto aveva spalancato gli occhi «E' così tardi?»
Lei aveva annuito ridendo gioviale, sotto il suo sguardo scocciato. Aveva sfiorato la porta, ma quando l'aveva spalancata si era sorpreso di vedervi, dall'altra parte, il giardino completamente bagnato.
«Piove! Piove! Piove!»
«Watanuki, piove!»
Le due bambinette saltellavano sempre canticchiando, mentre Watanuki tentava di trovarsi lì per caso, e non con la tentazione di origliare, come era evidente che avesse fatto.
«Bene, mi sono perso, non so dove devo andare, piove, ho un gatto nella borsa e devo trovargli il cibo. Fantastico. Non potevo chiedere di meglio.»
«Sono le condizioni per il tuo desiderio...»
«Ah, e la mano ustionata e piena di tagli, non dimentichiamocela...»
«Teoricamente mi dovresti anche il tuo mantello, ma per oggi lasciamo stare...»
Kurogane si era bloccato, la rabbia in circolo, sicuro che la strega lo stesse prendendo in giro «E perché?»
«Perché piove...»
«Ah»
«E fa freddo...molto freddo...»
«Capisco. Emh. Grazie...»
«E il gatto potrebbe soffrirne... no ringrazia lui, è per la sua salute che non te lo chiedo. Ma la prossima volta non mi sfuggi...»
Kurogane si era sentito fremere dai nervi, non era sicuro di resistere ancora a lungo.
«Comunque, per il fatto che ti sei perso non ci sono problemi, perché il mio Mokona ha rintracciato un altro della sua specie a pochi isolati da qui, all'Hotel "Sayonara"...»
«"Addio?" Non che sia molto invitante... e comunque dovevano aspettarmi in una strada!»
«L'hanno fatto, ma è passato il tempo e hanno cominciato a preoccuparsi. Poi Mokona li ha tranquillizzati, dicendo che eri vicino, senza specificare dove ti trovassi, e loro si sono tranquillizzati. Uno di loro, però, era piuttosto arrabbiato!»
Kurogane si era fermato, davanti alla porta, stringendo i pugni, e accorgendosi del dolore al polso destro, per le ferite e la scottatura «Chi?»
«Oh non ha saputo dirmelo. Penso che lo capirai non appena sarai tornato...beh, alla prossima allora. Mi piacerebbe avere notizie...»
Kurogane accennò un sorriso «Grazie...»
«...notizie del gatto.»
«EEEEEEEEEEH?!?!?» Era esploso. Inevitabile.


Sospirò pestando una pozzanghera. Si era macchiato i pantaloni e gli stivali: avrebbe tanto voluto fare a meno di quella scampagnata a mezzanotte, in un mondo sconosciuto.
Oltretutto, odiava la pioggia. L'aveva sempre odiata, in effetti, perfino quando in quel paese di feudatari aveva combattuto insieme al mago contro quella strana strega con gli artigli che, ricordò con fastidio, gli aveva dato un bacio sulla guancia.
 Si fermò di fronte ad un'icona nella quale lesse "Sayonara", anche se il cartello era leggermente inclinato.
Spinse la porta, con furia, e suonò un campanello che lo fece irritare nuovamente.
«Buonasera!» un uomo, che Kurogane aveva l'impressione di avere già visto, avanzò verso di lui con un sorriso «Benvenuto all'hotel Sayonara. Il mio nome è Seishiro e...scusi si sente bene?»
Kurogane non stava bene: decisamente no.
«Seishiro?! Quel Seishiro?! Lei ha tentato di...» ...ucciderci tutti. Si zittì sotto lo sguardo confuso dei camerieri.
«E' successo qualcosa?» uno dei camerieri, di bell'aspetto, abbronzato e dall'aria simpatica, si era inchinato di fronte all'ospite accigliato, anche se a rispondere fu lo stesso Seishiro.
«Non preoccuparti Sorata. Finchè ci penserò io andrà tutto bene!.»
L'uomo sorrise esclamando un «Meno male!» mentre un'altra cameriera, con la frangia e i capelli lisci e neri, gli lanciava un'occhiata di rimprovero.
«In ogni caso, a lei, benvenuto nel nostro hotel. I suoi compagni hanno già affittato una camera, credo che la stiano aspettando. Le auguro una buona permanenza...»
Kurogane sbuffò: sì certo, buona permanenza...magari. Con quei tipi era davvero impossibile.
«Kamui, mostra la stanza al nostro cliente.»
Un ragazzo piuttosto affascinante, giovane e coi capelli scuri e la pelle particolarmente pallida gli si affiancò con un sorriso gentile «La sua camera è al secondo piano, la numero 118. Vuole che le porto i bagagl-»
«NO!»
Il ragazzo batté le palpebre sorpreso.
«Cioè...» Kurogane si impegnò a nascondere l'ansia «Va tutto bene, ce la faccio.» Precedette il ragazzo- senza sapere dove si stesse dirigendo- pensando solo a come fuggire a quello sguardo inquisitorio. Non voleva che qualcuno scoprisse di già quel maledetto ammasso di peli che era nella sua borsa, e che per fortuna aveva avuto la buona idea di zittirsi. Sperò solo che, una volta entrato nella stanza, non cominciasse a lamentarsi attirando l'attenzione.
Provò ad immaginare la scena...

«Yuuuh un miagolìo! Kuro-Bau penso che tu stia confondendo le parti...i cani abbaiano...»
«NON SONO UN CANE!»
«Eh ma nemmeno un micio! Questo vuol dire che Kuro-Bau ha comprato un animalettooooooooooo!»
«PIANTALA DI PRENDERMI IN GIRO!»
«Ma che dolce Kuro-bau! Prendersi cura di un cucciolo!»
E risate, tante, tante, tante risate. No, non sarebbe andata così.
 Non sarebbe andata così...non poteva. Sarebbe stato umiliante.


Kurogane ingoiò il rospo, e strinse la bretella della borsa, ansioso.
Il giovane inserviente Kamui gli indicò la porta, sorrise e si allontanò gentile pregandolo di chiamare la reception in caso di bisogno.
Kurogane annuì sapendo che non l'avrebbe fatto. Mai.

Sarebbe stato umiliante. Come tutto, di quella pazza vicenda, del resto.



Abbassò la maniglia e con un ultimo sospiro si preparò al peggio: varcò la soglia ed ecco, come immaginava.
«Kurogane-san!» Shaoran era scattato in piedi, facendo girare anche Sakura e Fay.
«Kuuuro-rin!» cinguetto quest'ultimo correndogli incontro.
«Kuro-rin è tornato!» aggiunse Mokona, finendogli in faccia.
Già solo questo era umiliante...
«LEVATI DI DOSSO, STUPIDA POLPETTA BIANCA!»
Mokona tornò sulla spalla di Fay, corrucciata.
«Kuro-rin mi ha trattata male...»
«Oh povera piccola...»
«E' cattivo, vero?»
«Ah, non credo, Kuro-pon è un coccolone ma non lo vuole ammettere...»
«COCCOLONE A CHI?!?!?»
E quella risata... quell'insopportabile risata.
Gli rivolse uno sguardo omicida.
«Kurogane-san sta bene?» chiese con preoccupazione Sakura
«Oh ti preparo qualcosa di caldo...»
«No, grazie, non ho fame proprio per niente...»
«Mmmh va bene...» la ragazza sbadigliò «Io vado a dormire, sono molto stanca...buona notte Shaoran-kun...»
«Bu-buona notte Sakura!»
«Notte Saaakura-chan!» cantilenarono Fay e Mokona all'unisono.
«A domani, Fay-san e Kurogane-san...»
Una volta scomparsa dietro una delle porte Shaoran continuò «Eravamo molto preoccupati ma poi un secondo Mokona ci ha avvertito di averti visto per strada...»
Kurogane spalancò gli occhi: allora era questa la scusa...
«Così ti abbiamo aspettato fino ad ora...»
«Non dovevate!»
«Ma stava piovendo, c'era freddo ed eri solo...» continuò il ragazzo con una smorfia «Fay-san pensava che avessi perso la strada...era anche molto arrabbiato perché l'hai lasciato solo sotto la pioggia...»
«...»
Fay sorrise innocente, gli ci voleva solo un'aureola per fare il falso angioletto.
«Tu...sei stato tu a chiedermi di dividerci, IDIOTA! E oltretutto io NON mi sono perso!»
«Beh, guardati, sei un povero cagnone bagnato...»
«NON SONO UN CANE!»
Fay gli si era avvicinato decisamente troppo.
«Guarda il cagnone bagnato, gocciola!» sorrise il biondino afferrandogli una ciocca di capelli.
«E' meglio se ti cambi i vestiti, Kuro-bau, se non vuoi prenderti un raffreddore...»
«E tu è meglio se chiudi la bocca, se non vuoi prenderti un pugno in faccia...»
Il ragazzo biondo finse di fare il broncio «Kuro-myu, ero solo preoccupato per la tua salute...»
Il moro alzò gli occhi al cielo «Andrei a cambiarmi i vestiti, davvero, se ce li avessimo...oggi avremmo dovuto trovarli, se tu non ti fossi allontanato da me...»
Facendo di tutto per non interpretare diversamente quella frase, Fay spalancò gli occhi «Ops» disse poi per sdrammatizzare.
«Ops. Te lo do io l'ops!» strinse la borsa con l'intenzione di usarla come arma ma un suono stridulo e la sua coscienza lo bloccarono sul colpo.
Si era completamente dimenticato di quell'essere...
MALEDIZIONE!
L'uomo sbuffò e fece un passo verso la porta più vicina «Vado a farmi un bagno caldo...»
«Sicuro di stare bene, Kurogane-san?»
«Ma è ovvio, Shaoran, non vedi?! Il nostro impavido Kuro-wanko sta sempre bene!» Fay con un salto si affiancò al suddetto interessato e gli afferrò il polso scherzando.
Il polso...quel polso...
Una fitta di dolore invase Kurogane che scostò con violenza quella parte del braccio che non sentiva praticamente più, e di conseguenza allontanò la mano dell'altro.
Si morse il labbro per evitare di urlare: anche se, per fortuna, il dolore lancinante parve piano piano affievolirsi.
Shaoran e Fay rimasero confusi osservando il moro che adesso non sapeva proprio che fare.
«Kurogane-san...» fece scandalizzato Shaoran.
«Eh...» iniziò il moro, sbiancando: e se avessero scoperto la ferita? E...il gatto? Un altro movimento nella borsa.
Doveva sbrigarsi.
«Oh a quanto pare Kuro-sama sta bene!» esclamò Fay aprendosi in un sorriso, sotto lo sguardo sorpreso di Shaoran.
 «E comunque anche se stesse male non lo ammetterebbe mai!»
«Parla per te!» Kurogane lo guardò accigliato, poi si volse verso il ragazzino «Io vado...ah emh...dov'è la stanza?»
Shaoran gli indicò una porta «Quella là, accanto a quella mia e di Sakura...»
Il moro, che già si stava dirigendo verso quella direzione, si fermò voltandosi scandalizzato «Ci sono solo due stanze?!»
No, non poteva andare peggio di così! Come si sarebbe potuto occupare del maledetto animale?!
«Emh...sì. Beh ma.... ma è stata...Sakura a chiedermi di...di...di stare con lei in stanza. Ma...»
«Quindi...» spostò lo sguardo sul biondino che continuava a sorridere evidentemente divertito dalla sua reazione esagerata «Io dovrei stare in stanza con...con quel coso?!»
«Io non sono un coso!» ribatté Fay, ostentando un broncio infantile.
«Ah, non è possibile» Kurogane scosse la testa e scoppiò amaramente a ridere «Spiacente, è No»
Fay gli rivolse un sorriso «Kuro-pon è un timidone! Si vergogna a dormire con mamma Fay! Ma non capisce che è meglio così...»
«Ma meglio cosa?!»
«Così se Kuro-papà sentirà freddo questa notte, mamma lo riscalderà!»
«MA TU SEI PAZZO!»
Avrebbe voluto inseguirlo. Non poteva, era troppo stanco.
Avrebbe voluto prenderlo a colpi di borsa. Non poteva, quella conteneva l'animale.
Avrebbe voluto strozzarlo. Non poteva, il polso doleva ancora.
Avrebbe voluto ucciderlo. Non poteva...
...Perchè aveva una maledizione e non poteva uccidere la gente, ovvio, che avevate pensato?!
«Beh in fondo è solo un albergo...» spiegò Shaoran, titubante «Ha due camere da letto, una cucina -sì sotto c'è il ristorante ma se qualcuno vuole cucinare da solo, qui è possibile- ed una specie di salone che è la stanza accanto a questa...»
Kurogane continuò a guardare il ragazzo mentre la solita risatina lo raggiunse.
«Comunque scherzavo, Kuro-tan, non ti disturberò, promesso.»
Lo sguardo di fuoco che gli lanciò lo fece zittire all'istante «Ho detto di no. Davvero non è possibile...»
«Ma...Kuro-pon»
«No è no, va bene?! Non si discute...»
Il ragazzo abbassò gli occhi.
«Kurogane-san...se vuole...i-io posso convincere Sakura a dormire nella stanza di Fay-san così tu...»
«No... io... prenderò il letto e lo metterò nel salone...»
«EH?!» fecero contemporaneamente gli altri due.
«Sì...anzi c'è un divano, no? Perfetto, allora dormirò là. Ora vado. A domani!» senza guardarli oltre, si diresse a grandi falcate verso la porta, la spalancò e la richiuse con una spallata, lasciando gli altri due perplessi.
«Ma cos'ha Kuragane-san?»
Fay gli rivolse uno sguardo profondo, con quella sua rara aria seria, e gli accennò un sorriso amaro «Beh forse è solo stanco, sai com'è... deve essere stata dura stare al freddo fuori, con la pioggia, senza...senza nessuno» sospirò.
«Beh lo sbadiglio di Sakura mi ha contagiato...sono molto stanco, penso che andrò a dormire...buona notte, Shaoran-kun...»
Si voltò verso la sua stanza, afferrò la maniglia...
«Fay-san!»
Si fermò e si voltò, confuso.
«Sicuro che per te vada bene dormire da solo?»
...
Fay spalancò gli occhi sorpreso, ma poi la sua espressione si ammorbidì e rivolse un sorriso dolce al ragazzo, socchiudendo gli occhi «Va tutto bene, starò alla grande! Non devi preoccuparti per me, Shaoran-kun!»
Il ragazzo, ancora non del tutto convinto annuì e lo salutò, congedandosi nella sua stanza.
Fay si rivoltò di nuovo verso la sua porta, abbassando la maniglia, il sorriso di nuovo scomparso.
Entrò e la richiuse alle spalle, sospirando.

La osservò: era piuttosto ampia, con le pareti azzurre, e una grande finestra a destra, che si affacciava sul panorama, fatto di tante case e ville, e sulla strada.
C'erano due letti.
Strinse i pugni, dirigendosi verso quello più vicino alla finestra, e si lasciò cadere su di esso, guardando la luna e le stelle che brillavano nel cielo.
Tutto era uguale a prima, quando, appena arrivato in hotel con la principessa e Shaoran, aveva visto la stanza, con la sola differenza che c'era ancora luce, fuori, e che adesso era solo...
Solo...di nuovo...come sempre.
Nessuno lo sopportava. Suo fratello era andato via, lasciando solo...così come ora stava facendo Kurogane.
E non poté non ripensare a quello che era successo... quel modo in cui lui aveva reagito... era diverso dal solito.
Aveva sbagliato, lo sapeva. Era sbagliato, era irrimediabilmente sbagliato. Sbagliava sempre. Sbagliava a trattare le persone. Sbagliava nel credere di risolvere sempre tutto con un sorriso.
E finiva così...si chiudeva a riccio, mostrando un lato di sè falso, una maschera, che era insopportabile e per questo era isolato...
Lo detestava.
Kurogane lo detestava.
Ormai era certo, tutto dei suoi atteggiamenti lo facevano capire...quando gli aveva spinto via la mano, si era sentito come attraversare il petto da una lama ghiacciata. Non stava scherzando, il cagnone, no...c'era un ché di...disgusto...in quel gesto. Si osservò una mano. Dal gesto di Kurogane, sembrava proprio che le sue mani fossero delle ortiche, per farlo saltare su a quel modo.
E quando si era rifiutato di andare in stanza con lui...
All'inizio pensava che stesse solo opponendo resistenza, come al solito, ma quell'espressione...dicevano tutto il contrario.
In silenzio si sistemò il pigiama e si accomodò sotto le coperte.
Si voltò di nuovo verso il letto vuoto e sentì di nuovo quella sensazione di gelo.
Quella stanza era così spoglia, così solitaria, così silenziosa...così...così fredda.
Si strinse nelle coperte nel vano tentativo di riscaldarsi, quando sentì qualcuno chiamarlo e saltò a sedere.
«Faaaay!» era come una voce lamentosa, e veniva da...sotto?!...il suo cuscino.
«Mokona!» il ragazzo sorrise in direzione dell'animaletto, che gli si accoccolò tra le braccia «Che ci fai qui?»
«Faaaay» continuò quella, col faccino corrucciato e l'espressione triste «Non è vero che nessuno vuole dormire con te...c'è Mokona!»
«Moko-chan...» Fay aveva assunto la stessa espressione colpita e sorpresa di quando, ad Outo, Mokona aveva ammesso di percepire la sua tristezza.
«Mokona vuole dormire con Fay!»
L'epressione gli si addolcì di nuovo mentre stringeva l'animaletto al petto.
«Oh Moko-chan!» non poté tuttavia frenare quelle lacrime che prepotentemente gli scendevano sulle guance e sul cuscino.



Non appena si richiuse la porta alle spalle Kurogane lasciò un sospiro di sollievo e mollò la presa sulla borsa che si aprì e da essa ne emerse una testina color miele.
Kurogane, sfinito, si lasciò ricadere a terra, sulla porta.
«Tutta colpa tua...e non hai nemmeno un nome, non che voglia dartene uno, intendiamoci e...perché parlo con un gatto che tanto non mi capisce?!»
Il micino inciampò sulla corda della borsa e rotolò a terra, per poi rialzarsi più vivace di prima.
Ed iniziò, come era da aspettarselo, a miagolare.
«Basta.»
«Miao»
«Miao cosa?»
«Miao»
«Che vuoi?»
«Miao»
«Miao un corno!»
«Miao»
«Hai già mangiato!»
«Miao»
«Non puoi avere ancora fame!»
«Miao»
«Oh...ho capito, accidenti!» estrasse una seconda scatola di carne per gatti, la aprì e la lanciò direttamente a pochi centimetri dal micio che saltò in aria dalla paura.
Quando l'oggetto smise di muoversi, il gattino si avvicinò e si buttò avidamente sul cibo.
«Tzè!» Kurogane si decise finalmente a girare il divano così da renderlo un letto, ed estrasse il pigiama.
«Miao»
«ANCORA CIBO?!»
«Miaaaaao»
«Ma hai appena mangiato!!»
Il micio, tuttavia, continuava a guardarlo, inclinando la testa.
Kurogane decise di ignorarlo e si slacciò il mantello.
Tuttavia, l'operazione lo metteva come a disagio.
Si sentiva osservato...
Si voltò incontrando di nuovo quegli occhioni azzurri.
«Che vuoi?»
«Miao!»
«Perché continuo a parlare con un gatto?!»
Alla fine, si avvicinò con sguardo omicida al gatto, per voltarlo, ma quello dal terrore, o forse pensando che si stesse giocando, scappò via a nascondersi dietro il comodino.
Kurogane fece una smorfia di soddisfazione «Decisamente meglio...»
Si fece un bagno caldo, e finito che ebbe di indossare il pigiama, si coricò.
Il gattino saltò sul letto e gli si avvicinò, ma una sua manata lo fece cadere di nuovo a terra «Te lo scordi! Vuoi che trovino quei tuoi maledetti peli color miele su queste lenzuola? Così mi multeranno per aver portato un animale in un albergo! Non ci contare!»
Il micio si sdraiò sul pavimento di parquet freddo, rivolgendogli uno sguardo triste.
«E non guardarmi così! Quello è il tuo posto, questo il mio, punto. E non si discute!»
Una vocina nella sua testa gli ricordò che l'unico a discutere, effettivamente, era lui.
Si irritò ancora di più.
Quando si addormentò, il gatto ne approfittò per salire di nuovo sul divano.


TO BE CONTINUED...


Next-> "Sempre inopportuno"

«Shaoran-kun, puoi passarmi il coltello?»
«Uh? Co-coltello...Fay-san!»
«Ma non voglio ucciderti, cagnolino fifone! Devo tagliare la torta...»

s s s

Allora, rieccomi qui per un nuovo aggiornamento! Se devo essere sincera all'inizio dovevo dividere in due questo capitolo, perché era troppo lungo, ma dal momento che nella prima metà non succedeva niente che modificasse la trama, ho pensato di lasciarlo unico!
Aggiungiamo due cosette:
La prima, che questa ff è sia dal punto di vista di Kuro-rin che da quello di Fay, anche se non so perché mi viene più facile descrivere i pensieri del ninja piuttosto che quelli del mago! (forse perché di carattere ci assomiglio? xD -certo non che vado di matto per qualsiasi cosa ma passiamo avanti..-)
La seconda cosa, infatti, è che questa storia è di 18 capitoli, ma non è propriamente finita, infatti questa sarà solo la prima parte. La seconda è già a metà, state tranquilli, e forse perfino più breve di questa! ;)
Bene, ora possiamo passare ai ringraziamenti...
@Shryray: allora, ci hai azzeccato! XD è proprio come avere due Fay, peccato che il nostro caro Kuro-bau non lo capisce subito...per quanto riguarda il "cagnolino" per Fay, ti dirò...all'inizio, quando questa ff era solo fumo nella mia testa, io avevo pensato che anche a Fay toccasse un animaletto, ma poi non aveva granché senso la cosa, dal momento che lui mi sembra un tipo che ama gli animali (soprattutto un certo cagnone di nostra conoscenza...XD) quindi alla fine ho optato per il no...
@Your guardian Angel: anche io abbasso Tomoyo-hime!!! A parte in CCS in Tsubasa è odiosa! Ancora penso a quando Kurogane le dice "Io riuscivo sempre a trovarti...perché eri tu.. ma razza di IDIOTA, queste cose devi dirle a Fayuccio!!! T___T
@Francesca Akira89: Uuuh uuuh bene, innanzitutto volevo farti i complimenti per il nick, perché io adoro il nome Akira ** (il personaggio di un mio libro si chiama proprio così! XD) e poi...vedrai come li aiuta! Per quanto riguarda Yuuko, lei stessa, parlando a Watanuki, farà comprendere a tutti -infatti ogni volta che vedrai scenette di Yuuko e Wata vorrà dire che stanno spiegando qualcosa! XD-
@Ne_chan: Tu gli spoiler me li fai comunque, e all'ordine del giorno (per esempio quel "Shirogane scompare" mi ha fatto saltare i nervi -.-) per il resto, per la tua gioia ho aggiornato presto, tanto l'ho già interamente scritta, quindi... =D

Arigatou Gozaimasu a Tutti!
Sayonaraaaaaaaaaaa! =D


   
 
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