Videogiochi > Final Fantasy X
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Autore: crimsontriforce    12/08/2010    4 recensioni
Alla fine, si usa quel che si sa usare.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lulu, Yuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prompt di weeping_ice (ma dai! Ma che sorpresa!) per il Fanon Fest, Final Fantasy X, Lulu e Yuna, bambola moguri
Questa fanfic partecipa anche al contest Six Months [Multifandom & Original contest] indetto da Shippy_19 con le parole Bambola e Studente(ssa).







La pratica rende ridicoli





C'era una bambina nuova a Besaid, giunta con un gran vento, in braccio a un Ronso e con un nome importante. Piangeva molto.
C'era una bambina più grande, orfana come lei e già tutta trecce e smalto e rossetto sul corpo acerbo, che sarebbe stata disposta a lasciarle la sua bambola più bella se solo fosse servito a consolarla. Magari non la sua più bella – quella restava in camera, ben chiusa a chiave – ma una delle più importanti, un ammasso di stracci sporco con gli occhi cuciti a croce che si portava dietro da anni, da quando sua madre aveva finito di imbottirlo. A lei aveva asciugato tante lacrime. Ma alla nuova no, aveva rifiutato ogni regalo e ora la vedeva guardare a nord seduta sul promontorio come se non le importasse nulla dei balocchi e di compagni di giochi. E Lulu, che da sola prendeva il tè con le sue bambole ma era cresciuta coi maschi, fra pugni e pernacchie, non sapeva come iniziare a parlarle, così si scelse un ambasciatore.

Appoggiò a terra la bambola e si concentrò tutta per farle alzare il pon pon, un braccio, la testa e tutto il corpo. Le richiese tutto lo sforzo di maga studentessa fresca delle prime lezioni, unito a una cocciutaggine che avrebbe imparato a imbrigliare, e si sentì attraversare da una scintilla di magia quando la sua volontà ebbe la meglio sullo stato libero della materia, ma infine riuscì a stabilire un contatto. Si mordicchiò un labbro. Mandò avanti la bambola con passo ubriaco; lei stessa dovette appoggiarsi a una roccia per via di un giramento di testa. Quando arrivò dalla bambina, la controllava abbastanza da tirarle la maglia. E non importa chi tu sia o quanto tu abbia perso, se hai sette anni e un moguri di pezza viene da te e ti si butta in braccio tu lo saluti e lo stringi forte.
“Kupò”, si fece sentire Lulu sottovoce, con le mani a imbuto attorno alla bocca.
Yuna alzò lo sguardo.
Si scambiarono un primo, timido saluto complice.



Anni dopo, quando Ginnem annunciò la sua partenza e Lulu dovette lasciarsi frettolosamente alle spalle tutta la giocosità dell'apprendistato, non riuscì a immaginare un sostegno migliore per le sue magie.
“Ti ridarà il sorriso, Yuna. Promesso.”



















(Lulu è meravigliosa e può essere sia maschiaccio che mette in riga Wakka, Luzzu e Chappu sia già vezzosa, o almeno io la vedo così se me la immagino dodicenne. Mi scuso se in queste poche righe sembra una contraddizione... Yuna invece è cara e coccola, ma se penso a quei primissimi giorni mi vedo un certo piagnisteo.
Also, non sono propensa a contestualizzare la maggior parte degli upgrade delle armi dei jrpg, nel caso fregasse a qualcuno. Per me, specie nel caso di armi particolari come quelle di Lulu e Wakka, quell'è e quella rimane.)
   
 
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