PROLOGO
“Spiaggia.
Caverna.
Buio. Molto buio.
Una persona.
Un uomo.
Un tatuaggio.
Un serpente sul braccio.
Si avvicina a me.
Mi accarezza.
Mi...”
Era una calda notte d’estate ed un ragazzo si stava agitando durante il sogno,
quando all’improvviso si svegliò nel cuore dell’oscurità sudato, ma soprattutto
molto spaventato.
Con un gesto del tutto istintivo, come se fosse spaesato, si guardò attorno
ancora tremolante, dirigendo lo sguardo per tutta la sua stanza avvolta nelle
tenebre, allorché riuscì finalmente a comprendere che tutto ciò che aveva
immaginato era solo frutto della sua mente.
O almeno così credeva.
“Ancora quell'incubo..” pensò mentre, una volta alzatosi dal suo letto, si
avvicinò a passi molto lenti verso la finestra, lasciata aperta per il troppo
calore estivo.
Non sapeva in quel momento a quanti gradi era arrivata l’atmosfera… anzi, per
lui non era così importante!
Appoggiò le sue braccia sul cornicione e alzò lo sguardo al cielo, osservando
prima le stelle e poi la luna, quella notte più splendente del solito, forse
anche a causa della scarsa presenza di nuvole.
Accennò solo un sorriso e lasciò andare la sua mente libera per qualche istante,
per poi rientrare dentro, decidendo di ritornare a letto.
Voleva dormire…. Voleva chiudere gli occhi e sognare, ma quell’incubo non lo
lasciava in pace e sembrava quasi volerlo tormentare quella notte.
“Spiaggia.
Caverna.
Buio. Molto buio.
Una persona.
Un uomo.
Un tatuaggio.
Un serpente sul braccio.
Si avvicina a me.
Mi accarezza.
Mi...”
Ad un tratto si alzò di nuovo di scatto.
Il suo respiro era molto affannoso e il ragazzo non riusciva quasi a respirare.
Inoltre il suo battito cardiaco accelerò come se avesse finito di partecipare ad
una gara di velocità.
Ma non solo: mise le sue mani sulla sua testa, la quale sembrava che da un
momento all’altro dovesse scoppiare.
Era rimasto lì immobile, senza che qualche suo muscolo riuscisse a muoversi, e
ogni cellula del suo organismo non riusciva più a compiere il proprio dovere.
Passarono molti minuti prima che si calmò, posando poi lo sguardo verso
l'orologio appoggiato sopra al suo comodino situato proprio accanto al letto.
Erano appena passate le 4.00, ma, nonostante l'orario, i suoi occhi non
riuscivano a chiudersi.
Anzi… non avevano nessuna intenzione di farlo!
E neanche la sua mente.
Proprio non riusciva a dimenticarsi ciò che aveva sognato qualche minuto fa.
“ Eppure era tutto passato…Lo avevo rimosso… ma come mai adesso è ritornato?”
“Spiaggia.
Caverna.
Buio. Molto buio.
Una persona.
Un uomo.
Un tatuaggio.
Un serpente sul braccio.
Si avvicina a me.
Mi accarezza.
Mi...”
All’improvviso ancora una volta venne nella sua testa, e, come i precedenti, non
erano in realtà un unico pensiero, ma frammenti di immagini e video.
Le sue mani strinsero le lenzuola sempre di più fino a quando il ragazzo non
esplose in un urlo quasi liberatorio.
- Perché?!?!
Alzò la testa verso il soffitto e lungo il viso cominciarono a scendere alcune
lacrime, le quali rimasero anche dopo che lui, dopo essere ricaduto di peso sul
materasso, si riaddormentò a fatica, mandandolo finalmente nel mondo dei sogni.