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Autore: Scarlett Sakura    19/08/2010    5 recensioni
Ermione, recatasi alla tomba dei due innamorati, incontrerà una persona che, forse, potrà dare una svolta alla sua vita...
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tebaldo Volumnia Capuleti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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RomeoxJuliet

 

 

Epilogo:

 

~ Volando ~

Aspettiamo il domani

 

 

 

 

Era una splendida giornata primaverile. I fiori sbocciavano rigogliosi e gli animali godevano dei tiepidi raggi del sole. Ermione, come molte mattine a quella parte, si recò sulla tomba del suo amato. Con se aveva una rosa rossa e un iris bianco, la loro simbologia era ormai leggenda per tutti gli abitanti di Neo-Verona. Già, Neo-Verona… lei stessa faticava ancora a credere che per tutto quel tempo avessero vissuto sospesi nel cielo. Camminando lentamente si trovò di fronte lo scaligero in tutta la sua magnificenza. Quell’albero era stato la loro fortuna e, per poco, la loro rovina. Aveva salvato il continente ma, in cambio, si era portato via qualcosa di molto importante per tutti. Era da amare ed odiare. Tuttavia avevano scelto la prima: amare. L’odio non porta da nessuna parte, non bisogna mai chiudere il proprio cuore agli affetti, la morte di Montecchi ne era la prova. Romeo e Giulietta non avevano dato il loro futuro per lasciarsi dietro una scia di odio ma una scia d’amore. Poggiò il suo piccolo omaggio floreale ai piedi della statua d’angelo che era stata testimone della storia dei due innamorati. Giunse le mani a preghiera sussurrando dolci e nostalgiche parole:

<< Romeo-sama, cercherò di essere felice con tutte le mie forze, un giorno anche io avrò qualcuno da amare. Ve lo prometto… >> Aprì gli occhi e rivolse il suo sguardo sereno al manto bianco che fungeva da tappeto per la statua. Tanti magnifici iris la osservavano sorridenti e carichi d’amore. << …lo prometto a entrambi. >>

<< Siete venuta anche oggi. >> Non si era accorta dell’arrivo di un’altra persona e si spaventò non poco sentendo una voce provenire alle sue spalle.

<< Voi siete… Tabalto-sama? >> Dopo la tragedia, le era stato riferito pressa poco ciò che era accaduto e sapeva che quel giovane dai capelli bruni e gli color del cielo era il fratellastro del suo ex-fidanzato.

<< Chiamatemi Tebalto. >> Scese dal magnifico cavallo drago che l’aveva condotto sin lì. Ermione lo riconobbe subito.

<< Ma questo è Cielo! Il cavallo drago di Romeo-sama. Quanto tempo è passato. >> Sussurrò con una piccola nota di malinconia che non sfuggì al giovane.

<< Se desiderate, più tardi posso portarvi a fare un giro. Sapete, ultimamente sta diventando un’abitudine. >> Puntò i suoi occhi in quelli di lei. << Sempre se non avete paura. >> Quelle parole erano state pronunciate con una velata ironia che fece non poco irritare la giovane.

<< Io non ho paura e accetto volentieri il vostro invito. >> La verità era che non aveva mai messo piede su qualunque cosa non fosse una carrozza, ma non l’avrebbe mai dato a vedere.

<< Capisco. >> Anche lui aveva portato delle rose che, col loro rosso, sembravano una macchia di sangue su un candido abito. Imitò i suoi precedenti movimenti e, dopo aver pregato per qualche minuto in rigoroso silenziò, si tirò sulle ginocchia per poi tenderle la mano. Con un po’ di titubanza accettò e in men che non si dica si ritrovò seduta sulla schiena dell’animale.

<< Forse… forse non è stata una buona idea… iaaahhh! >> Cielo spiccò rapido il volo, cosa che la fece quasi morire di paura. << Voi siete abituato a queste manovre ma io no. Vi prego, fatemi scendere! >> Si aggrappò con forza alla chioma di Cielo che protestò per il rude trattamento. Anziché scusarsi o sentirsi mortificato, Tebalto rise di gusto.

<< Non abbiate timore e aprite gli occhi. >> Sempre con molta calma, la fanciulla fece ciò che le era stato chiesto e vide uno spettacolo che la lasciò senza parole. Era la prima volta in vita sua che aveva l’opportunità di sfiorare il cielo e di poter ammirare le distese verdi ai suoi piedi. Si sentiva immune a tutto e quasi padrona del mondo. Lì, nello sconfinato azzurro, nessuno poteva dettare regole, solo seguire l’istinto e la vita. Ora capiva cosa doveva aver provato Romeo-sama tutte le volte che aveva spiccato il volo. Questa era la libertà che aveva sempre cercato.

<< E’… e’ bellissimo! >> Era emozionata e quasi commossa da tanta magnificenza. << Grazie, grazie infinite per avermi permesso di ammirare tutto questo. Come potrò sdebitarmi? >> Il ragazzo la guardò un po’ interdetto non aspettandosi una proposta simile, ma scoppiò nuovamente in un’allegra risata.

<< Cosa c’è? Ho detto qualcosa di divertente? >> Si sentiva un po’ in imbarazzo e non capiva perché, era dai tempi in cui era fidanzata con l’erede dei Montecchi che non si sentiva così.

<< Potreste accettare di volare ancora con me? Vi piace l’idea? >> Il suo sorriso gentile, quella sua aria onesta e quella sua voce vellutata, assomigliava molto al suo defunto fratello. Era un vero peccato che non abbiano avuto tempo da dedicare l’uno all’altro, sarebbero stati grandi amici.

<< Si, molto. >> Tornando a guardare il bianco delle nuvole pensava che forse anche lei aveva trovato la sua felicità. Il loro non era propriamente un incontro del destino, forse solo dovuto al caso e niente più. << Perdonate se ve lo domando, ma cosa avete fatto in tutto questo tempo? >> Le era venuta una gran voglia di chiacchierare e di conoscere quel ragazzo.

<< Nulla di che >> rispose tranquillo mentre destreggiava abilmente Cielo. << ho mantenuto alcune promesse fatte da mio fratello. Voi? >>

<< Nemmeno io ho fatto gran che. Ho promesso a me stessa e a due amici che sarei stata felice e sto cercando di mantenere quella promessa. >> Si prese del tempo per ammirare alcune valli cariche di bestiame che apparivano davanti. << Cosa pensate di fare da ora in avanti? Se non vi disturba dirmelo, ovviamente. >>

<< Non lo so. In genere si vive per gli altri o comunque in compagnia di qualcun’altro con cui si vuole dividere la propria vita. Per il momento aspetto di trovare un persona che voglia vivere per me, e che mi permetta di vivere per lei. >> Ermione lo fissò stupita per la profondità delle sue parole.

<< Siete molto saggio. Non so cosa darei per avere anch’io una tale conoscenza della vita. >> Tebalto non batte ciglio di fronte a quel complimento ma si fece improvvisamente serio.

<< Pregate di noi arrivare mai a una tale consapevolezza perché è frutto di molta sofferenza e di molto odio. Ho vissuto tutta la mia vita pensando solo alla vendetta e quando alla fine ho compreso che essa era inutile, mi sono ritrovato a chiedermi cosa fare della mia esistenza. Di certo non potevo sprecarla, non dopo il sacrificio di Giulietta e di mio fratello. >> La parola “fratello” l’aveva pronunciata con tale tenerezza da non lasciare dubbi sull’affetto che nutriva per lui, anche se non lo dava a vedere lo amava molto. Dopo alcuni minuti di silenzio, minuti in cui poterono godere non solo del paesaggio ma anche della reciproca presenza, lui proseguì: << io credo che arrivati a questo punto c’è solo una cosa che possiamo fare. >>

<< E quale? >> Chiese con speranza mista a interesse.

<< Aspettare il domani. >>

<< Che intendete? Scusate ma non vi seguo. >>

<< Romeo e Giulietta, pur essendo consapevoli di non avere tempo, hanno comunque aspettato il domani. Hanno sperato nel futuro e ci hanno dato un futuro. Ho imparato a credere e a dare fiducia a ciò che verrà, per tanto continuerò ad aspettare. Prima o poi troverò anch’io la mia strada per la felicità. >> Quelle parole avevano toccato il suo cuore ed Erimione non poté che sorridere dolcemente mentre tornava a osservare lo sconfinato blu.

<< Avete ragione. Sapete cosa vi dico? Anche io farò lo stesso. Riporrò tutta la mia fiducia nel domani. >> L’altro imitò il suo sorriso di fronte a tanta determinazione.

<< A proposito di domani, accettate un’altra cavalcata? >>

<< Solo se voi accettate un mio invito a pranzo. >>

<< Si può fare. >> Ermione rise sommessamente per il suo finto tono sostenuto, e Tebalto rise ancora più di prima. Mentre accarezzava Cielo mille pensieri si susseguivano nella sua mente: Romeo, Giulietta, il loro amore, la sua promessa, il loro incontro… “ Credo che anche per noi ci sia una possibilità, chi ha vissuto per odio e chi per un amore senza futuro. Si, ora ne sono sicura… continuerò ad aspettare il domani.”

 

 

 

TebaltoxErmione

 

Fine

 

 

 

 

L’ho riscritta come si deve perché prima faceva decisamente schifo. -_-

E’ nata in un attimo di ispirazione e spero sia di vostro gradimento. ^^

Mi dispiaceva che Ermione e Tebalto fossero rimasti appesi. XD Ho voluto dare un lieto fine anche a loro.

L’immagine l’ho fatta io, mi sono dannata per farne venire qualcosa di decente, quindi non mi dite che è brutta altrimenti mi offendo… scherzo, non me ne frega niente. XP

Spero sia piaciuta un pochino. Ringrazio chiunque leggerà, commenterà e inserirà la fiction da qualche parte. ^^

 

P.S: scusate gli errori grammaticali.

 

 

Saluti da Koishan la folle.

   
 
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