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Autore: Alaska_Higurashi    20/08/2010    2 recensioni
Questa storia tratta le tematiche della cultura hip hop. Anche se non foste interessati al genere, spero che vi incuriosisca lo stesso! "Buio…solo i fievoli raggi di luna piena e i piccoli lampioni sparsi nelle vie, illuminano la periferia di Tokyo. Su ogni singolo muro, c’è un frammento di vita di molte generazioni.Molti pezzi, sono più chiari rispetto agli altri…sicuramente i più vecchi o quelli fatti male. Tra tanti, uno,predomina sugli altri… Frecce multicolori, si intrecciano e sovrappongono tra loro,dando vita a lettere più o meno grandi: “CREW HOSHI” Loro, i padroni della notte…Loro, la crew migliore…Lei……Il king"
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Il mio nome è Alaska, piacere. Iniziai la mia vita su EFP proprio con delle one-shot sulla coppia InuYasha Kagome, e poi mollai tutto.

Ripresi così con molte storie su Death Note…e mollai tutto.

Ma da poco sono tornata, e voglio proporvi questa antica storia che avevo scritto prima di interessarmi a Death Note. Purtroppo è ancora incompleta…ma spero di riuscire a farvela piacere e di terminarla ^^!

 

 

 

 

CREW HOSHI:

PROLOGO

 

“Buio…solo i fievoli raggi di luna piena e i piccoli lampioni sparsi nelle vie, illuminano la periferia di Tokyo.

Su ogni singolo muro, c’è un frammento di vita di molte generazioni.

Molti pezzi*, sono più chiari rispetto agli altri…sicuramente i più vecchi o quelli fatti male.

Tra tanti, uno,predomina sugli altri…

Frecce multicolori, si intrecciano e sovrappongono tra loro,dando vita a lettere più o meno grandi:

“CREW HOSHI”

Loro, i padroni della notte…

Loro, la crew migliore…

Lei…

…Il king*”

 

 

 

 

Il sole splende alto nel cielo.

Erano da poco scoccate le undici, ma il caldo si faceva già sentire…non per nulla era estate inoltrata.

 

Quando si vuole davvero bene a una persona,si è disposti a fare di tutto pur di renderla felice…questo lei,lo sapeva bene.

Cercava di dare sempre il meglio di se stessa. Cercava di accontentare tutti.

Ora, correva sotto il sole cocente per raggiungere il suo migliore amico.

L’aveva chiamata dicendogli di raggiungerlo al più presto…sembrava preoccupato.

 

Quando finalmente giunse sotto casa sua,lo trovò davanti alla porta che l’attendeva.

-Finalmente!Quanto ci vuole per arrivare?Vieni dentro lumaca!-.

-COSA???-

Rispose affannata.

 

Si accomodarono in casa.

Appena fu dentro,si sedette immediatamente su un morbidissimo divano.

Il suo respiro era ancora affannato per la corsa.

Stava morendo dal caldo e dalla sete.

Fortunatamente il condizionatore era accesso…una vera goduria!

-Ti porto un bicchier d’acqua!-

Disse ridendo il ragazzo.

Dopo aver bevuto ed essersi ripresa, almeno in parte dalla corsa,iniziò a parlare:

-Allora, cosa è successo di tanto urgente?Mi hai fatto uscire di corsa da casa,fatto correre sotto il sole cocente e mi prendi in giro che sono una lumaca?Vorrei vedere te!Ci sono quasi 40° fuori!-

-Zuuu…quante storie!Almeno ti sarai abbronzata un po’ e smaltisci le calorie in eccesso!Dovresti ringraziarmi!!-

Disse sedendosi accanto a lei e sfoderando uno dei suoi innumerevoli sorrisi a 32 denti.

-Miroku…vorrei fare a meno del tuo umorismo nero…quindi per favore…vuoi  dirmi che è successo?-

-Ah già!Kagome….Una cosa bellissima!Non mi sono mai sentito così felice!-

-Parla-

Kagome si mise comoda. Sapeva che quel discorso, sarebbe andato per le lunghe.

-Mi sono innamorato!-

-Nooo!Non mi dire! Ma veramente?Non ci credo!-

Disse la ragazza sfottendolo.

-Dai, non prendermi in giro!Questa volta è la verità!Te l’assicuro!-

-Ormai dici le stesse cose fin da quando eravamo piccoli!Anche la settimana scorsa avevi detto la stessa cosa!-

-Ma sta volta è vero!-

-Si si…come no…e sentiamo…chi sarebbe la Sfortunata?-

-Credo che tu la conosca…è quella ragazza che lavora al bar qui vicino…si chiamaaaa…aspetta….mi sembra si chiamasse…ehmm…-

-Cosa?Stai parlando di Kaguya?-

-Ecco si!Non mi veniva il nome!-

Rispose scoccando le dita.

-Ma smettila!Ti rendi conto delle idiozie che dici?Sei talmente innamorato,tra virgolette,di una ragazza che:Primo,non ti ricordavi nemmeno il nome e secondo,ti sei ri-innamorato della stessa ragazza di cui ti eri innamorato circa due mesi fa!In pratica ami tutte le ragazze di Tokyo!-

Disse ridacchiando

-Detto così sembra uno scioglilingua…-

La guardò scettico.

-Lascia perdere!Quando ti deciderai a mettere la testa a posto?-

Incrociò le braccia sul petto e lo guardò fisso negli occhi.

-…-

-Dai!Non fare l’offeso!-

Disse dandogli una pacca sulla spalla.

-Sei cattiva…non mi capisci…-

-Io non ti capisco?Ma se ti conosco meglio di chiunque altro?!-

-Ti giuro che stavolta mi sono innamorato sul serio Kagome-.

La guardò quasi supplichevole…sembrava sincero, ma i suoi occhi…dimostravano il contrario. Ormai Kagome, lo capiva quando diceva la verità e quando mentiva…peccato che la verità…non l’avesse mai vista!

-Miroku, senza dubbio prima o poi ti innamorerai veramente di una ragazza,ma il fatto è che tu non hai compreso perfettamente cosa voglia dire la parola AMARE…quando vedi una ragazza e la consideri bella,graziosa attraente,pensi subito a questo!Ma in realtà…sei solo attratto da lei…-

-Forse hai ragione…mah…vedremo…-

-Bravo il mio fratellino!Sta tranquillo…quando arriverà la ragazza giusta te ne accorgerai!-

Disse sorridendogli.

-Grazie Kagome!-

Si abbracciarono affettuosamente.

 

 

 

 

La sera, prima di addormentarsi,Kagome pensò a quelle situazione…

-*Miroku, è il mio migliore amico.

E’ un bel ragazzo, simpatico,scherzoso,ma forse…ancora un po’ bambino.

Non sa far durare una relazione.

Ricordo che quando aveva 16 anni, si fidanzò per la prima volta.

Diceva di essere innamorato.

La sua ragazza, lo era davvero.

Andava tutto bene.

Ma il suo difetto,rovinò tutto.

Possibile che debba per forza far il cretino con tutte?

Aveva una ragazza?Una bella ragazza?Allora perché far il filo alle altre!!

Yura, è stata la prima…sapeva del suo carattere…ma era innamoratissima.

Quando le disse “Ti amo”…ci credette.

Pensava che fosse cambiato ed avesse deciso di far il serio.

Peccato…che non avesse inteso la realtà.

Non sapeva che il ti amo pronunciato da Miroku,equivale al “ti trovo una bella ragazza”…

Morale della storia?

Lo mollò.

Vide la realtà con i suoi stessi occhi.

Sentì la realtà con le sue stesse orecchie.

Miroku, seduto al parco su una panchina,che si sbaciucchiava tranquillamente con un'altra ragazza.

Quando la vide,le disse semplicemente:

“Ho capito che mi sbagliavo…io amo lei…”

Ora Miroku, ha 19 anni…e non è cambiato!!A volte penso…che sia davvero perfido…vorrei riuscire a fargli capire il vero significato di amare,ma mi è così difficile…io…l’ho provato solo una volta…e di certo,non è andata per il meglio!...aaah….Basta pensarci…meglio che mi addormenti…*-

Si accovacciò sotto il lenzuolo e cercò di scacciare quei tristi ricordi che stavano per riaffiorarle dalla mente…

 

 

Una volta, si era innamorata…sapeva che quello che provava non era una semplice cotta…

Era un ragazzo così dolce. Gli e lo aveva presentato Miroku stesso. Era il suo migliore amico, anzi, il suo miglior examico. Da quando successe…

 

“Si chiamava Koga. Era un demone lupo. S’innamorarono a prima vista l’uno dell’altra.

Miroku era felice di aver trovato un bravo ragazzo per la sua sorellina!

Loro si considerano così…come sorella e fratello…

E come ogni fratello,provava lo stesso un po’ di gelosia nei suoi confronti.

Pensava fosse un bravo ragazzo, per questo gli e lo presentò, ma non poteva sapere…di aver combinato un gran guaio!

Tra i due innamorati, sembrava andasse tutto per il verso giusto.

Erano una coppia felice.

Avevano passato insieme momenti indimenticabili.

Poi però Koga…incominciò a non provare più amore verso Kagome.

Se n’accorse,ma non gli disse nulla.

Continuava a far la parte dell’innamorato.

Non era come Miroku che andava dietro alle altre, ma…forse…fu anche peggio!

Il giorno del loro 1° anniversario di fidanzamento, Kagome andò a cercarlo al negozio dove lavorava.

Uno dei commessi, ricordò che quel giorno non si era presentato.

Provò a chiamarlo al cellulare, ma era spento.

Che si fosse dimenticato di un giorno così importante?

Dopo averlo cercato nei luoghi che più frequentava, decise di andare a casa sua.

Citofonò, ma si accorse che non funzionava.

Fortunatamente, un inquilino del palazzo stava uscendo, così gli diede il libero accesso.

Arrivata al 5 piano, poggiò un orecchio alla porta del suo appartamento.

Sembrava non ci fosse nessuno.

Stava per tornare indietro arrendendosi, quando facendo una lieve pressione, la porta si aprì.

Senza dubbio, doveva essere in casa.

Una strana sensazione s’impossessò di lei.

Qualcosa le diceva di entrare, mentre un'altra le diceva di andare via.

Afferrò il pomello ed entrò.

Continuava a non udire nulla.

Pensando che dormiva, cercò di non far rumore e s’inoltrò in camera da letto.

La porta era chiusa.

-*Dormiglione!Come fai a dormire in un giorno così importante?!*-

Ridacchiò pensando questo.

Abbassò la maniglia ed aprì leggermente la porta.

La serranda fortunatamente era alzata a metà e la luce penetrava perfettamente.

Entrò.

Le veniva da ridere, ma mentre provava paura.

Non sapeva spiegarsi il perché.

Si avvicinò piano piano al letto.

Vide effettivamente il ragazzo dormire beatamente.

Com’era dolce!

 I lunghi capelli neri, cadevano qua e là per tutto il cuscino, solitamente li teneva legati in un alta coda di cavallo.

Stava per svegliarlo, quando un qualcosa attrasse la sua attenzione.

Tra i capelli neri, vi erano alcuni ciuffi color arancio.

Con una mano, scostò cautamente il lenzuolo verso il basso.

Ciò che vide, la lasciò terrorizzata.

Si fece fuggire un gemito.

Portò le mani a coprirsi la bocca.

Iniziò a tremare e i suoi bellissimi occhi color caffé iniziarono a grondare di lacrime.

Sul petto di Koga, dormiva beatamente una ragazza a lei sconosciuta.

Aveva dei lunghi capelli color arancio, legati in due code ai lati del capo.

Koga l’aveva tradita.

Proprio il giorno prima che compiessero un anno.

Chissà da quanto…e lei non se n’era accorta.

-K…K…Koga…-

Provò a chiamarlo, ma il ragazzo non si mosse.

Presa dall’ira, gli mollò uno schiaffo.

Il ragazzo, un pò frastornato si svegliò all’istante e si mise seduto.

-Ahi!Ma che ca…-

Si accorse della presenza di Kagome.

-Amore, che ci fai qua?Ehi…ma cos…perchè piangi?-

Si alzò dal letto e si avvicinò a lei preoccupato.

-N…NON TI AVVICINARE!-

Urlò lei.

-Cos…ma perché?Che ti è successo?-

Le sfiorò con una mano una guancia

-NON MI TOCCARE!-

Urlò allontanandosi da lui.

Le urla svegliarono la ragazza.

-Umm…Koga…ma che succede?Chi è questa?-

Chiese stropicciandosi gli occhi ancora intorpiditi dal sonno.

Koga, come uscito da una trans, collegò le lacrime di Kagome alla voce di quella ragazza e tutto gli fu chiaro.

-K…Kagome, non…non è come pensi…-

Si avvicinò a lei

-Non provare a sfiorarmi nemmeno con un dito…-.

-Lasciami spiegare…hai frainteso io non…-

-Non hai bisogno di dire nulla…ho capito tutto…la situazione è ben chiara non credi?-

Koga era solo in boxer,mentre la ragazzina era completamente nuda.

Dimostrava sì e no 14 anni.

Kagome fece per andarsene, quando Koga l’afferrò per un polso.

-Aspetta Kagome,lasciami spiegare…hai capito male io…-

Le sue parole furono interrotte da un secondo e tremendo schiaffo.

-Ho capito benissimo…non voglio nessuna spiegazione…ero passata solo…per farti gli auguri…-

Le lacrime continuavano a scendere dai suoi occhi.

Il suo sguardo, era pieno d’ira e tristezza.

Iniziò a correre, usci dall’appartamento lasciando la porta semi-aperta.

Scese giù per le scale e corse in strada.

Come ora, doveva vedere una sola persona.

Aveva bisogno del suo più caro amico.

 

Percorse tutta la strada di corsa,senza smettere nemmeno un attimo di piangere.

Quando arrivò davanti alla villetta di Miroku,suonò incessantemente il campanello.

 

-Arrivo….arrivo…quanta fretta!-

Disse il ragazzo precipitandosi alla porta.

Appena l’aprì, non ebbe neanche il tempo di dire…

“Kagome” o di capire il suo stato d’animo, che la ragazza gli buttò immediatamente le braccia al collo, scoppiando in un pianto disperato.

-Ka…gome…-

Miroku restò ad occhi sbarrati.

Era sorpreso.

Cosa le era successo per piangere in quel modo?

Non l’aveva mai vista piangere, se non da bambina.

Sicuramente doveva essere qualcosa di grave.

Per prima cosa, cercò di tranquillizzarla, stringendola in un abbraccio e accarezzandole i lunghi capelli color ebano.

Le sussurrò in un orecchio:

-Vieni dentro…parliamo…-

Si accomodarono in salotto.

Kagome, tra mille singhiozzi, riuscì a raccontargli l’accaduto.

Anche lui rimase sorpreso.

Non avrebbe mai pensato che Koga l’avrebbe potuta tradire.

Il ragazzo ascoltò tutto con molta attenzione.

La teneva stretta a se e gli offriva la sua spalla per piangere.

Le doveva volere molto bene.

Restarono tutto il giorno insieme.

Poi, verso cena, la riaccompagnò a casa.

Per tutto il tempo, non aveva fatto nient’altro che ripeterle “mi dispiace”.

Si sentiva in colpa, sia perchè era stato lui a farglielo conoscere e sia perchè gli faceva male vedere la sua sorellina in quello stato.

Appena si salutarono, si avviò immediatamente da Koga.

Era accecato dalla rabbia.

Salì in fretta e furia le scale e suonò senza sosta alla porta.

Koga, imprecando contro il “disturbatore”, andò ad aprire.

Aperta la porta, si ritrovò subito a terra.

La mandibola gli faceva tremendamente male.

Qualcosa, o meglio, qualcuno l’aveva colpito in pieno e sbattuto a terra con forza.

-Ma che ca…Miroku!Che cazzo fai?!-

Disse massaggiandosi la guancia destra e asciugandosi il sangue che aveva iniziato a sgorgagli dal naso.

Miroku non gli diede il tempo di riprendersi, che lo afferrò per il colletto della maglietta e lo sollevò da terra riempiendolo di pugni in ogni dove.

-Perché hai fatto soffrire Kagome!Come hai potuto!-

Era terribilmente arrabbiato.

Koga stesso si spaventò.

Non lo aveva mai visto così.

Cercò di scusarsi sostenendo che ormai non l’amava più, quindi, era più che normale avere un'altra donna.

-Che cazzo dici!Non puoi far soffrire una ragazza in questo modo!Se non l’ami più non è necessario farsi scoprire a letto con un'altra!-

Forse, in quel momento, Miroku stesso si rese conto delle sue parole.

Non era da lui pensarle.

Si stava rendendo conto che in effetti…anche lui non era poi tanto diverso.

Capì che forse…si comportava male anche lui con le ragazze.

 

Koga si stancò e iniziò a reagire anche lui.

Iniziarono a prendersi a calci, pugni, di tutto e di più.

Poi Koga si fermò e asciugandosi con il polso il labbro insanguinato disse:

-Senti…vi chiedo scusa ok?Ma quel che è fatto è fatto…non torno indietro. A Kagome voglio ancora molto bene. Cosa credi che non me ne freghi più nulla?E’ una ragazza speciale,ma…-

-Non ti merita…-

-Già…troverà di meglio e sarà felice…ok?Ora vai via…non vorrei farti del male-

Koga aveva ragione. Anche Miroku era combinato male.

Sangue dal naso, bocca e sopracciglio destro spaccato.

Se avessero continuato a lottare,Miroku avrebbe avuto senza dubbio la peggio.

Un umano non può vincere contro un demone.

-Tsk…-

Rispose andando verso l’uscita.

-Miroku…porgile le mie scuse-

Disse infine Koga chiudendogli la porta in faccia”.

 

Ecco, queste furono le ultime parole che si scambiarono.

Da quel momento sono passati 6 mesi.

Di Koga, non si seppe più nulla.

E Kagome,non seppe mai di quella lite.

 

 

 

 

 

[Pezzi=graffiti     king=il writer* migliore in una crew   writer:chi fa i pezzi]

   
 
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